Semi di Chia

In questo articolo parleremo dei semi di Chia, preziosissimo dono della natura dalle proprietà eccellenti che meritano di essere conosciute e apprezzate.
I semi di Chia sono ricavati da una specie vegetale chiamata “Salvia hispanica” e provengono dalla stessa famiglia della menta (Lamiaceae) diffusa ed utilizzata in Centro e Sud America, da poco apprezzata anche Europa e in Italia, difatti sono stati ammessi sul mercato UE come ingrediente alimentare solamente nel mese di ottobre 2009. Pianta che cresce spontaneamente in Messico ed in Bolivia le cui proprietà benefiche erano già note alle civiltà precolombiane dell’America Centrale e Meridionale, insieme a mais, fagioli e amaranto erano alla base dell’alimentazione delle antiche popolazioni come quella azteca. I semi possono essere neri, marrone scuro o bianco mentre i semi rossi sono quelli non ancora maturi, meglio quindi evitarli nel caso si presentassero, le proprietà di questi piccoli scrigni sono letteralmente infinite, principalmente riassumibili in: aiuto nel ritardare i processi di invecchiamento cellulare in quanto ricchi di antiossidanti, aiuto nel tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue, regolarizzazione  dei livelli di Omega-3 che possono rivelarsi utili contro diverse patologie, donano all’organismo un ottimo livello di energia grazie all’alto contenuto di nutrienti, incrementano l’apporto di fibre quindi utili nel migliorare il transito intestinale, quindi la salute di colon e intestino, miglioramento e stabilizzazione dei livelli di zucchero nel sangue,
riduzione  della pressione sanguigna in particolare in soggetti che presentano ipertensione arteriosa e, sono datti ai celiaci e agli intolleranti al glutine, poiché privi di questa proteina e ai diabetici in quanto costituiscono un alimento a basso indice glicemico.
Andando ad analizzare i valori nutrizionali vediamo che i semi di Chia hanno un’alta percentuale di acidi grassi essenziali  circa il 75% è rappresentato dall’acido α-linolenico, anche notevole è  il contenuto di acidi grassi essenziali Omega-6 e Omega-9. Ottima fonte di proteine vegetali e di aminoacidi essenziali, in particolare metionina, cisteina e lisina, stesso discorso per gli antiossidanti, come la quercitina, il canferolo, l’acido caffeico e l’acido clorogenico. Alto contenuto di calcio, potassio, ferro e magnesio, manganese, il selenio, lo zinco, il rame, il fosforo, la vitamina A, B1, B2, B3, B6 ed E. I valori nutrizionali dei macros per 100g di semi di Chia (dati come sempre variabili) sono Kcal 486 ,proteine 16,5g , carboidrati 42,1g , grassi 30,7g di cui saturi 3,33g  monoinsaturi 2,31g  polinsaturi 23,67g  e fibre 34,4g. Giornalmente viene consigliata una dose tra i 25 e i 28 grammi.
Una nota di menzione particolare va data ai grassi, circa il 75% dei grassi di cui sono composti i semi di Chia è rappresentato dall’acido alfa linolenico, anche detto ALA, un grasso che fa parte della famiglia degli Omega-3 ,per in nostro benessere è estremamente importante il rapporto di Omega-6/Omega-3 assunto con l’alimentazione. Attualmente l’alimentazione “moderna” ha portato a un’estrema assunzione di Omega-6 a scapito degli Omega-3. Un rapporto ideale di 2,5-4/1 di Omega-6 e Omega-3, ridurrebbe il rischio di sviluppare svariate patologie come quelle cardiovascolari, tumori e svariate patologie infiammatorie.  l’ALA costituisce il precursore degli Omega-3 a catena lunga e  ha bisogno di essere convertito nelle sue forme attive prima di poter essere utilizzato dall’organismo, processo che spesso è inefficiente, per chi segue una dieta vegana, i semi di Chia sono assieme a olio e semi  di lino e canapa le fonti naturali più efficaci ad attuare questo processo.
Infine va ricordato che grazie al loro sapore neutro si prestano ad accompagnare qualsiasi tipo di preparazione, dall’antipasto ai dolci, dai salati ai gelati alla frutta o anche solo alle bevande.
Qualche curiosità: alla pianta si attribuivano proprietà magiche secondo la mitologia azteca, i semi di Chia erano necessari per infondere forza ai guerrieri durante le battaglie, mentre la traduzione Maya di “semi di Chia” è proprio “semi della forza”. Sono facilmente conservabili e hanno una lunghissima durata, a differenza di altri tipi di semi come quelli di lino per esempio, è possibile conservare i semi di Chia in contenitori chiusi nella dispensa anche per anni senza che diventino rancidi. Un antica leggenda lega i semi di Chia a uno stato messicano moderno, il Chiapas , tale nome deriverebbe infatti dalla lingua nahuati e significherebbe “fiume di Chia” dato l’enorme quantità di questo prodotto che anticamente veniva raccolta in quella terra. Una bevanda diffusissima in tutto il sud America “energizzante e rinvigorente” prevede un bicchiere di acqua con spremuto del succo di lime e zucchero di canna grezzo, al quale viene aggiunto un cucchiaio di semi, da consumare a freddo appena inizia a gelatinizzarsi.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Interessantissimo. Mi sto leggendo i tuoi post sui vari alimenti e sono davvero interessanti.

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  2. I semi di chia si possono seminare. Le foglie hanno un buon aroma, una via di mezzo tra un’aromatica vera e propria e una verdura. Secondo me il loro meglio lo esprimono in un risotto con foglie di chia e fiori di zucca.

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  3. Grazie Luca per questo report.

    Ho trovato un mix di riso intregrale bio con aggiunta di semi chia…
    La tua descrizione riguardo ai semi mi spinge assolutamente ad acquistarlo quanto prima.
    Grazie !

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  4. grazie esaustivo ,interessante,sintetico ,praticamente preziosi i tuoi post grazie

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  5. A casa mia non mancano mai. Bravissimo Luca.

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  6. Ci sono stati regalati,ora non resta che provarli!

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