Non volevo crederci quando ho visto il dolce di Pasqua vegano al cioccolato e per di più senza canditi (che non gradisco) al supermercato, in mezzo a colombe e uova di Pasqua. Non potevo non prenderlo. Quando ho visto anche il marchio VEGANOK ho pensato: bingoooo, quindi comprato e portato a casa.
Posso dire che di tutte le varie colombe, torte pasquali e dolci vari, questa aveva senza dubbio la confezione più bella. Come quelle della pasticceria, di cartone spesso color cioccolato con apposite maniglie per agevolarne il trasporto.
La scatola è molto semplice, ha un grosso logo dell’azienda Milanoveg posto su due lati della confezione. Ero a conoscenza di questa azienda per sentito dire. Un’amica aveva acquistato il panettone natalizio e me ne aveva parlato bene, quindi sono andata abbastanza a colpo sicuro.
La scritta in verde fluò che indica le 72 ore di lievitazione da lievito madre e l’assenza di olio di palma sembra quasi un timbro, e spicca davvero molto sul marrone della scatola. Cosa che invece son sincera non ho notato da subito è stato il marchio veganok poichè situato su un cartoncino rotondo attaccato al manico.
Questo cartoncino è molto più piccolo rispetto alla scatola ed è legato al manico da un laccetto di corda. Il marchio seppur non notandolo da subito poichè non c’è sull’involucro che racchiude il dolce, si vede bene sul cartoncino. Il verde sul marrone è un bel colpo d’occhio. Peccato però non averlo messo sulla scatola. Sempre sul cartoncino troviamo l’immagine che raffigura il dolce, ed essendo la scatola non trasparente bisogna far affidamento a questa foto e all’immaginazione poichè il contenuto non è visibile. In bella vista è fotografata una fetta di dolce ma un appunto mi sento di farlo però, nell’immagine ci sono i canditi, e sul momento stavo scartando l’idea di acquistarlo poichè non mi piacciono. Ho letto quindi gli ingredienti e con mio stupore non venivano riportati, ho sfidato la sorte perchè l’errore poteva essere dell’immagine oppure una dimenticanza negli ingredienti, fortunatamente lo sbaglio è dell’immagine poichè appena ho tagliato il dolce di canditi nemmeno l’ombra.
Girando questo cartellino tondo ritroviamo l’immagine del dolce (sempre con i canditi però), troviamo una descrizione su come viene prodotto , ovvero con cura artigianale senza prodotti di derivazione animale e troviamo il marchio con numero aziendale (0416).
Il packaging nonostante ricordi le confezione delle torte di pasticceria è in realtà davvero semplice ed essenziale, pochissime scritte e niente fronzoli. Tra l’altro essendo in cartone rigido il contenuto rimane ben conservato e non rischia di rompersi o essere schiacciato. Per mantenere questa linea l’azienda ha deciso di riporre su un’unica etichetta adesiva sia gli ingredienti che la tabella nutrizionale, e di metterla nella parte bassa della confezione. Per leggerli tanto per capirci bisogna mettere a testa in giù la scatola. Tenuto conto che è un dolce pasquale al cioccolato non mi aspettavo di trovare come ingredienti solo acqua e farina chiaramente. Tifo sempre per prodotti con pochi ingredienti, ma insomma ogni tanto uno strappo alla regola lo si può anche fare, e in questo caso gli ingredienti che in altre occasioni mi avrebbero fatto lasciare il prodotto sullo scaffale sono lo zucchero bianco, la glassatura, la margarina vegetale e gli emulsionanti ovvero mono e digliceridi degli acidi grassi (colza). Quest’ultimo è un additivo ampiamente impiegato dall’industria alimentare come emulsionante, ossia con la funzione di stabilizzare e omogeneizzare, nei prodotti alimentari, sostanze non miscibili tra loro allo scopo di prolungarne la morbidezza (o impedire che si raffermi) oppure per aumentarne il volume. Detto questo il restante degli ingredienti è composto da farina “0”, cioccolato extra fondente, lievito naturale, proteine e fibre di pisello, olio di girasole e olio di riso. Molti ingredienti insomma ma ribadisco che una due volte l’anno uno strappo alla regola è più che concesso.
A questo punto passerei al test di assaggio. Aperta la confezione di cartone troviamo il dolce avvolto da un involucro trasparente (come i panettoni classici per intenderci). Il profumo inebriante del cacao è la prima cosa che ho sentito appena ho scartato. L’ho mangiato a fine pasto, quindi ero già satolla ma nonostante tutto son riuscita a mangiane due fette. E’ morbido, umido, l’impasto e lievemente macchiato di cacao, con delle pepite di cioccolato fondente che quando le mordi sprigionano tutto il sapore. Non è esageratamente dolce, nonostante la glassa in superficie. Sono riusciti a dosare bene il dolce dello zucchero con l’amaro del cioccolato. Il peso di questo dolce è di 750 g e l’ho pagato 14 euro, direi che il prezzo è una via di mezzo tra un dolce da supermercato e un dolce artigianale da pasticceria. Io dico che ogni tanto questi sgarri gastronomici fanno bene all’umore, quindi aspetto Natale per provare il loro panettone.
Link azienda:
https://www.veganok.com/it/products/vergani/
Link prodotto:
https://www.veganok.com/it/product/milanoveg-il-dolce-di-pasqua-vegano-al-cioccolato-750g/
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Sembra ottimo, grazie del consiglio
E’ ottimo davvero…certo non è un dolce fatto in casa con pochi ingredienti ma ripeto una volta l’anno lo strappo alla regola ci sta 😉
Complimenti veramente molto buona….💪🔝