Amici, vi posto brevemente la ricetta del latte di riso e mandorle che ho autoprodotto stamattina con la VeganStar, poi vi parlerò un po’ barbosamente e spudoratamente di me, hehehe :-).
Ingredienti:
1 misurino della VeganStar pieno di riso integrale non parboiled
1 misurino pieno di mandorle spellate (le ho leggermente tostate per conferire aroma)
Procedimento:
Mettere nel filtro della VeganStar il riso e le mandorle, riempire il contenitore di acqua a 50-60°, attaccare il filtro alla parte superiore della macchina e chiuderlo ermeticamente, posizionarlo sulla parte inferiore avendo cura di farlo combaciare bene, attaccare la spina, fare 8 cicli di operazioni Mill da 10 secondi l’una e poi premere il tasto Paste/off e lasciare che la macchina faccia tutto da sola; al termine farà un segnale acustico e la lucina rossa diventerà verde, a quel punto lasciar riposare la macchina per 15 minuti, poi estrarre il filtro e versare il latte ottenuto in una bottiglia o in una caraffa con tappo (io ho dovuto ricorrere a boccali di birra e misurini per smaltire la produzione industriale LOL ;-).
Considerazioni:
Viene fuori un latte particolarmente denso, a me è paiciuto molto riscaldato con l’orzo e anche senza dolcificarlo, ma potete aggiungervi un qualsiasi dolcificante naturale o del semplice zucchero di canna e 1 pizzico di sale per dargli dolcezza e insieme corposità.
Il punto:
Dolcissimi amici di VeganBlog, è quasi Natale ed ho buone notizie: sono tornata alla carica, sicuramente più vecchia, ma con un bagaglio di forza d’animo da non credere! 🙂 Sono a lungo mancata per la mia forzata permanenza in ospedale (un anno, ahimè) per anoressia grave (gli psichiatri dicevano cronica, ma li ho smentiti) come alcuni di voi sapranno, e ho dovuto rinunciare a produrre e sfornare tanti bei manicaretti etici in favore di una dieta contingente da ospedale, ma purtroppo necessaria al contesto dove mi trovavo. A parte questo, una buona notizia che non so se sapevate: i bottiglioni di pappe che mi nutrivano attraverso la peg (sondino gastrico), li ho guardati bene non avendo nient’altro da fare tutto il giorno tranne che leggere e scrivere e, sorpresa delle sorprese: erano al 100% vegetali! Non ci potevo credere, la pappa della sopravvivenza all’inedia che mi somministravano come fosse trasfusione di sangue del primo soccorso era tratta dalla natura: vedi che per sopravvivere non c’è bisogno di mangiare carne, nè uova nè latte se quella roba che mi davano per ricostruire gli organi interni era al 100% vegetale; era come svezzare un bambino e lo facevano inconsapevolmente vegan-style! La cosa mi ha rallegrato a tal punto da riprendere in mano subito, adesso che ho re-imparato a mangiare – purtroppo l’anoressia ti abitua gioco-forza e mostruosamente a trarre godimento dalla fame – l’alimentazione totalmente veg e sono in perfetta salute, sia fisica che mentale (o almeno, lo spero quella mentale hahaha ;-P) e soprattutto di un umore spaventosamente buono per la mia media da quando sono ritornata vegana; insomma questo per dirvi che sono felice di essere qui, di essere viva, di aver ricevuto il dono della speranza e dell’ottimismo, di aver sconfitto questa malattia bastarda, e di essere qui per gridare al mondo che ce la si può fare, è un percorso lungo e doloroso, ma si può tornare ad amare la vita, non è una cosa scontata per chi ha vissuto l’abisso della depressione e l’incubo della quotidianità ricoverata senza vedere il cielo azzurro né nuvole per un anno. A Natale dello scorso anno stavo morendo, ho avuto un infarto, ve lo racconto brutalmente solo perché la storia è a lieto fine, purtroppo ci sono persone che non riescono a liberarsi di questo male finché ne muoiono, avevo le transaminasi a 4000, mi stavo fagocitando il fegato, il primario di medicina disse a mia madre che non avrei visto l’alba di Santo Stefano, e invece sono qui, in barba a tutti i dottori, ho stretto i denti, mi sono morsicata le labbra, ho battutto i pugni e ho scalciato per afferrare la vita e ho pestato i piedi a un destino che non era il mio. Tutto questo palloso dilungamento per ripetervi che ho sentito la vostra vicinanza e speravo, come è successo, che tornando “a casa” mi avreste ri-accolto col calore che mi avete dimostrato sia l’anno scorso nel periodo più critico, un calore che sento immeritato, ma graditissimo, davvero, vi ringrazio di cuore. Vi voglio bene!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Elisabetta, che bella storia a lieto fine, tantissimi auguri e complimenti per avere sconfitto un nemico così grande e forte.
Brava e coraggiosa.
un abbraccio
Complimenti sei stata bravissima e coraggiosa: sono sicura che il tuo futuro sarò bellissimo!
Non posso che farti davvero 1000 auguri per il tuo futuro! Hai dato un vero messaggio di speranza!
@Angela, elena, Gala: grazie, con tutto il mio cuore, degli auguri e dei complimenti, la strada è ancora tutti i giorni una battaglia, ma io non mollo, a questo punto non mollo più! :*
Non mollare Elisabetta, non mollare… sei bravissima 🙂 🙂
cara Elisabetta…anche se non ci conosciamo, fin dall’anno scorso ho seguito molto attentamente e con partecipazione tutta la tua storia, anche tramite il tuo blog…non commento mai perchè temo di apparire scontata o spesso non so cosa dire. ma davvero non ho parole per dirti quanto sia felice per te e la tua ritrovata serenità…solo questo: sappi che anche io ho avuto/ho molte difficoltà con il cibo (per usare un eufemismo) e per questo mi sento di dirti che capisco, e capisco davvero da vicino, tutto il dolore e la sofferenza attraverso cui sei passata…e per questo capisco anche quanto sia preziosa la serenità che passo dopo passo stai riconquistando e che meriti tutta (eh si, perchè non penso sia piovuta dal cielo, ma hai lottato duramente per ottenerla)
venendo ad argomenti mooolto più ameni (:D) come ti trovi con la vegan star? io da tanto sono indecisa sull’acquisto perchè non so se effettivamente convenga rispetto ad autoprodurre il latte con il frullatore…tu cosa consigli? 🙂
Bentornata al mondo, grazie per averci raccontato la tua esperienza.
Grazie elisabetta per aver condiviso con noi la tua storia.Complimenti per il coraggio.Ti auguro tutto il bene.
grazie a tutte, davvero, siete fantastiche! per Cassiopea, io mi trovo bene sinceramente, è tre anni che ce l’ho e mi si è rotta solo una volta all’inizio perché non l’avevo chiusa bene colpa mia ma me l’hanno anche riparata gratis… a me piace, che ti devo dì, son tecNNlogica! 😉
Ciao Ely,forse sono l’unica che ti è venuta a trovare all’ospedale l’anno scorso in rappresentanza di tutti gli amici del Veganblog che ti seguivano con ansia e ho visto quanto stavi male. Ma non ho mai avuto dubbi che ce l’avresti fatta ad uscirne anche se, ti confesso, mi avevi un pò spaventata. Da allora ti ho seguita in silenzio perchè solo i medici e la famiglia potevano veramente aiutarti in quel momento.Adesso che ne sei finalmente uscita e sei tornata tra noi spero che potremo vederci di persona, visto che non siamo lontane e spignattare in allegria come abbiamo fatto all’ultimo raduno delle cuoche del Vegamblog.
ciao dolcissima Pina, sì, è vero, mi sei venuta a trovare e ti fecero la pelle fritta per il fatto d’aver portato con te nella borsa del cibo sano. non me lo scorderò mai quanto ho pianto quando ti fecero andare via. ma ero in condizioni disastrose, avevano paura anche loro, paura che ingerissi una qualunque cosa per poi rigettarla, scusa la brutalità, ma ero arrivata a tal punto, credevano anche loro che sarei morta. Ma ora sono viva! E sono libera! E ho tanta voglia di “spignattare” e spero di poterlo fare al prossimo veg raduno, dimostrando al mondo che ho uno stomaco, una dignità coi contro c*** e un cuore che si scioglie che altro che i ben noti cioccolatini.. ti voglio bene Pina!
carissima Elisabetta, quello che hai passato é un vero viaggio in una oscurità cosi’ profonda che credo sia impossibile da descrivere fino in fondo…avendo perso l’anno scorso la persona che ho amato di piu’ al mondo e sognandola ancora tutte le notti…non posso che gioire dal piu’ profondo del mio cuore per la tua vita, per il fatto che tu ci sia, che tu sia qui con noi. La nostra salute e il nostro piccolo fragile corpo sono cosi’ esposti a mille eventi che non possiamo controllare. Spesso, quando vedo che chi ha la salute, la valuta come cosa di poco conto…mi rattristo pensando a quanto indicibilmente si soffre quando la vita sembra essere arrivata alla fine, solo chi ha passato questi momenti puo’ immaginare cosa significhi. Sono felicissima del miracolo della tua forza che ti ha trattenuto con noi. Sono certa che non é per caso che tu sia rimasta qui. Di certo hai di fronte a te cose importanti che attendono proprio la tua presenza. Ora sono molto grata del fatto che tu ci faccia compagnia 🙂 Non penso di sapere esprimere a parole quello che provo. Ma leggerti fra noi mi rende davvero piu’ serena, mi consola tantissimo.
So bene che sei stata crudista qualche tempo, ho letto le tue ricettine e le trovo molto buone 🙂 certo il crudismo é una gran cosa, ma é adatto a ben altre circostanze e momenti della vita. E’ un vero lavoro arrivare a potere mangiare almeno 2000 calorie di crudo. E la tendenza a perdere peso é sempre in agguato. E la detox poi, anche sul fronte psicologico, farebbe mille brutti scherzi che in certi frangenti sono da evitare in ogni modo.
Mi fa un piacere immenso leggere le tue ricette e i tuoi commenti, mi trasmette una sensazione di “bene” che mi rimane dentro e mi accompagna.
Grazie di esserci. Un oceano di auguri e di abbracci.
Bentornata :-)!!!!!
bentornata!!
@cri: grazie di ogni tua singola parola, IO sono grata a te per avermi dedicato minuti preziosi del tuo tempo, lo tengo di gran conto, sono affrantissima per la tua immensa perdita e vorrei in qualche modo poterti essere di qualche conforto, ma se il mio messaggio di speranza e vita ha fatto nascere in te anche un bene di un nanosecondo, allora sono veramente felice. forse sai apprezzare la vita a pieno perché l’hai vissuta anche te, in prima o in seconda persona, ed è un processo che prima o poi dobbiamo elaborare tutti, un conto che dobbiamo saldare tutti, non è detto che chi ci ha a che fare dopo sia più fortunato. cioè, non so… ti stringo, ma forte forte!
@catmat e @riccardo: grazie! 🙂
ciao elisabetta! 😀 deve essere ottimo ed equilibrato questo latte! lo trovo perfetto anche per preparare dolci… 😛 un abbraccio! ciao 🙂
Federica 🙂
ciao elisabetta 🙂 BENTORNATA!!
:PPPPPP
Bella la ricetta 😀 ma ancora più belle sono le tue parole! Un abbraccio e le mie più grandi congratulazioni
Antonietta
grazie ragazze, sì il latte è molto buono e nutriente, forse aggiungerei un po’ di sale marino integrale per dare un po’ più di consistenza. grazie anche per il bentornata, vi voglio bene!
Bravissima… Non ti conosco di persona ma, da quel che ho letto (sia qui che sul tuo blog), sei la dimostrazione vivente di quanto la vita sia una forza smisurata che è dentro ognuno di noi e che ci impone di andare avanti senza mai arrenderci, a prescindere dalle circostanze disastrose…! Ti ammiro veramente, spero tu possa essere presa ad esempio da tante ragazze/i che stanno vivendo la stessa situazione da cui tu hai avuto la volontà di uscire.
Mi raccomando: non mollare mai!!!
Aspettiamo altre tue ricettuzze 😉
…hehehehe le ricettuzze dovranno aspettare perché la Lisa dello staff mi bacchetta perché faccio delle foto orrende con l’iphone e c’ha ragione quindi finché non mi regalano una fotocamera digitale decente…per il resto, grazie, di cuore, io non ho fatto veramente niente di speciale è la vita che ha voluto attraverso di me lottare per non spegnersi, questo Natale è per me importante perché festeggio il mio primo anno dalla rinascita, da quando ho intravisto un barlume di speranza dopo aver toccato il fondo ho guardato negli occhi mia madre e le ho promesso che non le sarei morta davanti frantumandole il cuore per sempre, le ho giurato che, appunto, non avrei mollato, non mi sarei arresa alla disperazione senza lottare, è stato -banalizzando- un po’ come atreiu nella storia infinita, se l’hai visto, che non si arrende di fronte al nulla, io festeggio con voi questo natale di speranza, augurandovi di stare bene e con le persone che amate, perché è questa l’unica cosa importante finché siamo in vita e chissà, forse anche oltre…
Ciao Elisabetta, non ti conosco e pure leggere la tua storia e il tuo profilo mi ha fatto male e bene allo stesso tempo, ti auguro di cuore di evolvere in questa tua rinascita e di conquistare quella serenità e stabilità che ci rende persone felici. Un abbraccio
Ciao Elisabetta,
Anche se non ci conosciamo ti volevo fare tantissimi coplimenti per il latte ma soprattutto per aver superato questa difficilissima prova. In fondo essere vegan è una scelta e tu hai fatto una doppia scelta quella di vivere e tornare ad essere vegana. Un abbraccio fortissimo
grazie degli abbracci, delle parole, dei pensieri, la scelta vegana è stata la naturale evoluzione della mia rinascita…le prove non finiscono mai, vivere è duro, è inutile negarlo, ma siamo qua, dobbiamo rendere il nostro universo personale, e magari anche quello esterno, una cristalleria di piccole gioie tra i cumoli di fatiche. vvb!
cara elisabetta, da quando ho capito cosa avevi passato sono andata a leggermi il tuo blog, ne ho letto parecchi pezzi e mi ha sconvolto x 2 motivi, il primo ovviamente x il dramma che hai vissuto e il secondo per quanto scrivi bene. mi sono sempre interessata molto all’argomento delle disfunzioni alimentari dato che x un bel po’ di anni ho fatto un sacco di cretinate col cibo. fortunatamente nulla di troppo tragico, la mia fortuna è sempre stata che non essendo capace di rimettere alternavo le abbuffate a giorni e giorni di digiuno (essendo anche maniaca della linea) prendevo schifezze x dimagrire,facevo troppo sport, insomma non mi sono fatta del bene. poi a forza di studiare le diete e l’alimentazione in genere x cercare di mangiare e rimanere magra sono diventata espertissima di alimentazione e non fosse che non ho titoli potrei quasi fare la dietologa… la scelta vegana è stata il punto di arrivo naturale di tanti anni di studio e ora non intossico + il mio corpo in alcun modo, mi sento in pace con gli animali e finalmente mi voglio bene anch’io.. comunque avevo letto il libro “tutta la fame del mondo” di fabiola declercq ma non mi ha mai coinvolto come mi ha coinvolto la lettura del tuo blog, hai un modo di dire le cose che è comunicazione pura, ti dico ciò che ti hanno già detto in tanti e cioè: dovresti proprio pensare di scrivere un libro. mi ha colpito particolarmente che tu abbia detto che hai avuto un infarto perchè sabato scorso un infarto ce l’ha avuto la mia mamma, infatti è da allora che manco da veganblog x ovvi motivi..ora lei sta bene, un’ora fa mio padre è partito x andarla a riprendere dall’ospedale e riportarla a casa, non mi sembra vero.. ciò che mi preoccupa molto è che lei non vuole cambiare alimentazione e non vuole capire che se mangiasse un po’ + come mangio io potrebbe ridurre il rischio di ricascarci. io non ho figli quindi il legame con i miei è ancora fortissmo e il pensiero di perdere mia mamma mi atterrisce anche se so che è naturale, un giorno succederà.. scusa se ti ho tediato con gli affari miei, ma mi ha troppo coinvolto leggerti e – anche se è al contrario – si tratta sempre di amore madre-figlia..
Forza, forza, forza Elisabetta. Ti voglio bene.
@Darmasin, grazie, di cuore, del tuo aprirti con me e vorrei dirti quanto mi dispiace per tua madre innanzitutto ma anche come io sia contenta che finalmente sia potuta tornare a casa, l’infarto a volte non lascia scampo e sia io che lei siamo due sopravvissute e la vita ha scelto noi, in un modo o nell’altro, porgile i miei più cari saluti e auguri di guarigione; grazie anche dei complimenti per la scrittura che non sono affatto così tanto meritati, non credo di essere capace di scriverne un libro, scrivo troppo a ruota libera, come mi ha detto lo scrittore che ho incontrato venerdì, a nessuno interessa dei fatti miei così intimi e personali, il mio resta e rimarrà sempre un blog, un diario, una terapia. Comunque grazie, e se possibile, sento di esserti vicina, per i tuoi ex pasticci con il cibo, e per il nostro essere vegan e “pulite” seppur mangiando in quantità
@Laura, sì, forza, tanta forza, anch’io ti voglio bene.
ciao Elisabetta,quest’estate mi sono ‘buttata’in un digiuno ‘fai da te’..al decimo giorno il cuore ha iniziato a fare un rumore d calabrone,e d ‘frrr’come una farfallina che si sta per fermare..Il giorno prima ero all’orto a vangare,zappare..insomma,a fare attività..mi sentivo piena d energie..invece nn è così che funziona;durante il digiuno si sta a letto.praticamente usavo più energia vitale d quella che producevo,il cuore nn ce la faceva a tirare avanti tt il meccanismo fisico,per poco ci lascio la pelle!Quello che ti voglio dire è che spesso noi mangiamo le combinazioni alimentari errate,che anzichè produrre nutrienti per il buon funzionamento organico,producono veleni tossici,cioè super lavoro per l’attività metabolica..Se ti leggi Shelton,’Le facili combinazioni alimentari’,la tua vita cambierà,e cambierà il tuo modo di pensare,e d nutrirti..aimè,c’è da abbandonare la ‘mente sensuale’e andare verso la semplicità del pensiero..la frutta ci salverà la salute..(leggi Mosserì..)ti saluto,stai bene
2 parole: SEI SUPER!
Sono davvero felice per te! Sei stata una leonessa e ti ammiro moltissimo perchè purtroppo sto vivendo anche io quest’incubo sulla mia pelle…
Le tue parole mi hanno commossa, perchè so benissimo che questa malattia mi sta divorando il corpo e l’anima e che ogni volta che tento di allontanarla lei mi trascina in un buco che è sempre più nero…
Sei una fonte d’ispirazione per me…un bacio
… carissima Elisabetta 🙂
La tua storia è triste ma da un lato, dolce e vitale
Sei rimasta nella luce, e questo fa di te un vero guerriero!!!
Ti auguro tanto bene… la tua storia è un esempio per tante anime che hanno perso un pezzettino di sé.
il mio latte di riso lo ottengo facendo lessare, in due litri di acqua ,sedici tazze di riso,cui aggiungo una tazza di olio di mais e un pizzico di sale. lo faccio riposare e poi elimino (riusandola)la parte più acquosa che è nella parte alta della bottiglia . la parte abbastanza densa che rimane,un 3/4 di litro, è il latte.buono da bere e da usare nelle ricette dolci o salate.
Sentite congratulazioni per la forza che ti ha aiutato. La Madonna aiutare ulteriormente il vostro senso 🙂
Sinceramente e con amore: Erzsi Ungheria