Questa ricetta nasce da esigenze di ‘smaltimento okara in eccesso’, visto che sistematicamente ne produco in quantità abnorme, ne esce un ottimo finger food (mi sento molto scic a chiamarlo così 😉 L’okara l’ho abbinata ad uno dei prodotti tornati chissà perchè in auge negli ultimi tempi: i topinambur. Perchè poi adesso siano così di moda non so, tanto che crescono praticamente ovunque… per non parlare degli effetti collaterali, se non siete abituati a mangiarli e ne fate una scorpacciata lo stomaco griderà vendetta facendovi spetazzare allegramente per ogni dove. Ma basta organizzarsi: ogni anno inizio la stagione con una bella mangiata, possibilmente in giorno festivo così da non ritrovarmi in situazioni imbarazzanti ;)… e poi via, ogni settimana me ne faccio fuori un po’ in modo da tenere l’intestino allenato 😉 Vabbè, c’è da dire che io me ne mangio un 4-5 etti per volta, ma sono così buoni! Ok, ok, la smetto, altrimenti vi faccio passare l’appetito…
Ingredienti:
400 g di topinambur
okara residua dalla lavorazione di 200 g di soia
40 g di pangrattato
60 g di farina
1 tsp di curry (ho usato il curry saporito CTM-Altromercato)
4 tbs di farina di cocco
mentuccia essiccata
sesamo
2 spicchi d’aglio
olio evo
olio d’arachidi o evo per friggere
Procedimento:
Cuocere l’okara per almeno 40 minuti, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario; deve risultare il più asciutta possibile. Lasciar raffreddare. Nel frattempo sbucciare i topinambur immergendoli man mano in acqua e farina per evitare che anneriscano; grattugiarli e rimetterli in ammollo nella stessa acqua lasciandoli riposare per 15 minuti. Soffriggere gli spicchi d’aglio interi in un cucchiaio d’olio, aggiungere il curry e il cocco e tostarli brevemente. Aggiungere i topinambur e 1 pizzico di mentuccia e cuocerli a fiamma non troppo vivace finché saranno cotti, ma ancora leggermente al dente, e ben asciutti. Lasciar raffreddare. Mescolare okara, topinambur (ricordando di togliere l’aglio), pangrattato, farina ed aggiustare di sale. Formare delle polpettine grandi quanto 1 piccola noce, rotolarle nei semi di sesamo e friggerle in olio profondo finché non sono dorate. Tanto per stare leggeri le ho servite con una maionese vegetale aromatizzata con zeste di limone e cumino tostato e ridotto in polvere.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Azabel,
va bene fare ricette stuzzicanti con fotografie che invogliano… Ma qui si esagera!!!
E’ ora di colazione e mi è venuta una irrefrenabile voglia di polpette… Ma ti rendi conto???
🙂
Belle… chissà che buone… comunque per l’ effetto gassoso, possiamo bere una bella tisana di semi di finocchio che tra l’ altro é la mia preferita perché ha un gusto gradevolissimo pure senza aggiungere zucchero: io quando mangio cavolfiore & Co. comincio col berla durante il pasto al posto dell’ acqua!
renata scusa il fuori argomento, guarda la maionese alla barbabietola che ho messo sul mio blog!^_^se ti va lasciami un commentino!
Tisana di semi di finocchio…mmmmh….quanto finocchio per una tazza? Mi farebbe molto, molto comodo 🙂
Guarda, puoi prendere quello in filtri della Coop che é buono e da agricoltura bio: 1 filtro per tazza, come il thé, oppure un cucchiaio da minestra pieno per tazza. Lasci in infusione per 3/5 minuti in acqua caldae poi filtri. A me piace tanto anche senza zucchero, ma ti confesso che spesso al mattino lo sostituisco al thé, quindi la coccola dolce richiede 1 cucchiaino… :)))
Grazie! Proverò 🙂
Ciao Manuel,
la tua maionese ha un colore stupendo!!! Perchè anche tu non partecipi a Veganblog con le tue ricette?
🙂
Eh eh, quando uso i topinambur cerco anch’io di infilare i semi di cumino da qualche parte… e anche la scorza di limone é benefica (la si usa anche per fare il canarino quando si ha mal di stomaco)… Insomma ci si arrangia come si può: i topinambur sono troooooppo buoni! Bellissima ricetta e foto, che copierò! Grazie.
Grazie a Pizza, ho visto questa ricetta, che cade a fagiuolo 🙂