Pappa 3 alle verdure

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Ingredienti:

1 cuore di finocchio
2 cucchiaini piselli in scatola
5 cucchiaini di riso

Procedimento:
In un pentolino mettete a bollire il riso assieme al finocchio pulito e tagliato a pezzetti. Fatelo cuore 1/4 d’ora circa e aggiungete i piselli. Cuocete fino a che il riso è molto molle e l’acqua quasi asciugata, frullate il tutto, condite e buona pappa.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Questa pappa e’ favolosa!!!
    Anche perchè gli ingredienti sono ottimi…
    Roberta…sei una mamma straordinaria..!!
    🙂

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  2. Brava Roberta! Sono un’educatrice di asilo nido e ogni giorno ho a che fare con omogenizzati e liofilizzati e mi chiedo sempre come facciano i bambini a buttare giù quella roba dalla consistenza strana e dall’odore discutibile (alcuni puzzano proprio). Purtroppo sono proprio i pediatri a consigliare questi alimenti per lo svezzamento… Parlavo qualche giorno fa con la mamma di una piccola di 10 mesi che mi diceva che il suo pediatra non le aveva ancora inserito i legumi, e lei lo ha fatto di sua spontanea volontà, perchè non vedeva il motivo per cui non darglieli. In effetti i pediatri tendono ad inserire i legumi dopo i 12 mesi….. Ci sono delle convinzioni sbagliate che continuano a circolare…

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  3. @Loira fai un lavoro bellissimo, io ho iscritto la mia piccola al nido, ma onestamente sono proprio contenta che non me l’abbiano presa, xchè onestamente non mi fido di quello che le propinerebbero da mangiare.
    E’ una lotta continua perchè io e mio marito andiamo contro anche al pediatra ed è difficile in un mondo che vede i dottori come degli dei e prende per oro colato tutto ciò che dicono.
    Sarà che i miei genitori non ci son mai stati molto dietro e i risultati si vedono e si son visti con parecchi problemi sia allergici, che di salute che di obesità. Finchè non sarà “contagiata” dal cibo di massa (credo che quando sarà un po’ più grande e frequenterà bibmi che mangiano per esempio merendine preconfezionate) io cerco di proteggerla e darle il meglio

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  4. @ Roberta: Sai cara, credo che i sapori ai quali siamo più abituati sono quelli che alla fine conosciamo e preferiamo.. Io non ho figli, ma anche io ho sempre pensato a quello che dici tu.. il fatto della frequentazione..Mi son sempre detta però che se i bambini non li conoscono in casa… e viene insegnato loro un diverso modo di alimentarsi, anche attraversco spiegazioni documentate, loro le capiscono e sanno affrontare le situazioni..
    Io sarei stata fiduciosa.. e dovresti esserlo anche tu, brava come sei!!!
    🙂

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  5. grazie Renata, è che ho un po’ paura che si possa sentire “diversa”. Cioè non credo che ci sia nulla di male nelle diversità, anzi arricchiscono proprio. Però i bimbi sanno ferire e mi immagino la ricreazione di mia figlia, con una mela o una fetta di torta vegan fatta in casa mentre tutti mangiano le famose e comode merendine, verrà il giorno che anche lei vorrà assaggiarle e io credo che la lascerò libera di mangiarle e decidere.
    Ho visto un video in cui bimbi di famiglie vegan parlavano degli onnivori con disprezzo e parole veramente troppo per loro, nel senso che li ho visti molto pilotati dai genitori, non lo vedo giusto

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  6. Hai ragione, infatti ai figli bisogna trasmette informazioni di cui divengano consapevoli.. solo in questo modo potranno fare scelte libere, basate sulla loro educazione e non avrenno problemi a confrontarsi con chi in mano tiene una merendina schernendo la loro mela.. Io sono certa che le convinzioni radicate e serene siano una carta vincente di convivenza assolutamente pacifica..
    Concordo con te con l’atteggiamento di tolleranza e di libertà…
    🙂

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  7. Alla fine il nido è lo scoglio meno difficile da superare, xchè solitamente le educatrici vanno incontro alle particolari esigenze delle famiglie, proprio per la dlicatezza della fascia d’età (ho avuto diversi bimbi con intolleranze certificate, una mamma che faceva alla figlia uno svezzamento vegetariano…). Non ho figli, ma spesso mi domando come mi comporterò sul piano dell’alimentazione quando ne avrò. Non è un argomento facile e per chiarirmi un pò le idee sto leggendo qualche libro.

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