Tagliatelle della domenica

Di domenica era d’obbligo, quando io e la truppa di cugini eravamo piccoli, andare tutti a pranzo da nonna (che il 16 agosto scorso ha fieramente compiuto 90 anni!!). Eravamo sempre in tanti: i suoi 5 figli con le relative famiglie… Ora quei cugini hanno quasi tutti più di un figlio ciascuno e, nelle occasioni in cui ci si raduna per ricorrenze speciali, siamo in 40! L’appuntamento fisso domenicale è svanito col tempo, un po’ per l’invecchiarsi di nonna Letizia, un po’ perché ognuno ha a sua volta una famiglia da radunare, un po’ per i cambiamenti di ritmi e stile di vita subito negli anni  da tutti. Ma il gusto di quelle domeniche attorno al grande tavolo rotondo del salotto di nonna rimane ancora nel cuore. E le mie papille richiamano subito alla memoria il sapore di quelle tagliatelle ruvide, mica tanto sottili, fresche fresche. Oggi ho voluto fare una sorpresa al mio compagno, anche lui nostalgico della cucina e dei tempi andati. Mentre era in giro per le campagne jesine a tendere degli agguati teatrali alla carovana di una “biciclettata ecologica” (assieme ai suoi compagni del TeatrOtello), io e lo gnomo abbiamo impastato coi Clash che cantavano forte dallo stereo!

Ingredienti (per 3 persone):
25o g di farina di farro integrale
150 g (circa) di acqua
2 pizzichi di sale
1/2 cucchiaino scarso di curcuma
2 bicchieri di salsa di pomodoro
100 g di piselli freschi congelati
3 carote
1 cipolla piccola
4 foglie di alloro
olio evo qb
sale qb

Procedimento:
Versare la farina a fontana sulla spianatoia, unendo la curcuma e il sale e versarvi sopra l’acqua pian piano, impastando nel frattempo con la punta delle dita della mano libera. Continuare a versare l’acqua e a impastare finché la massa non avrà raggiunto la giusta consistenza: morbida, ma solida abbastanza da essere lavorata bene col mattarello e per niente appiccicosa. Formatene 1 palla e infarinate bene la spianatoia su cui la lavorerete. Schiacciate la massa energicamente con le mani e, quando sarà un disco, iniziate a spianare col mattarello fino a raggiungere una sfoglia sottile ma non tanto fragile da permettere il formarsi di buchi se la si maneggia. Amando i gusti rustici e le consistenze grezze, preferisco non fare le tagliatelle troppo sottili! A sfoglia ultimata, cospargetela di farina e arrotolatela. Poi tagliate a fettine con un coltello a lama liscia (regolatevi a seconda di quanto desiderate siano larghe le vostre tagliatelle) e srotolatele adagiandole sulla spianatoia sempre ben infarinata.

Lasciate riposare la pasta e intanto mettete sul fuoco la pentola con l’acqua. In una padella mettete 1 filo d’olio, i piselli e le carote finemente tritate con la cipolla. Fate soffriggere il tutto per qualche minuto e poi unite la salsa di pomodoro e le foglie di alloro. Coprite e fate cuocere a fuoco basso per 15-20 minuti. Il tempo di cottura delle tagliatelle è di 4-5 minuti (a seconda dello spessore), quindi regolatevi di conseguenza per coordinarvi coi tempi. Nell’acqua di cottura io ho messo qualche goccia di olio per evitare che si incollassero e devo dire che questa accortezza è stata azzeccatissima. Una volta scolate, porzionate le tagliatelle e conditele direttamente nel piatto col sugo (che avrete salato a vostro piacimento a fine cottura).

E intanto anche lo gnomo preparava i sui manicaretti per il pelouche Garfield, per Pinocchio e per Luigino (detto Mamo)…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
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  1. viva le tagliatelle grezze! bravi.. (tu e lo gnomo 🙂 )

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  2. W la nonna e i 90 anni!! 😀 La pasta migliore è quella ruvida, non sottile e di carattere!! Che voglia 😀

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  3. Quando ho letto la presentazione mi sono quasi commossa ricordandomi della mia nonnina e dei pranzi domenicali a casa sua… faceva il tuo stesso sugo, sai? Grazie mille di aver postato la ricetta, mi hai fatto ritornare di nuovo piccola! 🙂

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  4. Pasta fatta in casa mon amour!

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  5. Devono essere divine queste tagliatelle!!! Non ho capito la storia degli agguati e la biciclettata ecologica? 🙂

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  6. Che bella storia! Ottime le tagliatelle e dolcissime le mani dello gnomo!

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  7. Anche io preferisco la pasta ruvida ed abbastanza spessa…il sughino coi piselli poi è proprio un classico delizioso ed intramontabile! Complimenti a te e allo gnomo 😉

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  8. che teneri ricordi e che belle manine paffutelle che si danno da fare per Garfildo…inutile dire che le tue tagliatelle sono perfette! 🙂

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  9. Peccato che la domenica sia solo una volta alla settimana!!!

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  10. @Romina: domenica, a Jesi, si è tenuta una pedalata ecologica che coinvolgeva anche delle associazioni locali che si occupano di disabilità fisiche e psichiche. E’ il secondo anno che la manifestazione ha luogo. Quest’anno, come l’anno scorso, la compagnia teatrale e scuola di teatro TeatrOtello (di cui il mio compagno è allievo) ha organizzato dei piccoli spettacoli di 5-10 minuti lungo il percorso. Gli attori sono nascosti nella vegetazione e spuntano fuori all’improvviso! Ecco perché si chiamano agguati teatrali!! 🙂 L’anno scorso anche io e Attilio facevamo parte della carovana, ma quest’anno, col pancione non riuscivo a pedalare con lui sul seggiolino, così ho preferito dedicarmi alle tagliatelle! 🙂

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