Non so quanti di voi conoscano l’amaranto… sulla mia tavola è arrivato solo da un annetto e devo dire di apprezzarlo molto nonostante la consistenza un po’ particolare. Lo trovo un alimento… nonnesco, ecco il termine giusto 😉 un po’ come la minestrina con i grattini o il purè di patate, coccoloso e riscaldante, ma allo stesso tempo particolare e intrigante.
Ingredienti:
250 g di amaranto
200 g di sedano rapa pulito
600 g di latte di soia non aromatizzato
20 g di pinoli
5 semi di cardamomo
2 chiodi di garofano
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di yogurt di soia al naturale
sale, pepe bianco
Procedimento:
Pestare i chiodi di garofano con i semini interni del cardamomo, tagliare il sedano rapa a cubetti di 1/2 centimetro e sciacquare per bene l’amaranto – occhio che è minuscolo, serve un colino veramente molto fine o lo troverete tutto nel lavandino. In una pentola mettere 2 cucchiai di olio, scaldarlo, aggiungere le spezie e tostarle per pochi secondi, quindi aggiungere il sedano rapa e cuocerlo per circa 5 minuti. Aggiungere l’amaranto, il latte di soia, il sale e portare a bollore; coprire e far cuocere a fuoco basso circa 30 minuti senza aprire la pentola. Nel frattempo tostare i pinoli in forno o in padella e metterli da parte. Spegnere il fuoco e lasciar riposare 5 minuti, quindi aggiungere lo yogurt, aggiustare il sale e – se la zuppa si fosse addensata troppo – aggiungere un po’ di brodo per ottenere la giusta consistenza. Distribuire nei piatti completando con 1 spolverata di pepe bianco, i pinoli ed 1 filo d’olio. Ricetta adattata dal libro “Verdure” – ed. Idea Libri.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Veramente appetitosa.. con la giornata uggiosa di oggi e’ magica….
🙂
Io ci metterei sotto dei dadolini di pane bruschettato… gnamgnam….
Ci voleva proprio questa ricetta, la settimana scrosa ho comprato una confezione di Amaranto e non sapevo ancora come prepararlo .. Grazie!
Approfitto per farti i complimenti anche per la fotografia… Veramente bella ed equilibrata…!
🙂
Nonostante mangio un po’ tutti i cereali anche per me l’amaranto è ancora un po’ messo in disparte, ma questa zuppa mi ispira parecchio 🙂 CAra Azabel ne approfitto per chiederti due cosette ti ho già chiesto ma forse non hai visto, ho sbirciato tra le tue ricette e volevo chiederti che tipo di zucchero è il jaraba, cosa è il backing poweder e il matcha e naturalmente dove li trovi! Grazie mille salutone 🙂
Mmmm sembra buonissima. Ma che cos’è l’amaranto? è un cereale? Grazie!
@ Luca: sono felice di esserti stata utile, se provi fammi sapere!
@Sauro, grazie! /faccinachearrossisce/
@Chicca: o mamma, scusami tanto!!! evidentemente ho avuto qualche problemino con la posta e non ho visto le notifiche dei messaggi, mi spiace!
Allora, l’jarabe è una varietà di zucchero integrale che trovo in una bottega bio… ha un sapore molto leggero ma non ti so dire altro perchè ho buttato la scatola.
Il backing powder è lievito per dolci, lo stesso diffuso in italia ma non aromatizzato e quindi non lascia quell’orrido gusto di vanillina. Lo trovi commercializzato come “lievito per pizze e torte salate”, solo che te lo fanno pagare una cifra. Oppure alla lidl lo trovi proprio sotto il nome di backing powder e costa moolto meno. Comunque lo puoi sempre sostituire con cremor tartaro.
Il matcha è un the verde giapponese in polvere, quello utilizzato per la cerimonia del the. Ha un sapore erbaceo molto particolare e spesso questa polvere viene utilizzata anche per aromatizzare dolci e gelati a cui dona un colore verde molto bello oltre che un sapore decisamente insolito.
@Fede80: l’amaranto non è propriamente un cereale anche se viene considerato e usato come tale. E’ un “cereale” molto antico originario dell’America centrale, ha chicchi minuscoli e una consistenza decisamente strana, è privo di glutine e molto ricco di proteine e ferro.
Tante grazie della risposta! Buon tutto 🙂
non sapevo neanche dell’esistenza dell’amaranto…e’ sempre bello passare di qua e imparare cose nuove.
Ps…il mio ragazzo e’ impazzito per il tuo polpettone di soia!
Dopo averlo assaggaiato non fa altro che chiedermi di rifarlo!
E ti assicuro che lui e’ davvero schifignoso…ed era molto scettico sulla soia.
Io ho passato il sabato mattina alla ricerca di un sedano rapa! uffa! Potrei intitolare così la mattinata “Il sedano rapa: questo sconosciuto!”…
Che peccato… forse nella tua zona non è molto usato, qui si trova ovunque!
Ma guarda quando abitavo a istanbul lo trovavo ovunque…pare che a venezia non lo conosca nessuno…sigh sigh…
Ho trovato il sedano rapa!!!! evviva!!!