Testaroli

Sono molto ghiotta di questo piatto tosco/ligure, ora poi che ho imparato a farmelo da sola (prima lo comperavo nei negozi locali) con la farina biologica il godimento è raddoppiato. Francamente credevo fossero difficili a farsi senza testi e fuoco, invece già alla prima e con una padella antiaderente mi sono riusciti molto bene e sono strafelice di questo. Praticamente viene fatta una precottura alla piastra e una finale nell’acqua bollente salata che durerà pochissimo, infatti suggerisco di assaggiarne subito uno dopo qualche minuto. Il condimento ideale è il pesto (io preferisco gli stessi ingredienti ma tritati e non pestati) ma può andare benissimo anche il ragù vegetale.

Ingredienti (per 4 persone):

500 g di farina 0
700-800 ml di acqua tiepida
1 presa di sale

Procedimento:
Sciogliere bene la farina nell’acqua che deve essere tiepida, la farina deve essere versata poco alla volta, se ci si aiuta sbattendo con una forchetta in pochissimo tempo ci ritroveremo una bella pappina liscia, in caso ci rimanessero troppi grumi allora frullare tutto. La pappina che si è formata va lasciata riposare per 10 minuti circa. Si fa scaldare la piastra di ghisa (o una padella antiaderente leggerissimamente unta con olio evo) e ci si mette una quantità di pappina, tanto da formare una frittata non troppo alta al massimo 1/2 cm; ho usato come misura metà abbondante di mestolo da brodo per una padella piccola, ricordarsi ogni volta di mescolare il composto prima di raccoglierlo e quando si stende nella padella toglierla dal fuoco e farlo roteare all’interno in modo da stenderlo uniformemente, poi rimettere sul fuoco. Si fa cuocere da ambo i lati, 5 minuti da una parte e 5 dall’altra, non deve essere troppo cotta deve risultare leggermente ma proprio leggermente colorata.

Queste frittelle poi si tagliano a quadrati o rombi di circa 4-5 centimetri (usare come base per tagliarli un tagliere di legno) e si fanno cuocere nell’ acqua bollente e salata, meglio ancora si spenge l’acqua e si fanno rinvenire per qualche minuto. Attenzione!!!! Cuociono in 30 secondi, poi si tirano sù un po’ alla volta con il mestolo bucato e si mettono in una zuppiera. Condire con il pesto mescolando delicatamente con un mestolo di legno. Favolosi!!! Buon appetito!!!!!!!!!!!!!!!!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. sono buonissimi e guando gironzolo in lunigiana e dintorni non manco di mangiarne a iosa buon inizio di settimana

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  2. Ciao caravaggio, anch’io ne vado letteralmente pazza e pensare che è una ricetta così semplice!!!! Che dire qui da noi in lunigiana ci sono veramente delle ricette cosidette povere di origine contadina che non devono assolutamente essere dimenticate… i testaroli sono una di queste…guarda anche ora che sto scrivendo mi sta venendo l’acquolina in bocca. salutoni

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  3. wow.. che golosità!mi toccherà provarli!!

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  4. i testaroli fatti con farina di farro sono più saporiti e più consistenti, provare per credere!

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  5. Ciao Rosanna personalmente amo i testaroli morbidi come la tradizione vuole, però se tu li hai provati con la farina di farro e li consigli perchè non sperimentare, la prossima volta proverò, grazie.

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  6. Grazie mille per la ricetta!Sono davvero buoni!
    Ho usato però la farina di farro in quanto sono intollerante a quella di grano, ma ottimi lo stesso!!

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  7. che delizia, è uno dei miei primi preferuti.
    Prova ad aggiungere al pesto qualche castagna secca ed ammollata a pezzi, sentirai che leccornia… fame :-0

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  8. Grazie Roberta proverò sicuramente, la trito fine o la lascio a pezzi?

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  9. a me piaciono a pezzetti, tritate fine verrebbe un pastone

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  10. provteli anche come Crèpse..cuocendoli di più sulla piastra e facendoli più sottili (solo qualche millimetro)..e spalmateci il pesto…Ottimi

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  11. Li ho fatti con la farina di farro e conditi con il sugo di porcini, veramente ottimi. La prossima olta con pesto e fagiolini. ciao

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  12. Che buoni che devono essere stati!!! questo fine settimana li faccio anch’io e li proporrò con un bel sughetto di porcini…al sol pensiero mi sta venendo una fame e sono appena le 9.30!! Ciao cinzia

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  13. Bene – ora proviamo a fare i testaroli come da ricetta e usiamoli come base al posto del pane in una variante della valpellinentze 🙂 Vediamo come reagiscono gli ospiti domani al pranzo di Natale 😉
    Ciao e auguri!!!!

    p.s.(un dubbio sulle dosi: se lascio 500ml di acqua su 500g di farina dovrebbero rimanere più “corposi” giusto?)

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  14. Ciao Marco per una ottimale distribuzione nella padella è meglio che la pastella rimanga un po’ più liquida, ma a questo punto avrai già sperimentato speriamo siano riusciti bene….io a gentile richiesta li ho continuati a fare oramai li faccio ad occhi chiusi certo che con il pesto sono davvero favolosi!!!
    Salutoooooni

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  15. Ciao Stella, io li faccio con 50% di farina integrale e 50% di farina di semola aggiungo sale alle erbe e alghe. Non ungo la padella perchè la uso caldissima e non si attaccano. Uso il frullatore ad immmersione per evitare i grumi. Anch’io sono contenta di autoprodurli perchè così sono bio.

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  16. Ciao gabriella integrali o semi-integrali non li ho mai provati saranno sicuramente buonissimi, li proverò sicuramente. Salutoni

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  17. Ciao a tutti
    io li ho fatti oggi per la prima volta ,ma vi assicuro che sono venuti veramente buoni.
    Li ho visti per la prima volta ad alice tv questa mattina e mi ha dato lo spunto per il pranzo della domenica fatti con farina 1 e farina di castagna,con sugo di funghi (in lingua VENETA li chiamiamo brise oppure rece).
    Per noi veramente buoni.

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