Veggoratella Agnello felice

INGREDIENTI:
Dosi per 5/6 porzioni
250 g di Tempeh al naturale
250 g di Seitan al naturale
400 g di Tofu al naturale
Spezie e altre polveri:
aglio secco in polvere
noce moscata
curcuma
pepe
chiodi di garofano
zenzero secco,
polvere di semi di finocchio
Moringa Oleifera e/o Spirulina
peperoncino
sale.
Odori:
Foglie di alloro
Foglie di salvia
rametti di rosmarino
rametti di timo
2 cipolle rosse
Liquidi:
Brodo vegetale con ¼ di dado vegetale, 2 carote e mezza cipolla rossa;
un bicchierino di olio evo
due bicchieri di Vino Rosso non acidulo meglio secco dolce
un bicchierino di liquore Nocino da mallo di noce
un bicchierino di aceto balsamico
un bicchierino di aceto di mele.
Dolcificanti:
2 cucchiai di malto di riso o di orzo
2 cucchiaini di zucchero integrale di canna
1 mela o 1 pera.
PROCEDIMENTO:
Preparare INFUSO con circa :
400 cc di brodo vegetale preparato con 2 carote, semi di cumino Carum Carvi (non il classico cumino, hanno aromi diversi), ¼ di dado vegetale bio, mezza cipolla rossa, tre chiodi di garofano, spicchi di mela o pera, 2 cucchiaini di zucchero di canna scuro integrale.
Nel frattempo in un altro contenitore mettere cipolla rossa affettata finemente, foglie fresche di alloro, di salvia, rametti di rosmarino, rametti di timo, un bicchierino di olio evo, due bicchieri di Vino Rosso non acidulo, più dal gusto secco dolce, un bicchierino di liquore Nocino da mallo di noce, un bicchierino di aceto balsamico, un bicchierino di aceto di mele, due cucchiai di malto di riso o di orzo,una spolverata di:
aglio secco in polvere, noce moscata, zenzero secco ( in modo che si senta poco), curcuma, pepe.
facoltativa un cucchiaio di Moringa Oleifera ( si usa come integratore in polvere o anche un cucchiaino di spirulina in polvere) contribuendo al colore ed al sapore selvatico ed arricchendo il contenuto nutritivo della preparazione.
altre spezie ed odori a piacere tipo pochi semi di finocchio macinati finissimi, o spezie un po’ piccanti a seconda dei gusti (il peperoncino si metterà poi nel passaggio in padella finale.. )
Unire il brodo vegetale filtrato alla preparazione, aggingere un pò di sale, mescolare e lasciare in infusione almeno 4 ore, ma anche più.
Trascorso il tempo rimettere tutto l’infuso in un pentolino e far bollire qualche minuto per far evaporare la parte alcolica.
Nel frattempo tagliare a pezzi piccoli meglio irregolari da spezzare anche in po’ con le mani (non deve essere una dadolata ma avere un effetto “naturale”) il Seitan, il Tofu ed il Tempeh.

Rimettere tutti i pezzetti in un contenitore capiente largo e basso, e ricoprire con l’infuso tiepido, e da qui mescolando ogni tanto, anche ogni
4 ore, lasciare in infusione anche per 24 ore o più senza problemi in frigorifero.
Quando sarà arrivato il momento di servire la Veggoratella:
mettete olio evo in una padella, aggiungete un po’ di peperoncino a seconda delgusto, e mettere i pezzetti misti di Veggoratella scolati dal liquido (la cipolla è già inclusa e già marinata quindi sarà tutto molto digeribile, ma se si vuole si può aggiungere al momento altra cipolla ed anche uno spicchio di aglio poi da rimuovere) e far saltare un po’, ed aggiustare di sale.Se volete potete aggiungere dei carciofi cotti a parte ed insaporiti con mentuccia.
Mettete nel frattempo il liquido di infusione da cui avete scolato i pezzetti e gli odori più grandi, in un pentolino, e portatelo a leggero bollore e venitelo aggiungendo agli ingredienti in padella, come si asciugano, ed un po’ tenerlo da parte per aggiungerlo sulle singole porzioni per fare un sughetto di fondo…per poter fare la scarpetta con il pane tostato.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Solo per pura curiosità, come si chiama questo piatto nella versione originale? Non lo conosco… Fortuna che a me la carne di agnello non è mai piaciuta! XD

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  2. La coratella vegana non si può né vedere né sentire, poi io non mangio il tempeh proprio perché mi ricorda il sapore del fegato, ti dò 5 stelle per il tuo impegno, per il resto io non gradisco, sorry 🙏

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  3. Ciao Andrea, il piatto originale è al Coratella di agnello , o di abbacchio, come si dice qui nel Lazio, speciamente a Roma. In effetti è un piatto più tipico della mia regione,e molto richiesto a Natale e Pasqua, ma nelle trattorie tipiche si trova ahimé anche in altri periodi. Grazie!

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  4. Grazie Zu Miki per il tuo apprezzamento, comunque se non gradisci il tempeh puoi ometterlo, l’ispirazione comunque è quella dei profumi e sapori della coratella, profumi che il tofu ed il tempeh ben assorbono, ed il tutto è risultato anche estremamente digeribile a chi l’ha magiata. Grazie!

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  5. Non ho mai mangiato coratella di agnello, il piatto sarà sicuramente buono giudicando dagli ingredienti, ma per me personalmente il tofu, tempeh e seitan sono una bomba ;-), il piatto lo trovo troppo griggio, anche se come ho visto on line – il piatto originale è proprio così. E’ incredibilmente simile ben riprodotto ma troppo lontano dalla mia idea della cucina veg.

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  6. Grazie Veruska, infatti le porzioni sono piccole da servire, ma ti assicuro che anche mangiandola con.il pane è stata molto digeribile, grazie all’infuso ricco di erbe ed odori…che danno anche colore al piatto. Lo ho studiato appositamente come una portata si avvicinamento degli onnivori alla cucina veg ed in questo è riuscito ..poi anche per me il veg è molto altro…Grazie e complimenti a te per i tuoi piatti!

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  7. Grazie Cinzia, in effetti piatto è riuscitissimo. Ho fatto la ricerca in rete per capire cosa è questa Coratella e devo dire che l’hai fatto proprio incredibilmente preciso. Riuscire a veganizzare un piatto così particolare non è semplice. Complimenti.

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  8. Grazie Veruska, al momento è stato mangiato solo da onnivori…è dura fargli capire che cucina veg non è rinuncia neanche ad un piatto sfizioso delle feste come quello da cui mi sono ispirata e che prima ho anche ben cucinato per le feste io stessa..lo ha assaggiato per primo mio padre che era goloso di coratella, e si è fatta anche la ” scarpetta” con il pane, lui è stato la mia prima soddisfazione! Grazie!

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  9. Immagino la soddisfazione! E’ bello quando onnivori apprezzano i nostri sforzi in cucina.

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  10. Ti ringrazio per la risposta Cinzia.
    Mi dispiace che gli altri utenti con i commenti siano stati così severi (almeno all’inizio), io personalmente lo assaggerei molto volentieri. Non so, sarà che non conoscevo questo piatto e l’agnello non lo mangiavo già prima, figuriamoci adesso, però sarei davvero curioso di mangiarne una porzione!

    Sono d’accordo che i piatti vegani siano anche e soprattutto altro, però io non ho nulla in contrario alle imitazioni o alle rivisitazioni di pietanze a base di carne o derivati animali, a differenza di quei tantissimi “onnivori” che fanno sempre la stessa domanda “Ma che senso ha mangiare cose che sembrano carne?” Gnè gnè gnè! Uff, che noiosi! 😉

    Insomma, complimenti anche da parte mia! ^_^

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  11. Grazie a te Andrea, infatti si cerca di creare sapori buoni già familiari alle persone, anche migliorandoli, e continuare a gustarli anche con la cucina vegana, appunto per nessuna rinuncia!

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  12. Indipendentemente dal nome della ricetta e se ricordi altri sapori non veg, questo piatto è buono gustoso e nutriente. io mi sono permessa di semplificare,facendo un unico brodo(senza Moringa nè aceti e dolcificanti)in cui ho cotto (dopo lunga marinatura) pezzi di seitan e carciofi.a fine cottura ho aggiunto due patate (a sopperire-con la pastosità- il tofu che in casa non ho).Molto profumo e buon sapore 🙂

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  13. Condivido la visione di Vera, anche per me è troppo grigio, rimembra membra smembrate , magari con un po’ di colore un più (barbabietola, zucca 🎃 , batata 🍠, zafferano e qualche erbetta fresca) non sarebbe neanche male, da rivalutare se riveduta

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  14. Grazie piccbio per aver provato anche le varianti, infatti anche io proverò poi con altro…si importante è l’aromatico di base molto naturale che può essere utilizzato a piacere! ed anche con tempi diversi… ho fatto anche io solo un brodo, solo che in un contenitore a parte ho fato nel frattempo macerare la cipolla e le erbe fresche ed ancora coriacee come alloro e rosmarino con il vino etc…per estrarre al massimo gli odori , poi ho aggiungo in secondo tempo il brodo filtrato e messo tutto poi sui pezzettini solidi…ma si può senz’altro velocizzare e variare anche con odori secchi o liofilizzati. Grazie, buona cucina!

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  15. Volevo aggiungere quello che è anche un mio piccolo “dispiacere” nella veloce pubblicazione della ricetta: l’ ho fatta a Pasqua ed ho fatto le foto da sola con una non buona luce e non buon telefono..avevo delle persone in sala da pranzo ospiti da servire ed ero sola in cucina, e come si vede ho arrangiato una simpatica scenografia di agnellini in feltro che avevo acquistato per le nipotine..quindi il tutto è risultato più spento del reale, ed anche l’impiattamento è parziale perché sta ancora nel coccio in cui l’avevo messa, ma ho altre idee poi per il singolo impiattamento che appena possibile farò. Grazie!

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  16. ” …rimembra membra smembrate…” che poesia!
    D’altro canto che baraonda quando una chef cercò simpaticamente ed ironicamente di evocare le forme del pollo con le “cosce” del finocchio!!
    Io capisco le ragioni di chi non vorrebbe mai più ripensare agli animali come cibo, in nessun modo, che neanche lo ricordi, direi che sono tra quelli, appunto. Ma perchè continuare a commentare in modo sempre uguale, tirando fuori argomentazioni trite e ritrite, ognuno fermo nella sua convinzione rinfacciando all’altro di limitarne la libertà. Ma dove sta il senso? Si finisce per inibire queste grandi persone che sono gli chef, che sperimentano in cucina e si espongono a raccontarsi. Continuare questa diatriba è, a mio avviso, controproducente, ricordate che siamo tutti comunque per la stessa causa. Uniamoci rispettandoci. Il rispetto non è un luogo comune o retorico. Nessuno infrange la libertà altrui, semplicemente si esprime in cucina senza questo….vogliamo chiamarlo tabù? Comunque sia, io credo Cinzia sia stata brava, ha messo a tavola tante persone e le ha soddisfatte, rispettando la tradizione ma senza crudeltà! Ma cosa volere di più?
    Nella foto con i due agnellini il piatto mi sembra ricco e anche colorato. Io lo assaggerei!

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  17. Ti ringrazio Dianello, hai colto nel segno in maniera elegante! Io penso ora alla scena del film Ratatouille, in cui l’ormai ingrigito critico culinario si riaccende assaggiando un piatto semplice come la ratatouille preparata dal giovane chef con.l’aiuto del topolino…perché gli rievoca momenti della sua infanzia che aveva seppellito, quando era con.la mamma…ecco il senso della mia Veggoratella era anche questo, rievocare odori, sensazioni di un.piatto , la cui unica cosa che non mi piaceva era che fosse fatta pensandoci con un animale…ma che fa parte di tradizioni e momenti vissuti…

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  18. Cinzia,filtrando il brodo ho recuperato solo i pezzi di cipolla e poi ho lasciato marinare seitan e ,in cottura, aggiunto carciofi a spicchi e patata a cubi. anche il seitan fatto da me era a grossi cubi.riguardo ai colori, ben vengano ma prima i sapori. non aggiungo un peperone qualsiasi solo perchè è rosso brillante:deve prima starci col gusto e con l’insieme

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