Spaghetti alle vongole felici

Se non sono mai stata attratta dalla carne, tantomeno dal pesce… Ma avevo selezionato un paio di piattini che stavano abbastanza in alto nella mia classifica di gradimento… Uno dei quali è quello che vi posto qui in versione veganizzata. Da vegetariana non mi ero posta il problema della sostituzione, mi concedevo semplicemente sporadiche infrazioni. Ma da vegana invece non mi sognerei più di fare infrazioni di nessun genere! Con tutte le possibilità che abbiamo di sostituire praticamente ogni ingrediente sensibile… Ho trovato molte ricette di pasta con sughi di pesce veganizzati on-line, tutte molto appetitose, ma mi mancavano le conchigliette nel piatto… finché un giorno sgranocchiando i miei adorati pistacchi vedo finalmente materializzarsi davanti a me la possibile sostituta vegetale della povera vongola! E ho tentato… senonaltro anche l’occhio vuole la sua parte…
spaghetti alle vongole felici2
Ingredienti (per 2 persone):
200 g di spaghetti ai 5 cereali (di nota marca che sarebbe meglio evitare, ma la pasta integrale bio oltre a non essere spesso di eccelsa qualità è di difficile reperibilità e costosa)
200 g di pistacchi, gusci compresi (erano anche abbondanti…)
1 stecca di alga kombu
1 manciatina di alga nori in scaglie (e volendo anche arame o altro tipo)
1-2 spicchi di aglio
peperoncino a piacere
4 sanmarzano (non avevo pomodorini in casa)
prezzemolo (ho messo 2-3 abbondanti prese dalla scorta surgelata, ma meglio sarebbe fresco)
olio evo sabino
1 cucchiaio di farina integrale
1 foglia di alloro

Procedimento:
Un paio d’ore prima di cena metto a bagno l’alga kombu. Con una certa trepidazione, chiedendomi se sia l’alga adatta, poiché la mia esperienza al riguardo finora si è limitata a quella nori in scaglie… Tuttavia voglio rischiare, sono troppo curiosa di assaggiarla. Sulla confezione della kombu c’è scritto di metterla in acqua 2 volte per 15 minuti cambiando l’acqua e al secondo ammollo di buttarla via e non usarla in cottura. Tuttavia in rete ho trovato molte ricette che chiedono espressamente l’uso di quest’acqua… Un po’ dubitabonda elaboro un compromesso: la prima acqua la butto, la seconda la tengo e ci metto anche i 200 g di pistacchi, come se fossero veramente vongole… così spero che il pistacchio assorba la voluttà marina dell’alga, iniziando il processo di vongolizzazione… (e così ovviamente la kombu nel secondo ammollo è stata ben più dei 15 minuti richiesti). Questa è stata la mia prima spaghettata alle vongole felici, in cui ho provato solo la kombu, ma nelle successive l’ho testata insieme a nori in scaglie, arame e spirulina, e ne sono rimasta molto soddisfatta. Sperimenterò man mano anche altri tipi di alga. All’ora di cena metto su la padella per il sughetto: qualche bel giro di olio evo, 1 bell’aglio nudo e intero (ne vado sempre disperatamente alla ricerca, rubacchiandolo dal piatto del mio compagno), 1/2 peperoncino secco sbriciolato, la foglia di alloro. E poi butto i pistacchi-vongola insieme alla kombu tagliuzzata con qualche cucchiaiata d’acqua dell’ammollo… e copro, sperando che i gusci si aprano come quelli delle vongole… Il fenomeno purtroppo non si produce, quindi dopo che i pistacchi-vongola si sono sufficientemente insaporiti, aggiungo i sanmarzano a pezzettini. Sguscio una buona metà dei pistacchi o anche più, dipende da quanto si ha voglia di stare con le mani nel piatto… E nel frattempo butto gli spaghetti. Ora confesso di essermi letta la discussione sulle linguine alle vongole in un blog onnivoro che qui credo non posso citare… sulla questione della mantecatura e dello spaghetto perfetto (che io non avevo) e del cucchiaio di farina eretico da aggiungere alla salsetta per avere un effetto trattoria… cioè evitare che il sughetto scivoli giù nel piatto senza lasciare traccia sullo spaghetto. Ho dovuto optare per la seconda soluzione. Ho scolato gli spaghetti a metà circa del tempo indicato e ne ho proseguito la cottura nel sughetto a cui ho aggiunto il resto dell’acqua d’ammollo (non era una bagnarola, era l’acqua in cui stavano a bagno i 200 g di pistacchi e l’alga kombu – se l’acqua è troppa ovviamente non usatela tutta, a meno che non vogliate sperimentare il brodo di pesce vegan). Verso la fine ho gettato il cucchiaio di farina. Dopo avere spento la fiamma 2-3 prese di prezzemolo, che ci sia ma senza troppa invadenza… almeno per il mio gusto. Un giretto d’olio a crudo et voilà, coperchiato in attesa di andare in tavola dopo che ho mangiato un bel frutto di stagione e una bella insalata a foglia verde con le olive (questo per me a cena è un must). Il mio compagno che ha (o meglio aveva) un debole per il pesce ha gradito… Lui dice che la mia cucina è in grado di ricompensarlo della rinuncia… Pian piano la dieta vegan apre gli occhi a tutti. Infatti di recente trovandosi a una mensa con dei pesci interi squadernati sui piatti ha provato un senso di sgomento, lui che in passato si sarebbe fiondato su queste pietanze invece è passato oltre, ed io non ero là! Per quanto mi riguarda ho trovato la kombu adeguata per rendere un saporino marino delicato e discreto, a differenza di quello dispotico e un tantino stucchevole della nori (che ho provato insieme a pezzetti di zucca per mimare un altro piattino ittico a cui ero affezionata, il sugo di tonno… – per il mio compagno riuscito, ma probabilmente se cambio alga mi troverei meglio). Ovviamente invece la consistenza del guscio di pistacchio reso morbido dall’ammollo rispetto alla perlacea durezza di quello della vongola non ha proprio niente in comune… ma il fatto di trafficare con le dita nel piatto ad aprire molti pistacchi chiusi o a schiacciare facilmente quelli sigillati mi ha divertito molto. Mi chiedo se non sarebbe il caso di abbreviare l’ammollo dei pistacchi… o evitarlo del tutto… Concludo ringraziando i magnifici cuochi qui presenti che hanno ispirato da un anno molti dei miei pasti! Quando ero “onnivora” (per modo di dire) mettevo il parmigiano sui sughi di pesce, e da vegan ho mantenuto il mio stile sovversivo spolverando i corrispondenti veganizzati con lievito alimentare in scaglie o Vero parmigiano vegano!spaghetti alle vongole felici4
P.S.:
Per festeggiare il primo anno di blog inserisco le foto di alcune versioni delle vongole felici che ho cucinato strada facendo…

Queste le ho cucinate per una tavolata di onnivori e vegetariani famelici a Capracotta: tutti soddisfatti!
Queste me le ha cucinate Stefano in vacanza al mare l’estate scorsa, senza alghe, altrettanto buona.
Questa è la versione invernale senza pomodoro che ho fatto il Natale scorso. Altrettanto valida!
Queste sono le vongole felici nella fase preparatoria a bagno con le alghette…
Qui un sugo sperimentale con le zucchine…
… con cui ho condito gli strangozzi! Buono – ma devo dire la verità, preferisco la versione classica!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ciao MariaGrazia e benvenuta tra noi Chef Vegan!!!
    Appena ho visto la tua fotografia, stavo per chiamarti per dirti che non poteva essere pubblicata… Poi ho letto gli ingredienti… He he… Complimenti vivissimi!!!!
    Scommetto che questa idea troverà molti estimatori.
    🙂

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  2. SAI CHE ne prendero’ spunto x farla crudista
    gnam..

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  3. Ciao Mariagrazia! Anche a me la foto ha fatto un pò effetto, infatti sono andata subito a vedere gli ingredienti per capire che cosa fossero quelle cose che sembravano davvero vongole!!! Mi è piaciuta l’idea dei pistacchi! Da copiare.
    Benvenuta tra noi!

    Reply
  4. ma benvenutissima Mariagrazia, e dieci e lode per la creatività di questa ricetta!! mi rallegro con me stessa per aver fatto questo ultimo giretto sul blog che mi ha permesso di vedere l’alba di questo post: possiamo aspettarci grandi cose da te!!! 😉
    anch’io sono stata ingannata dalla foto… la tua idea è veramente geniale! i piatti “imitativi” hanno un duplice vantaggio: aiutano i neovegan nella delicata fase del passaggio, possono costituire una rampa di lancio per i non-ancora-vegan e soprattutto possono farci scoprire sapori e abbinamenti nuovissimi come in questo caso (immagino, ma presto proverò).
    davvero brava!

    Reply
  5. wow. Non solo per l’inventiva, ma per come hai scritto la storia del piatto.
    Pensa che non amo il pesce, tantomeno le vongole, ma mi sono letta la tua ricetta fino in fondo gustandomela come se te la vedessi fare dal vivo. Mi hai passato l’entusiasmo della tua veganizzazione e ti faccio i complimenti. Altrettanti complimenti al compagno che apprezza la tua cucina e che comincia a rendersi sempre piu’ conto che anche i pesci erano animali vivi e non oggetti. Benvenuti!!

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  6. grazie a tutte-i! l’emozione di trovarmi qui “dall’interno” insieme a tanti chef per me mitici da un anno è da brivido!

    @ Sauro – sono contenta dell’effetto realistico della foto, temevo che il trucco fosse più evidente…

    @ fam.cuore – sono curiosa della versione crudista…

    @ Loira – che bel nome che hai, l’ho sempre pensato – ora te lo posso dire! Sarò molto onorata della tua copia e del tuo parere.

    @ Silvia D.- Grazie del tuo giudizio entusiasta, però non vi aspettate troppo, sono una cuoca casereccia, anarchica e improvvisatrice, altro che chef! Devo dire che passare alla cucina vegan incontrando voi mi ha aiutato… Sono d’accordo con te, i piatti “imitativi” sono un ottimo ponte, un accompagnamento meno traumatico… e possono far sedere vegan e non vegan alla stessa tavola con lo stesso piatto, come spesso faccio con i miei invitati onnivori (sperando che capiscano che il buon sapore lo si può ottenere anche senza sacrificare un animale). O semplicemente forse si tratta di un gioco irriverente!

    @ Babi – ti capisco, anche a me il pesce in generale ha sempre fatto un po’ senso, ma alcune cose con tanto allenamento me le ero fatte piacere. E non dico che mi mancano ma se posso averle (sporadicamente) in versione crueltyfree benvengano!

    Sono veramente commossa dalla vostra accoglienza, e voi sapete bene qual è l’emozione della prima ricetta…

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  7. Complimenti…. mariagrazia per l’originalità della tua ricetta…da me, che sono entrata..in famiglia insieme a te!!! Brava.

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  8. ullallà che bellezza di piatto!!!

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  9. Veramente creativa la tua ricetta, complimenti, e non vedo l’ora di stare meglio per cucinare e inventare ancora per voi 🙂

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  10. Santo Cielo…questa fa x me che, invece, amo tanto il pesce….è favolosamente ingannatrice!!!!!!!!

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  11. Mi unisco con immenso piacere a darti il benvenuto! bellissima la tua presentazione, si percepisce proprio che sei una persona che ha trovato l’equilibrio! e la ricetta è strepitosa! bravissima

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  12. Ah ah MariaGrazia! Ci hai fatto cascare un po’ tutti! Anche io ho pensato “Sauro adesso sbianca!” e invece è tutto regolarissimo! Brava, di necessità virtù, come si dice!
    Io adoravo il pesce e gli spaghetti alle vongole che te lo dico a fare, però da quando non lo mangio più (ormai 3 anni) non sopporto più nemmeno il “sapore di mare” delle alghe, infatti non le contemplo in cucina.
    Però, probabilmente potrei fare un tentativo per il mio compagno, che di rinunciare alla carne gli importa poco, ma le mangiate di pesce se le sogna ancora. Ogni tanto glielo dico di andare a mangiare il pesce, io ovviamente mangerei pizza o una pasta alla marinara.
    Vabbeh, mi sono dilungata abbastanza. Brava e benvenuta.

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  13. ci sono cascata anch’io!
    per un momento ho creduto che qui fossero tutti impazziti in un attacco di onnivoracità (si dirà così?).
    Bellissima la tua ricetta (e sicuramente anche buonissima) e la sua presentazione romanzata.
    Io poi adoro i pistacchi, quindi non me la posso perdere. Peccato solo che non riesco a trovare l’alga kombu qui.
    Mi interessa anche molto la versione crudista… gnam gnam…

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  14. Mamma mia! Una vera bellezza! E un’idea sensazionale! Penso che la rifarò, ma in bianco, appena trovo l’alga kombu (qui al paesello non è facile, ma internet aiuta!). Io uso la pasta integrale bio della Coop, secondo me è buona e non costa uno sproposito, mi sembra 0.73 o 0.78 … è molto buona anche la loro pasta bio bianca, trafilata al bronzo da un pastificio campano, purtroppo qui non la stoccano più 🙁
    Insomma, benvenuta Mariagrazia!

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  15. Geniale! Anche io al primo sguardo ci son cascata!
    I pistacchi li adoro, deve essere buonissima 🙂

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  16. Benvenuta Mariagrazia, della serie non sempre le cose sono come sembrano!!!
    Appena ho visto la foto, mi sono chiesta cosa potessero essere quei gusci….rivelazione !!! Sono pistacchi!! Devo dire che se abbandonare la carne è stata una cosa facile, per il pesce ho impiegato un poco più di tempo, mi piaceva tanto, ma non ho mai pensato che si potesse veganizzare, grazie dell’idea, corro a comprare l’alga nori e pistacchi e la provo al più presto!!

    Reply
  17. Andiamo con ordine:
    per prima cosa voglio darti anch’io il mio benvenuto in questa “chef-famiglia”.
    poi, lo devo ammettere, ci sono cascato anch’io, a Sauro gli saranno fischiate le orecchie, dobbiamo averlo pensato in tanti: come ha fatto a sfuggirgli una ricetta così? E poi, la prima ricetta di una nuova chef!
    E invece…
    Ancora, l’alga kombu è l’unica che ho provato finora anche perché è l’unica che ho trovato quando sono andato a comprare le alghe, e l’ho usata per le verdure:
    http://www.veganblog.it/2009/06/23/verdure-con-alga-kombu/
    Ora ho voglia anch’io di onigiri (non li ho mai fatti).
    Effettivamente non ha un gran sapore di mare e per me è un’ottima cosa.
    Da onnivoro e da pescetariano mi piaceva molto il pesce ma ora è tanto che non lo mangio e non ne sento il bisogno (neanche come “sapore di mare”).
    Vado a prendere i pistacchi e provo a farla, gli altri ingredienti li ho tutti (l’olio è ligure).
    Mi piacciono moltissimo i pistacchi e piacciono molto anche alla mia pescetariana preferita (leggi: moglie), vediamo se riesco a ingannarla!

    Reply
  18. Mariagrazia, che ridere!!! Appena ho visto il piatto ho pensato di aver sbagliato sito e invece era proprio il mio VeganBlog!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Che bello, veramente un piatto d’effetto, non posso che darti il benvenuto e complimentarmi con te per la fantasia! Brava! 🙂

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  19. Bravissima! La riproporrò sicuramente nella mia tavola!
    Benvenuta 🙂

    Reply
  20. Ei!! Un esordio col botto!! Altro che cuoca casereccia!
    Benvenuta Mariagrazia

    Reply
  21. Mariagrazia, ascolta…ci proponi qualche alra bella ricetta “ingannevole”??? per me che sono onn. e soprattutto ( ahimè ) pescivora ???? potrebbe essere un bell’aiuto!!!!! baciooooooo

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  22. Che bella idea!davvero! vongole felici si! Mi piace molto moltissimo l idea dei pistacchi che si travestono da vongola per l’occasione! ^_^

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  23. Ma sei stata un genio!
    Che idea strafica!!!!!
    Benvenuta tra noi e ingannaci quando e tutte le volte che vuoi!!!!!!!!!!!!!!
    😀

    Reply
  24. Ma grande. i pistacchi con i gusci!
    Benvenutissima: a quanto pare sono appena appena in tempo per salutarti, visto che domani parto!

    Reply
  25. grazie a tutte-i per il caloroso benvenuto!

    @ paola (new entry) – sono molto contenta di aver esordito in Veganblog con te: abbiamo presentato entrambe spaghetti! mentre Sauro riproponeva quelli di TinE… era proprio una giornata spaghettara!

    @ vicky – grazie!

    @ Stefania p. – ti auguro di rimetterti presto e di vedere di nuovo le tue belle ricettuzze! Appena trovo la carta di riso proverò i tuoi ravioli!

    @ Francesca – molto lusingata dalla tua reazione! e noto che abbiamo compagnie feline molto simili… Cercherò di accontentare il tuo desiderio di essere stupefatta (con calma però), in effetti ho una cosetta da provare che mi sta ronzando per la testa…

    @ neofrieda79 – grazie. Che bella bimba e che bel nome!

    @ Maria Pia – è sbalorditivo sentirmi dire che ho raggiunto l’equilibrio, dato che nella società in cui normalmente mi muovo se mi va bene sono considerata un po’ bislacca… Ma forse se pensiamo al film di Carpenter “They live”, forse questa incongruenza si chiarisce… Diciamo che ormai ho indossato come voi gli occhiali…

    @ TinE – non vedo l’ora di assaggiare il sughetto con l’alloro e la cannella! A proposito, mi era sfuggito un ingrediente! La foglia d’alloro! La metto anche nell’insalata! Per questo non l’ho segnata, per me sarebbe stato come scrivere fra gli ingredienti il fuoco da mettere sotto la pentola! Se provi fammi sapere la reazione del tuo compagno!

    @ daniela – grazie! felice di averti stupito con il mio romanzetto d’appendice ittico! Ti auguro di trovare l’alga kombu, ma se ne trovi altre prova quelle e poi facci sapere!

    @ Cri – ottima l’idea della versione in bianco! La farò anch’io prima o poi. Ma ora è stagione pomidoresca! La coop purtroppo non rientra fra i supermercati alla mia portata… In Léon si trova qualcosa ma a prezzi alti, come quelli dei negozi bio. Quindi alla fine sono costretta a prendere le solite cose della Conad. Abito in un borgo sabino fra Roma e Rieti e mi reco nella Capitale un paio di volte al mese, quindi non posso caricarmi più di tanto anche quando trovo le offerte… sigh! Ogni tanto però mi faccio la sfoglia (di solito faccio metà kamut e metà mais con un pizzico di curcuma per avere una simil pasta all’uovo).
    Insomma, grazie del benvenuto (e un baciotto alla fortunata bimba).

    @ DragonChild – complimenti per lo pseudonimo! Se ho ingannato un drago allora vado tranquilla…

    @ Barbara – felice come una vongola del mio piatto di averti illuso (benevolmente). L’alga che ho usato io però è la kombu, ma se a te piace la nori va bene anche quella. Anzi pian piano spero di usarle tutte per scegliere la più adatta.

    @ cucina vegetariana – grazie del benvenuto nella veg-famiglia! Soprattutto quando la propria (di origine) è tragicamente onnivora… Complimenti per il tuo blog che qualche volta ho visitato. Proprio in occasione dell’acquisto dell’alga kombu ho letto del tuo piattino che avrei quasi fatto se non mi fosse venuta l’illuminazione pistacchiesca… ma prima o poi lo provo. E grazie per le notizie che hai allegato. Questa è la cosa più bella di tutti i blog vegan e anche non vegan: l’aiuto pratico e la diffusione di informazioni molto utili. A me la kombu è andata benissimo proprio perché non ha un sapore troppo portuale… spero che la tua pescetariana preferita la apprezzi (magari usa un’alga più robusta…). (Ottimo l’olio ligure!).

    @ Paola – come distinguerti dalla new entry? Beh non certo ‘old entry’ – insomma, aiutateci a differenziare! Che bello vederti sorridere sul mio piatto, grazie del benvenuto (e già che ci sono posso parlarti di una mia metà geneticamente pugliese – ma zona foggiana).

    @ Lamia – mamma mia nelle tue parole sento insieme l’odore della Sicilia (ho vissuto cinque anni dell’infanzia a Catania) e della torta di mele!!!!!

    @ Pippi – accidenti, grazie, ma io detesto i botti! Invece tu mi ricordi un’eroina della mia infanzia, Pippi Calzelunghe… che è straordinaria!

    @ Erbaviola – grazie, e complimenti per il tuo blog – brava sono in pochi a raccontare le cose come stanno!

    @ Daphne – grazie… sei onnivora eh? he he. Anche da voi comunque “rubacchio” ideuzze veganizzabili…

    @ Lella72 – ma che strafico il tuo benvenuto!

    @ Vale – complimenti sei una cuoca vegan infaticabile, spesso mi ispiro a te, sei sempre piena di inventiva! Ti auguro buon viaggio!

    Fiuuuuuuuuuuuuuuu – siete tante-i!!!! E’ stato più semplice (e veloce) cucinare le vongole felici! Ma a benvenuti così carini non si può non rispondere personalmente!!!!!!!!

    Reply
  26. Ma grazie a te Mary…e poi più guardo la ricetta più mi sembrano vongole…i gusci hanno persino la stessa striatura di quelli delle povere vongolette….sei stata un genio!!!!!!!

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  27. Mi accodo all’entusiasmo degli altri: sei stata un genio! Oggi l’ho proposta al mio ragazzo che si è incuriosito, volevo farla ma ho dimenticato proprio i pistacchi al supermercato.

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  28. Cara Mariagrazia, grazie mille! Loira non è il mio nome, ma sono contenta che ti piaccia. Mi chiamo Laura e Loira è il nomignolo affettuoso con cui mi chiama una cara amica! 🙂 Ecco xchèl’ho scelto come nick name.

    Reply
  29. Bravissima! ci siamo cascati tutti! Foto perfetta! ..che fantasia…(!) .. complimenti

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  30. Mariagrazia, proprio tu hai suggerito la soluzione! Appena Paoletta lascerà i messaggi con il suo sorriso ci distinguerete!!! 🙂 AAAhhh che bello, un’altra puglisangue in Veganblog! Sei simpaticissima!

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  31. Ah, geniale! G E N I A L E! Questa non l’ho ancora mostrata alla mia coinquilina… Lei è allergica a pesci e crostacei da sempre, stasera quando torna dal lavoro le faccio trovare la prima pasta alle vongole della sua vita! E coi pistacchi, poi… Quanto deve essere buona??? Sono senza parole, davvero… Benvenuta! (quasi mi dimenticavo di dirtelo…) 😉

    Reply
  32. Manca il mio benvenuto cara Mariagrazia, complimenti per la tua ricetta che trovo semplicemente fantastica, ho giusto fatto la scorta di pistacchi siciliani 🙂 Come tutti ho dovuto leggere gli ingredienti perchè guardando la foto ho pensato che fossero veramente vongole 🙂 Sapete ragazze che non riesco quasi a credere che sia stata qui in vacanza in Sicilia senza avere la minima voglia di gozzovigliare a pesce………..e la cosa mi fa molto felice perchè non ne ho sentito minimamente la mancanza……….ho fatto delle gran scorpacciate di pomodori, cetrioli, zucchine e tantissime pesche 🙂 Chi ringraziare ancora una volta di questo mio cambiamento se non Sauro, Biocontessa e tutti gli chef di questo meraviglioso blog con le loro favolose ricette 🙂 Settimana prossima dovrò guardarmi con calma tutte le ricette inserite……….Ciao ragazzi ci risentiamo dalla Puglia vado dalla nostra odorata Paola 🙂

    Reply
  33. Bhè Chicca, il mio odore non l’hai ancora sentito!!!!!! 🙂
    Sono così contenta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Reply
  34. Mariagrazia, sono ancora in tempo per dirti:
    “Benvenuta ! Che grande ideona, questa ricettuzza !!!” ? 😉

    Reply
  35. Sono sempre più frastornata, ogni tanto mi do i pizzichi e mi chiedo: ma sono in Veganblog, sogno o sono desta?

    @ Vale – scusa, eri l’ultima di un lungo blocco ed ero esausta: a parte la cuoca, ho dimenticato di elogiare il tuo blog, i tuoi tre mici, il tuo impegno per i pelosetti randagi e soprattutto la tua vocazione di scrittrice!

    @ Francesca – mi fate arrossire con tutto questo ‘al genio al genio’… spero di non deludervi con le prossime ricette. In fondo sono veramente una principiante che ha avuto un’ideuzza… A proposito, mi ero dimenticata di elogiarti per i tuoi bei piattini, veloci e sempre saporiti e colorati. Anche io ti ho copiato e ti copierò!

    @ Daniela – che divertenti i pistacchi rimasti al supermercato! Saranno felici anche loro stasera!

    @ Loira – non la so inserire ma qui ci va la faccetta col sorriso.

    @ Elena – grazie per la foto, anche lì c’è la fortuna del principiante…

    @ Paola – sono contenta di avervi dato un buon suggerimento… e quindi d’ora in poi la new entry è Paoletta? Che bello, sentirsi puglisangue fa un certo effetto! Anche tu sei simpaticissima.

    @ Betti – Spero che l’esperimento con la coinquilina sia riuscito! Che bello, la mia prima copiatrice! Peccato non essere lì ad assaggiare!

    @ Chicca66 – Qui addirittura svengo! Non sai quante scopiazzature dei tuoi piatti sono passati per la mia tavola! Ultima delle quali la farifrittata ai fiori di zucca che ho fatto con le zucchine, con sopra quegli allegri pomodoretti e soprattutto la preparazione della pastella con largo anticipo… è stato un vero master in farifrittata, grazie!
    E che forte trovare uno dei tuoi dialoghi amichevoli con Paola mescolati con le ricette, qui ci sente davvero in famiglia! Vi auguro un bell’incontro!

    @ Elettra – bellissimo nome e cuoca fata anche tu! (Apro parentesi: ma quanto siete tutti belli e belle, a parte essere bravi in cucina! Sarà la magia vegan?) Fai delle cose un po’ complicatelle che ammiro molto, chissà quando troverò il tempo di provarle. Ma ce le ho tra i preferiti.

    Finisco con una considerazione un po’ triste. Parlando con Stefano, il mio compagno (che ho preso un po’ in giro ma è il mio insegnante di ecologia), mi ha ricordato che i bei piatti di vongole vere in giro per i ristoranti italici nascondono una terribile realtà: l’agonia del mare Adriatico… (hanno calcolato il numero di anni per il conto alla rovescia, sono pochissimi…) Il tipo di pesca usato per le vongole con barche turbosoffianti sconvolge i fondali, in pratica il paragone è questo: “Se vogliono i tuoi occhiali aspirano te e ti fanno a pezzi, e recuperano da una parte gli occhiali. E così da una parte cumuli di occhiali e dall’altra pezzi di esseri inutili scartati a morire…”. Dunque, ormai i fondali costieri dell’Adriatico stanno diventando dei deserti…

    Reply
  36. Sono onnivora ma spesso per forza di cose e anche con piacere i miei piatti diventano vegani perchè ho parecchie intolleranze, la carne in realtà non la mangio praticamente quasi mai,il pesce si effettivamente ^_^
    Comunque,se sbirci un po nelle ricette trovi alcuni dolci ad esempio senza uova o dove ho utilizzato ingredienti alternativi che a me non dispiacciono per nulla :))
    Io sbircio qui perchè mi piace sperimentare sempre nuove strade in cucina..e ho avuto la dimostrazione che anche senza “quello” o “quell’altro ” si ottengono dei piatti gustosi ^_^

    Reply
  37. Fatti! Buonissimi, davvero! Quand’è rientrata m’ha guardato e detto “Ma io sono allergica! Cosa sono, ceci? No, fanno anche lo stesso rumore delle vongole… Ma cosa sono???”
    Ah ah ah! Ci siamo divertite un sacco a prenderla in giro! Complimenti ancora, è stata un’ottima cena.

    Reply
  38. “Paoletta”….tanto per cambiare un pò!!!….è da tutta la vita che mi chiamano così!!!!
    comunque vabbene…è perfetto!!! Cara, mariagrazia…al tuo inganno ci son cascata anch’io…perciò è un vero onore per me..aver esordito a veganblog insieme a te!!
    Grazie anche a te..Paola…eccovi il mio sorriso 😉

    Reply
  39. questa ricetta è oltraggiosamente strepitosa!
    A nessuno sarebbe mai saltato in mente di trovare un sostituto alle vongole e fino ad ora credevo di non averne bisogno…ma come fai a non provare questa spaghettata da riviera di nonsodove????
    Bravissima! Benvenuta!

    Reply
  40. @ Daphne
    ho visitato il tuo blog, complimenti, è proprio dei Pesci (intendo quelli astrologici! la metamorfosi nettuniana)…
    Si sa ormai che l’aumento esponenziale di intolleranze e allergie dei nostri tempi è dovuto all’inquinamento e il cibo è uno dei principali veicoli di tossine per noi purtroppo… Ma questa cosa negativa si trasforma in positivo perché spinge te e altri a cambiare il tipo di alimentazione in senso più vegetale! Gli studi degli statistici predicono un 50% di vegetariani in Italia nel 2050, e questo non accadrà penso in modo spontaneo, penso che la salute sarà il movente che spingerà molti a questa scelta.
    Per cui spero che la tua sia una metamorfosi… felice!
    Pian piano esplorerò i tuoi fornelli e vediamo se posso scopiazzarti qualcosa.

    @ Betti – attendevo trepidante tue notizie… una cosa è prepararsi e gustarsi i propri scarrafoncelli, un’altra sentire il parere altrui… Beh, mi fa piacere che la serata è stata divertente!

    @ Paoletta – non solo abbiamo esordito insieme, ma abitiamo nella stessa regione, praticamente a pochi spaghetti di distanza!

    @ Ale roots – il tuo nick è un po’ enigmatico! Ma grazie per il tuo commento simpaticissimo!
    La tua foto è molto spiritosa, leggo sempre le tue ricette con accompagnamento musicale, andandomi ad aggiornare (ormai ascolto solo musica classica su Rai3 e la filodiffusione, mi fa compagnia lavorando senza distrarmi). La riviera a cui dedico questa spaghettata è composita: dopo Siracusa venendo da Catania, il lungomare tranese, quello crotonese, Monte Argentario, le Cinque terre, Golfo Aranci, il Gargano, Capri, Ischia, Elba… insomma tutta la nostra bellissima (a tratti alterni) riviera italiana… E tu cosa fai in Finlandia?

    Reply
  41. Grazie Mariagrazia per i complimenti, ma veramente ti sembra che io cucini cose complicate ???
    Sai, non avevo mai pensato che potessero essere definite complicate, a me vengono così, spontaneamente… e mi diverto tantissimo in cucina, scarico le tensioni, mi rilasso…!
    Fammi sapere se poi le hai gradite, eh ? 🙂

    Reply
  42. dopo una settimana di fuoco, ti dò il benvenuto anche io. Per i complimenti mi accodo 😉

    Reply
  43. La prossima volta che li farò, però (ahimè sì, c’è un però!) ne metterò tanti già sgusciati, che non fanno l’effetto vongola che ha ingannato la povera Stella (diamo un nome alle coinquiline) nonchè tutti noi, ma almeno si mangiano più in fretta. Anche io ho abbondato con i pistacchi (‘so boni!), ma anzichè aprirsi, i fetenti si sono SIGILLATI durante la cottura, probabilmente per rigonfiamento. Divertente ungersi le mani, ma alla fine della fiera gli spaghetti erano un po’ freddini… Mi sa che non sono mai stata brava a mangiare il pesce! Questo comunque non toglie nulla alla ricetta, anzi! Appena torno a casa la propongo anche ai miei, che sono sempre felici di assaggiare cose nuove e sane!

    Reply
  44. Ciao Mariagrazia e ciao a tutti!
    sono praticamente nuovo del sito, mi piace davvero, e voglio dunque scrivervi per chiedevi un parere: neanch’io mangio prodotti di origine animale, ma sinceramente ho posto il mio paletto “al di lá” di vongole, cozze e conchiglie di qualsiasi tipo. Non riesco infatti ad avere piú considerazione per un “animale” in conchiglia che per una carota. Le mie virgolette infatti riflettono la mia riflessione sull’assenza di un sistema nervoso centrale in mulluschi di questo tipo, per cui in riferimento ad essi non é possibile parlare di esseri senzienti in alcun modo. Sono curioso di conoscere l’opinione di compagni vegani…
    (vado appunto a farmi ‘sta pasta con le vongole)
    Ciao!

    Reply
  45. oh sono in ritardo! benvenuta 🙂 che bello vedere sempre gente nuova…sento che conquisteremo il mondo!!

    Reply
  46. Stefan Panzarsa 12 Luglio 2009, 07:27

    “Ma ho visto anche delle vongole felici
    danzare nella sabbia
    e non avere paura…”

    Claudio Lolli nel ’77 parlava di zingari in una canzone-simbolo del movimento degli studenti, persone spesso emarginate ingiustamente che invece hanno la loro cultura e la loro dignità, e perchè no, anche gi animali necessitano del nostro più profondo rispetto…
    Come compagno di Mariagrazia e “assaggiatore felice” dei suoi bei piatti vegani, la ringrazio pubblicamente per questo gustosissimo piatto.

    Reply
  47. Ciao Stefan e benvenuto anche a te…
    🙂

    Reply
  48. Ciao PaoloS,
    la tua domanda è assolutamente legittima… Magari forse è più adatta ad essere affrontata direttamente sul forum vegan di Promiseland.it ma sono certo che produrrà comunque risposte interessanti…
    🙂

    Reply
  49. ahahah, grazie mille 😀
    e grazie della visita.
    Metamorfosi nettuniana? non conosco questa definizione 🙂
    Che significa? 🙂
    Chiarissima la tua spiegazione; comunque a me non dispiace indirizzarmi al vegetale, mi piace ricercare sempre nuovi sapori ^_^
    Passa quando vuoi,ricordati solo di lasciarmi un “pomodorino” se provi qualcosa, così so se ti è piaciuta! 😀
    baci ^_^

    Reply
  50. @ Elettra – scusa mi sono espressa in modo troppo involuto, ora spiego. Mi sono andata a rivedere la tua lista di ricette per capire come mai ho impiegato questo aggettivo e ho capito che la mia impressione riguardava non le tue ricette in generale, che comprendono tante cose semplici e gustose, ma alcune in particolare. Quelle semplici (come la padella di verdure e i peperoni arrosto) sono più o meno cose che faccio anch’io, e quindi mi ricordavo solo delle più complicate… per esempio la pastiera, che non ho mai assaggiato perché non mi è capitato e non l’ho neanche cercata perché so che ci sono i canditi (che detesto!)… oppure il finto castagnaccio, che non assaggio neanche da vero (le castagne mi piacciono cotte solo come caldarroste), magari senza le castagne potrebbe piacermi… Altre cose sono splendidamente raffinate e prima o poi qualcosa senz’altro riprodurrò, dammi tempo. Ora proverò i Raffaelli con un po’ di calma perché ho una catasta di zucchine da smaltire nei prossimi giorni… (arrivano in regalo da amici e conoscenti con l’orticello… non si può rifiutare, ma la dispensa trabocca).

    @ Nadir – spero che il fuoco si sia spento! Grazie per il benvenuto.

    @ Betti – chiedo venia! Avrei dovuto scriverlo nella ricetta di sgusciare una parte dei pistacchi per evitare l’inconveniente che ti è capitato! Ma come la foglia d’alloro mi pareva una cosa scontata… Ora se riesco vado a modificare la ricetta per evitare che qualcun altro abbia gli stessi problemi. Sono contenta che nonostante la fatica vuoi addirittura replicare! Sono curiosa della sensazione avuta dalla tua amica allergica ai crostacei…

    @ PaoloS – Ti dico la mia opinione: anche se per conformazione nervosa la vongola dovesse essere assimilata ad una carota, il problema sta nel tipo di tecnica usata per “raccoglierla”. In questo momento con le barche turbosoffianti è come se per raccogliere le carote si disboscasse una montagna alla volta facendo fuori tutto il mondo vitale in esso contenuto (piante e animali): nel giro di pochi anni gli Appennini e le Alpi resterebbero nudi… Che dici, vale la pena raccogliere le carote in questo modo? Non mi sembra un sistema “economico” e rispettoso della vita degli ecosistemi. L’Adriatico dove tale pesca è in piena attività sta diventando un mare morto.

    @ Klichen – che bello, ma sei tu la nuova forza! A sedici anni (e mezzo) compiere la tua scelta sì che è veramente geniale! Ma brava! Il tuo nome o pseudonimo da dove deriva?

    @ Stefano – Anche qui??????????? Scherzo, mi fa molto piacere trovare i tuoi soliti apprezzamenti anche esagerati ma davvero graditi!!!!

    @ Sauro – ho provato a rispondere a PaoloS. ma forse la cosa è più da forum come tu proponi. Anche perché altrimenti anziché studiare la nuova ricetta per sorprendere Francesca faccio i compiti di Veganblog!!!

    @ Per tutti – Un’ultima notazione tecnica sul piatto: una conoscente mi ha fatto sapere attraverso Stefano che forse con i pistacchi freschi anziché salati il piatto potrebbe riuscire meglio. Che ne pensate? Li avete mai assaggiati i pistacchi freschi? Io mai… pare che quelli di Bronte siano venduti in internet…

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  51. Adesso lancio il sasso e nascondo la mano: vogliamo parlare dei Funghi? Li hanno messi in un Regno a parte perché durante la storia delle classificazioni saltavano dal Regno Vegetale a quello Animale… 🙂

    Reply
  52. Ah, ok, ora ho capito… 😉

    Reply
  53. @ Daphne – non so se è uno pseudonimo, comunque avevo dimenticato di fare anche a te i complimenti onomastici.
    Scusa per aver tirato fuori un argomento fuori tema come quello della “metamorfosi nettuniana”, ma dilettandomi un po’ di cose astrali sono rimasta colpita di trovare un blog espressamente dedicato alla metamorfosi da una nativa del segno dei Pesci (e qui c’è pure la coincidenza dell’argomento che ti ha attirato verso le mie vongole felici, il mare!).
    Il pianeta Nettuno è domiciliato nel segno dei Pesci ed è simbolicamente associato alla metamorfosi (naturale e umana). Non so se sono stata più chiara… ma forse non è questo il luogo per approfondire.
    Troverai un mio pomodorino, lo prometto!
    baci anche a te!

    @ TINe – non saprei bene cosa dire sui funghi, so solo che mi piacciono tanto ma non li cucino e non li mangio quasi mai… Forse anche questo ha il suo significato… ma non ci ho mai riflettuto, grazie per aver sollevato il tema.

    Reply
  54. Di nulla, il tema era che voelvo solo rispondere a PaoloS con un’altra domanda :p
    I di funghi mi strafogo!

    Reply
  55. esco ora da un piattone di questi begli spaghetti! veramente squisiti, complimenti mariagrazia! purtroppo non avevo l’alga, ma viene benissimo lo stesso.
    a crudo ho aggiunto il succo di uno spicchio di limone che gli ha dato un sapore di “scoglio”.
    buoni buoni 🙂

    Reply
  56. grazie Milou, seguirò il tuo suggerimento di spruzzarci anche il limone (cosa che ho già fatto nello scoglio libero!).

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  57. xCane Scioltox 11 Agosto 2009, 20:17

    Ma io non capisco una cosa, cioè, sono vegetariano, quasi vegan e sono veramente orgoglioso di questo, ma non capisco i veg* che mangiano cose che ricordano la carne, bistecche di soia, wurstel di soia, mortadella di soia, spaghetti alle vongole senza vongole.. cioè, io lo sono diventato perchè non volevo nè carne nè pesce ma allora perchè dovrei mangiare qualcosa che me lo ricorda? faccio prima a tornare a mangiare cadaveri di animali che non hanno fatto niente.. no?

    Reply
  58. @ Cane Sciolto
    Se hai letto il testo della mia ricetta e i commenti avrai notato che di questo ne abbiamo parlato, ognuno ha la sua opinione (versioni vegan di piatti onnivori sì o no) e ognuno decide autonomamente cosa mangiare. Perché pensi di essere obbligato a mangiare le vongole felici? Magari preferiresti un bel piatto di spaghetti al pistacchio algoso! E per un nome che non ti torna addirittura torneresti a mangiare cadaveri??? Qui non capisco io.
    La mia ricetta sta riscuotendo un certo successo tra i vegan e simpatizzanti del blog, ma anche fra gli onnivori che sono divertiti quando ne sentono parlare e l’apprezzano dopo averla gustata (mi chiedono il bis). Se invece gli parlassi di cucina vegan mi manderebbero direttamente a quel paese. Se quindi con questo innocuo espediente si cattura la loro attenzione verso il tema di una cucina etica ed ecologica ma gustosa mi pare una buona cosa. Il mio intento infatti è quello di fare educazione ambientale necessaria per la salvezza del nostro pianeta ma divertendosi, il mio compagno ed io siamo da anni impegnati in questo ambito…
    Viviamo in una cultura di transizione, verrà il giorno in cui si mangeranno gli spaghetti al pistacchio algoso (spero) e alcuni ricorderanno i tempi oscuri in cui venivano sostituiti con dei piccoli esseri viventi chiamati vongole!
    🙂

    Reply
  59. Condivido tutto quanto detto da Mariagrazia,
    un titolo è semplicemente un titolo… Oltretutto è una maniera simpatica per sottolineare che se le vongole non sono “felici” evidentemente soffrono, quindi brava Mariagrazia!
    Aggiungo anche che (cosa più importante) la spaghettata di vongole felici fatte con i pistacchi è buonissima e la consiglio a tutti.
    🙂

    Reply
  60. Sono onnivora, ma non vedo niente di male nel riprodurre piatti onnivori in versione vegana…si tratta di mantenere determinate abitudini…
    Se a uno piacevano gli spaghetti con le vongole, e ora deve rinunciarci, perchè nonn trovare un’alternativa?

    Reply
  61. Paolo S – Mi piace la domanda che hai fatto, mi da l’occasione per dire due cose a cui tengo, che magari possono essere utili a chi ha i tuoi stessi dubbi o perplessità.
    Ricordiamo come prima cosa che tutti gli studi fatti su qualsiasi specie del regno animale, sono opera degli uomini, e per questo suscettibili di errori come la storia ci insegnata.
    Il fatto che i molluschi in genere non abbiamo un sistema nervoso centrale, che possa essere paragonato al nostro, non gli mette comunque allo stesso livello di una carota.
    Sono esseri dotati di intelligenza, di memoria e di tante altre caratteristiche, tipo sentono lo stimolo della fame e si nascondono quando sentono un pericolo, sono tutte cose comunque legate a un sistema nervoso, centrale o no.
    Vorrei dire inoltre, che il dolore è una risposta dell’evoluzione che permette agli animali, uomo incluso, di capire che cosa è pericoloso e cosa lo può danneggiare, per cui non credo che esista un solo animale che non provi dolore, magari lo prova in modo diverso da quello che noi intendiamo, ma questo non gli deve escludere di diritto l’appartenenza alla categoria degli esseri senzienti.
    Se poi vuoi informarti ancora meglio sulla neurologia dei molluschi, bivalve o meno, puoi acquistare un libro di zoologia sistematica, che tratta ampiamente la fisiologia e anatomia, di cui finora siamo a conoscenza, di tutti gli invertebrati, avrai di che leggere, se ti può fare piacere posso anche indicarti qualche titolo.
    Grazie dell’occasione data, spero di essere stata chiara e coincisa, più o meno!! 🙂

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  62. Ma ancora stiamo a guardare sta storia dei nomi dati alle ricette???? Ma bastaaaaaaaaaaaaaaaa………….che palle (scusate ma sarà il nervosismo del non mestruo), ma sta cosa mi urta il sistema nervoso, come dice Mariagrazia ben vengano gli espedienti per attirare l’attenzione degli onnivori e far capire che si può mangiare benissimo e in modo gustoso chiamando le pietanze in qualsiasi modo ci venga in mente, ben vengano i wurstel vegetali gli affettati e tutto il resto 😛 e mi dispiace per gli onnivori che comunque tra non molto saranno costritti a mangiare le versioni vegane perchè nel mare troveranno i pistacchi al posto delle vongole 😛 Ciao cane sciolto

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  63. @ Sauro
    grazie !
    🙂

    @ Ary
    concordo! Però non è una rinuncia, è una scelta consapevole!

    @ Barbara
    grazie per l’approfondimento biologico. Evidentemente in questi ambiti la scienza deve fare ancora parecchia strada. Molto interessante.

    @ Chicca66
    Ma che divertente! i pescatori del futuro con le reti piene di pistacchi e mandorle!!!
    🙂

    Reply
  64. Non sarebbe male no???? 😛

    Reply
  65. Francesco dal molise 22 Novembre 2009, 12:55

    Squisita!…lo dico perchè provata!!
    Grande mangiata a Capracotta Estate 2009!!
    Ciao Mariagrazia!!!

    Reply
  66. Ma che bella sorpresa! Sono veramente contenta che il ricordo delle vongole felici (e qualche altra cosetta) sia persistente…
    A febbraio prossimo potremo fare un bis! Stefano mi ha raccontato dei preparativi per la puntata invernale di “Vivere con cura”, evviva!
    😉

    Reply
  67. Sì, forse insieme a Francesco e a Mariangela e Antonio (fondatore di Vivere con Cura) di Capracotta organizzeremo una settimana bianca a Capracotta con escursioni, sci di fondo, pupazzi di neve, musica e anche cucina vegana!
    Inoltre le vongole felici sono diventate un articolo “Ho visto anche delle vongole felici” che appena terminato invierò al forum di veganblog…

    Reply
  68. Non vedo l’ora di rivedere tutti i nostri cari amici capracottesi! (a cui prima o poi farò lo scherzo di veganizzare la pezzata… eehehehheh)
    Ho già letto e apprezzato anche il tuo articolo, purtroppo però in concomitanza con l’arrivo di una brutta notizia: ho sentito a Radio3 scienza che ormai i tonni di grandi dimensioni non ci sono più, si sono definitivamente estinti… non li rivedremo mai più sulla faccia della Terra…

    Reply
  69. “Ho visto anche delle vongole felici”
    Come annunciato precedentemente, ecco il mio articolo pubblicato su “Ricette e cucina vegan” in http://www.promiseland.it per rendere omaggio a questo spledido piatto di Mariagrazia che riassume, a mio parere, tutta la visione e la buona pratica quotidiana ecologista.
    E così le vongole felici si fanno una bella passeggiata culturale con me in riva al mare, parlando di buddismo, ecologia profonda, buona tavola ecopacifista e si può anche fare insieme un bel gioco…
    Buona lettura!

    Reply
  70. Esattamente l’articolo è nella sezione: “Alimentazione Vegetariana e Vegan”, scusate…

    Reply
  71. Grazie Stefano, con questo articolo mi hai fatto precipitare indietro nel tempo quando a 13 anni stavo con l’orecchio fisso a radio onda rossa e la mia musica italiana preferita era quella di Claudio Lolli…
    ho partecipato anch’io giovanissima alla coda finale del movimento del ’77 – sono stati tempi di incredibile energia verso il cambiamento ma poi sono rimasta molto delusa da tutto quello che è seguito…
    nel frattempo ho anche capito che la vera rivoluzione non sta nel radunarsi nelle piazze offrendosi come facile bersaglio al potere ma trasformando il proprio stile di vita in privato, come ci consente di fare la cucina vegan! Sovversivi ma inafferrabili ed efficaci!

    Però sono andata su youtube a riascoltare Claudio Lolli dopo quasi trent’anni… e incredibile, ma mi piace come allora… (con alcune riserve critiche per certe parti dei testi, un po’ ovviamente datati).

    😉

    Reply
  72. Cara Mariagrazia,
    io mi sono nutrito di Claudio Lolli all’epoca del “Movimento” degli studenti del ’77, c’era chi lo definiva molto triste ma a me la sua prusunta tristezza mi piaceva molto e trovavo le sue melodie e i suoi testi carichi di energia e creatività (come proprio per la bellissima frase sugli zingari felici – gli zingari, persone con un passato glorioso, deboli nella nostra società e emarginati come noi in definitiva…)
    E ora queste tue “vongole felici” che hanno fatto tornare tutto a galla! A chiunque glie ne parlo vedo che si illumina, per il piatto crulty free, per il ricordo di Lolli, perchè tutta questa storia in fondo è divertente e fa ridere e come diceva proprio a quei tempi Dario Fo, il primo “buffone” Premio Nobel, verso il potere “una risata vi seppellirà!”.

    Reply
  73. Anche oggi sono al lavoro ma le tagliatelle di Concita mi hanno distratto…

    Più riascolto Lolli in questi giorni e più mi ammalia… sì, hai ragione anch’io mi sento una zingara nomade in questo strano mondo… oltre a Lolli questa settimana non ho fatto altro che ascoltare ‘Inneres Auge’ di Battiato – è troppo giusta e mi fa al tempo stesso anche ridere! Rock elettrico per la terza età!
    Concludo ridendo e sperando che queste risate veramente seppelliscano personaggi simili a quelli cui si rivolgono i due rocker vecchietti del pezzo di Battiato!

    Riprendo il lavoro!

    Reply
  74. Molto bella la canzone di Battiato e poi è significativo che un cantante (in più famoso come lui) prenda una posizione così chiara contro certi politici.
    Vedere poi due “vecchietti” cantare “contro” il sistema fa tenerezza e da anche molta speranza nel pensare che forse potremo tornare a quelle società più responsabili (anche ecologicamente) dove gli anziani non erano emarginati (come gli zingari) o maltrattati (come gli animali) ma stimati come persone sagge…

    Reply
  75. beh certo data l’età che ho (o abbiamo) mi farebbe più piacere sapere di essere una candidata saggia in quelle società felici di cui parli, piuttosto che candidata alla terza età dei nostri tempi…

    Per tornare alla canzone di Battiato, “Inneres auge”, però c’è una cosa che non mi è piaciuta: l’associazione dei politici ciarlatani e truffatori al branco di lupi e sciami di api… questi gruppi animali sicuramente hanno un codice di comportamento eticamente superiore a quello di quei signori… forse può apparire spietato ma esso mira soltanto a conservare un equilibrio generale che garantisca la vita a tutti, compreso il pianeta!
    eppure Battiato è vegetariano…

    😉

    Reply
  76. Daccordo Mariagrazia, se riusciremo a cambiare la società in modo ecologicamente sostenibile sei candidata a diventare una anziana-saggia…
    Per quanto riguarda Battiato è un vero peccato che una persona intelligente come lui e in una canzone così bella, usi frasi in uso comunemente che però fanno intravedere il pensiero di una cultura che non rispetta la natura e gli animali. Bisognerebbe farglielo notare…
    Chi conosche l’email di Battiato?

    Reply
  77. Le contraddizioni sono sempre in noi… anche negli artisti che traggono l’ispirazione da frasi che esprimono un sentire comune… dobbiamo sperare che questo sentire comune pian piano cambi e dia luogo a nuove frasi…
    😉

    Reply
  78. voglio provarla subito questa ricetta (se riesco a trovare l’alga)
    Comunque Auguri di buon Anno postumi. Stefano è quì accanto a me che m’ha fatto conoscere questa fantastica ricetta. Ciaooooo

    Reply
  79. Auguri “postumi” anche a te Marisa!
    L’alga la puoi trovare nelle erboristerie che hanno reparti alimentari e nei bionegozi di generi alimentari.
    Fammi sapere se ti piace!
    😉

    Reply
  80. Appena trovo l’alga la provo subito (anche perchè adoro i pistacchi). Cari saluti, Marisa

    Reply
  81. Che entusiasmo! sono contenta! Se ti piace poi ti passo un’altra ricettina speciale con i pistacchi che ho sperimentato da poco!
    😉

    Reply
  82. questa è una super idea geniale!
    Ieri era il compleanno del mio compagno e a mezzogiorno ho cucinato questa ricetta e ci siamo sentiti un pò al mare, in vacanza! Divertentissimo il lavoro da fare per liberare i pistacchi che, tra l’altro, nel sugo prendono un sapore magnicico! Io l’ho fatta un filo piccantina ed ho aggiunto le olive nere. grazie della ricetta!!!

    Reply
  83. @ Fabienne (che bel nome!)
    Sono contenta che ti sia piaciuta! Anch’io la faccio molto piccantina, come quasi tutti i miei piatti a dir la verità… quindi ci intendiamo! Buona idea quella delle olive nere, la proverò!
    Auguri al tuo compagno!
    😉

    Reply
  84. Mariagrazia, sono passato di qua per rendere un omaggio a questo fantastico piatto che ha inaugurato, dal punto di vista alimentare, vegano e d eco-pacifista, l’Era Ecozoica…

    Reply
  85. Magari fosse veramente cominciata l’era ecozoica !
    Comunque oggi è il mio primo comple-blog (cancerino-marino come il mio primo piatto)!
    Purtroppo non sono riuscita a finire di preparare la nuova ricetta del pesce finto veg per oggi, ci ho provato ma non ce l’ho fatta… spero fra qualche giorno…
    😉

    Reply
  86. buon compiveg mariagrazia!:-)
    oggi vi ho pensato molto, tu e stefano… ho visitato il blog di stefano, visto le vostre foto con mimi, e come ho detto nella ricetta della crostata di mimi, stasera io e la mia cucciolina cantavamo a squarciagola “quando nasce il pomodorooo… “etc etc… ti giuro, è stata una giornata pesante, anche lei era nervosa ma metterci entrambe a cercare le canzoni di stefano e cantarle ci ha fatto far due risate al volo e ci ha risollevato il morale!!!
    un bacione, buonanotte!!!! e…grazie di esistere, siete due persone davvero speciali! 🙂

    Reply
  87. Grazie Francesca!!! 😳
    eh già, sono qui ormai da un anno…

    Ma che belle tu e la cucciolina che cantate a squarciagola “La ballata dell’orto” dall’altro capo del mondo! mi sento un po’ in Sudamerica, che bello!
    Spero tanto che il vostro nervosismo non sia legato ancora agli strascichi del post-terremoto…

    Ho letto nella ricetta di Chicca che ti sei incuriosita di Safran e Zefira e poi ho riletto il tuo profilo e ho visto che sei un’illustratrice per l’infanzia… se si accendesse la lampadina dell’ispirazione sarebbe magnifico!
    😉

    Reply
  88. eheh….mariagrazia…. la lampadina si accende anche a una foglia che vola…. 😀 … figurati per le canzoncine!!
    di tempo non ne ho molto, e ammetto che moebius è agli antipodi rispetto al mio stile, ma se dovesse saltarmi fuori qualche scarabocchio non mancherò di fartelo sapere 😀 😀
    il terremoto non ha lasciato grandi danni… ci ha dato la prova di quanto la gente qui sia capace di rimboccarsi le maniche e rimettersi in piedi e bene o male la vita è ripresa abbastanza tranquilla. il nervosismo per una cancerina amante della casa e della Stabilità (maiuscola!!) sono i cambiamenti, il fatto che amo in modo viscerale viaggiare e cambiare paesi, ma farlo coi bimbi prevede spostamenti lunghi, anche di anni, ed ogni volta mi sembra di sradicarmi… poi mi riprende l’euforia, ma all’inizio reggo male i cambiamenti 🙂
    comunque per rimettermi in forma basta un’altra cantata 🙂 mi son ripromessa che se un giorno (chissà) torniamo in italia ho un tot di persone stupende da conoscere e tu e stefano siete già nella lista! 🙂 bacioni grandi!

    Reply
  89. Beh Chicca prima di tutto deve completare la storia, poi te la faremo leggere e così vedrai se ti fa scattare questa lampadina… Non bisogna per forza seguire lo spunto moebiusano di Stefano! Safran e Zefira vanno per la loro strada e se è scritto che dovranno essere maktuubiani lo saranno…
    🙂
    Certo, sei una cancerina che sicuramente ha qualche altra inclinazione divergente nel proprio cielo… ma il bello della vita è proprio questo, armonizzare tutte le proprie parti contrastanti e in contraddizione, no?
    Se passate da queste parti noi vi accogliamo ben volentieri!
    un abbraccio ecozoico
    😉

    Reply
  90. Anche qui oggi vongole felici… nel mare e noi felici a casa nostra con un piattone di linguine+pistacchi+alghe+wow! Questo piatto é buonissimo, mio marito ne é entusiasta, quindi diventerà un cavallo di battaglia assieme a quello che ho mangiato al ristorante (fave+haricots de mer… vedi VW), la prossima volta però sbuccio la maggior parte dei pistacchi! Un tormento aprirli 😆 e alcuni li ho anche lasciati da parte: avevo perso la pazienza!!! E’ anche rapidissima da fare, insomma, basta avere un sacchetto di pistacchi in dispensa e anche se ci sono ospiti all’ultimo momento é fatta! Complimenti!!!! E ancora buon viaggio e buone vacanze! 🙂

    Reply
  91. @Barbara
    Sono felice che finalmente avete provato le vongole felici! ma meglio farne una colomba di pace! (vedi la torta Marinella Correggia, dove rifletto un po’ sull’uso poco vegan del nostro linguaggio!)
    E’ vero che è meglio aprire una parte dei pistacchi, ma non tutti, altrimenti si perde l’effetto-vongola! Beh, a me diverte tanto mettere le mani nel piatto…
    Hai ragione, è un piatto semplice ma adatto anche a una “grande occasione”!
    baciotto
    😉

    Reply
  92. Ottimo piatto perché mi ha riportato ai gusti e agli odori della parte di Napoli che mi piace di più, cioè il lungomare, con a sinistra il Vesuvio e di fronte Capri. Ma soprattutto perché ha risparmiato le gentili vongoline…
    Speriamo di riuscire a cucinarlo! così buono come l’ho gustato!

    Reply
  93. come pranzo del dopo No Money Day del 15 aprile è stato fantastico: casa antica calda piccola, ospiti particolari calorosi creativi culturalmente vicini a Griffee, pietanze esteticamente belle e colorate ed anche buone come la pasta alle vongole felici

    Reply
  94. @ Silvana
    speriamo che il tuo ricordo sia profetico… nel senso che presto arrivi un futuro in cui sarà proprio l’odore di questo piatto ad essere associato a quel paesaggio che ti hanno evocato!
    😉

    @ griffee
    W il No Money Day! e anche il No Money sempre!
    😉

    Reply
  95. Carissima Mariagrazia la piacevolissima cena a casa tua con le vongole felice mi ha ispirato molto e così l’ho riproposta al mio gruppo di yoga che ne è rimasto estasiato, l’hanno trovata una buonissima carezza di mare. Grazie

    Reply
  96. Dopo la meditazione una carezza pacifica di mare… avrete davvero raggiunto l’estasi e l’illuminazione!
    La prossima volta vi raggiungo in astrale per una forchettata con voi…
    😉

    Reply
  97. Che meraviglia! Questo piatto è una festa. Presto proverò a riprodurlo. Complimenti davvero.

    Reply
  98. ciao Erbivora
    scusa il ritardo, ma la notifica mi è arrivata stamattina.
    Hai proprio usato la parola giusta, festa, infatti da qualche mese nel mio blog ne sto festeggiando il quinto compleanno.
    Spero piaccia anche a te!
    😉

    Reply

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