Ah, la primissima ricetta che ho copiato da Veganblog, prima ancora di iniziare a commentare, sono stati gli Spaghetti alle patatedi Stella10. Sono entrati subito tra i preferiti, con varie varianti, perché, primo – come dice mio padre – senza un piatto di pasta non mi sazio; secondo, credo che le patate siano una di quelle cose per cui gli dei ci invidiano. Questa è l’ultima versione, fatta apposta per celiaci (no, non per la nostra amica… visto che c’eravamo, l’ho fatta apposta senza glutine anche per noi).
Ingredienti (per 2 persone):
200 g circa di pasta di mais (magari qualcosina in più)
200 g di patate tagliate a pezzetti
1 cucchiaio di Dado vegetale
pepe bianco
olio evo
farina di mandorle
Procedimento:
Tagliate le patate e fatele cuocere in acqua bollente e leggermente salata per 1/4 d’ora. Mettete su l’acqua per la pasta. Intanto versate 1 bel filo di olio (non siate così avari, un po’ di più, che male non fa) e fate sffriggere brevemente il dado di Chicca (ah, serve dirlo? Se non lo avete, usatee pure il mio Preparato per soffritto, solo che quello deve friggere un po’ di più). Poi mettete in padella le patate scolate e fatele imbiondire. Non faranno una cremina come nella ricetta di Stella, ma rimarranno grumose e doreranno, anche, lasciando quel buon saporino di patata arrosto. Aggiustate di sale, se serve, e aromatizzate con del pepe bianco. Scolate al dente la pasta (attenzione che la pasta di mais ci mette poco a scuocere) e fatela saltare 1/2 minuto in padella. Servite con 1 bella spolverata di farina di mandorle, esatto, così nuda e cruda: i commensali ringrazieranno.
Abbinamento:
Qualcuno suggerisce, per le patate, un rosso giovane e asciutto, ma dato che finalmente – si spera – incorciando dita e code – è arrivato il bel tempo, io ci berrei un solopaca bianco, benevantano vellutato, che con le verdure va sul sicuro.
Ehi, forse è davvero primavera!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog

Che buonjaaaaaaaaaaaaa…e che belli i curiosoni!!!!!!!
Ah ah aha ha ah! “varie varianti”! L’ho fatto apposta.
Ora però devo mettermi a lavorare, che il romanzo non si scrive da solo…
Buona, buona. Infatti, torna a scrivere… Ehm, scusate l’uso privato del mezzo.
Verrei a mangiare da te cara Vale per spupazzarmi tutti i tuoi pelosoni………..ma quanto belli sono 🙂
Che belliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii anche io ho 4 gattoni!!!!!
E che pasta Vale, a quest’ora ci vuole proprio!
mamma mia quanti bei gattoni!!!!!!!! la ricetta è bella, ma loro…… 😀 meaowww
che bella ricetta! …e che bei gatti!:)
Il romanzo di cosa parla?
Sono i nostri quattro puzzini. Da sinistra Hermione, Hernan ed Emily, dietro Aristillo. Non potrei più vivere senza di loro…
Francesco, il romanzo è un neo-gotico, ambientato in un paese di provincia. Mi sono rifatta alla struttura di quattro altre storie (due romanzi e due film) cosa che scriverò anche tra le note (sai, ringraziamenti, il fatto che sia tutto inventato, eccetera…)
Fino a sei mesi fa ero convinta che dovesse essere su un vampiro, ma la mania che è esplosa mi ha fatto correggere il tiro… Più di così, su un commento visibile a tutti, non posso dire.
@ Valentina: beh, grazie così, direi che è già più che sufficiente… a scatenare in me una curiosità irrefrenabile! 😀
Ma non mi posso lamentare, me la sono cercata. 🙂
Dovrò aspettare che sia dato alle stampe.
Mi prenoto già per la dedica sulla mia copia.
accidenti…. hai abbinato le 3 P….
AMICHE DEL GUSTO… nemiche della linea!!
3 famose 3 P che la mia mamma non ha mai abbinato nemmeno sotto tortura!!! PANE, PATATE E PASTA!!!
MA QUANTO MI PIACCIONO LE 3 P…..!!!!! 8-d
Il pane non c’è… ❓
Buona, pasta e patate, eh?
Ehi, Ale che ha commentato sopra è il mio Ale!
è vero, ma in tavola non manca MAI!!
😉
Gli dei dell’antica Roma non le conoscevano le PATATE !!!!
le patate sono arrivate con pomodori e fagioli dalle Americhe nel corso del 1500!!!!!!
Buonissime comunque!!!!
Vabbè, dei nativiamericani.
anche a me le 2 in questo caso P fanno paura però sembra buona! allora appena esce il tuo libro (o forse non dovrei dirlo x scaramanzia oddio???) vabbè comunque lo compreremo! dai non parlare di vampiri…ascolta ma tu hai la erre moscia?
No, niente r moscia, e poi: tranquilla, i vampiri nemmeno li nomino…
ok…perchè quando mi sono letta la ricetta la pensavo con una erre moscia. certe volte mi faccio troppi viaggi!! brava niente vampiri…ihih quando leggevo di quel libro famoso ultimamente che erano “vampiri vegetariani”…e chissà quelli vegani che magnavano…
comunque i tuoi gatti sono meravigliosi, hanno il pelo così bello e lungo che sembrano quasi dei peluches
Eh, di quei vampiri lì, idiotamente chiamati vegetariani, ho letto solo un libro, scaricandolo col mulo (uuuuuuuh, pirataaaa!). Se vuoi sapere la mia opinione, è orribile, e poi l’autrice è talmente reazionaria, con idee talmente retrive e vecchie, che mi chiedo come possa piacere tanto alle ragazzine… mah…
non lo so proprio…ti dico che io il libro non l’ho letto e il film mi sono addormentata davanti al computer guardandolo…
Vale, ma che belli i tuoi gattiiiiiiiiiiiii…!