Torino: proteine vegetali

Non sai come sostituire le proteine animali? Ti sei sempre chiesto dove prendono le proteine i vegani? Vuoi ampliare la tua conoscenza e arricchire il tuo ricettario con nuove idee belle e buone? Ecco il corso che fa per te! Il corso si divide in 2 parti, una parte teorica e l’altra dimostrativa.

Programma del corso:
– quali sono le maggiori fonti proteiche vegetali
– quali sono le corrette combinazioni alimentari
– riscopriamo i legumi e impariamo a cuocerli
– seitan, tofu, tempeh e altri derivati della soia
– preparazione di alcune ricette a base di proteine vegetali
– piccoli trucchi in cucina che ci facilitano la vita

A chi è rivolto:
– a tutti coloro che vogliono imparare a cucina in maniera sana e gustosa
– a chi si sta avvicinando ad un’alimentazione Vegan e vuole approfondire le proprie conoscenze
– a tutti coloro che per motivi di salute vogliono imparare a cucinare  piatti sani, leggeri, privi di prodotti di origine animale
– ai professionisti del settore (ristoratori, baristi, proprietari di hotel ecc…) che desiderano accontentare una clientela vegan sempre più diffusa
– a chi è semplicemente incuriosito, a chi ne ha sentito parlare e vuole capire di cosa si tratta, a chi è sensibile verso questo argomento.

Quando: sabato 2 febbraio 2013

Dove: Torino presso Torino c/o A2C2 Via Fattori 76/b

A che ora: 14.00-20.00

Costo del corso: 90 euro

Che cosa comprende: corso di cucina, dispense con teoria e ricette, cena con quello che abbiamo cucinato durante il giorno, attestato di partecipazione finale

Conduce il corso: Rossella Robertazzi, Chef di VeganLab.it e responsabile per la Regione Piemonte

Estremi di pagamento:

Bonifico su codice IBAN: IT 60 Q 03165 01600 000011276978
Banca: IW Bank
Intestato a: NRG30 srl
Pagamento: anticipato
Causale: In cucina con Veganblog , Corso Torino– Nome e cognome
Inviare all’email info@veganlab.it gli estremi del bonifico effettuato

Si prega gentilmente di inviare tramite e-mail nome, cognome, indirizzo completo e codice fiscale al fine di poter emettere regolare fattura.

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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Bella idea.. ma a Torino..
    A bologna non la farete mai??

    Reply
  2. studente senza soldi 28 Gennaio 2013, 22:29

    Bella l’idea, ma il vegan deve restare solo una possibilità di nicchia
    per ricchi annoiati che non sanno come passare il tempo, o vantarsi con gli amici del golf club delle bacche fatte venire dal tibet e benedette da monaci buddhisti??
    Io con 90 euro mi pago un mese da pendolare per andare all’università…

    Reply
  3. Vi prego venite anche a Romaaaaa!! Ci interessa davvero tantissimoooo 🙂

    Reply
  4. @Ornella, nei prossimi mesi cercheremo di fare corsi anche in zona Bologna!
    @Studente, dietro un corso di cucina ci sono persone che lavorano per organizzarlo, tasse da pagare, attrezzatura ed ingredienti da acquistare, volantinaggio,tempo ed energie. E questo deve essere recuperato.
    VeganLab realizza anche laboratori gratuiti, all’interno delle fiere, delle manifestazioni (durante il VeganFest ci sono stati 16 laboratori di cucina completamente gratuiti); organizza cene per aiutare varie associazioni animaliste. La scelta vegan è tutt’altro che una scelta di nicchia e noi lo vediamo continuamente, ogni giorno, confrontandoci con le tantissime persone che incontriamo. Detto questo capisco che per uno studente 90 euro possano essere molti, tutti sappiamo qual è la vita dello studente solitamente.
    Però organizziamo anche corsi a domicilio, dove la persona che ci ospita non paga. Un altro modo per venire incontro alle esigenze di tante persone che non possono o non vogliono spostarsi e mettono a disposizione la loro casa ospitando altre persone.
    @EnricaAnnalisa, perchè non ci aiutate a trovare un posto dove fare un corso a Roma? noi vediamo subito!!!

    Reply
  5. studente senza soldi,anzitutto sarebbe stato bello se tu ti fossi firmato con il tuo vero nome a mio parere.Come tutte le persone che scrivono qui sul blog.A parte questo particolare,le generalizzazioni in ogni campo,in ogni situazione della vita,denotano una chiusura mentale che in uno studente universitario,a me personalmente lasciano sconcertata.Per prima cosa,qui tutti noi mettiamo GRATUITAMENTE a disposizione di chiunque si colleghi,ricette alimentari vegane che possono aiutare chi é alle prime armi con questo tipo di cucina.Quindi,se hai la voglia e la pazienza di spulciare il blog,troverai la spiegazione passo passo,per le preparazioni base,per salse,legumi etc etc…quindi sinceramente se una persona ha poche possibilitá economiche,qui puó imparare tantissimo ed aspettare “tempi migliori” per pagarsi un corso.Secondo :nessun vegano al mondo,frequenterá mai un golf club,e se lo pensi,vuol dire che non hai mai conosciuto un vegano.ti spiego subito il perché.i campi da golf,hanno un impatto ambientale disastroso.per mantenerli così verdi e con l’erbetta calpestabile dagli individui che lo frequentano,si devono usare quantitativi di acqua enormi,con uno spreco inutile e dannoso per la natura.un vegano caro,casomai é quello che chiude la doccia mentre si insapona per non sprecare troppa acqua.ti voglio far notare inoltre ( e sono stata studentessa anch’io), che di studenti che vanno in giro con l’ultimo modello di iphone e di ipad,ce ne sono e ce ne sono tanti.e magari si lamentano della retta dell’universitá.allora io secondo il tuo modo di ragionare,dovrei dire che TUTTi gli studenti sono così,e che passano il tempo tirando sera,per farsi mantenere da mamma e papá,per cazzeggiare e non andare a lavorare?non é cosí naturalmente.inoltre,non vedo perché tu segui dei corsi in universitá e ti sembra giusto pagarli,e non ti sembra giusto pagare per un corso di cucina che ha comunque dei costi da parte di chi lo organizza.non lo capisco sinceramente.io per esempio lo vedo come un investimento in salute.90 € sono una cifra che magari con una birra in meno al sabato sera potresti raccimolare se veramente interessato.a meno che tu non faccia la vita del monaco buddista da te sopra citato,e non esci mai una volta in un anno e non vai in vacanza,non fai mai un aperitivo,non ti compri mai un paio di scarpe,vivi senza telefonino e pc (ma quello vedo che ce l’hai altrimenti non potresti scrivere qui)…allora é un discorso diverso.é sempre una questione di prioritá nella vita.il resto sono scuse.ti consiglio di documentarti un po prima di giudicare situazioni e persone che non conosci.qua di miliardari non ce ne sono.essere vegan fa parte anche di una visione del mondo di decrescita.mai sentito parlare di decrescita studente senza soldi?mai sentito parla di consumo consapevole?di consumo etico?ecco,magari studia anche questi argomenti giá che ci sei.

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  6. p.s. se conosci qualche monaco tibetano,mi faresti spedire anche a me delle bacche benedette (di gojj possibilmente che mi piacciono tanto). grazie

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  7. studente senza soldi 29 Gennaio 2013, 21:31

    @Loira: non volevo offendere nessuno con la mia opinione, cmq ti ringrazio per avermi così gentilmente risposto offrendo questi valide alternative.

    @Valentina C, dall’astio che si legge nella tua risposta posso intuire che il motto “i vegani amano gli animali ma odiano l’uomo” ha un fondamento di verità! Mi dispiace deluderti, ma non bevo… e di certo dopo aver finito di lavorare il sabato sera non esco a farmi una birra… l’unica cosa che voglio è un letto dove dormire! Inoltre il mio telefono l’ho acquistato 5 anni fa, e torna utile come torcia di notte, al massimo… Quando ci sono le vacanze è un sollievo, perchè almeno lavoro e basta, perchè anche se sono uno studente, non vuol dire che i miei genitori debbano pagare per me, e di certo non mi va di andare a mendicare da loro i soldi, lo trovo umiliante. La rabbia con cui rispondi mi fa pensare che percepisco lo stesso odio nelle critiche ricevute negli ultimi 10 anni per la scelta vegetariana e nell’ultimo anno per la scelta vegana. L’astio che viene così comunicato non è utile nel costruire un dialogo per avvicinare chi è curioso. Anche per questo molto spesso penso che ci sia della “chiusura” da parte dei vegani.
    L’aver fatto una scelta non implica che sia necessariamente quella giusta. Ti posso assicurare che l’università (parlo ovviamente per il corso che frequento io) non è un posto da cui escano teste pensanti, ma si è solo numeri, e menti da inquadrare. cmq non è questo il luogo adatto per esprimere dubbi o critiche, insomma, come ogni altro “luogo” (fisico e non) della società.

    PS non faccio la vita del monaco buddhista: l’anno scorso mi sono comprato un paio di scarpe!
    Monaci buddhisti ne conosco, ma nello specifico tibetani, no…

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  8. Tranquillo Studente! Non mi sono offesa, figurati!

    Reply
  9. http://valdovaccaro.blogspot.it/2010/07/il-fabbisogno-proteico-giornaliero.html

    http://valdovaccaro.blogspot.it/2010/08/proteine-scassamuscoli-o-prezioso-succo.html

    un paio di link per far conoscere l’opinione di qualcuno che mi sembra degno di attenzione in un approccio vegano all’alimentazione.
    qualcuno che esce dai binari della scienza medica alimentare e che porta avanti un approccio igienista dove la proteina non è la regina della moderna alimentazione.
    un’opinione diversa 😉

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  10. Ciao Dafne, grazie per i link.
    Durante i nostri corsi sulle proteine vegetali infatti cerchiamo di sfatare anche questo falso mito delle proteine sempre e ad ogni costo.
    🙂

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  11. Bella li, per me è un po fuori mano per caso avete intenzione di farne qualcuno nei pressi di Milano?

    Ciao grazie
    Alberto

    Reply
  12. ottimo, purtroppo in ambiente vegetariano/vegano impera ancora il mito della proteina, mentre trovo molto convincente (soprattutto condividendo l’idea di un’umanità per natura frugivora)il discorso degli igienisti in merito:
    “[…] la quota massima consentita dalle scuole igienistiche è di 25 grammi al giorno, quota raggiungibile in qualunque modo ortodosso o strambo che uno voglia mangiare a semplice sazietà, per cui è letteralmente impossibile andare in carenza proteica.” V. Vaccaro

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  13. studente senza soldi (e senza nome).il modo arrabbiato di risponderti,,é stato dettato dal fatto che TU hai attaccato in modo abbastanza fastidioso,tirando fuori la storia dei ricchi annoiati,e del golf club e delle bacche dei monaci.non é che io sono una persona piena di rabbia,mi arrabbio con le persone come te,che parlano senza conoscere le situazioni e giudicano.sei una contraddizione vivente.non puoi scrivere quello che hai scritto e poi non aspettarti critiche o reazioni.cosa vuol dire poi l’ultima frase…comunque non é questo il luogo adatto per esprimere critiche o dubbi.i dubbi e le critiche sono costruttive quando hanno una pregressa conoscenza di ció di cui si sta parlando.altrimenti quella si chiama provocazione.e a me i provocatori non sono mai piaciuti.detto questo,credo che ognuno risponda a se stesso delle proprie azioni,io mi sento di non nutrirmi di morte ed é stata una scelta consapevole ed attuata in piena libertá,é una scelta giusta per me,non ho mai detto ne pensato che sia giusta in assoluto.certo é che mi sento fortunata ad avere fatto questa scelta,perché vuol dire che ho ancora un cervello non anestetizzato da una societá che tenta di far credere che senza carne si sta male e che non si possa vivere senza.comunque il motto da te citato giuro non l’ho mai sentito.

    Reply
  14. Secondo noi la continua ricerca di cibi da cui attingere una buona quantità di proteine è anche legata alla vita che si fa (o meglio a quello che si fa nella vita!!). Noi andando in palestra, se anche per una sola settimana non prendiamo abbastanza proteine dopo un’ora di spinning scendiamo dalla bicicletta che sembriamo appena uscite dalla doccia!!ovviamente se non facessimo questo sport non ci accorgeremmo nemmeno della mancanza di proteine e non sentiremmo il bisogno di cercarne nei cibi!!
    Comunque cercheremo posti a Roma 🙂 …ma che tipo di “posto” servirebbe (all’aperto/chiuso, quanto spazioso, con particolari attrezzature, ecc.)? 🙂

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  15. uffa a roma mai niente 🙁
    mannaggia

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  16. @Alberto, a breve avremo una data su Milano. Ma ti consiglio di tenere d’occhio il sito perchè ci sono già un sacco di persone in attesa per Milano!
    @EnricaAnnalisa: un posto al chiuso, possibilmente con cucina attrezzata, tipo un agriturismo o un b&b! Oppure una casa privata, con una spaziosa cucina!
    @Malafemmena, stiamo cercando una location su Roma. Giro anche a te l’invito che ho fatto a EnricaAnnalisa, di aiutarci a cercare un posto! 🙂

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  17. Bella idea!

    @studente senza soldi:
    In effetti, da come ti sei espresso nel primo post, sembra che tu voglia più che altro provocare…magari e’ anche un po’ colpa del web nel senso che non sempre e’ chiaro il tono del messaggio, cosi’ succede che una battuta spiritosa possa sembrare arrogante e odiosa..
    Comunque sia 90 euro per un corso come questo mi sembra un prezzo ragionevole considerato che viene messo a disposizione il posto, il materiale etc etc…
    E non credo proprio che il Vegan sia interesse di golfisti ricchi e annoiati..puo’ essere di moda nel loro ambiente..ma le mode passano e quindi che veganismo sarebbe?
    …anche se (ma questo non e’ il tuo caso dato che sei vegano) e’ parere quasi del tutto comune che Vegan = Snob…tra gli onnivori, ovviamente.

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