Un classico piadina romagnola senza grassi animali.
In ogni angolo di strada in Romagna trovi la piadina, ognuno ha la sua ricetta.
Io la preferisco rustica, pochi e sani ingredienti un po’ come si faceva una volta, senza lievito ma con la ..DOSE .. che altro non era che cremor tartaro e bicarbonato in ugual misura.
Ingredienti per 3/4 persone:
(per 5 piadine da 150 g)
500 g di farina 2 bio macinata a pietra;
250 g di acqua calda (non bollente 35°-40° circa);
40 g di olio evo;
1 + 1/2 cucchiaino di cremor tartaro;
1 + 1/2 cucchiaino di bicarbonato;
1 cucchiaino di aceto di mele;
5 g di sale;
Procedimento:
Per comodità non impasto a mano, ma metto tutti gli ingredienti prima i solidi poi i liquidi nell’impastatrice e faccio impastare per 5 minuti a bassa velocità. In alternativa, mettere la farina sulla spianatoia, aggiungere tutti gli ingredienti solidi, e poi lentamente aggiungere l’olio e l’acqua ed impastare per 4/5 minuti. L’impasto deve risultare morbido Togliere l’impasto e metterlo a maturare per almeno 1/2 ora in frigorifero o dentro una ciotola con coperchio od avvolto in un canovaccio. Trascorsa mezzora fare 5 palline da circa 150 grammi l’una.
Mettere il testo (alluminio, ghisa o terracotta) sul fuoco e farlo scaldare, attenzione alla temperatura deve essere tale che mettendo una spolverata di farina sul testo deve diventare marrone chiaro e non bruciare. Stendere 1 piadina per volta, spessore di 4 mm e procedere alla cottura.
Appoggiare la piadina sul testo bucherellare una parte con i rebbi di una forchetta, attendere un paio di minuti e girarla, se volete aiutandovi con un coltello a lama larga.
Cuocete ambo le parti fino a doratura. Girandola diverse volte, muovete spesso la piadina sul testo in modo da uniformare la cottura.
Ottima mangiata sia calda che fredda.
Questa volta ho realizzato un crescione con pomodoro e formaggio vegetale, tre piadine grandi, tre crescioni piccoli con marmellata, e qualche piadina piccola.
Sullo sfondo il pelosetto di famiglia che non aspetta altro di assaggiare un po’ di piadina.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
splendido
bless and love!
Paolo è davvero meravigliosamente spiegata!! Grazie 😉
Ho seguito affascinata la spiegazione di Paolo per ottenere la piadina rustica; quante cose si possono imparare anche solo leggendo una ricetta! Non sapevo che un tempo si usasse come lievitante la “dose” costituita dal bicarbonato e dal cremor tartaro (io uso questo sistema per fare lievitare i rari dolci che preparo. Apprezzo il fatto che la ricetta consenta di ottenere una piadina realizzata con pochi e sani ingredienti e i risultati che si vedono in fotografia sono davvero molto apprezzabili! Io sono spesso di fretta e utilizzo le piadine confezionate all’olio del supermercato ma sono convinta che prepararle in casa non solo sia rilassante ma ci si guadagni in sapore evitando troppi grassi. Immagino questa piadina farcita con gli ottimi affettati NoGluty, un formaggio vegetale e vedurine sott’olio. Go vegan!
Mi piace questa rusticità che hai ottenuto, un’aspetto veramente goloso. Bravissimo.
Veramente complimenti!
Grazie a tutti!
Waw! Che belle piadine!!! Le proverò grazie
Ma che bontà Paolo….da farcire con formaggi vegetali o per accompagnare dell’hummus.