Pici alle briciole

Per svuotare la dispensa… Questa è la ricetta  ” ‘un si butta via nulla!” della nonna.pici.jpg
Ingredienti (per 2 persone):
200 g di farina 00
acqua
pane  raffermo
1 speccia di aglio
1 bel rametto di rosmarino fresco
olio evo
sale qb
peperoncino

Procedimento:
Unite l’acqua alla farina fino ad ottenere un impasto come quello della pizza: elastico e asciutto. Prendere 1 pizzico di pasta e “spiciatelo” palmo contro palmo. Dovete ottenere dei vermicelli lunghi 5-6 cm e tozzi (è più complicato dirlo che farlo!). Metteteli a riposare su di un piano asciutto (è perfetto un tagliere) spolverato di farina. Quando bolle l’acqua buttate i pici. Ci vogliono circa 10 minuti  di cottura (è pasta fresca ma è molto spessa!). Prendete il pane raffermo e tagliatelo a cubetti. Fate scaldare abbondante olio in una padella con una speccia d’aglio (intera, in quarti, tritata… come preferite!). Quando l’olio soffrigge buttate le briciole, il sale e il rosmarino. Fate dorare il pane senza farlo bruciare. Quando è pronto unite i pici direttamente nella padella e fate saltare per 2 minuti . Servite ben caldo con 1 spolverata di peperoncino a piacere. Buonappetito. LadyPaprika.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
    I Pici!! L’infanzia in toscana!! …La nonna!!
    Quanti ricordi!
    Grazie mille! 🙂

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  2. Brava Lady e che bel piatto…me lo mangerei anche adesso…

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  3. Ma brava, LadyPaprika!!!
    Anzi, BRAVA BRAVA BRAVA!!!
    Un abbraccio 🙂

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  4. Dato che hai la passione del teatro e sei di torino ed hai la mia età… non è che siamo compagne di università? …DAMS teatro ovviamente 😀

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  5. Buona SamaRitana 28 Maggio 2009, 11:26

    La farina “00” è dannosissima (cancerogena) perchè tra i prodotti più raffinati. Occhio.

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  6. Ehi….e io sono di Asti!!!!!!!!!!!!! ma sono più vecchiarella e faccio l’Avvocato!!! però siamo quasi “vicine di casa”!!!

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  7. lady adoro le ricette semplici, con questo nome così simpatico poi… 🙂
    Complimenti e w le nonne anche per me.

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  8. Ma gnamme! Quando andiamo a Badi e ci fermiamo a pranzo in toscana prendo sempre i pici all’aglione o con le briciole. Mi fanno impazzire, peccato che tema un po’ il confronto e ancora non abbia provato a farli (e quindi fremo all’idea che l’11 luglio ne mangerò di nuovo…)

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  9. Io che faccio spessissimo la pasta in casa devo assolutamente provare questi pici e mi stuzzica anche il condimento così semplice 🙂 Brava lady

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  10. Yuki: Studio al TST… 8-9-10 giugno sono in scena. Ti mando l’invito!
    Francesca: sei invitata anche tu naturalmente!
    Siete tutti invitati!
    Vale: non ci vuole davvero niente a farli! Solo qualcuno che ti tiene compagnia mentre “spici” che è un lavorino un po’ noioso!

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  11. “il picio” solitamente si fa lungo come uno spaghetto o una tagliatella. Si spicia palmo contro tavolo. Non bisogna mettere farina sul piano perchè la pasta per essere “spiciata” c’ha bisogno di fare attrito con la superficie. La mi nonna è velocissima. Io ieri avevo poco tempo e li ho fatti corti: non cambia il sapore!
    Buonappetito

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  12. Ecco, appunto.
    Sono un tipo impaziente. Devo dire che (anche grazie all’avvicinamento alla dieta vegan) sto migliorando, piano piano, ma guarda è così: voglio tutto e subito, e se non ottengo ciò che cerco, o magari quello per cui stoi lavorando, finisco spesso per gettare la spugna…
    Lo so che non va bene.
    Magare fare i pici può essere un esercizio (già, solo che Ale è il tipo che dopo un po’ che sta a guardarmi, si mette a leggere o si mette a coccolare gatti)

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  13. Bello “bighellona”! Credevo che si usasse dire solo in Versilia!!! Ma di dove sei originaria Papriketta???

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  14. buonaaa!
    La pasta saltate con il pane mi piace un sacchisssimo!!!
    Io quando faccio olio aglio e peperoncino..metto sempre il pan gratttato ad abbrustolirsi nel oolio..
    Slurp

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  15. Ciao Loira!
    Sono della provincia di Siena, quasi Arezzo. Sinalunga si chiama il paese!

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  16. Ah, Sinalunga! Mi sa che ci sono passata, al momento però mi ricordo solo Montefollonico, dove ‘è il ristorante in cui ci fermiamo a mangiare i pici (ma Ale prende la ribollita, di solito).

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  17. aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh che bontà!!!!!!!!!!!!!!!!!!! caspita ragazze sono latitante da alcuni giorni ma avete postato delle ricette di pasta niente ma niente male!!!

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  18. ma che spettacolo, sabato li faccio!

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  19. io invece abito a castiglion Fibocchi vicino ad Arezzo e anche a Sinalunga, ma non da sempre solo otto anni.
    a casa mia questa pasta la faccio con tutti i formati : penne , spaghetti, maccheroni , appunto quando non ho niente infrigo, però a casa la divorano, ci aggiungo una manciata di capperi ed una di olive dei miei olivi (pochi ma buoni ) che ho in giardino, è ancora meglio!!!

    Reply
  20. Cercavo ricette e trovo coetanee del paese in cui mi sono trasferita (Sinalunga)!

    E conoscere i pici è stata una vera svolta nei ristoranti, visto che qui in Toscana ho un’alternativa alle penne all’arrabbiata…
    Anche se l’ultima volta che mi hanno portato i pici con le briciole (“non c’è la carne, no?” – “noooo” ) c’erano dei germogli di salsiccia dentro…

    (Questo è il mio primo commento qui, ma prima o poi vorrei ripresentarmi in veste di cuoca!)

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  21. Ciao Chiara e benvenuta qui su Veganblog.it
    Quando vorrai partecipare attivamente con le tue ricette, basterà che tu ci contatti in redazione dalla pagina: http://www.promiseland.it/contact.php
    e saremo lieti di darti tutte le informazioni per partecipare.
    🙂

    Reply
  22. Perchè ti sei trasferita a Sinalunga? e soprattutto da dove? un bacio. viva i pici che ci hanno fatto incontrare! buonappetito!

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  23. Mi sono trasferita per amore (non dei pici, ma pure quelli contribuiscono…soprattutto se fatti a mano!)…e è già un anno, anche se a me pare pochissimo…abitavo a una quarantina di Km da Roma.
    Ma quindi qui esistono vegetariani?!

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  24. Oddio, qualcuno che si trasferisce a Sinalunga, non ci credo!!! Domenica abbiamo spiciato: io, nonna, Carlotta e Gemma!!! Ciao sorellaccia!!!

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