La pasta


Vicissitudini personali mi han portato ad allontanarmi per un periodo da Qui, una richiesta di poche sincere parole a cui ovviamente non ho potuto dire no mi han ricordato quanto amassi questo posto e quanto effettivamente mi mancasse.
Indipercui è ora di riprender con la nostra rubrica.
Con patriottico orgoglio e con una personalissima e per nulla opinabile scelta, ripartirei da colei che è il nostro marchio di fabbrica, colei che unisce tutti dalle Alpi al profondo Mediterraneo.
Celebriamo la pasta.
Essendo un mondo enorme cercherò di dare una vista panoramica generale senza specifiche troppo marcate.
Tanto celebrata quanto accusata nel mondo delle diete, deriva dalla lavorazione del grano duro (triticum durum) , oggigiorno sono prodotti centinaia di tipi differenti di pasta partendo da svariati tipi di cereali e anche legumi, principalmente suddivise in quattro macro categorie: paste all uovo, paste fresche, paste secche e paste speciali.
La caratteristica principale di questo alimento è la presenza di carboidrati principalmente amilacei facilmente digeribili, cento grammi di pasta di semola di grano duro forniscono un apporto energetico di circa 360 Kcal, di cui circa il 72 per cento sotto forma di carboidrati complessi, il 12 per cento come proteine ed un contenuto in grassi quasi trascurabile.
L’apporto di vitamine e minerali è difficilmente stimabile in quanto inversamente proporzionale al grado di raffinazione della farina (soprattutto Niacina – vit. PP) così come quello di sali minerali (soprattutto magnesio).
L’apporto di fibra è insufficiente per la pasta alimentare raffinata, mentre raggiunge livelli soddisfacenti per quella integrale.
Da che si evince che la frase “non è la pasta che fa ingrassare è quello che ci metti assieme” è alquanto veritiera…
Un altro aspetto molto importante è la cottura.
La cottura in acqua ne provoca una progressiva imbibizione (l’acqua entra nella pasta), che è tanto maggiore quanto più lungo è il tempo di bollitura, quando questi tempi sono particolarmente prolungati, si ha un passaggio in soluzione di una quota consistente di principi nutritivi, i quali vengono persi.
Una eccessiva imbibizione dell’alimento diluisce durante la masticazione gli enzimi glicolitici della saliva, con conseguente riduzione della loro efficacia, azione di disturbo che continua nello stomaco, dove i succhi gastrici incontrano maggiori difficoltà ad aggredire un alimento gonfio e imbibito, il che comporta allungamento dei tempi di digestione.
Una delle domande più frequenti sull’argomento pasta riguarda la differenza tra integrale e non.
La differenza principale  riguarda il processo di lavorazione, le calorie presenti sono più o meno le stesse tuttavia la pasta integrale è considerata più salutare rispetto alla pasta bianca.
Questo sia perché il contenuto di lipidi è più basso rispetto alla pasta bianca, sia perché c’è una notevole presenza di fibre e di carboidrati complessi, la pasta integrale ha poi un apporto di proteine vegetali, maggiore rispetto alla pasta bianca.
Infine le fibre presenti danno un senso di sazietà maggiore.
Pur non essendo io un dottore,né  in alimentazione tantomento un consulente nutrizionale, ma un semplice appassionato dell argomento ricevo spesso domande sulla pasta, di tutti i tipi per cui giunti alla fine di questa presentazione lascio il mio personalissimo pensiero:
la pasta fa bene, non c’è alimento che faccia male, in nessun momento della giornata, ogni dieta corretta e ben pianificata ci dovrebbe permettere in base a ciò che vogliamo ottenere di nutrirci di ciò che preferiamo, se devo scegliere io andrei di integrale e molto al dente, ma nulla toglie a un piatto di spaghetti raffinati aglio olio e peperoncino.
Infine , ricordiamo che la pasta è un’ottima soluzione allo stress perché contiene le vitamine del gruppo B soprattutto la B1 che è fondamentale per il buon funzionamento del sistema nervoso centrale.
Il glucosio che si libera dall’amido favorisce la produzione della serotonina, l’ormone del benessere…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Bentornato, era un pò che mi chiedevo dove fossi finito!!! Sono contenta di rileggerti, come sempre interessantissimo argomento ben approfondito.

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  2. Bentornato Luca felicissimo che lo hai fatto e come sempre anche con un bellissimo articolo

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  3. Anche me fa tanto piacere di averti di nuovo qua e leggerti. Bellissimo articolo, io mi assoccio a tutti coloro che amano la pasta. Credo che piace prprio a tutti. I miei genitori hanno imparato a mangiarla qua in Italia, dalle mie parti non si cucina molto e di solito fa parte come secondo non come primo.

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  4. Sono un Pastologo convinto. Eterna vittima dei CHO

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