Stufato di patate

Torniamo a terra,  anzi,  sottoterra,  con uno stufatino semplice ma non banale.

Ingredienti per 2 porzioni :
Patate, possibilmente a pasta gialla, piccole, 500 g.
Carota, sedano, cipolla, tritati 2 cucchiai ciascheduno
Olio evo 3 cucchiai
Salvia, alloro 2 foglie ciascheduno
Rosmarino una cimetta
Pepe nero in grani 5
Chiodo di garofano 3
Ginepro bacche 3
Assoluto di cipolla 2 cucchiai
Dado veg 1 cucchiaio
Concentrato di pomodoro 2 cucchiai
Maizena 1 cucchiaino
Paprika dolce 1/2 cucchiaino
Margarina veg 1 cucchiaino
Aglio in polvere un pizzico

Procedimento:
Lavo, netto, sbuccio le patate e le cuocio a 2/3 di cottura ( l’ho fatto a vapore nel micro)
Faccio un soffritto nell’olio con le verdure e le erbe, queste intere per poterle poi togliere agevolmente

Quando sono ben rosolate, dopo ca. 10 minuti, spengo con un mestolo di acqua bollente, aggiungo il concentrato, le spezie,  amalgamo a fuoco forte, immetto 3 mestoli di acqua sempre bollente per non interrompere la cottura, metto le patate.

Incoperchio e lascio stufare a fuoco medio finche’ le patate non siano  a punto, ca. 10 minuti.
Preparo un  maniè  lavorando a coltello o spatola margarina, maizena,  paprika e un pizzico di aglio in polvere.
che aggiungo,mescolando per 2 minuti alla casseruola per rendere densa, vellutata  e lucida la salsa.

si impiatta e si mangia. Punto.
Nota:
Per Maniè, nella cucina classica, si intende una base grassa amalgamata con farina, qui e’ stata usata di proposito, spesso serve a correggere in corsa sughi,salse,intingoli e fondi troppo liquidi, in pochi minuti si rendono densi e vellutati, cosa che con la sola farina non sarebbe possibile.
Qualcuno fa l’equilibrista sulle mensole…

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. MICILLOOOOOO le tue ricette mi fanno fame alle sette del mattino, in questo periodo sono un poco senza tempo, ho visto le tue ricette cino-seitaniche, sono bellissime, mi prenderò un poco di tempo la settimana prossima per studiarle meglio, e intanto saluto te e tutti gli altri, anche se non vi scrivo vi penso. Una carezza ai mici da perte nostra.
    PS il commento a Francyna sull’invito in carta bollata mi ha fatto morir dal ridere! 😆

    Reply
  2. Sei bravissimo! E’ bello leggere le tue ricette anche solo per i termini che usi…

    Reply
  3. Micillo che ricette da urlo che posti ogni volta….!!!!!!!! ma per caso lavori alla luna nuova a Padova? Hai detto che ti sei dato all’arte culinaria negli ultimi tempi, visto che sto a Mestre….dove lavori che vengo a trovarti????? Sei geniale e bravissimo!!!!!!!!! Queste patate le preparerò senz’altro e ti farò sapere….

    Reply
  4. Assolutamente deliziose!!! Sei sempre il solito geniaccio in cucina, eh? 😉 Bravissimo davvero, e che simbionte equilibrista!!! Stupendo anche lui! 🙂

    Reply
  5. questo ritorno sottoterra mi piace un sacco!! e che dire del funambolo….

    Reply
  6. Questo stufato è spettacolare, Micillo non ti smentisci mai!
    Per Fedemela: anch’io ogni tanto vado alla Luna Nuova, sono di Padova e che io sappia è l’unico “locale” (anche se non è proprio un ristorante) veg dei dintorni. Micillo però ci ha raccontato di lavorare in un agriturismo sui colli …

    Reply
  7. La cosa che preferivo di più dello stufato di mia mamma erano proprio le patate, la carne bleah! Questa ricetta è perfetta!!!!

    Reply
  8. Già.. Personalmente trovo l’aspetto dello stufato arrapante !

    Reply
  9. Non è da tutti fare delle patate così, però mi hai ricordato che la mia mamma le faceva simili e mi piacevano un sacco 🙂

    Reply
  10. rendi speciale anche una ricetta semplice

    Reply
  11. @ Patrizia: scoviamo dove lavora Micillo e andiamo a papparci tutte queste delizie…e a chiedergli se ci insegna qualche trucchetto dei suoi….!!!!!!!!!!! Hai capito Mici????? Dai scrivi indirizzo del locale in cui lavori!!!!!

    Reply
  12. Mi ispira tantissimo… 😉
    Slurp !

    Come stai ?

    Reply
  13. sublime!
    ho letto anche del tuo volo, mannaggia!
    però vedo che spadelli comunque alacremente, meno male, almeno puoi rendere più gradevole la convalescenza!
    mi divertono sempre i tuoi simbionti a spasso nei posti più impensati (per noi, non certo per loro!).
    😉

    Reply
  14. @ Elettra
    sempre meglio, grazie, e’ solo questione di tempo…
    @ Fedemela
    purtroppo mi e’ rimasta solo una sera a settimana al st. John pub,
    l’agri sui colli non e’ mai decollato, si arrangiano i proprietari.
    pero’ se vi vorreste organizzare, saro’ ben lieto di fare un simposio,uno stage, un open cuciniero, quello che piu’ vi aggrada…

    Reply
  15. Non amo molto il pomodoro cotto, ma dipende dagli accostamenti, potrei provare.
    Mi spiace che l’agriturismo sui colli non sia decollato, purtroppo girando qualche domenica ne vedo tanti di ristorantini e agriturismi con poche o nessuna macchina nei parcheggi, forse sono troppi, o non riescono a differenziarsi gli uni dagli altri.
    Dato che mi viene in mente adesso la butto lì, la 3^ domenica di ottobre (cioè il 17) a Teolo c’è la sagra dei maroni, se qualcuno è interessato possiamo organizzarci. Bacibaci

    Reply
  16. Wow! Che meraviglia. Bravo. 😉

    Reply
  17. mmmm.. mi piace! Mi raccomando, guarisci!

    Reply
  18. Caro Micillo….al St. John pub cucini vegano? Mi dispiace x l’agriturismo…forse era un po’ troppo fuori mano… La gente e’ pigra e con tutte le opzioni che offre al mercato…ad ogni modo io x assaggiare i tuoi piatti ne farei eccome della strada!!!! Io ora sono in sudamerica e rientro il 25 ottobre e vorrei organizzare qualcosa con te…

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti