Lembas nicas

Gli Elfi esistono, e sono dappertutto. In Nicaragua quando devono affrontare lunghi viaggi portano con sè i famosi Lembas, il pan di via di cui ci racconta Tolkien. Questa ricetta è stata inventata in Nicaragua con ingredienti locali. Lo scopo era creare un alimento fortemente energetico, compatto, adatto ai viaggi in autostop di viaggiatori vegan. Gli ingredienti sono un semplice suggerimento e possono essere sostituiti con altri cereali, noci locali e semi oleaginosi.
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Ingredienti:
3 tazze di farina
1 tazza di arachidi
1/2 tazza di semi di sesamo
1/2 tazza di fiocchi d’avena
1/3 tazza di semi di lino
1/4 tazza di semi di cacao
1 cucchiaio di lievito per pane (Saccharomyces cerevisiae)
1/2 cucchiaio di sale
1/2 cucchiaio di zucchero

Procedimento:
Tostare le arachidi, il sesamo, l’avena, i semi di lino e i semi di cacao. Pelare e pestare i semi di cacao; lo stesso con le arachidi fino ad ottenere pezzetti della grandezza di un seme di mela. Mescolare tutti gli ingredienti e aggiungere acqua tiepida un poco alla volta, e mescolare, fino ad ottenere una massa compatta, che si può lavorare senza che si appiccichi alle mani. Mettere la massa in un contenitore di plastica o una pentola e coprire con un panno umido per 2 ore. Lavorare nuovamente la massa e dividerla in 8 parti. Con ognuna fare la forma di un pane e infornare a 240° per circa 1/2 ora, fino alla formazione di una crosta bruna.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
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  1. che meraviglia attilio! 2 cose da chiederti: per avena intendi fiocchi d’avena? se evito le arachidi che non mi piacciono e non aggiungo altro se non i semi dici che riesce lo stesso? grazie mille

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  2. avevo sbagliato tra arachidi e anacardi…perché non amo nessuno dei due!!!

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  3. FANTASTICO!!! Niente di meno che il pan di via… Sono rimasta affascinata dalla lettura del libro “Il Signore degli Anelli” ed ora questa tua ricetta superlativa mi trasporta già in quel mondo fiabesco e meraviglioso… Grazie Attilio :mrgreen: !

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  4. Spettacolo… dopo questo però ti tocca una bella passeggiata kilometrica! 😀
    Ciao e benvenuto, sto latitando da un pò, ma ogni tanto sbircio… ho visto che vivi in Colombia, dove?? Io a novembre sarò a Cartagena per un progetto sociale-musicale con il mio trio di musica latina! 😉
    Ancora complimenti!
    Vik

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  5. bella ricetta e squisita, oltreche’ nutrizionale. Un solo commento, generale, non sono per questa ricetta…ma ‘ste tazze e bicchieri di farina…ma che cosa e’ successo alle buone e vecchie misure come grammi e chili? Grazie

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  6. Evviva gli Elfi!! Evviva il Piccolo Mondo tutto!! Proverò a farli con la mia pasta madre…
    @Liliana: io sono un’altra di quelli che usano tazze e bicchieri come misure! 🙂 Il fatto è che, per quanto mi riguarda, che io improvviso sempre e faccio molto a occhio, quindi di solito la bilancia non la uso… Ma i recipienti che uso come misurini hanno la capacità media di 200 ml… 🙂

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  7. Ah si, scusa, sono fiocchi d’avena! non mi lascia editare l’articolo, chiederó di editarlo al posto mio..

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  8. Semplicemente meravigliosa. Bravo. 😀

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  9. che delizia queste Lembas…hai usato un ingrediente più buono dell’altro!! 😛 …ah benvenutooooo 🙂

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  10. Devono esser davere gustosi… e sono anche belli!!!
    Piacevoli da sgranocchiare con tutti i vari semi!
    Comoplimenti 🙂

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  11. Liliana mi permetto di rispondere alla tua domanda. Chi vive all’estero come me e Attilio deve spesso fare i conti con sistemi di misura diversi. Qui in Canada si usano le cups che non sono proprio corrispondenti a delle tazze italiane, ma un po’ più piccole delle tazze da tè e le bilance da cucina costano un occhio, quindi io non uso più pesare gli ingredienti da quando mi sono trasferita qui. Penso che per Attilio valga lo stesso discorso. So che questi misurini si trovano anche in Italia e comunque per i più pignoli esistono su internet delle tabelle di conversione, che però non sono sempre molto affidabili.

    Spero di averti risposto, ciao.

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  12. L’essenza di questa ricetta si può racchiudere in una parola: GNAMMM!!!! Complimenti!!

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  13. Bellissimi! E stupenda la storia che dietro la loro nascita… 🙂 🙂

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  14. Le ho fatte ieri sera con noci e semi diverse. Buonissime! Grazie per i commenti riguardo a tazze e tazzine! 🙂 Anche io vivo all’estero, vivo in Inghilterra da vent’anni ormai, ma alle once proprio non mi abituo cosi’ come non capisco tazze e mezze tazze. Vabbe’, fa niente, ho trovato un convertitore elettronico che utilizzo continuamente e le ricette dovunque sono gustose. Un abbraccio a tutti globalmente. Ciao

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  15. anch’io sono sicura che il piccolo popolo sia accanto a noi.complimenti per la ricetta.

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