Olive quasi all’ascolana

I miei suoceri erano entrambi marchigiani e quindi conosco bene questa ricetta in versione originale. Con l’avvicinarsi del Natale ho voluto veganizzare le olive all’ascolana. Sarà presuntuoso da parte mia dire che mi piaciono di più così??blog2Ingredienti:
200 g di muscolo di grano
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
2 spicchi di aglio
olio evo
noce moscata
sale, pepe
buccia di arancia grattugiata
pane da tramezzini vegan
olive giganti verdi
olio

Ingredienti per la panatura:
farina
farina di ceci
acqua
pane grattugiato

Procedimento:
Mettiamo a soffrigere cipolla, sedano e aglio con olio evo. Dopo qualche minuto aggiungiamo il muscolo di grano tagliato a pezzetti e continuiamo la cottura. Versiamo il soffritto con muscolo nel robot da cucina, aggiungiamo il pane e la scorza di arancia bio, noce moscata, sale e pepe. Frulliamo brevemente senza esagerare. Poi denoccioliamo le olive. blog3
Prepariamo la pastella con farina di ceci e acqua lasciandola riposare almeno 30 minuti. Riempiamo le olive con il ripienoblogveg
e le passiamo nella farina. Poi le bagnamo nella pastella e le passiamo infine nel pane grattugiato. Pronti a friggere??
blog4
Sto già pensando a come inserirle nel mio menu di Natale Veg. Buon Appetito!blog1

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. No, guarda, ti devi aprire un ristorante in proprio perché sei la perfezione fatta chef 😉 !!!
    Che golaaaaa… 😛 ! Un tempo adoravo questo piatto, ma non mi piaceva tanto sentirci il sapore della carne 😕 e adesso che tu hai fatto la versione cruelty free é tutto a posto 😉 !

    Reply
  2. Che belle! Adoro i colori delle tue foto!!!
    Secondo te, se uso dei funghi pleurotus al posto del muscolo di grano, va bene?

    Reply
  3. Mary,devi provare. E’ unico modo per scoprirlo. Penso comunque che il ripieno lo si può personalizzare a volontà. Secondo ai propri gusti.

    Reply
  4. Lali cara,io sono troppo troppo timida per certe inprese. Quando spadello nella mia cucina per la mia gioia e quella dei miei familiari è già una grossa soddisfazione.

    Reply
  5. Concordo con Lali, sei troppo brava. Come hai snocciolato le olive? A mano o con l arnese? Forse devono essere a tortiglione una volta denocciolate altrimenti come si fa a riempirle?

    Reply
  6. A mano con il coltello.Si dovrebbe vedere bene dalla foto il taglio. Anche se ti si rompe qualche pezzo lo appiccichi al ripieno. Poi quando le riempi e le passi con la pannatura prendo una bella forma tonda.

    Reply
  7. onore alla pazienza della preparazione

    bless and love!

    Reply
  8. Stavo proprio pensando come fare le olive all’ascolana veganizzate e quando ho visto la tua bellissima ricetta, mi ha piaciuto molto.Sei stata molto brava. Te la copio subito.

    Reply
  9. Xuxa mi piace veganizzare le ricette,forse un giorno mi passerà mi metto l’anima in pace e mangierò in tutta tranquillità i semplici piatti veg senza impazzire troppo. Ma ora per me è una sfida. Più che per me forse lo faccio per onnivori,per dimostrarli che vegan si può!!

    Reply
  10. Ciao Veruska, io sono di Ascoli e ho preparato queste olive per i miei amici, io le faccio praticamente come te solo che uso la lecitina di soia sciolta in acqua bollente che ha praticamente lo stesso scopo delle uova. Fantastiche.
    P.S. Dai tuoi suoceri fatti portare le olive da Ascoli, la varietà è la “tenera Ascolana”.
    Complimenti

    Reply
  11. I miei suoceri erano di Montalto Marche. Ma sono deceduti due anni fa.La varietà da te nominata non la conosco.

    Reply
  12. Complimenti..Molto invitanti

    Reply
  13. Ciao Veruska, la varietà di olive è quella che si usa per fare le vere olive all’Ascolana, infatti si chiama tenera ascolana in quantoè anche molto facile da denocciolare, comunque penso che come hai fatto tu vada bene anche qualsiasi altra varietà basta che sia grande.

    Reply
  14. Meravigliose!!!

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  15. Viera i tuoi suoceri erano del paese di mia madreeeeeeeeee???????!!!! Ma dai!!!! Poi mia nonna era di una frazione detta “cerqua tonna” (quercia tonda) perchè c’era una quercia secolare dove non bastavano dieci persone per abbracciarla tutta!!! 😀 Queste olive sai già che le farò. Viva Ascoli Piceno, posto meraviglioso. Viva le olive vegane!!!! Viva Veruska!!! 😀

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  16. Davvero?? Mamma mia quanti racconti! Sì anche la quercia.Ma poi quei sopranomi che avevano invece dei cognomi 🙂 mai capito il perchè. La mia suocera era una “CIGINITE” E MIO SUOCERO “Martelò” se ho scritto bene…

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  17. Fantastico!!!! Mio nonno era “Pallitt” infatti da quando ero piccola chiamavo mia nonna “NONNA PALLETTA”…che ricordi!!! 🙂 Chiederò a mia madre se conosceva i tuoi suoceri!!!! 😉 Martelò l’ho sentito mille volte. La domanda da fare non era “come ti chiami?” o “come fai di cognome?”, la domanda era (in dialetto):”Come ti si mindua???” cioè a quale “casata”-ceppo familiare appartieni????? 😀 😀 😀
    E io sono della famiglia degli INDUO’!!!!!! 😉

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  18. anche in Veneto c’erano le “casate” ogni famiglia aveva un soprannome, antiche meravigliose tradizioni

    bless and love!

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  19. Mah per me è una cosa strana ma comunque simpatica 🙂 A me piace molto Marche,c’è una tranquillità che in Romagna non esiste.

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  20. I tuoi parenti sono Garbetti?

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  21. No, io sono della famiglia degli ILLUMINATI…detto così fa un pò ridere, ma è il mio cognome! 😉

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