Pai n’dorau (pane dorato)

Ricetta sarda, me lo cucinava sempre mia nonna quando ero piccola, quando ancora mangiavo animali e derivati.  E’ una ricetta “svuota frigo”, anche se è invernale, dovevo inventarmi qualcosa per far fuori le ultime cose prima di partire.

Ingredienti:
pane secco (civraxu) tipo pane pugliese
latte di soia
1 bicchiere circa di farina di ceci
birra fredda
sale qb
olio

Procedimento per la pastella:
Versate setacciando la farina di ceci in una ciotola e aggiungete un pizzico di sale. Versate piano piano la birra nella farina, mentre mescolate con una frusta a mano. Continuate a mescolare finchè non si amalgama bene. Coprite e mettete in frigo per 1 oretta circa.

Procedimento per “su pai n’dorau”:
Fate scaldare abbondante olio nella padella. Mi raccomando abbondante perché se le fette non galleggiano poi si attaccano al fondo.

Tirate fuori dal frigo la pastella e togliete il coperchio. Versare un po’ di latte in una ciotola abbastanza larga per pucciarci le fette di pane. Se avete solo pane fresco fatelo abbrustolire un po’(senza bruciarlo), fatelo raffreddare e poi tostatelo di nuovo, così si asciuga. Pucciate le fette. Strizzatele delicatamente (se no si spappolano). Buttate via il latte rimasto che non potete più utilizzare perché sarà sporco di bricole. Passate le fette di pane nella pastella e mettetele nella ciotola dove c’era il latte di soia.

L’olio è pronto? Mettete a friggere le fette ben inzuppate nella pastella, giratele quando vedete che il primo lato si è dorato.

Dopo che si è fritto il anche secondo lato, mettete ad asciugare le fette nel vassoio con la carta assorbente. Disponete le fette una accanto all’altra senza sovrapporle a meno che tra uno strato e l’altro non mettiate altra carta assorbente. Tra una frittura e l’altra togliete i pezzi di pastella e di pane che si sono staccati se no continuano a friggere e si bruciano e aggiungete olio se è necessario. Essendo, ripeto, una ricetta svuota frigo, io l’ho accompagnata con un peperone, ma il contorno ideale, secondo me, è un’insalatina di pomodori.

Non mangiate più di 2 fette a testa se no vi nausea, essendo fritto.

Nota:
Mi raccomando l’olio usato è molto inquinante, una volta raffreddato mettetelo in una bottiglia di vetro/plastica e portatelo alla discarica/isola ecologica del vostro paese. C’è una sezione apposta per l’olio vegetale usato. Buon appetito!!!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog

Pubblicato da Vali

nata nell'86 e cresciuta tra Milano e hinterland, ma sangue sardo doc, sono diventata vegetariana nel periodo di Pasqua del 2008 e vegana 1 paio di mesi dopo. Mio padre è un ex cuoco, forse è da lui che ho preso la passione per la cucina. La scelta Veg* mi ha spinto a sperimentare e divertirmi ai fornelli,a setacciare i supermercati di prodotti insoliti (dimenticati dalla cucina di tutti i giorni). Attualmente faccio la barista a Milano (e non a caso abbiamo brioches fresche e confezionate vegane e latte di soia x capuccini ecc nel ns bar) Un altro mio hobby è la palestra, mi alleno con regolarità e ovviamente la mia dieta non mi crea nessun problema di crescita muscolare ed energia per fare bodybuilding. Amo da sempre Veganblog.it perchè mi dà sempre un sacco di spunti e lo consiglio sempre alle mie amiche non-veg che mi invitano a cena dicendomi "ma io non so cosa cucinarti!!" Spero di ispirarvi anch'io ;-)