Veghella crunchy

La versione postata qui della veghella gnam gnam mi aveva soddisfatto molto in quanto molto versatile per essere usata sia come copertura, che come ripieno per torte, sia spalmate su una fetta di pane tostato. Io  però ero solito mangiarne proprio a cucchiaiate dal barattolo e il fatto di non avere niente da “sgranocchiare” dentro la bocca mi faceva stare male!! Girovagando in alcuni negozietti ho trovato su uno scaffale un burro di arachidi versione “crunchy” della nota marca che produce tutte le altre creme. Allora ho pensato che forse si sarebbe potuto fare qualcosa di simile anche con la veghella ed il risultato è stato veramente buono.

Ingredienti (300 gr di crema circa):
230 gr di fagioli cannellini in barattolo
30 gr di polpa di carrube
40 gr di cacao zuccherato
2 cucchiai di olio di sesamo
50 gr di nocciole tostate
zucchero  di canna q.b secondo i gusti

Procedimento:
Versare nel mixer o nel robot da cucina le nocciole e tritarle grossolanamente.  Non devono diventare nè farina nè una pasta, perchè se no non c’è l’effetto crunchy! A questo punto aggiungere i fagioli cannellini scolati e frullare insieme alle nocciole. Tenete da parte qualche cucchiaio di liquido di cottura dei fagioli se l’impasto dovesse essere troppo solido. Aggiungete il cacao e la farina di carrube e due cucchiai di olio che servono ad emulsionare. Fate andare il mixer per pochi secondi. Non deve essere liscia, ma proprio granulosa perchè le nocciole dopo aver messo i fagioli, rimarranno nello stesso stato in cui le abbiamo viste dopo la frullatura, poichè le lame del robot prenderanno soltanto i fagioli e le polveri in quanto più morbidi, mentre le nocciole verranno soltanto “inglobate” nell’impasto a piccoli granelli. Frullate per qualche secondo giusto il tempo che il cacao e la polpa di carrube si sciolgano nell’impasto e invasate. In frigo si rassoderà parecchio quindi non abbiate paura che sia troppo liquida.

Note:
Premetto che le ho provate tutte le versioni postate qui e sono una più buona dell’altra. Ma, complice il fatto che avevo della polpa di carrube da consumare, le nocciole che dopo un pò si ammollano, la voglia di sperimentare che la mattina và a mille e allora perchè non provare a fare concorrenza alle grandi case industriali che ogni giorno fanno piangere il nostro portafoglio!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ma hai di quelle ricette!!!!!!!!! Ne mangerei un pò adesso su del buon pane fresco Mhhhhhhhhhhhhhh 😆

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  2. e io non posso!!! mi sono calato una fetta della torta con le carrube e fra un ora viene l allenatore!!

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  3. Mannaggia!!! Mi mancano le nocciole 🙁 Domani corro a comprarle 🙂
    …domenica ho a pranzo mia suocera che è andata in panico, culinariamente parlando, a causa delle intolleranze del mio fidanzato: mi sa che le preparerò un bel pranzetto x dimostrarle che si può essere vegetariani, intolleranti a un bel po’ di roba e continuare a mangiare bene e con gusto!!!

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  4. @caterina… si si le nocciuole danno il caratteristico sapore di nutella!!!! a cosa e intollerante il fid?

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  5. E’ intollerante al latte/latticini, cacao, solanacee (pomodoro, melanzana, peperone), frumento, peperoncino (:-()
    A me non disturbano particolarmente queste intolleranze: ho sempre usato alternative alla pasta di semola, mi dispiace per lui per il cacao ma con la farina di carrube abbiamo risolto un po’ 🙂
    Sua mamma però non riesce a capire che basterebbe fare un risotto con le verdure… del resto non è una gran cuoca (di solito vado da lei a pranzo piuttosto disperata!)
    Mi accorgo sempre più spesso che gli onnivori sono abituati a mangiare sempre le solite cose, mentre l’alimentazione vegetariana e vegana porta ad una riscoperta della varietà!!!

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  6. Purtroppo questo non è un problema di chi è onnivoro ma della società in generale; sempre più spesso in famiglia si lavora sia mamma che papà per cui e molto più facile per una donna fare una cotoletta alla milanese magari gia pronta di quelle vendute al market e una pasta con quelle sottospecie di sughi precotti che secondo me tra gli ingredienti quello che dovrebbe essere il principale ci sarà forse intorno all 1%! Purtroppo tutto questo è colpa soprattutto della televisione è della cattiva informazione che si fa in generale. Basterebbe documentarsi un pò o leggere semplicemente le etichette degli alimenti, ma non con le calorie che spesso servono a poco, ma con gli ingredienti dei cibi. Anche la frutta secca è “grassa” ma lo dicono dal sud africa fino al polo nord che se mangiata in piccole quantità può fare solo “benissimo”. Ma magari la gente davanti alla tv al posto di manciarsi una manciata di mandorle o nocciole preferisce strafogarsi di pop corn affogati nel burro. é la civiltà che non va purtroppo

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  7. Credo che il lavoro sia solo una scusa x una sorta di ‘pigrizia mentale’: alla fine fare un piatto di pasta al pomodoro, usando del pomodoro fresco o dei pelati non per forza fatti in casa (x cui ci vuole davvero molto tempo!), ci vuole lo stesso tempo di una pasta fatta col sugo pronto imbottito di conservanti!!!
    Ma è più semplice pescare a caso dal freezer senza preoccuparsi di fare un planning settimanale dei pasti per assicurarsi di fare sempre o quasi dei pasti nutrizionalmente completi.
    Da quando stiamo insieme Max si è sottoposto ad una sorta di ‘rieducazione’ alimentare: a casa sua mangiava solo pasti surgelati pronti, i famosi 4 Salti.., oppure sughi pronti con il risultato che metteva sale aggiuntivo ovunque, anche sulla pizza!!! Pur essendo vegetariano non mangiava verdure, nè legumi… in compenso al mattino prendeva una caterva di vitamine e cose varie: a che servono le verdure fresche se posso prendere vitamine & co. in pastiglie??? questa è l’idea di preoccuparsi della propria salute di sua mamma!!!
    Io qui lo scrivo spesso che non ho tempo per fare tante cose in casa, trovo tante scorciatoie ma riesco cmq a evitare conservanti e veleni vari (a cui tra l’altro sono intollerante), a cucinare sempre piatti saporiti e invitanti, ma soprattutto sani, senza passare più di 30/40 min a pasto davanti ai fornelli.
    Non è il tempo che manca, ma la fantasia e l’educazione al buon cibo.

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  8. Quoto in tutto.. purtroppo è vero.. e quella del sale purtroppo è una problematica molto comune. noi per fortuna ne usiamo pochissimo e io per esempio, se vado al ristorante o in pizzeria, tutto mi sembra troppo saporito per i miei gusti. A me piace per esempio il pane “sciapo”!!!

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  9. io concordo appieno!

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  10. concordo con tutto quello che avete scritto…anche io sto “rieducando” il fidanzato che mangiava solo cose in scatola o congelate per un totale di 4 pietanze, e da quando sono vegan (e anche lui almeno a casa), lo è, non mangiamo la stessa cosa da un mese (a meno che non ci siano avanzi)…la veghella non l’ho ancora fatta perchè aspettavo di comprare il cacao equosolidale che non ho trovato al supermercato…in compenso, come tutti i vegbloggers, mi sono cimentata in pane fatto in casa, biscotti, torte, pesto, ravioli e tortellini, marmellate, seitan etc…e ormai si sta “eduando” alimentariamente…addirittura legge gli ingredienti sulle confezioni!!!

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  11. ecco…. leggiamo gli ingredienti non i grassi!!!!!!!!!!!!!1

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