Shiritake hayai

Quando hai voglia di qualcosa di buono per coccolarti, non hai voglia di stare ai fornelli e vorresti che qualcuno lo facesse per te. Il compromesso sono gli shiritaki hayai: invenzione dell’ultimo minuto con ciò che ti ritrovi in dispenza e soli 15 minuti da dedicare loro.
Shiritake veloci da cucinare
Ingredienti:
220 g di spaghetti shiritake (kcal 11, kcal 5/100 g)
316 g di broccoli (kcal 66.36, kcal 21/100 g)
23 g di tofu secco (kcal 114.08, kcal 496/100 g)
4 g di alga kombu Royal secca (kcal 1.72, kcal 43/100 g)
15 g di Aka miso (kcal 29.25, kcal 195/100 g)
20 g salsa di soia (kcal 12, kcal 60/100 g)
curcuma
salsa di soia
miso
pepe nero in polvere

Procedimento:
Nel microonde (o sul fornello) cuocere leggermente in acqua il tofu secco fino a che non si gonfia e diventa morbido, tipo straccetti. Nel frattempo mettere in padella i broccoli ben divisi a fiorellini piccoli, il tofu secco scolato e l’alga kombu a pezzetti piccoli, più o meno della grandezza degli straccetti di tofu. Cuocere con l’acqua di cottura degli straccetti in quantità tale da rendere i broccoli della consistenza desiderata: a me piacciono croccanti. Aggiungere poca curcuma e pepe nero e amalgamare. La base per il condimento è pronta. Scolare una busta di shiritake e sciaquarli dall’acqua di conserva. Saltare gli shiritake nella salsa fino a che non si amalgamano e si riscaldano. Mescolare insieme a freddo salsa di soia e miso e versare sugli shiritake una volta nel piatto. Il miso non deve cuocere, meno che mai bollire. La salsina serve a dare sapidità al tutto visto che non ho usato né sale né salsa di soia in cottura.
Broccoli komby royal e tofu secco
Considerazioni:
Tot 594 g cotto kcal 234.41, ovvero kcal 39.5/100 g . Tempo di preparazione circa 15 minuti scarsi per un piatto abbondante, a prova di diabetico e con poche calorie quasi tutte da fibra e proteine. Ed ora un evento rarissimo: i magnifici sette, Macchiolina inclusa, a pranzo anche loro tutti insieme
Pappa_Magnifici7
Notare come le sorelline Yuki e Shawà se ne stanno sempre vicine vicine e… quando possono, vicino a Stellina, la regina, la più buona (con tutti) e la più anziana.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Rita ho tanto da imparare da te, carissima!! 🙂 Questo piatto per me è sensazionale e mi fa una voglia tremenda! 😛 Quel tofu secco che diventa come degli stracceti per me è una grande novità!! Non lo avevo mai visto. Comunque anche se se il mio interesse è sempre per le ricette, ancora di più ce l’ho per i nostri compagni di vita. E i tuoi sono troppo belli, tutti insieme che mangiano beati e anche Macchilina bellina!! Grazie delle tue belle condivisioni 🙂

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  2. Il tofu secco l’ho trovato nel negozio cinese in cui acquisto spesso. Non li conoscevo e il padrone del negozio, che ormai si comporta da vero cinese anche con me italiana (!!) mi ha spiegato cosa erano. Sono buonissimi ma piuttosto calorici anche se le calorie sono da proteine, dunque buone, non fanno salire la glicemia

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  3. Oddio, noto solo ora che non menziono la salsa di soia e il miso nella ricetta!! Ma come si fa a modificare una ricetta dopo pubblicata? È la seconda volta che mi capita. Cmq. Soia e miso servono a farci la salsina che si vede nella prima foto. Si mescolano insieme a freddo e poi si versano sugli shiritake una volta nel piatto. Il miso non deve cuocere, meno che mai bollire. La salsina serve a dare sapidità al tutto visto che non ho usato né sale né salsa di soia in cottura

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  4. Ok, Rita grazie. Non ti preoccupare che l’hai scritto nel commento l’aggiunta mancante. I post può modificarli solo Lisa. Un bacione

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  5. Interessante! Anche io non conosco il tofu secco. Quante cose ancora da provare!

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  6. Ho tutti gli ingredienti, wow !!! 😀
    Assaggerò presto questa splendida ricetta 😉 !
    Bravissima Rita!!! 😆 😆 😆

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  7. Ebbrava Rita! Ma dimmi una cosa: il tofu secco è chiamato anche yuba per caso?!

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  8. bene il tofu secco l’ho visto ma mai preso mi hai enormemente incuriosito. il sapore è come quello del suo più celebre fratello!? anche io adoro gli shirataki dopo infinite sperimentazioni ho trovato la panacea velocissima e semplicissima: shirataki con senape di Digione e lievito alimentare sia un pizzico di cubetto (mischiato alla senape) che quello secco spolverato sopra.

    bless and love!

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  9. Aaaaaaah :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: !!!
    Luca vogliamo la ricetta dello spaghetto non spaghetto cremosissimooooooooooooo 😉 !!!

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  10. Lali mescola la senape con un po’ di lievito a cubetto, intanto per gli shirataki fai come ha scritto R sopra, poi unisci tutto e spolvera con il lievito secco e via!

    bless and love!

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  11. ciao.adoro la tua famigliola felina quando mangia sul tavolo..e con Macchiolina poi..

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  12. Si Dida, il tofu secco è chiamato yuba in giapponese. Eccolo qui http://it.wikipedia.org/wiki/Yuba_%28cibo%29
    Come vedi è molto proteico davvero “carne” anche per consistenza sotto i denti, diversamente dai bocconcini di soia che sono sempre un po’ spugnosi. Molto calorico quando secco ma se pensi che rinvenuto triplica il volume/peso, alla fine è meno calorico e molto molto più sano dei cibi crudeli. Inoltre sono calorie da proteine e, che per me è essenziale, con un carico glicemico bassissimo, come il latte di soia che ne puoi bere fino a due litri e mezzo senza farti innalzare la glicemia!!! Vi annoio con ‘ste storie di glicemia?

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  13. Luca, qualche giorno fa ho provato gli shiritake come lifai tu: superbi!! al punto che sto pensando di aggiungerci sempre un po di senape di Digione. Quella che preferisco è quella mista, senape gialla e nera a semini. Se mi manca quella mista, credo userò quella omogenea gialla aggiungendo un cucchiaino di semi di chia, che dovrebbero rendere il ttto ancora più salutare, con i loro Omega3 e le mucillaggini. Più il lievito … WOW intestino ringrazia di ” cuore” 😀 😀

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  14. no R non annoi, insegni e per chi come tutti noi qui vuole imparare sempre sei una grandissima insegnante oltre che fonte di idee e ispirazioni.

    bless and love!

    Reply
  15. Grazie Luca! a volte temo di essere pedante, ma come dicevo in vari post, sto diventando vegana per salute, piacere e divertimento più che per motivi etici. Tra un po’sistemo la ricetta della composta di arance tarocco e li si che ci sono esperimenti da fare, ne ho gisto fatto uno molto riuscito a pranzo … eheheh

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  16. Tra l’altro, sto meditndo a come dare allo yuba un sapore di “mare” tipo farlo diventare tonno … ci sto pensando … oggi a pranzo mi è quasi riuscito ma onn sono soddisfatta al 100%. Proverò ancora. Suggerimenti benvenuti, è ovvio.

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  17. Grazie per la risposta, allora è un prodotto che conosco e non è neanche troppo diffcile autoprodurlo.
    Grazie anche per le informazioni interessanti, non annoi, tutt’altro?!

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  18. Bellissimo piatto e … bellissimi micioni 🙂

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  19. Ok, io ci ho provato… ma gli shiratake proprio non mi vanno giù: la consistenza mi urta troppo! Mi fanno impressione O.o
    In compenso, mi attira molto il tofu secco, che ho spesso visto in giro ma mai comprato: trovi che abbia una consistenza molto diversa da quello fresco, una volta reidratato?

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  20. GiuliaJul per me glishiritake sono un ricordo dell’infanzia quando andavo matta per il vermicelli al burro e grana, in bianco. Osa pasta non ne mangio più ma glishiritake sono anche megliio dei vermicelli, è proprio la consistenza che mi piace e anche il fatto che prendono il sapore del condimento.
    Secondo me il tofu secco è diverso dal tofu normale, è più elastico, sembra più carne, tipo pollo direi.

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  21. G in gironzola li puoi trovare anche sotto forma di chicchi di riso, di pastina, di lasagna e tagliolini, di tutte le forme via, magari in un altro formato ispirano più fiducia! 🙂

    bless and love

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  22. Rita, anch’io ti faccio dei supercomplimenti perché le tue ricette mi fanno pensare ancora di più come alimentarsi possa essere un gesto creativo, di responsabilità e di ricerca. Grazie.
    In particolare: non ho mai trovato il tofu secco, né gli shiritake…il primo ho capito cosa è…i secondi, cosa sono???

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  23. gli shiratake E altro non sono che la radice di una pianta asiatica, praticamente sono fatti di acqua e glucomannanno, un toccasana per l’intestino sono incolore e insapore e si prestano a qualsiasi tipo di condimento, li trovi sotto forma di spaghettini, riso, lasagna, penne corte corte, tagliatelle ecc….sia secchi che sotto un liquido di governo, di diversi marchi e prezzi pensa che a Biella dove abito e dove non c’è nulla, ma proprio nulla, ci sono! 🙂

    bless and love!

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  24. Grazie Luca! Do il via alla caccia allo shiritako! Hop hop erbivora investigatrice!

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  25. Finalmente oggi ho comprato gli shiritake!!!!Non vedo l’ora di provare una ricetta delle tue!

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  26. proprio oggi ho cercato gli shiratake ma qui non esistono nemmeno nel negozietto dei cinesi. al massimo ho trovato i vermicelli di patata

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  27. Grazie a tutti. Pare che io abbia sctenato la corsa allo shiritake :_D 😀 !! Li ho visti da Auchan a un prezzo folle, tipo 3.5 euro per un pacchetto da 200g. Non compratelo!!!

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  28. ostia ma solo qui a BI c’è l’invasione allora! e non piacciono a nessuno se non a me 🙂 forse è la prima volta nella vita che posso ritenermi appagato da questa città!

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  29. Io li ho pagati 2.84 al negozietto bio. Dici che è un furto? Altrimenti potrei provare in qualche asian market, non ho la massima fiducia dei prodotti che vendono….

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  30. no D, come prezzo è nella media…

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  31. Dida, io compro questi http://www.asia-market.it/shop/shirataki-di-konjac-formato-spaghetti-250-g-p-1288.html?zenid=05jf5vf21b5u8652jsb7s8tbe3
    e dal negozio cinese in città hanno lo stesso prezzo. Risparmio perché ne compro una scatola da 48 pezzi. A me piacciono molto e li uso, e cmq durano diversi mesi.

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  32. Ciao, complimentissimi per la ricetta. Io sono neofita… Sto cambiando la mia alimentazione e partiro’ da questa ricetta! Io conosco gia’ la pasta shirataki, ne ho comprato un mega lotto su internet un paio di mesi fa’… Certo la pasta tradizionale e’ un’altra cosa ma si lasciano mangiare!!! La cosa che mi fa un pochino senso e’ e’ il liquido in cui sono conservati… Anche dopo 3 minuti di lavaggio sotto l’acqua corrente mi sembra continuino a conservare quell’odore un po’ poco aliMentare, soprattutto i sedanini. Mi sapete consigliare un’altro metodo di “risciacquo”?

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