Piadina romagnola

Visto che nella sezione dedicata all’Emilia Romagna c’era solo una versione della nostra beneamata piada non potevo esimermi dal metterne almeno un’altra! Premetto che noi non la facciamo spesso in casa perchè al supermercato se ne trovano di tutti i tipi (anche molte all’olio) fatte da produttori qui della zona e sono piuttosto buone..però fatta in casa dà sempre un’altra soddisfazione!!

Questa nella foto l’ho riempita con affettato vegetale, erbe e cipolle al gratè della suocera (che fa il più buon gratè sulla faccia della terra 🙂 )

Veniamo alla piadina.

Ingredienti:

Farina tipo “0” (100 gr per ogni piadina che volete fare)

olio evo (non c’è una quantità precisa ma abbondate se no viene dura)

sale

olio

Procedimento:

Mettere la farina a fontana su una piana da lavoro e fare un buco nel mezzo e un solco attorno (per non disperdere acqua e olio nella lavorazione). Cospargere tutto il bordo con sale (circa 3 cucchiai pieni) e versare l’olio nel foro centrale.

Cominciare a lavorare versando man mano acqua e altro olio finchè non otterrete una bell’impasto compatto e omogeneo. Lasciare riposare un’oretta (se si ha tempo, se no va bene uguale!).

Fare poi un salsicciotto e tagliare tante palle per quante piade si vogliono fare.

A questo punto stenderle a una a una mettendo la farina per non farle appiccicare cercando di dargli una forma tonda (Giotto a me fa un baffo!!). Normalmente se ne possono fare più del necessario e congelarle. Per farlo io adotto questo metodo..metto un foglio di carta stagnola con un pò di farina e ci pongo la piada..sopra un pò di farina e un altro foglio di stagnola..e via via per tutte le piade..in modo che potete anche scongelarle non tutte insieme! (Poi i fogli di stagnola li tenete da parte per le prossime piadine 😉 )

Infine cuocete ogni piada sull’apposita teglia (se l’avete, se no va bene anche una padella larga antiaderente) bacherellandola con la forchetta.

Ora sbizzarritevi nei ripieni 😉

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che bontà!! La piadina ha sempre e avrà sempre il suo buon perchè!! 😀

    Reply
  2. Buonissima, io me la mengerei con cocco e veghella adesso…

    Reply
  3. Grazie,grazie,grazie,ti ho gia’ detto grazie per la ricettina?,mi sembra di si!no,perche’ ho avuto un mezzo svenimento,vivrei di piadine anche se vivo in Friuli, patria della Polenta.In Romagna ci vengo quasi tutti gli anni e’ troppo giusta!!!

    Reply
  4. Fantastica, sarò impopolare ma a me la piada classica non è mai piaciuta forse perchè sentivo uno strano sapore di grasso, ma queste caseregge fatte con l’olio mi piaccion molto infatti le faccio spesso 🙂

    Reply
  5. Oriental Angel 30 Giugno 2010, 16:07

    anche io me ne mangerei volentieri una in questo preciso momento!!! va benissimo ripiena così, come la tua!!!! me la mandi?? grazie 😉

    Reply
  6. Che meraviglia! Buone le piadine! E la ricetta delle cipolle al gratè della suocera quando la metti? 😀

    Reply
  7. *Mimi, niente da dire, io sono di parte..qui la piadina regna sovrana, io la A D O R O
    *Tati..mmhh..boonaa..con tutto che io preferisco sempre il salato a priori..veghella e cocco mi andrebbe proprio 🙂
    *Giancarlo, prego prego prego 😀 Ti capisco, anch’io vivrei di piadine..e poi sono veramente semplici da fare. Dove vieni in Romagna?
    *Chicca, eh sì, il sapore di strutto se è troppo nausea..pensa che qui vicino, a Urbino la piada si trasforma in crescia, una specie di piada sfogliata con un quintale di strutto..una cosa immangiabile secondo me (e tutti la adorano!)
    *Oriental Angel..ok, manda l’indirizzo..piada diretta con il corriere 😉 (t’immagini che faccia farebbe??ahahah)
    *Laura..quando imparerò a fare un gratè come la suocera potrò considerarmi una persona arrivata (dal punto di vista culinario almeno 🙂 )
    Adesso un giorno mi ci metto..vado da lei e seguo il procedimento passo a passo..ce la devo fare!!E dovreste sentire i pomodori..mmmmmmmmmhhhhhhhh

    Reply
  8. ma che bontà, ma che bontà, ma che cos’è questa robina quà! 😀

    Reply
  9. Di solito in quel di Rimini, quest’anno no xche’ ho problemini e sono in convalescenza.Divertitevi alla NOTTE ROSA!

    Reply
  10. mmmmmmmmmmmm e ancora mmmmmmmmm e…che fame!!

    Reply
  11. Please una piadina!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mamma che belle!!!!!!! E quelle fatte da se sono le migliori!!!!!!!!!!!!!!!! 😉

    Reply
  12. Che bella!! Come Chicca, anch’io in quella originale sentivo troppo il sapore dello strutto e non ne andavo matta. Questa invece dev’essere senz’altro più leggera e godibile. Da provare con un bel ripieno di verdura 😀

    Reply
  13. *Nadir 🙂
    *Giancarlo, guarda, non mi parlare di notte rosa, qui già stanno impazzendo tutti..Io non credo parteciperò, troppo casino e non riesci a goderti neanche i concerti..per fare quella controtendenza credo addirittura che me andrò da qui..a Senigallia c’è il caterraduno!!!
    *Wasp, Gemma, Valerie..vai, buttatevi, provate a farla, è una goduria!!

    Reply
  14. Qui a Udine venerdi’ e sabato c’e’ il sunsplash rototom 2 giorni di musica REGGAE, conferenze di MARCO TRAVAGLIo, MARGHeRITA HACK, DON GALLO ecc. abbiamo tutti qualcosa da fare,no?

    Reply
  15. anch’io le adoroooooooooooooooo…almeno 1 volta a settimana me la mangio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :-;

    Reply
  16. Ma che piadina meravigliosa!!!

    Reply
  17. Io l’ho mangiata oggi ma mi piacerebbe farla in casa!
    Scusa ma il sale dove lo metti? Sul bordo esterno?
    Complimenti per le foto! 🙂

    Reply
  18. Si può avere la ricetta delle cipolle al gratin della suocera? 🙂

    Reply
  19. Ma che bella ricetta: farsi le piadine in casa è un’ ottima idea 😉

    Reply
  20. Evviva la piadina romagnola della nostra Sarè 😉 Deve essere proprio buona 🙂

    Reply
  21. Ma come sono queste cipolle al graté della suocera?
    Buona la piadina!

    Reply
  22. Che meraviglia !!! Mancano le cipolle della suocera, però… 😉

    Reply
  23. Che meraviglia!!!!! Ma la padella è il testo???? Se sì, io ce l’ho!!!! Domani provo a fare la piadinaaaa!!!!
    Dimmi che è il testo!!!

    Reply
  24. ragazzi, grazie, sono contenta che vi sia piaciuta!!
    E a grande richiesta prometto che mi farò spiegare ben benino il segreto del gratè della suocera 😀
    *davide,grazie! sì il sale lo metto tutto intorno sul bordo più esterno (bisogna farci un pò l’occhio con le quantità)
    *Titti, sì è il testo..noi non lo chiamiamo così, qui la chiamiamo “teglia” ma è la stessa cosa 😉 Vai, sbizzarrisciti!!

    Reply
  25. GRAZIEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!! 🙂 🙂

    Reply
  26. Grazie della bellissima ricetta. 😉

    Reply
  27. Una domanda!! Stase le preparo e poi le posto, sempre se non ti spiace, mi sai dire quanto ci mette a cuocere?!? E la padella per le crepes può andare bene?? Mi avete fatto venire le voglie con tutte queste piade!!! Io la facevo in un’altro modo ma voglio provare così… 😉

    Reply
  28. il GRATE’ della suocera mi e’ sfuggito,scusa l’ignoranza cosa e’ il GRATE?’?La mia di suocera me la devo grattare,e’ buona ma rompe!Andate al cateraduno,me lo vedo in tv, mi sembra sabato.

    Reply
  29. *xuxa, preso 😉
    *Gemma, scusa, ho letto solo ora..come ti sono venute? La cottura è intorno ai 5 min. e ogni tanto le devi girare..la piastra deve essere ben calda da prima, poi, mentre cuoci la piada, abbassi un pò il fuoco e man mano che cuoce la punzecchi con la forchetta (perchè si formano come delle bolle mentre cuoce e tu le rompi con la forchetta)stando attenta che non si attacchi e che non bruci!
    La padella per le crepe non ce l’ho ben presente ma mi dà l’idea che sia un pò piccola di diametro..
    *giancarlo il gratè (o graten, non so quale sa la dicitura corretta) sono verdure, pomodori, cipolla,melanzane (insomma, quelle che più ti piacciono) tagliate a metà e riempite con pangrattato condito (di solito con olio, prezzemolo,sale e se vuoi aglio)e cotte al forno..non le hai mai mangiate??

    Reply
  30. Ciao Saré, qui Rimini! Mi dispiace, ma il gratin più buono del mondo è quello di mia mamma 🙂 Poi d’inverno, quando fa quelle infornate nella stufa… io passo da casa sua e rubo a mani basse!

    Reply
  31. Ciao Lori..niente, bisognerà istituire una regolare gara con tanto di giudici imparziali 😉 e poi ci sbaferemo tanto buon gratin di tutti i tipi!! 😀

    Reply
  32. saretta ,si conosco il grate'(come sare’),graten ,gratin,ecc. squisito,ma poi con quel visetto che hai come si fa a dire il contrario.Bene al cateraduno?

    Reply
  33. * giancarlo, grazie, troppo gentile 🙂
    per il caterraduno non siamo andati come ti dicevo di là..tu sei andato a quel festival a Udine? Sembrava figo..

    Reply
  34. stupenda la tua piada,hai mai letto questa del Pascoli?

    pian piano appoggio su due mattoni il nero testo di porosa argilla.
    Maria, nel fiore infondi l’acqua e poni il sale; dono di te, Dio;
    ma pensa! l’uomo mi vende ciò che tu ci doni.
    Tu n’empi i mari, e l’uomo lo dispensa nella bilancia tremula:
    le ande tu ne condisci, e manca sulla mensa.
    Ma tu, Maria, con le tue mani blande domi la pasta e poi l’allarghi e spiani;
    ed ecco è liscia come un foglio, e grande come la luna;
    e sulle aperte mani tu me l’arrechi,
    e me l’adagi molle sul testo caldo, e quindi t’allontani.
    Io, la giro, e le attizzo con le molle il fuoco sotto,
    fin che stride invasa dal calor mite, e si rigonfia in bolle:
    e l’odore del pane empie la casa.

    Reply
  35. grazie Giovanni, molto gentile 🙂
    e grazie soprattutto per la citazione, molto bella,non l’avevo mai letta..eh beh, da bravo romagnolo un’ode alla piadina da Pascoli non poteva mancare!!! 😀

    Reply
  36. Ciao Sarè, gran bella ricetta, hai risolto uno dei miei grandi dilemmi!!!!!!!!ora ne avrei un’altro, nella ricetta tu indichi la farina tipo “0”, se invece usassi la “00” che differenza ci sarebbe?grazie ancora aspetto con ansia…. 😛

    Reply
  37. Ciao Gigetta,grazie e scusa se ti rispondo solo ora ma in questi giorni non ho potuto collegarmi!Sono contenta di averti aiutato e con la farina non c’è nessun problema, puoi usare quella che ti pare..io uso quella tipo “o” perchè è meno raffinata ma se usi la “00” non cambia nulla..fa sapere come viene 😉

    Reply
  38. Ciao Sarè!!che bontà!!!ho utilizzato la tua ricetta per un aperitivo a casa ed è stato un successo!!grazie ancora 🙂

    Reply
  39. mi mancanooooooooooo! Le adoro le mie piadine!

    Reply
  40. complimentiiii è fantastica!!! grazie per questa delizia! la sto facendo anche io!! grazie ancora! 🙂

    Reply
  41. che bello, sono contenta che la ricetta torni utile..la piada è un amore indiscusso per me e farla in casa dà ancora più soddisfazione 😉

    Reply
  42. Ciao Sarè,
    ultimamente mi sono appassionata alla piada e vorrei provare la tua ricetta, che mi attira proprio per la sua essenzialità.
    Avrei però necessità di un chiarimento, per favore: congelo le piade che voglio tenere da parte senza cuocerle, giusto?
    Se è così, poi come devo scongelarle per far sì che vengano bene?
    Grazie mille fin d’ora e complimenti per le tue tante ed invitanti ricette.

    Reply
  43. Ciao Francesca..sì, congeli le piade che vuoi senza cuocerle..come dicevo sopra le distacchi tra loro con dei fogli di carta stagnola o di carta da forno mettendoci un po’ di farina e quando le vuoi usare le scongeli..basta che le tiri fuori dal freezer un paio d’ore prima, aspetti che siano tornate morbide e le cuoci sulla teglia ben calda 😉

    Reply
  44. Grazie mille del chiarimento Sarè: potrebbe diventare l’esperimento vegan per pasquetta che, sono certa, anche gli onnivori spolvereranno gioiosamente! ;D

    Grazie ancora e buona serata 🙂

    Reply
  45. bene, fammi sapere se gradiranno 🙂
    un bacione

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti