Okara e fichi d’India

Ieri mio padre, tornato dalla passeggiata in montagna, mi porta dei meravigliosi fichi d’india, ma visto che ero indaffarata con le mie mille autoproduzioni, ho aspettato oggi per crearci qualcosa. All’inizio pensavo di mangiarli cosi, ma avevo troppa okara da smaltire ed ecco che…

Ingredienti per la base:
150 g di farina di grano tenero
150 g di farina integrale di grano tenero
150 g di okara di soia
1 bicchiere di latte di mandorla
2 cucchiai di zucchero di canna grezzo
2 cucchiai di cereali tostati
1 pugno di nocciole tritate
1/2 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di amido di mais
2 cucchiai di olio di semi di mais
1 pizzico di sale

Ingredienti per la marmellata:
2 kg di fichi d’India
1 cucchiaio di malto
1/2 limone spremuto
cannella qb
1 pizzico di agar agar

Procedimento:
Unire tutti gli ingredienti secchi, farine, zucchero, cremor tartaro, sale, il preparato di cereali tostati (che è in realtà un caffè di cereali solubile comprato al punto macrobiotico), l’amido, le nocciole e mischiare il tutto.

Frullare l’okara con il latte e l’olio e unire agli ingredienti secchi. Lavorare l’impasto per un pò finchè la consistenza non diventa morbida. Lasciare riposare in frigo e preparare la marmellata. Mettere in un pentolino i fichi privati della buccia (ma non chiedetemi come si fa perchè questo lavoro lo ha fatto mio padre) e mischiarli ogni tanto.

Dopo circa una mezz’ora toglierli dal fuoco e frullarli. Una volta frullati passarli in un colino a maglie larghe così da togliere i semini (che sono veramente tanti).

Rimettere sul fuoco aggiungendo il malto e lasciarli cucinare un altro pò. Quando la consistenza vi sembra buona, aggiungete un pizzico di agar agar e lasciate cucinare altri 3 minuti. Aggiungere il limone e spegnere. Prendere il vostro impasto dal frigo e stenderlo su una teglia da crostata (o quella che avete). Coprirlo con la marmellata e una spolverata di cannella (se vi piace) e la granella di nocciole. Infornare a 180° per 30 minuti.

Questa è la fetta mancante. 😉

Il punto:
Non so bene dove sbaglio, ma le crostate con l’okara mi vengono di una consistenza gommosa, pensavo che questo succedesse con l’okara di mandorla e invece mi è successo anche con quella di soia. Ma sarà cosi che deve venire? Ho letto le vostre ricette e parlate tutti di friabilità. Bo? E’ buona lo stesso, ma non la preferisco. Devo trovare altri modi per smaltire la mia okara di soia. Ieri ho fatto più di tre litri di latte, e cosi ho autoprodotto altra veg-ricotta. Questo è il mio latte (che sa un pò di fagiolo), ma come si dice qua “Ogni scarrafone è bell a mamma soia” (soia significa sua, ahahha).

E questa invece è mia sorella che mi ha mandato la foto di lei al Juicy Jones a Barcellona, ristorante molto psichedelico, 100% vegan.

Se andate a Barcellona, andate a mangiare lì. Io ci tornerei solo per il locale heheh :). Aprire un posto cosi, sarebbe il sogno della mia vita, ma mi manca la materia prima: “soldi”. Un bacio a tutti!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Anche io ho provato una volta a fare la crostata con l’okara e mi è venuta gommosa… da allora lo uso negli impasti tipo pizza e per fare polpette e burger. La tua crostata ha comunque un’aria molto golosa!
    Riguardo il gusto “fagioloso” del latte io ho sempre seguito la ricetta che trovi qui sul blog di Rosa87 e il retrogusto non si sente proprio, te la consiglio 🙂

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  2. Molto carino il ristorante vegan 🙂
    Mi dispiace che anche questo tentativo non sia ben riuscito…è strano a me la crostata con okara di soia viene sempre bene…confrontando la mia ricetta con la tua mi viene in mente che potrebbe essere un problema di proporzioni, io uso l’okara fresca abbastanza umida in uguale quantità della farina, aggiungo poco olio e poco dolcificante naturale, le proporzioni precise le trovi qui:
    http://www.veganblog.it/2011/07/26/crostata-fruttokara-senza-zucchero/
    poi cuocio a 180° 30 minuti in forno ventilato, magari anche il fatto della ventilazione fa la differenza…un’altra cosa che noto è che tu usi (anche se poco) zucchero nell’impasto, siccome io sono appassionata di cucina e mi guardo tantissimi programmi di cucina in tv (quando posso) ho imparato che lo zucchero rende la pasta frolla più croccante, io invece usando dolcificanti naturali, che sono più fluidi e meno zuccherini, non ottengo questo effetto…anche questo potrebbe spiegare perché a me la frolla con l’okara viene friabile 🙂

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  3. @aliing:io non lo uso spesso lo zucchero, infatti se vedi l’altra crostata non c’è.L’ho messo solo per quel retrogusto di fagiolo.

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  4. L’aspetto non è niente male, forse la pasta deve seccarsi un po’. Hai provato a infornare per 5-10 min solo la frolla già ben stesa e bucherellata? La stendi normalmente e per evitare che si gonfi puoi anche ricoprirla di legumi secchi, così eviti di bucherellarla. Una volta seccata ci stendi la marmellata e la ri-inforni per il tempo necessario a dorarla.
    Comunque non demordere perchè i risultati visivi sono ottimi, troverai il passaggio mancante!!!
    Per pelare i fichi bisogna usare forchetta e coltello e maneggiarli con carta da giornale, altrimenti ci si punge!!!!

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  5. bella la crostata! non so non ho mai usato okara..bellissimo il locale dove è stata tua sorella!

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  6. Trovi ancora i fichi d’india? A me da l’aria di essere buonissima!L’idea del caffè di cereali nella crostata lo devo provare, per ora ho solo provato nei salati, non ti scoraggiare comunque per la mancata perfezione nei piatti, capita anche ai grandi chef, Roma non si costruisce in un giorno 😉

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  7. @Fausta:Qua da me è pieno di fichi d’india, li trovi per strada anche.ora sono belli maturi.Quello che in realtà mi scoraggia è il fatto che riprovare e riprovare me ne mangio a quintali.hehe 😉 Comunque l’ho quasi finita e devo dire ce fredda è più buona.I fichi sopra invece sono dolcissimi, eccezionali.Il caffè di cereali invece da un retrogusto piacevole, amarognolo.

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  8. Romina ma sei una forza della natura…sempre tra i fornelli!!! Mi insegni anche a me a fare i bei dolcini che produci???Cmq anch’io tempo fa ho fatto una crostata con l’okara di soia secca e non fresca e così era molto friabile mentre con quella fresca era gommosa come dici tu…puoi anche provare così…

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  9. @Pamela:Ma come fai a farla seccare?Perché ne ho a quantità industriali.e non so cosa farne.Uff Comunque si ultimamente vivo tra i fornelli.hehe, ma presto torno alla vita normale.Ora che ho tempo però voglio approfittarne e imparare più cose possibile cosi quando mi trovo a rifarle ci metto un attimo.Grazie per la forza della natura 😉

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  10. Non ho mai fatto la crostata con l’okara (a dire il vero l’ho avuta poche volte perchè il latte di soia non lo faccio quasi mai) però ti copio la marmella di fichi d’india per farci la crostata normale…l’altro giorno, per strada, ne ho visto uno (fico d’india..e quando mai!?) stracarico!
    Il Juicy Jones è il classico posto dove andrei sempre!

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  11. Con l’okara ci puoi fare anche dei fantastici crackers, o gallette.
    Per la marmellata di fichi d’india ti invidio moltissimo io li adoro! 🙂

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  12. Complimenti per la crostata! Confermo che anche a me l’impasto fatto con l’okara viene un pò gommoso, ma cmq mangiabile. Se un giorno aprirai un ristorante del genere facci sapere!!!

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  13. Romina far seccare l’okara è semplice…prendi una teglia, la rivesti di carta da forno e ci butti sopra l’okara fresca (fa uno strato sottile), accendi il forno al minimo e la fai seccare girandola di tanto in tanto. Il tempo dipende dal forno…non la far bruciare!!! Seccata, la fai raffreddare e la conservi in un barattolo in un luogo asciutto altrimenti fa la muffetta!!!

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  14. golosissima… si anche x me l’okara da 1 consistenza 1 po’ gommosa……
    Che ristorante….. certo ke odiano i colori in quel posto

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  15. Bellissima e buonissima questa torta. Brava.

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