Taralli napoletani veg

Qualche anno fa un collega aveva portato da Napoli dei taralli ed effettivamente erano davvero buoni, dal momento che nel frattempo sono diventata vegana non volevo più quelli crudeli e così mi sono ricreata questi… a modo mio ed il risultato non è davvero male.
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Ingredienti:
250 g di farina manitoba
100 g di mandorle (di cui metà tritate grossolanamente)
1/2 cubetto di lievito di birra
1/2 C di pepe nero
80 g di margarina
1 c di sale
100 ml di acqua tiepida

Procedimento:
Sciogliere lo lievito con l’acqua tiepida in un recipiente, successivamente piano piano aggiungere la farina, le mandorle tritate e quelle lasciate intere, il pepe, il sale e mescolare bene il composto. Un pò alla volta aggiungere la margarina fatta ammorbidire a bagnomaria mescolando e cercando di creare un composto non appiccicoso e ben compatto, un pò come la pasta della pizza. Mettere l’impasto in una ciotola unta di olio di oliva e mettere a lievitare per almeno 1 ora, con sopra un panno umido, nel forno leggermente riscaldato. Quando sarà raddoppiato, metterlo su una spianatoia infarinata e formare un rotolino dal quale taglierete dei pezzettini di 1 cm circa per formare dei bastoncini della misura di un dito circa, che chiuderete infine su se stessi formando il tarallo. Mettete della carta da forno sulla teglia e metteteci i taralli, un pò distanziati l’uno dall’altro perchè non si appiccichino e lasciate lievitare ancora per 1 ora. Accendere il forno a 200° e cuocere per 20 minuti poi abbassare a 140° per altri 25 minuti. Infine spegnere il forno e lasciar raffreddare… ovviamente il passo successivo è addentare 🙂 Ritenterò l’esperimento, mi sono piaciuti molto, ma non sono totalmente soddisfatta, li volevo croccanti, ma forse un pò più morbidi di questi. Eccoli appena usciti dal forno ancora nella teglia.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Io vado matta per i tarallini anche la mia bimba li mangeremo a colazione pranzo merenda e cena. li proveremo sicuramente ma magari usoa l’olio al posto della margarina

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  2. Per averli più croccanti riduci i grassi, es. la margarina mi sembra troppa, anche le mandorle sono tantine eh …

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  3. Anche io vado matta per i taralli … magari provo anche io olio di oliva.
    Ah ok Rita non sapevo per la croccantezza si dovessero ridurre i grassi 🙂 grazie delle dritte … ritento 🙂

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  4. si meno grassi metti e più fa “croc” quando lo mordi 😉

    bless and love!

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  5. Un pò alla volta mi insegnerete tante cose 🙂 grazie!

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  6. beh D il bello è che non si finisce mai di imparare, non basta una vita per imparare una goccia di un’oceano 🙂

    bless and love!

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  7. Che belli Soei… 😉
    Io credo che se li cuoci prima in acqua bollente e poi li passi a biscottare in forno secondo la procedura classica ti verranno ben più croccanti 😀 !!!
    Comunque sono favolosi anche così 😉

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  8. Parole sante Luca 🙂
    Ma li butto in acqua bollente??? Mai provata questa 🙂

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  9. Si, la ricetta originale prevede che i taralli vengano prima buttati nell’acqua bollente e fatti cuocere finché non verranno a galla (come per gli gnocchi). Dopodiché vanno stesi su un telo pulito e asciutto e lasciati asciugare per un po’ prima di metterli in forno a finir di cuocere e dotarsi: il risultato é un biscotto salato croccante e leggero dal gusto molto appetitoso 😉 !

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  10. Cerca qui su VB la ricetta “Taralli dolci e salati” di Darmasin e troverai il procedimento 😉

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  11. adoro imparare le ricette “originali” grazie dell’insegnamento L!

    bless and love!

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  12. Lo farò sicuramente grazie Lali 🙂

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  13. Che meraviglia questi taralli, li adoro! 😀

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  14. Vorrei un taralluccio adesso da sgranocchiare… 🙄 ma non ho tempo per farli (sono stanchissima) e al super quelli che erano in vendita non erano veg grrrr 👿
    Possibile che lo strutto
    lo mettano dappertutto? 🙁

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  15. strutto e olio di palma creano dipendenza L cara, li mettono (omessi palesemente celati o evidentemente dichiarati) ovunque! anche nei prodotti per i neonati….pazzesco

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  16. E’ vero Lali, anche io mi deprimo ogni volta che vedo lo strutto!!! Figurati in Romagna poi!!!!! 🙁 Un bacione mia dolce amica 🙂

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  17. E’ vero anche io quando vedo certi alimenti “cattivi” rimango sorpresa che siamo ancora qui … così “indietro”.

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  18. occhio anche a patatine confezionate le famose “chips”, alle caramelle, ad alcune margarine al pane in cassetta anche 🙂 Infatti per allacciarmi alla cara A, voi di Romagna siete i veri Veganeroes perché lì è ancora più dura che qui 🙂
    bless and love!

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  19. Buon giorno a tutti! Non ho mai scritto, ma vi leggo con molto piacere e copio tante ricette deliziose… Io ho trovato, tra i prodotti commerciali, questi tarallini che non contengono strutto. Gli ingredienti totali sono: Farina di grano tenero tipo”00”, vino bianco, olio d’oliva, olio extravergine d’oliva (6%), sale, solfiti (derivati dal vino). Sono della “APULIA SNACK”, e sono molto buoni… Grazie per tutti i consigli e le ricette deliziose…

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