Pane di semola

Questa è una ricetta che ho pubblicato tempo fa nel mio blog e solo ora mi sono resa conto che è assolutamente pubblicabile anche qui! Avevo un sacco di semola da utilizzare… L’idea era di fare i malloreddus, ma se vuoi utilizzare 1 kg di farina la cosa più veloce da fare è il pane e così, eccolo qui.
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Ingredienti (per 5 pagnottine o 1 filone):
500 g di semola di grano duro
110 g di di farina manitoba
320 ml di acqua
1 c da tè di sale
1 c da caffè di lievito di birra secco
1/2 c da caffè di zucchero
semi di sesamo o girasole o farina per la copertura (facoltativo)

Procedimento:
(Sembra lungo ma non lo è). Setacciare le 2 farine (o mescolarle nel Bimby a vel 4 qualche secondo), sciogliere il lievito con 60 ml di acqua tiepida e lo zucchero (per chi ha il Bimby: inserite lievito, acqua fredda e zucchero nel boccale e fate andare 50″ 37° vel.4), aggiungete le farine e il sale. Impastate (Bimby: 4′ vel. “spiga”). Disponete l’impasto in un’ampia ciotola che coprirete poi con un canovaggio pulito. Lasciate lievitare per 1/2 giornata (io, facendolo la sera, l’ho lasciato lievitare per tutta la notte). Una volta lievitato prendete l’impasto e ponetelo su una teglia da forno sopra ad un foglio di carta forno, dategli la forma che preferite senza reimpastarlo; per esempio: allungandolo semplicemente otterrete un filone, se volete delle pagnotte invece tagliatelo in 5 pezzi, date loro una forma sferica, incideteli a croce in superficie e disponeteli sulla teglia distanziati l’uno dall’altro. Ora, a piacere, cospargete il pane di farina (semola, manitoba o altra farina, io per esempio ho usato quella di mais) oppure di semi (girasole, sesamo, papavero…) premendoli appena sul pane (con la lievitazione e la cottura una parte cadrà). Lasciate lievitare per almeno 1 altra oretta, sempre tenendo coperto con un canovaccio, preriscaldate il forno a 200°, disponete la teglia nella parte centrale del forno (un po’ più in basso che in alto per essere precise) e infornate per circa 45′ a 200°, prima a forno statico, da metà cottura in poi a forno ventilato (praticamente quando la crosta del pane inizia a indurirsi appena, pur restando ancora molto chiara). Il risultato è stato un successone, era il mio primo pane e sentirmi dire da mia madre (che fa un pane stra buonissimo) “dammi la ricetta!” e da mio padre “quando l’allievo supera il maestro” è stata una grande soddisfazione! 😀
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Considerazioni:
Fate la prova stecchino se volete, ma credetemi la crosta che risulta in realtà è molto sottile quindi se vi sembra cotto fuori probabilmente lo sarà anche dentro. Non aspettate che si bruciacchi l’esterno. Il mio forno è particolare, non ha mai raggiunto i 200° oggi, se voi alzate la temperatura probabilmente basteranno anche meno di 45′. Con 2 teglie ho fatto le acrobazie per spostarle in cottura… “prima una sotto, l’altra sopra, poi invertite, poi aspetta che questo non ci sta, alza la griglia”… insomma, ho dovuto fare molta attenzione per non rovinare tutto! Le dosi che vi ho trascritto però sono per 1 teglia sola quindi basta solo che lo controlliate di tanto in tanto.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
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  1. Che belle ed invitanti pagnottine! 😛
    Da fare al più presto possibile…
    Grazie cara 😀 !!!

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  2. Complimenti per il tuo blog che é bello davvero! 🙂
    Ci ho fatto una visitina stamattina ed é stato molto piacevole vedere le tue creazioni e ascoltare le tue emozioni 😀
    Ciao 😛

    Reply
  3. Sembra dire “staccamene un pezzettooo”! In primis complimenti per la prova dei tuoi “superiori”
    Poi volevo chiederti se hai mai provato a cuocere il pane col varoma o altro tipo di vapore;io sarei tentata ma ancora mai fatto 😉

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  4. …ho appena aggiunto il tuo bellissimo blog ai preferiti! 😆
    Dopo copierò questa ricetta bellissima!!!
    Come mi piacciono i panini, assomigliano alle rosette. Era il pane preferito del mio adorato papà! 🙂
    Complimenti carissima, un grosso bacio!

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  5. Ciao, secondo te lo posso fare con la macchina del pane? Grazie

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  6. @Lali: ma grazie stella! Mi fa piacere che tu abbia visitato il blog! =) Non è aggiornatissimo… Soprattutto la parte “pennelli” è ancora vuota perchè i miei quadretti non rendono in foto, devo farne un vero e proprio servizio mi sa!
    @Giopepi: con il Varoma non ho provato nemmeno io sinceramente… Però sono curiosa anch’io! 😀
    @Niki: grazie per avermi aggiunta!!! E mi emoziona il fatto di averti fatto ricordare qualcosa di bello!

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  7. @Nadia: certo che puoi farlo con la macchina del pane. 🙂 Io ho preso una ricetta normale e l’ho riadattata al Bimby, quindi tu puoi riadattarla alla macchina per fare il pane! Sperimenta sperimenta! 😀

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  8. Allora ripromettiamoci,io,te e tutta la tribù di provarla a fare questa cottura !…,A meno che non mi sia sfuggita

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  9. Giovanna Albanese 4 Ottobre 2013, 05:08

    Ciao a tutte le brave massaie che come mè fa il pane da buona sarda dalla nonna ho sempre visto impastare la farina di grano e mettere le mani nelli impasto da una bella sensazione lavorare diventa nelle nostre mani un opera d`arte la mia ricetta e quasi simile a questa che ho visto la foto ……………………….é un bel lavoro farlo ma vi dico oltre a mangiare sano si risparmia poi i bimbi mangiando un panino fatto da noi lo mangiano molto volentieri specie quando il PANE é caldo e la fine del mondo……………provateci ed é anche un divertimento
    Grazie

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  10. @Callaudia: Grazie!! 😀 io faccio spesso il pane con la farina integrale, ma ho della semola in dispensa che non aspettava altro se non una bella ricetta come questa per essere utilizzata!! 😀

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  11. @Sisfi: ma ciao cara, grazie a te! Poi dimmi come ti viene! 😀
    @Giovanna: il pane fatto in casa è come un atto d’amore, qualcosa che nutre e se fatto con il cuore fa ancora meglio! Seguirò il tuo consiglio: quando avrò dei bambini farò taaante di pagnottine.. 🙂

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