Gelato al pistacchio

Ieri, per farmi perdonare da mio marito, visto che l’ho spedito tutto solo alla riunione condominiale, mi sono cimentata con un nuovo gelato.

Premessa: se siete a dieta, se la prova costume l’avete già fatta e siete nel panico più totale, se non vi piace il gelato, saltate direttamente questa ricetta! Non voglio responsabilità! Il pistacchio è stra-calorico, ma anche super buono, quindi veg* avvisato…

Ingredienti:

• 150 ml panna di soya
• 250 ml latte di soya alla vaniglia
• 80 gr pistacchi
• 70 grammi di zucchero di canna

Procedimento:
Prima di tutto tritate il pistacchio con il tritatutto: continuando ad azionare il robot vedrete che la granella comincerà ad impastarsi. È un buon segno: sono i grassi del pistacchio che si liberano felici e contenti (un po’ meno il vostro giro-vita).

In un pentolino scaldate il latte unito alla panna, a fuoco moderato. Unite lo zucchero e poi i pistacchi tritati. A questo punto della ricetta mi si è accesa una lampadina nel cervello e ho avuto un’intuizione che ha dato una svolta all’intera operazione… ho preso il frullatore ad immersione e l’ho schiaffato dentro e ho frullato un sacco. Il risultato è stato fenomenale, si è formata una crema verdina… pistacchio… molto omogenea. Mi è quasi venuta voglia di spazzarmi il tutto direttamente dalla pentola, ma pensavo al mio povero consorte alla riunione condominiale e mi sono trattenuta.

Ho messo la crema in un pyrex e l’ho messa a raffreddare.

Qui entra poi in gioco la mia mitica gelatiera… purtroppo non so darvi le istruzioni in caso di assenza di questo malefico marchingegno, però io la trovo molto utile e tra tutti i  regali che mi ha fatto mio marito la gelatiera entra diretta al terzo posto della classifica.

Bando alle ciance: azionate la gelatiera seguendo le istruzioni del produttore e buttateci dentro la crema al pistacchio, dopo un’attesa che vi sembrerà eterna (circa 20 minuti) potrete servire il gelato guarnito con pistacchi interi e gocce di cioccolato.

Due piccole note: nota strutturale il gelato fatto in casa si squaglia a tempo di record, perché non è farcito di addensanti e stabilizzanti come quello commerciale. Tenetene conto se volete creare composizioni particolarmente artistiche. Nota organolettica non so dirvi la differenza di sapore tra questo gelato e uno comprato (sono anni che non lo mangio), direi però che si può provare ad aumentare lo zucchero se si vuole un effetto più dolce.

Buon divertimento!