Magica anemia…


Circa due anni fa ho scoperto di essere leggermente anemica… Banale direi: la maggior parte delle donne lo è… Ma è stata la scoperta che ha cambiato la mia vita… La prassi è sempre la stessa: esami del sangue per accertarsi che non ci siano problemi di assorbimento del ferro, e via con la cura a base di Ferrograd, Ferrofolin e tanta tanta carne rossa. La cosa non mi dispiaceva affatto… Ero un’assidua mangiatrice di carne e nutrirmi anche due volte al giorno di bistecche di cavallo non poteva che rendermi felice… E poi si sà… La carne non fa ingrassare quindi avevo ancora meno problemi ad ingurgitarla di gusto!! Poi… Sorpresa!… Dopo un mese di cura a ferro e cadaveri, ripeto gli esami del sangue… ooooooooooo (coro di souspance…) i risultati non sono cambiati! Ergo: aumentiamo la dose di ferro e continuiamo a mangiare carne! Non ero granchè convinta della cosa e la mia fiducia verso i medici di base inesperti di alimentazione mi rendeva sospettosa… Così ho proceduto come mi veniva più naturale fare: mi sono autoinformata!
Ho scoperto un pò di cosine interessanti…

Prima cosa: ho scoperto che l’assorbimento del ferro era ostacolato da caffeina e teina… Benissimo: io prendevo le fialette del prezioso elemento la mattina a colazione con the e caffe! Quando l’ho fatto presente alla dottoressa mi ha risposto: “Ah…si è vero! Non prenderli insieme”… Grazie tante! Dirmelo quando ho iniziato la cura pareva troppo facile vero? (come ripeto… I medici di base non sanno quasi nulla di alimentazione!)

Seconda cosa… Ho scoperto video, fotografie e testi sulle sofferenze che gli animali dovevano subire prima che i loro cadaveri arrivassero nel mio piatto! E’ stata la rivelazione più shoccante, vera e sofferta della mia vita. Ho iniziato a piangere, e da allora non ho ancora smesso; quando vedo nuovi video, o mi tornano sotto gli occhi immagini che da un pò non visitavo capisco quanto sono stata stupida, piccola e ignorante!

Terza cosa… Rrivelazione quasi elementare ora che ci penso, ma che certe persone più grandi di me ancora non sanno: la mucca non fa il latte a comando! Stupefacente! E io che pensavo fosse una centrale del latte ambulante!

Comunque… Mmorale della favola, ho smesso il giorno stesso di mangiare carne, e ho iniziato a “Pensare”. Mi sono convinta che smettere di mangiare carne era la cosa eticamente più corretta da fare, e così ho fatto! (Pianti e urla dei genitori li potete immaginare!) Sono diventata vegetariana, e via a go go con latticini e uova (“Non mangi carne ne pesce, mangia almeno le uova santo cielo”)… Ma la sete di sapere era insaziabile e così ho continuato a leggere, guardare e pensare (trinomio moralmente massacrante! Ma non ho mai chiuso gli occhi per un solo secondo di fronte a certe immagini: quando vedevo sfocato era perchè la luce veniva filtrata da uno strato di lacrime che imperterrite mi scorrevano a fiumi sulle guance!)… Altro giro altro regalo: ho smesso anche con latticini, uova, miele, cera d’api, ecc. ecc. ecc. Insomma ho iniziato a vivere Vegan! Vegan è la semplice traduzione pratica del detto “vivi e lascia vivere”.

Ho smesso le cure… E… Magia… L’anemia era sparita… La dottoressa dice che è stato un caso… Quasi di sicuro non dovuto al cambio di alimentazione! Che vogliate crederci o no, io non ho più tracce di anemia da allora! E più
d’una persona mi ha confermato di aver fatto la mia stessa esperienza (abbandono della carne = scomparsa dell’anemia)! Così da allora non faccio altro che nutrirmi di alimenti sani, vestirmi di fibre tessili sintetiche o vegetali, leggere attentamente gli ingredienti di ciò che mangio, e chiedere ai pizzaioli se nell’impasto della pizza c’è lo strutto
(ovviamente camuffandomi per allergica e/o altamente intollerante all’ingrediente)! Non nascondo che all’inizio sia stata un pò complicata (è sempre l’ignoranza che ti frega!), ma ora sono certa, soddisfatta e schifosamente orgogliosa di aver fatto questa scelta! Sono fiera di me stessa quando lo dico e fiera anche quando la gente non capisce e mi prende per il loccu (trancorio), perchè mi convinco del fatto che evidentemente non è alla portata di tutti la comprensione di un problema così profondo! Credo sia un privilegio di pochi.

Alcuni ci rimangono male quando mostri loro la realtà, ma è una cosa passeggera, non hai trovato nuovi adepti (perchè si sà…Vegan è una setta che offre sacrifici umani a un Dio dalle sembianze di un porcellino rosa a macchie nere), non cambieranno la loro vita! Insomma quando la gente ride o sogghigna alla spiegazione della mia scelta non posso far altro che sorridergli anch’io e pensare che tanto un giorno, ognuno avrà quel che si merita! Non andrò diretta in Paradiso, ma di sicuro qualche secolo di Purgatorio me lo sono risparmiato!

P.S.:
Mia madre, che all’inizio minacciava di farmi internare, ora è una vegetariana convinta!… Cosa vuoi di più dalla vita?… ely

N.B.:
I suggerimenti contenuti su Veganblog.it sono da considerarsi puramente come divulgativi ed educativi e non costituiscono un invito all’autodiagnosi o di automedicazione. In nessun caso i contenuti pubblicati su Veganblog.it possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita specialistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Gli autori ed il direttore non si assumono responsabilità per danni a terzi derivanti da uso improprio o illegale delle informazioni riportate o da errori relativi al loro contenuto.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. In passato anch’io sono stata una gran mangiatrice di carne ma ero perennemente anemica! Quando smisi di mangiare carne e pesce, e ridotto drasticamente formaggi e latticini, migliorai di salute e… l’anemia “misteriosamente” scomparve. Ero talmente convinta che, invece, sarei peggiorata, che sarebbe potuto accadere solo per l’ansia che provavo (oggi condivido le tesi dei vegetariani e dei vegani, ma all’epoca smisi di mangiare “cadaveri” perché provai una repulsione fortissima).
    Non solo, non ho mai avuto le analisi del sangue così perfette.

    Purtroppo soffro di una forte intolleranza al glutine, e ciò crea non poche complicazioni, ossia mi impedisce di poter essere vegan. Attualmente non assumo né latticini né uova e quindi sono tornata a mangiare del pesce, se pur occasionalmente, quando, fuori di casa, non riesco a trovare alternative laddove non ho potuto portarmi il pranzo al sacco. Ma spero un giorno di poter sposare la causa vegan al 100%.

    Complimenti per il blog e ciao!

    Raj

    Reply
  2. Sono “onnivoro” (li chiamate così giusto?), e amico di ElyVeg. Devo dire che è un momento della mia vita di cambiamento e che vorrei avere la risoluzione necessaria a quantomeno avvicinarmi ad uno stile di vita che ammiro e che vorrei seguire. Perché di questo si tratta, cioè di uno stile di vita, con annesse considerazioni sull’io e sul proprio rapporto col resto del mondo. ElyVeg parla di ostracismo familiare, e di prese in giro (non ne parla, ma ci sono), di una estraniazione, cioè di considerare qualcuno “diverso” (in senso spregiativo) per un qualche motivo. Trovo curioso come chi si assimila con gli altri esseri viventi, ovvero non si considera “diverso”, sia considerato quantomeno stravagante dai propri simili.
    È mia ferma opinione comunque che tutti si riduca a guardare strano a chi compie una scelta non comoda e che non è allineata con la struttura di pensiero corrente (come se porsi domande non fosse lecito…), ma un tale mi ha convinto che la mutazione di una piccola cosa può portare a cambiamenti profondi e spero profondamente in, permettetemelo, noi.

    Reply
  3. x Rajkumari: si può evitare di mangiare animali e loro derivati anche in caso di intolleranza al glutine: in tal caso è ovviamente necessario sostituire i cereali che lo contengono con riso, miglio, quinoa, etc., ma tutti i legumi, tutta la frutta e tutta la verdura possono essere mangiati senza problemi; se mangi pesce trova un’altra giustificazione che non sia la tua eventuale celiachia.

    Reply
  4. X Endeios:

    ..SGRAMMATICATO!!

    Reply
  5. Sono molto felice per te: hai vinto la tua battaglia e ora anche tua madre è vegetariana, ma cosa vuoi di più dalla vita?
    Scherzi a parte, sono sempre molto soddisfatta di sentire di casi come il tuo: quando ero incinta, ero già vegetariana, eppure in barba ai medici che scuotevano la testa, non ho avuto cali di ferro! Anzi, era talmente nella norma che non ho dovuto neanche prendere quelle nauseabonde fialette che prendevano le mie compagne di corso pre parto. Ovviamente l’ostetrica che ci faceva lezione, un giorno mi ha preso da parte e mi ha intimato di smetterla di cercare di convincere le altre a cambiare alimentazione: non mi ero forse accorta che erano incinte? Io mi sono guardata la mia panza e le ho rivolto la stessa domanda retorica…
    Un abbraccio.
    X Endeios, meglio sgrammaticato che un commento su come scrivi! Coraggio che diventerai dei nostri! Un abbraccio anche a te.

    Reply
  6. X shivers: la tua risposta non è allineata con il mio problema. Sono sicura che sei in grado di rileggere, quindi non c’è bisogno che mi ripeta.

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  7. “Purtroppo soffro di una forte intolleranza al glutine, e ciò crea non poche complicazioni, ossia mi impedisce di poter essere vegan.” Sì, in effetti so leggere. Pur rilevanti che siano le complicazioni, resta però da capire cosa te lo impedisca: il desiderio di avere alternative culinarie non mi pare sufficientemente giusitificativo.

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  8. Shivers, sai leggere, ma solo “a metà”.. ma non ti preoccupare, ti do una mano io… coraggio , ce la puoi fare, e con un po’ di pazienza riuscirai anche a vedere che la frase che hai riportato è estrapolata dal discorso (e come tale sembra voler dire altro). Ma sono sicura che non lo hai fatto apposta, e che non sei polemico, perché non ha senso difendere una causa nel modo che fai tu… cioè come farebbero certi pacifisti che fanno la guerra per difendere la pace… Comunque, dicevo, ti aiuto io (coraggio, sei quasi arrivato alla fine) e ti riporto anche la frase che seguiva che era appunto il fulcro del discorso: “sono tornata a mangiare del pesce, se pur occasionalmente, quando, fuori di casa, non riesco a trovare alternative”. Bingo!

    La comprensione, il saper ascoltare, il mettersi nei panni degli altri è un requisito che un vegano dovrebbe mostrare con il suo modo di essere. Se pensi che invece questo sia solo sinonimo di non mangiare un pezzo di carne o di fare la guerra verso chi ne mangia, credo tu abbia della confusione. Perché è il rispetto verso la vita e valori come la tolleranza che possono dare vita ad una realtà dove tutte le creature sono rispettate e la violenza venga evitata; la somma delle scelte e dei valori di ciascuno crea come risultato la famiglia, il lavoro, la politica, infine le scelte su scala globale.

    So che pochi saranno concordi con me, ma è una mia opinione, come è tua che io usi delle scuse per mangiare pesce. Guarda che potevi dirlo chiaramente, mica mi sottraggo al confronto. TRa l’altro, è “facile” trovare argomenti “contro” la mia posizione… Ad esempio, potevi dire che se fossi stata veramente attenta al dolore degli animali, avrei potuto saltare il pranzo quando non avessi trovato alternative, o che potrei alzarmi ancor prima tutte le mattine per mettermi a cucinare e portarmi dietro il cibo per non rischiare nel caso dovessi avere un contrattempo e rimanere a mangiare fuori casa. E tanto altro! Io saprei perorare la tua causa meglio di te… a quanto pare.
    Eppure non hai trovato altro modo che quello di deformare il mio discorso.

    …Che se non l’hai – ANCORA ?! – capito, è un invito ad affrontare il prob che si riscontra nei bar e nei ristoranti di trovare qualcosa senza glutine e contemporaneamente adatto ai vegani.

    R.

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  9. Io sono solo leggermente intollerante al glutine, quindi quando sono fuori mangio anche alimenti a base di grano. Devo dire, comunque, che è difficilissimo trovare nei bar alimenti adatti ai vegan. A Roma, a parte pizzette, che in genere sono sormontate da mozzarella e altri alimenti animali e solo raramente da soli vegetali, l’unica cosa che trovo è una brioche fatta di pasta sfoglia. Devo però accertarmi che sia priva di burro e strutto e preparata con margarina. Se poi la margarina è completamente vegetale, non lo sa nessuno, non c’è obbligo di indicazione su questo. Comunque ritengo di aver fatto il massimo possibile, se prendo un dolce di pasta sfoglia occasionalmente. Tutte le mattine sostituisco la brioche con un succo di frutta, ormai sono abituata, anche se mi dispiace fare il pieno di zucchero, che ho completamente abolito a casa. I succhi di frutta non zuccherati contengono sicuramente aspartame, i frullati non tutti i bar li fanno e costano parecchio. Inoltre secondo me sono rischiosi, bisognerebbe sapere come è stata lavata la frutta, ecc. Per gli stessi motivi precauzionali non prendo mai insalate e verdure crude, quando sono fuori casa.
    Non è facile trovare pizzette con soli vegetali e sfoglie nei bar, alcuni non ne hanno proprio, altri ne prendono poche. Entrare ed uscire immediatamente dai bar, per me ormai è quasi una regola. Chiedere quello che che mi serve e, non trovandolo, uscire senza consumare, anche se magari mi accontenterei di un caffè, mi sembra un’utile opera educativa: è la domanda che crea l’offerta. In genere specifico anche che voglio qualcosa privo di proteine animali.
    Nei ristoranti chiedo primi piatti con condimento vegetale, oppure patate (possibilmente arrosto ma non arrostite in oli in cui sono stati cucinati anche animali) e altre verdure cotte. In realtà al ristorante non ci vado quasi mai.
    La situazione è ancora peggiore in casa di amici. in un’occasione recente sono riuscita a mangiare insalata condita solo con olio perché in tutte le portate avevano schiaffato alimenti animali: pancetta nella pasta è fagioli (orrore! Rovinare così una pasta e fagioli, uno dei piatti più mitici del mondo!), petto di pollo nell’insalata e così via.
    Insomma, secondo me i vegan si devono organizzare: aprire ristoranti e bar e negozi di ogni genere cruelty-free. Nel frattempo entriamo e usciamo dai bar, telefoniamo preventivamente ai ristoranti in cui andremo, diventiamo insistenti con gli amici o portiamoci il pranzo al sacco anche quando siamo invitati. Non è una vita facile, lo so, ma per me estremamente soddisfacente.

    Reply
  10. Smettere di cibarmi di carne di cavallo, in tutte le salse e diventare Vegan, per motivi etici… e’ stata la mia salvezza!
    Anche io ero gravemente anemica.
    Ma la scelta di rispettare la vita non mi ci ha fatto pensare su due volte… E nonostante sapessi (perche’ me lo dicevano i medici), che avrei dovuto mangiare carne (soprattutto cruda e di cavallo), ho chiuso con l’alimentazione “violenta”… Da qual giorno ho cominciato a stare meglio e le analisi, che il mio medico curante mi continuava a far fare per monitorare la cosa, la dicevano lunga sul fatto che la carne non aiutava davvero l’anemia..
    I risultati erano cambiati drasticamente a mio favore.. contro ogni aspettativa del medico.
    La mia scelta di diventare vegan in meno di sei mesi, ha cancellato dalla mia vita l’anemia che da tempo mi ossessionava… Alla fine, dopo un anno e mezzo, il mio medico, che osservava il miglioramento repentino ed il mantenimento di questo buono stato di cose, un giorno e’ arrivato a dirmi… : ” Allora hai ragione tu”.. riferendosi alla mia scelta.. da quel lontano giorno del 2000.. il mio medico non so neppure piu’ che faccia abbia…
    Buona Vita…

    Reply
  11. Non voglio togliere nulla a questa “magia”, ma voglio far presente a chi non è vegan, che questo è un dato scientifico, ovvero noi vegan mangiamo più spesso alimenti che contengono molto più ferro addirittura della carne di cavallo, ecco perchè in tanti diventando vegan non sono più anemici.
    Una tabella di dati esauriente è riportata qui: http://www.vegpyramid.info/extern_tabs/tab_varie/ferro-tab2.htm

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  12. Essendo avvocato di non totale insuccesso, mi illudo di saper sufficientemente “perorare cause”. Ad ogni buon conto, per quel che qui rileva: “sono tornata a mangiare del pesce, se pur occasionalmente, quando, fuori di casa, non riesco a trovare alternative”. Bingo.
    Bingo? A me pare che la risposta datati (“il desiderio di avere alternative culinarie non mi pare sufficientemente giusitificativo”) potesse essere abbastanza chiarificatrice sia in merito all’intervenuta comprensione del tuo assunto, sia in ordine alla mia posizione morale. Il resto, ossia tutto quanto a ciò consegua, è tautologico. E a me la prolissità pleonastica non garba. Tantomeno le risposte facili. Mi fa comunque piacere rilevare il fatto che parli di rispetto per la vita.

    Reply
  13. Ciao shivers…
    non è un pò pomposo.. scrivere cose come “all’intervenuta comprensione del tuo assunto, sia in ordine alla mia posizione morale” oppure
    “la prolissità pleonastica”?…
    Per carità, non vorrei essere offensivo, magari sono io che sono un pò sempliciotto, ma penso che scrivere in maniera più accessibile a tutti possa servire ad aprire il confornto…
    Scusa s emi sono permesso…
    😉

    Reply
  14. zioblog 🙂

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  15. Shivers, facciamo così. Passa almeno un paio di mesi da vegan ma senza toccare glutine (a me dà gravi prob, non posso fare quindi eccezioni). E poi torni qui e mi racconti. Vediamo se sei così sicuro con i tuoi giudizi, la prossima volta. Ah, dimenticavo, mettici un budget di 500 euro al mese come entrata di lavoro su 450 di affitto, sennò… è troppo facile. Dopo di che, ascolterò più che volentieri i tuoi suggerimenti (che ancora non sono arrivati, oltre alle critiche). Detto questo, sloggio e saluti a tutti. Se è questo essere vegan, allora non ho capito un cavolo (ogni riferimento vegetale è puramente non casuale). R

    Reply
  16. Shivers, facciamo così. Passa almeno un paio di mesi da vegan ma senza toccare glutine (a me dà gravi prob, non posso fare quindi eccezioni). E poi torni qui e mi racconti. Vediamo se sei così sicuro con i tuoi giudizi, la prossima volta. Ah, dimenticavo, mettici un budget di 500 euro al mese come entrata di lavoro su 450 di affitto, sennò… è troppo facile. Dopo di che, ascolterò più che volentieri i tuoi suggerimenti (che ancora non sono arrivati, oltre alle critiche). Detto questo, sloggio e saluti a tutti. Se è questo essere vegan, allora non ho capito un cavolo (ogni riferimento vegetale è puramente non casuale). R

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  17. Ho passato 2 settimane senza toccare glutine perché era un periodo che non stavo bene e pensavo dipendesse da quello, a due mesi non sono quindi arrivato; ritengo comunque che sia irrilevante ciò che faccio io e ciò che io non suggerisco (ma le alternative le avevi indicate tu stessa, certo faticose, non dubito); io però non giudico: perché non mi ritengo migliore di altri, vegan, vegetariani, carnivori che siano; nel tuo caso, mi sono limitato a sostenere di non trovare giustificativo l’essere celiaci al fatto di mangiare dei pesci; questo è quel che credo, qui ed ora, senza pretese assolutiste, perché io non ho certezze; se ti sei sentica attaccata, non era mia intenzione farlo.

    Reply
  18. SANGUE! SANGUE! SANGUE!
    (scusate ma l’occasione era troppo ghiotta)

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  19. He he… no dai, stiamo invece calmi e manteniamo questo luogo come unmluogo di discussione pacata (per carità, non che nessuno abbia fatto o scritto niente di male… ma è megliop fermarsi prima…)
    :-)))

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  20. Rajkumari, forse non ho capito. Se parli di pesce non parli certo di bar, ma di ristoranti e tavole calde. Non credo ci sia bisogno di ricorrere al pesce, in questi posti solitamente si trovano contorni e antipasti vegetali. Io chiederei patate, se non trovassi riso. Devo dire che mi è capitato di ordinare un piatto di pasta alle zucchine specificando senza parmigiano e vedermi arrivare un piatto con il parmigiano occultato. Forse pensavano che un po’ di parmigiano salvasse la reputazione del locale. Se l’è mangiato la mia sorella onnivora e io mi sono limitata alle patate fritte. Da quel giorno sono diventata diffidente sui primi e, se proprio devo mangiare fuori, ordino sempre contorni, oppure faccio una serie di raccomandazioni e divieti. A volte sono tentata di andare a sorvegliare i cuochi. Mi è anche capitato di spendere una somma esagerata in un ristorante di lusso, dove mi hanno trascinato i miei colleghi, per una pasta pomodoro e basilico più quattro verdurine fritte, uno scampolo di altre preparazioni, che a stento si vedevano nel piatto. Mi ero fidata dell’organizzatore, che aveva detto: “Lì trovi tutte le verdure che vuoi”.

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  21. Ciao Pamela,
    effettivamente nei ristoranti “normali” è possibile mangiare molto bene, ma spesso capita di vedersi servire ingredienti non graditi nel piatto… Devo dire che per mia esperienza, questi sono episodi rari, ma pur sempre possibili.
    Ho prewso l’abitudine che chiedere espressamente quello che voglio (anzi, quello che non voglio), anticipando eventuali errori del cuoco o del cameriere(che alla fine sono sempre gli stessi) e così facendo è ormai da tempo che non ho sgradite sorprese…
    🙂

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  22. Ok, no prob. Ci mancherebbe.. non v’è nulla di male nel non trovare giustificativo ricorrere occasionalmente al pesce. Scusate la reazione, è stata una settimana difficile.
    Ma insisto che il più delle volte non si trovano né patate né riso (e quando ci sono, sono mischiati ad altro). Invito chiunque a fare la prova per un periodo di tempo allungato e con budget ristretto, a mangiare sia vegano che senza glutine, di modo da suggerirmi valide alternative.
    Poi, ok, è vero, scelgo di non saltare i pasti (sono anche molto magra) mentre un’altra persona preferirebbe stare un po’ male piuttosto che mangiare un essere vivente. Ed è anche vero che questo non mi sembra un gran “peccato”. Non voglio difendere ciò né asserire che sia la cosa migliore da fare. E’ semplicemente la mia scelta. Agisco nel modo MENO violento possibile dal mio punto di vista. Comunque l’idea di ordinare doppio o triplo contorno non è male. Ciao e grazie

    Reply
  23. Per Pamela: ciao.. spesso qui a Milano i bar propongono cose con il pesce.. è abbastanza comune. Ma è vero anche che in certi ristoranti io non abbia trovato nulla di vegano eccetto che l’insalatina. La maggior parte delle volte sono io a scegliere il posto dove mangiare quindi il prob non si crea. Ma nelle ultime due settimane, che sto facendo lavori temporanei, e mi sono trovata più volte fuori casa la sera per motivi di lavoro e senza preavviso, è stata dura. Ieri sera ad esempio, i ravioli di verdura del ristorante cinese contenevano pezzi di maiale… Mi hanno fatto mangiare maiale (il primo boccone ahimé è stato inevitabile) e sono più di 10 anni che non ne mangiavo!! Già non riesco a mangiare il pesce, quando capita. Ma per la carne mi sono totalmente disabituata ed ho avuto nausea per tutta la sera, e forse anche c’era del glutine..
    Mi sono scocciata di discutere ogni volta con i camerieri dei ristoranti. Individuo spesso, prima di assaggiare, dal formaggio ai pezzi di prosciutto, nei piatti “vegani” che mi propongono. E’ veramente uno stress. Prima del glutine, ero cliente fissa dagli Hare Krishna.. ma ora è dura. Contenti i miei corteggiatori… perché spingo per mangiare a casa e cucino pure io!! Ma fatemelo dire… mangiare vegano e senza glutine, in questa società è un’impresa.

    Reply
  24. Cara Rajkumari, ti prego, ce la devi fare. Ce la dobbiamo fare tutti, tutti insieme, in un modo o nell’altro. Tu sei già sul nostro versante di amore e rispetto per gli animali. Per alcuni è più facile, se hanno ad esempio la possibilità di prepararsi tutti i pasti, per altri più difficile, ma non impossibile. Io, al tuo posto, farei valere le mie esigenze, entrerei e uscirei da ristoranti, portandomi dietro tutto il mio gruppo, farei partecipe il gruppo della mia esigenza. Tieni sempre presente che non siamo noi ad essere strani, sono i carnivori. Lo dico anche per me, lo dico per tutti. Diventiamo creativi, inventiamo mode, la moda del portapranzo e della scatola di biscotti, gallette e quant’altro sotto il braccio o in una borsina elegantissima. Sono molte le persone che seguono diete particolari e al ristorante non prendono niente o quasi, bevono qualcosa, mangiano prima o dopo la cena ufficiale. Mi viene in mente l’uovo sodo al Savini di Agnelli (non so se è solo una leggenda). C’è bisogno di tutti, di convincere gli indecisi, perché ogni vegan risparmia sofferenze a moltissimi animali. Con il semplice rifiuto di nutrirsi di loro e dei loro prodotti, rifiuta di farsi mandante della loro morte.

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  25. A me fare la saccente giudice non piace e non lo farò perchè ho sempre odiato i vegan tracotanti che si credono un’elite; però mi chiedo .questo .. se una persona decide di mangiare saltuariamente cruento, non so se sia meglio mangiare un fritto misto di pesce composto da 50 cadaveri rispetto a una bistecca di 1 cadavere.

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  26. con tutto il rispetto possibile, posto che non vedo come si possa non ritenere un gran peccato mangiare un pesce, ritengo, al contrario di “vegan” che se proprio si deve scegliere (ma piuttosto io non mangio a meno che non stia morendo di fame: e dico “morendo” in senso letterale), allora mi pare meno grave ammazzare un pesce piuttosto che un mammifero o volatile che sia, dato che questi ultimi, oltre alla sofferenza insita nell’agonia che precede la morte, generalmente si sono sorbiti anche tutta una vita di dolore e merda che avrebbero certamente preferito non vivere se avessero potuto scegliere; questo, in genere, ai pesci non capita: loro, finchè uno stronzo non decide di soffocarli, riescono bene o male a vivere la loro vita (senza dimenticare che anche in questo caso vi sono innumerevoli esempi di allevamenti intensivi); cmq anch’io non sopporto i vegan tracotanti che si credono un’elite, tant’è vero che ho smesso di definirmi vegan, preferisco antispecista razionale.

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  27. Tracotanti? Si credono un’elite? Io non ne conosco. Confesso che non conosco personalmente altri vegan, non ancora. No, ora che ci penso ne conosco una. Un paio solo telefonicamente. Su internet tutto vedo, ma non tracotanza. Mi sembra che tutti ci sentiamo una sparuta minoranza, che spera di diventare maggioranza al più presto, che fa di tutto perché questo accada, ognuno come può. A me questo modo di vivere ha insegnato ad essere umile, ha ridotto la mia ambizione personale. Le mie più grandi ambizioni sono riposte nella difesa degli animali. Mi piacerebbe però sconfiggere il residuo di imbarazzo, la sensazione di dare fastidio agli altri, ad esempio quando ti trovi in un bar con conoscenti e cerchi di convincerli istantaneamente a non prendere le solite cose. Mi piacerebbe sentirmi un po’ meno in minoranza, anche se so di essere dalla parte del giusto, di questo sono sicura. Tu chiamala se vuoi, tracotanza.

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  28. Io invece, da vegan, qualche vegan tracotante lo conosco; sono quelli che dicono che chi non è vegan è un cretino; per quanto mi riguarda, ritengo che chi non è vegan è certamente più assassino di chi lo è, ma li si ferma la differenza, perché il resto va analizzato in concreto e in concreto esistono tanti cretini vegan e tante ottime persone che non lo sono; certo, sono ottime persone che ammazzano senza versare una lacrima, ma in questo senso siamo un po’ tutti uguali.

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  29. ElyVeg,
    Ho letto con interesse la tua storia, nella quale ho ritrovato molti ricordi del mio passato.
    Devi ammettere che sei stata molto fortunata – una madre vegeteriana anche lei, poi è il massimo! – e venire a conoscenza di realtà differenti fa sempre molto piacere.
    Il mio caso, purtroppo, è stato differente: dopo aver iniziato a 12 anni a condurre una dieta vegetariana, come se fosse la cosa più naturale al mondo, mi ritrovai nel giro di due anni in uno stato di salute poco buono… ma non era colpa dell’alimentazione (le mie analisi erano quasi perfette, se non per il troppo potassio a causa della passione esagerata per le verdure ^_^), bensì della scarsa educazione delle persone verso uno stile di vita differente.
    Non volendo ascoltare ancora la stupidità spesso presente nelle persone, ho fatto ritorno ad una dieta onnivora. Ora, come allora, mantengo un fisico molto magro (54 kg per un metro e 76); ma mentre la magrezza di una persona vegetariana è sinonimo di morte imminente (seh!), quella di una persona onnivora passa inosservata.
    Speriamo che le cose evolvano, così che i fagioli non vengano guastati con la pancetta, e le scelte delle persone non ostacolate 🙂 . Begin to hope.

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  30. Le lacrime sono sempre in agguato.
    Piangi leggendo un libro sull’argomento … ti commuovi scoprendo che un tuo vecchio amico (sorpresa sorpresa !) la pensa come te.
    Ti viene il groppo in gola pensando che hai iniziato troppo tardi a salvare qualche animale. A salvare te stesso.

    Soffro di ipertensione dal 2005.
    Cure, analisi, test … ma il risultato era sempre lo stesso:
    “non conosciamo la causa, prenda la pasticca”

    Casualmente (!!) da quando non mangio più uova, carne e latticini la mia pressione è tornata quasi notmale.
    Prendo ancora MEZZA pasticca (badate bene, solo mezza) ma per me è un grandissimo risultato !

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  31. MelissaMelinda 23 Gennaio 2012, 12:22

    Leggetevi La dieta senza muco di Arnold Ehret se uno vuole trovare una soluzione puo’…ovunque…

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  32. Caspita che forte! 🙂 Sia per come hai affrontato la cosa, per come la vivi ora, per come l’hai raccontata e… per tua madre!!! ^_^ Anch’io ho scoperto qualche anno fa di essere anemica, ora i valori sono a posto perchè prendo un farmaco. La cosa allucinante è che solo 2 settimane fa ho scoperto di essere anemica da sempre! Già le prime analisi (di quando facevo l’asilo) presentano valori bassi di ferro e pensa che facevo un day hospital ogni anno (per altri motivi). Beh, anche il mio medico (il primo, comunque, a considerare la cosa) mi ha detto “mangiati una bella bisteccona di carne al sangue con tanto limone!”, io mi sono praticamente rifiutata (anche perchè quand’era bambina mangiavo la carne più volte a settimana ma i risultati abbiamo visto oggi quali erano) e quindi ha optato per un farmaco, che poi ho cambiato con uno più innoquo per il mio stomaco (infatti lo consigliano anche alle donne in gravidanza). Beh, oltre al farmaco (che ho dovuto prendere altrimenti non potevo sostenere un intervento che ho subito la settimana scorsa), da diversi mesi ho cambiato alimentazione, ora molto più kousminiana, quindi con un consumo molto ridotto di prodotti animali. Non sono ancora veramente vegetariana, anche se in queste settimane ho iniziato a riflettere molto su quello che mangio – provando per la prima volta senso di colpa, prima non è che ci godessi all’idea di mangiare animale morto, ma non ci pensavo più di tanto – e, grazie a questo blog, sto conoscendo un mondo nuovo fatto di ingredienti BUONI (in tutti i sensi) che prima non conoscevo o che mi sembravano trovate strambe (invece sono più vecchi di molti cibi che vengono consumati da mezzo mondo ogni giorno). Vorrei tentare di togliere il ferro e sostituirlo con un alimentazione il pià possibile veg e ricca di ferro per poi rifare le analisi. Ora per 6 mesi probabilmente dovrò riprendere la pastiglia però è un tentativo che devo e voglio fare. Insomma, non mi alletta l’idea di prendere tutti i giorni per tutta la vita una pastiglia rosa Barbie!
    Riguardo a quello che hai scritto anch’io credevo che la mucca fosse tipo una “latteria ambulante”! A me da piccola dicevano cose come “eh, le mucche VANNO munte, sennò poi hanno troppo latte”… e ci sono rimasta malissimo quando ho scoperto invece come stanno realmente le cose! Per il resto non so se avrei il tuo stesso coraggio di immargere la testa nella realtà. Ma so che è doveroso!

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  33. Complimenti per la tua scelta, ElyVeg! Continua per la tua strada ora che hai scoperto la via… senza curarti degli altri. Anche a brutto muso, se serve. Perché del nostro vivere non violento, ecocompatibile ed in perfetta armonia con tutto il creato, non dobbiamo proprio render conto a chicchessia! Un bacio 🙂

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  34. avevo provato a diventare vegetariana già da ragazzina , però a me a differenza vostra filetto con limone/peperone hanno fatto molto effetto.
    Ora non sono più anemica ma ho problemi con i lipidi nel sangue che tendono a essere parecchio bassi (e ciò porta vari problemi), e quindi dopo due anni da vegetariana sono tornata onnivora.Le mie analisi ora sono buone, ma sono comunque contenta di essere stata vegetariana perchè ora mangio molti più alimenti , sono più attenta a quello che mangio e semplicemente mangio carne ogni tanto ma posso nutrirmi senza problemi quasi tutti i giorni di solo vegetali 🙂

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  35. Ciao ElyVeg vedo solo ora questo post! La tua storia e testimonianza onesta e senza giri di parole è da ammirare! Grazie! Bravissima, davvero. Ti abbraccio 🙂

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