Fior di patate ripiene

Maggio è il mese dei fiori, sbocciano, crescono, profumano… non solo in giardino!
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Ingredienti (per 1 fiore):
1 patata media
2 carotine
1 cucchiaino di farina di ceci
1 cucchiaino di amido di mais
1 cucchiaino di latte di soia
margarina o burro di soia
olio
sale, pepe
curcuma

Ingredienti per la ricotta di soia:
1 bicchiere di latte di soia
1-2 cucchiaini di aceto di mele

Procedimento:
Sbucciare e poi affettare la patata con la mandolina. Cuocere le fette in acqua bollente salata per 2 minuti e non di più. Disporle su un piatto e farle raffreddare. Scegliere i petali più belli e disporli a fiore dentro una stampo da budino precedentemente “immargarinato”. Mettere una parte di petalo anche sul fondo dello stampo, spennellare i petali con olio e cospargere con poco sale. A parte schiacciare le fette rimaste con una forchetta, aggiungere la farina di ceci, l’amido di mais, il sale, il pepe e il latte di soia. Lavorare il composto a crema e con questo andare a sigillare delicatamente i petali, disponendolo sul fondo e fra le fette di patate. Mettere in forno a 180° per 15 minuti. Lavare le carotine, raschiarle e tagliarle alla julienne, saltarle in padella con olio, sale, pepe. Nel frattempo preparare la ricotta di soia: portare a bollore il latte di soia, appena schiuma versare l’aceto di mele (iniziate con un cucchiaino, se non dovesse cagliare tutto portate nuovamente ad ebollizione e versate 1 altro cucchiaino di aceto di mele). Raccogliere la cagliata e metterla a scolare in un colino. Dare poi una rapida sciacquata per togliere il sapore dell’aceto, pressare un pò per far perdere l’acqua in eccesso e versare la ricotta di soia sulle carotine, aggiungere 1 pizzico di curcuma (per dare un pò di colore giallo) rimestare e lasciar insaporire qualche minuto. Con questo composto riempiere il fior di patate, rimettere nuovamente in forno per altri 15 minuti. Estrarre con attenzione e delicatezza il fiore dal suo stampo, solo quando sarà tiepido. Bello da vedere, buono da mangiare 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Cara Concita, ormai le tue ricette le riconosco prima ancora di leggere il nome!!! Brava come sempre!!!

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  2. Ecco, ci mancava pure la ricotta. Ora l’offerta del caseificio mi pare completa, no? 😀

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  3. Concita… ma tu sei una cuoca per caso????? (oltre ad essere la dea dei veg-maggi ^___^)
    che forte … chissa che magari messa così riuscissi a far mangiare le verdure allo schizzinosone!!!

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  4. Concita, ma tu sei un’artista!! 🙂 non ti risparmiare!! 🙂
    bellissimo davvero!!

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  5. uuuuuuhhhhhhh, la ricotta!! questa la faccio al volo! 😉
    Concita for president!

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  6. sono appena arrivata e la grande Concita mi ha gia’ conquistata…
    Subito una prova per la ricottina con l’aceto di mele 🙂

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  7. ma come te le inventi?? 😀

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  8. concita, scommetto che tu in cucina non usi tegami e padelle ma pennelli e tavolozze: i tuoi piatti sono delle opere d’arte!

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  9. Un bel tocco di primavera! o un assaggio dell’estate che qui oggi è scoppiata, fa un caldo! bello questo fiorellone, mette allegria ed è proprio quello che ci vuole….

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  10. E dunque la “ricotta ” si fa in quattro e quattrotto, senza attendere…

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  11. Concita, ho trovato dei cannelloni di semola di grano a casa, secondo te sono meglio farciti con questa tua ricotta e spinaci o col tofu?

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  12. Vi ringrazio 🙂 è vero molte me le invento, ma delle volte prendo anche spunto da altre ricette che veganizzo 😉
    Amo l’arte, qnd ho tempo disegno e dipingo, penso che un pò di estro si trasmetta anche in cucina 😉
    per la ricotta di soia… l’avevo già appreso da altri siti. all’inizio la facevo utilizzando il succo di limone ma non mi piaceva, veniva aspra, con l’aceto di mele viene meglio.
    per i cannelloni… beh se hai già il tofu usa quello, ma se devi andarlo a comprare apposta, la ricotta di soia è una valida alternativa.
    E poi tutti e due i metodi ti danno lo stesso prodotto, la “cagliata” del latte di soia, solo che la ricotta è stata cagliata con l’aceto o con il limone e il tofu col nigari (cloruro di magnesio) o solfato di calcio. La prima viene a fiocchi, il secondo più compatto perchè è stato pressato.

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  13. Che belle le patate a forma di fioreee!!!

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  14. Conci, chiedo scusa x l’ignoranza ma la cagliata sarebbe la parte che si coagula???? susami, ma anche se sono onn. ho una repulsione/intolleranza ( anzi, intolleranza che è diventata repulsione ) per il formaggio e dunque non me ne intendo proprio…a dire il vero, l’unico che mangio è proprio la ricotta che, tecnicamente non è un vero e proprio “formaggio” ( infatti sapev che è fatta dal siero e non dal caglio ) ecco perchè a differenza degli altri tuoi esperimenti ( che mi sembrano favolosi per chi ama i formaggi ma non x me…però sei bravissima ) questo m’ispira mooolto: se mangio la ricotta “vera”, tanto più voglio provare questa!!!!!!!! bravaaaaaa

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  15. ……………………………………………………………non ho parole 🙂

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  16. Che bellino, questo fiorellino !
    Bravissima Conci…

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  17. @francesca, si per cagliata volevo dire proprio coagulazione del latte di soia, ho usato il termine che si da ai formaggi, ma il nostro caglio per il latte di soia invece è aceto per ottenere la ricotta o nigari per ottenere il tofu. 🙂

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