Il tempeh

tempeh
Alimento estremamente particolare ed estremamente affascinante da trattare, il tempeh, da molti considerato un’evoluzione moderna del tofu o del seitan, in realtà trova origine in Indonesia nel sedicesimo secolo. Pochi ingredienti e moltissime proprietà rendono questo alimento unico nel suo genere: altro non è, nella sua versione più celebre, che fagioli di soia cotti, spezzettati e fermentati con un fungo, il Rhizopus Oligosporus, che crea un particolare micelio che lega la soia e assume la forma del classico panetto (la caratteristica muffetta bianca altro non è che il micelio); i tempi di fermentazione variano dalle 6 ore ai 5 giorni in base al sapore e di conseguenza all’aspetto che si vuole ottenere. Essendo a base di soia i suoi valori nutrizionali sono molto importanti, contiene tutti gli 8 aminoacidi essenziali (o 10 se si considerano tirosina e cistina) ed è ricchissimo di lisina. A differenza del tofu è ricco di fibre che regolano il colesterolo sanguigno, contiene 160-170 kcal ogni 100 g, pochissimi grassi saturi, abbondanti grassi polinsaturi come l’importantissimo acido linoleico e risulta essere molto digeribile grazie ai processi di ammollo, cottura, ma soprattutto a quello di fermentazione, che riducono enormemente gli “zuccheri” causa in molti soggetti di gas intestinali. Il processo di fermentazione, inoltre, rende la soia più morbida e tenera grazie agli enzimi prodotti dal fungo che predigeriscono le proteine rendendole più facilmente assimilabili dal nostro organismo. È uno dei pochissimi prodotti fermentati vegetali che viene preparato senza aggiunta di sale. Oltre alle vitamine del gruppo B di cui è ricco, il tempeh è un’ottima fonte di minerali resistenti al calore (magnesio, calcio, fosforo, ferro). Ottima fonte proteica con leggera carenza di carboidrati, tra i suoi vantaggi ha il fatto di prestarsi a piatti che vanno dall’antipasto al dolce in tempi di preparazione molto brevi. Una piccola nota va all’associazione di questo alimento come ricchissima fonte di vitamina B12: in realtà recenti studi hanno ridimensionato questa credenza. Si tratta di un alimento consigliato ai diabetici in quanto ha un’enorme disponibilità proteica; di contro all’assenza di zuccheri è sconsigliato a chi soffre di problemi ai reni in quanto la soia contiene acido ossalico, che in dosi troppo elevate può cristallizzare e accentuare il problema. Gli isoflavoni, naturalmente presenti nella soia, sono degli alleati per rafforzare le ossa e  per le donne nel periodo della menopausa.

Curiosità:
Troppa soia fa male!? Quello prodotto con la soia è il più famoso e conosciuto, ma esistono decine di versioni di tempeh che variano di Paese in Paese. Il tempeh viene prodotto praticamente con ogni tipo di legume, con i cereali, con il binomio cereale-legume e spesso con okara e cocco. Giramondo? Di certa origine Indonesiana, si ipotizza però una vera nascita in Cina e conseguente “esportazione”; nelle sue varianti con altri legumi e cereali trova moltissimo consumo e produzione in America del Sud. Come si dice? Ognuno lo pronuncia in maniera diversa, gli accenti cadono qua e là, ma la pronuncia originale indonesiana è temp-ay o tem-pay (pronuncia tèmpài). Chiedendovi scusa! Probabilmente alcuni di voi già lo sanno, ma il tempeh è una delle mie fissazioni alimentari, sono un tempeh-addicted come direbbero oltreoceano, quindi parlare in maniera obiettiva (in bene e in male) mi è stato difficile, ma spero di esserci riuscito, suvvia.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Luca?? quante bellissime e è informazioni, grazie!! Non sapevo che i minerali contenuti fossero resistenti al calore e …beh praticamente tutte le ricchezze di cui hai scritto non le sapevo. In effetti essendo neutro si potrebbe usare x i dolci….mai pensato?? Aspetterò la tua preziosa prossima pubblicazione ??

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  2. …hem scusa volevo dire bellissime e utilissime!! 😆 😆

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  3. Bellissimo articolo! Anche io come te sono un fan del tempeh, ?

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  4. Ciao Luca. Grazie tante per le preziose informazioni. Peccato che non riesco proprio a mangiarlo, il suo sapore mi ricorda, per qualche motivo, il crudelissimo fegato animale che non mi piaceva nemmeno da onnivora… o forse ho beccato del tempeh andato a male? Esiste un modo per redere il suo sapore un po’ più blando così da poterlo tollerare? O è uno di quei cibi che o lo ami o lo odi come il coriandolo? Mi piacerebbe poterlo consumare, in genere amo i prodotti fermentati, specialmente il miso. Grazie.

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  5. Tempeh,tempeh..l’ho fatto alcune volte. Molto dipende come lo si cucina. Come il tofu. Il mio primo approcio era disastroso non sapendolo preparare,invece ora non posso farne meno.

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  6. L andato a male non credo altrimenti la confezione dovrebbe esser stata “gonfia d’aria” e il gusto pungentissimo e piccante-acido, io personalmente lo reputo un alimento che o lo si ama o lo si odia, moltissimi qui nel blog alla prima esperienza con il tempeh son rimasti delusi o straniti, per i metodi di consumo ti rimando alle ricette già pubblicate qui nel blog, ci sono idee bellissime e molto variegate, scrivi nel motore di ricerca tempeh e lasciati ispirare

    bless and love!

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  7. Buono il tempeh… in tutte le salse! 😆

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  8. Grazie mille per la tua risposta.

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  9. prego L, buonadomenica!

    bless and love!

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  10. se avete suggerimenti per altri alimenti sono sempre i benvenuti

    bless and love!

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  11. Luca, mille grazie! Il tempeh l’ho conosciuto poco tempo fa e concordo con Veruska: quando impari a cucinarlo, non ne puoi più fare a meno! Non lo uso spesso però mi piace tanto. Credo che stia ad ognuno di noi “personalizzarlo” come meglio crede. Non sapevo che avesse così tante proprietà positive e soprattutto ignoravo il fatto che ce ne fossero di tipi diversi: starò più attenta la prossima volta in cui l’acquisto.
    L’ho usato giusto sabato per preparare un semplice piatto di pasta condito con porri, tempeh e crema vegetale a base di soia. Molto buono! Grazie ancora per le tue informazioni!! Buon lunedì a tutti!

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  12. Luca grazie della tua disponibilità. Io propongo di approfondire…il RISO.Lo so chi no lo conosce eppure ce ne sono tante varietà..

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  13. molto molto interessante V, ottima idea

    bless and love!

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  14. Ciao Luca… 🙂
    Tempeh… lo mangio davvero poco, cerco di consumare poca soia… a dire il vero mi è capitato solo due volte… ha un sapore piacevolmente intrigante… 🙂
    Non sapevo che si potesse realizzare con altri legumi.
    Grazie per aver condiviso questo post.
    Buona giornata…! 🙂

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  15. Che dire del tempeh.. Basta farlo marinare e poi è squisito in qualsiasi modo lo si faccia! È il mio alimento preferito tra quelli “tipicamente vegani”, anche se è quello che trovo con più difficoltà 🙁
    Comunque è fantastico sapere che abbia anche tutte queste sostanze nutritive.
    Grazie Luca!

    Reply

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