Gelato al thé verde matcha

Questo l’avevo promesso a Sauro… quindi in mancanza di poterglielo far assaggiare glielo mando in fotografia 😉

Ingredienti:

400 grammi di yogurt di soja naturale (il mio era autoprodotto yeah!)

2 c.m. di sciroppo d’acero

1 c.m. di zucchero di canna

2 c.c. di thé verde matcha

amarene sciroppate

la ricetta originale prevedeva anche dei pistacchi frullati, ma l’ho fatto una volta e non mi era piaciuto il fatto di sentire la granella nel gelato, ma se volete potete metterne 100 grammi, o anche solo in decorazione sopra

Procedimento:

_Miscelare gli ingredienti in una terrina e poi versare il composto in una gelatiera, farla girare per circa 30 minuti o seguire le istruzioni del vostro elettrodomestico.

Io ho quella del Kenwood e quindi verso il composto con l’elica in funzione, altrimenti il composto si ghiaccia subito e il gelato si forma male, o l’elica si incastra, invece deve cominciare subito a girare, quindi é importante che l’elica sia già in funzione.

Il tavolo avevo promesso a Mariagrazia che glielo mostravo (sul tavolo c’é una vecchia lampada recuperata, sotto il tavolo un mobiletto in legno con cassetti curvi di recupero)… così ci ho aggiunto anche le sedie… sono una parte dei nostri recuperi “di strada” e non, la poltroncina arancione e la sedia nera sono in sky e sono originali degli anni ’70, l’ultima é una Arne Jacobsen originale! Da non crederci! 😆

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Uuuuhhh… sai che sono Riuscita anch io a Trovare del Te Matcha…CONTENTA… sono Entusiasta… ancora chiuso… Appena lo Inaugura Posterò… COmplimenti x le Sedie….Uuuhhh… Kizz

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  2. Dev’essere molto buono questo gelato al tè verde. Brava 😉

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  3. Sorry… Cmq… il Tuo Gelato è SUPERRRRRR…ehehe… RiKiz

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  4. mannaggiaaaaaaaaaaa….devo comprare una gelatiera!!1Mi manca….deve essere buonissimo!!!!

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  5. che bellissimo gelato e che fantastiche sedie!!! WOOOOWWW!!!

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  6. Mi ero sempre chiesto come facevano il gelato al té verde!
    Ma che bello, non pensavo fosse così facile da fare!
    Grazieeeeee!

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  7. voglio il matcha e non riesco a trovarlo uffa! il tuo gelato mi ispira tantissimo ma soprattutto complimenti per i “recuperi”…anche casa mia ne è piena e questo la rende, a mio avviso, calda ed accogliente.. ^__^

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  8. Ciao Pizza!! ll gelato deve essere buonissimo, immagino che il tè gli conferisca una ulteriore nota di rinfrescante.
    Sono belle anche le foto dei “recuperi di strada”…non so se è la stessa cosa che usa qui, ma capita spessissimo di trovare sui muretti delle case, o appena fuori dalle case stesse, delle cose…che possono essere mobili, libri, piante, eccetera. è proprio una prassi, se vedi che le cose sono lì sai che le puoi prendere perchè lo scopo è proprio quello. io la trovo una cosa splendida e molto “civile”. in questo anni ho preso un sacco di libri, ho adottato una pianta grassa di dimensioni ragguardevoli, due ceste dell’ikea e una volta delle mele da cucina…erano depositate in un cestino e c’era scritto “please help yourself”…mi è sembrato carinissimo!

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  9. Sai Barbara tempo fa avevo visto su una rivista il gelato verde al tè [bancha possibile? Non me ne intendo proprio in materia ] Nella ricetta, facilmente veganizzabile e per quello messa da parte, avevano aggiunto anche dei semi di sesamo nero. Oggi mi hanno regalato la cialdiera, evviva!
    Deve essere proprio goduriosa il topping con le amarene.
    Fortuna la tua con le sedie di recupero!

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  10. Che meraviglia il tavolino! Mi piace un sacco il mobiletto con i 3 cassetti rotondi! Bravissima! Mi piacciono un sacco questi recuperi!

    Eleonora, sarebbe bellissimo se anche qui ci si organizzasse in questo modo. Trovo sia una grande forma di rispetto per le cose. Mi raccontarono che in alcune zone della Germania esistono degli spazi appositi dove poter lasciare oggetti che non si utilizzano più ma che sono ancora in buono stato e possono essere utili ad altre persone.

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  11. @Flavia: grazie, il thé verde jap a me piace molto, anche se ogni thé ha un sapore diverso e particolare!
    Quando ho esagerato la sera prima mi faccio un litro di sencha e me lo bevo nella mattinata: ti rimette in forma in un battibaleno! 😆
    @Xuxa: grazie, anche se non tutto é merito mio, ho veganizzato e un po’ modificato una ricetta che ho trovato su un libro di gelati che mi ha regalato mio marito…
    @Soele: grazie, ma anche senza gelatiera dovrebbe venire bene, ci sono un sacco di ricette qui che parlano di gelati fatti con banane congelate, credo che banana+thé verde stia bene… sarebbe da provare!
    @Mauschen: grazie qui il riciclo é una regola di vita! Non solo mobili, ma anche vestiti e vasellame e… e…
    @Evelyne: si, il thé verde deve piacere… ma se piace puoi metterlo dapperttutto! Anche nelle torte! 🙂
    @Marta: guarda su internet o in un negozietto asiatico, o nelle botteghe equo-solidali… l’unica cosa che posso dirti é che per avere un buon thé verde… purtroppo costa! Non te lo regalano… le boccette della foto costano, qui a Parigi circa 15 euro/cad!!! Ma che differenza! In compenso risparmio sulle sedie come vedi! Ah ah ah!
    @Eleonora: si, anche qui funziona così, le persone che si vogliono sbarazzare delle cose le mettono sul marciapiede, in teoria chiedono il ritiro al Comune (é un servizio gratuito), in realtà spesso mettono gli oggetti vicino ai bidoni delle immondizie e le persone che passano possono “servirsi”, nel senso che appoggiano le cose in maniera che restino pulite, in borse per essere portate via agevolmente. Noi abbiamo trovato molti libri, che abbiamo sia tenuto, che venduto, che regalato… insomma, l’importante é non sprecare! A me piace molto l’idea che gli oggetti abbiano già avuto una vita, che siano vissuti! Qui mettono un biglietto per gli elettrodomestici, oppure se non funzionano tagliano il filo, così chi li vuole capisce già che se c’é il filo funzionano, altrimenti no.
    @Andrada: in questa ricetta parlavano di matcha… ogni thé ha il suo sapore, per esempio il sencha nei dolci si ossida e diventa marrone, per il gelato sarebbe da provare… carina l’idea dei semini, devono essere buoni nel gelato! Prossimamente mi metterò anch’io a fare le cialde: ho la ricetta sul libro di Dora e Roberto, quello che hanno presentato alla sagra!
    @Laura: in Italia credo che non sia così facile, spero anch’io che prenderà piede questa abitudine, é un ottimo sistema, io ho una vicina di casa che mi ha regalato dei vestiti, ne ho tenuti diversi perché erano veramente belli e buoni, ma in Italia cose del genere ci si vergogna a farle… Già il fatto di parlarne però abitua le persone a riflettere.
    Il mobiletto con i cassetti faceva parte di una libreria in stile “barca” che purtroppo non ho potuto tenere… La maniglietta centrale mancava, quindi ne abbiamo recuperata una vecchia di ceramica… La penultima sedia (quella in legno scuro) erano i padri lazaristi del condominio vicino al nostro che l’avevano eliminata perché il fondo era scollato, noi l’abbiamo restaurata… E’ comodissima! Insomma con due tam-tam e qualche altro pezzo avete visto anche il nostro salotto! :mrgreen:

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  12. Sì è vero, per lo più in Italia ci si vergogna del recupero, ma per fortuna conosco un sacco di gente che, più o meno silenziosamente, lo fa. Una mia amica era specializzata in vasi di coccio (tutto il suo terrazzo era stato “arredato” così) e spesso vedo con piacere che oggetti appoggiati vicino ai secchi della spazzatura spariscono prima che vengano i netturbini a raccoglierli. Lo scambio di vestiti tra amiche poi piace molto… ma riconosco che la mentalità è ancora chiusa. Come te trovo che recuperare anzichè prendere nuovo dia più valore alla cosa, è come se l’oggetto continui a vivere e a raccontare storie.
    Buona serata!

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  13. Ma penso che già parlandone e facendone partecipi gli altri le mentalità possono cambiare… in meglio ovviamente! 🙂

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  14. Ah Ah io sono sempre vissuta di recuperi, vestiti, mobili, libri,e ho sempre pensato alla storia delle persone che li hanno usati, c’è un che di calore umano..Oltre al fatto che sono ecologista molto ista, insomma il RereRe non è solo in cucina 😀 Questo gelato intriga perfino me che non amo i dolci, bravissima

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  15. Che meraviglia di ricetta che, per me, è troppo difficile non avendo una gelatiera moderna.
    Ne ho una che ho trovato recentemente a casa di mia mamma ma deve avere una trentina d’anni. Praticamente è una specie di teglia rotonda di alluminio con un coperchio che ha, nella parte sottostante l’elica e al suo interno il motorino.
    Quanto al recupero, che meraviglia!!!! Le sedie sono una più bella dell’altra. E poi , adoro Arne Jacobsen tanto che in cucina ho le Ant di 4 colori!
    L’unica cosa che ho recuperato dalla spazzatura è un espositore di caramelle anni 70 (lo posterò) in cui ho disposto dei CD.

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  16. Ah eccolo il cugino del mio tavolo! ma è bianco non azzurro! il mio è verde acqua, pessimamente verniciato da me… chissà quando avrò il tempo di ritornarci sopra…
    Spettacolare la collezione di sedie… noi ne abbiamo diverse in stile paesano, ma sarebbero da mettere a posto e non abbiamo tempo!
    Il tè matcha mi incuriosisce, ma dato il prezzo finora non mi sono decisa a prenderlo… qui trasformato in gelato è una vera raffinatezza! oh la la!
    sempre avanti con il ReReRe!
    😉

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  17. che bello questo gelato!
    anche qui a Berlino impera l’abitudine di riciclare, e di mettere i mobili usati in strada (non in tutti i quartieri però).
    tra l’altro c’è anche un sito per regalare cose che non servono più, io lo uso spesso.
    sono contenta al pensiero che niente vada buttato ma riciclato.

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  18. @Annalisa: infatti noi siamo gli strani della famiglia… :mrgreen:
    Il gelato con questo tipo di thé non é per niente dolce: per questo mi piace molto!
    @Titti: io ti consiglierei di provarla la tua gelatiera perché credo sia meno vecchia come concetto di quello che credi tu, é fatta come la mia: io ho un recipiente che metti in congelatore almeno 24 ore prima, quando é gelato lo metto nel robot che mi farà girare l’elica e verso il composto che ghiaccerà cedendo il suo calore alle pareti ghiacciate, insomma non é una super gelatiera che ha la pompa che produce il freddo… ma il gelato viene bene lo stesso. Provala, puoi fare anche questa ricetta senza thé verde, al limite ci metti un po’ di vodka e succo di limone e avrai un sorbetto e non sprecherai niente!
    Il design svedese a noi piace molto (il gelato é nei bicchieri di Aino Aalto…)
    @Mariagrazia: se guardi bene il cassetto é bianco, ma il tavolo é azzurrino… 🙂 Noi lavoriamo in coppia, mio marito ha le mani d’oro per restaurare, io invece le pulisco a fondo… tornano quasi nuove!
    @Daniela: penso sia prerogativa delle grandi città, amici che sono andati a Barcellona (forse me ne parlava anche Mirko proprio) mi hanno detto che funziona così anche lì, credo sia una questione di apertura mentale e abitudini di vita già radicate… Viva il riciclo! 🙂

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  19. Che bonezza.. Lo voglio anch’iooooooooooo!!!
    Stupende le sedie del riciclo.. E che riciclo meraviglioso aggiungerei! 😀

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  20. A me piace molto il tè verde, mi piacerrebbe assaggiare questa bontà.

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  21. Che meraviglia! E le tue sedie sono bellissime! Nel posto dove lavoravo un tempo pensa che c’erano 150 sedie tutte diverse riciclate e non. Bellissimo!

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  22. @Mimi: grazie! E’ facilissimo da fare!
    @Tati: avevo pensato di farlo anche con le banane congelate al posto dello yogurt… per chi non ha la gelatiera penso venga bene ugualmente…
    @Mirko: ecco chi mi aveva parlato di questa cosa delle sedie! Quindi sei tu che mi hai “istigata” a mostravi le sedie! 🙂

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  23. Fantastico il gelato e fantastiche le sedie da re 🙂 Ciao carissima

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  24. Superlativo questo gelato!!

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  25. Barbara, non ho ancora provato la gelatiera antidiluviana perchè non ho capito come funziona! Dunque, il recipiente della gelatiera, ehmm.. d’antan.. va messo in congelatore per 24 ore.
    Poi frullo i miei ingredienti nel mixer (ho anche il the verde solubile preso in Giappone) e li metto nella gelatiera fredda e inizio a far girare l’elica? Ho capito bene?
    Approfitto petr ringraziarti di avermi fatto scoprire la ricetta di Mirko sugli gnocchi gluten free perchè oggi l’ho seguita (per ora solo le indicazioni fino alla cottura dell’amido) e mi è venuta bene! Sono contenta anche per il fatto che, quando faccio il seitan, non butto via niente! Bacio

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  26. Si, congeli il recipiente, prepari prima gli ingredienti, che più freddi sono e meglio é, il mio robot consiglia di mettere in frigo anche l’elica, lo yogurt é già freddo di suo, io ho mischiato tutto con la forchetta, io ho usato del thé matcha, quello in polvere iper sottile, non del thé solubile tipo sencha che si scioglie completamente nell’acqua: sono due tipi completamente diversi. Fai girare per circa mezz’ora e controlli a occhio che il gelato “prenda”.

    Anche qui grande periodo di seitan… oggi al limone! 😉

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  27. freschissimoooo!!

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  28. Ci proverò! Poi ti so dire. A proposito di the, effettivamente ho comperato in Jap del the solubile in acqua. Non va bene per il gelato? Per la omelette ti ho risposto sulla mia ricetta My omelette.
    bacio

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  29. Una volta ho provato a usarlo per un pan di spagna veg e si é ossidato, diventando marrone e brutto, e anche il sapore non era magnifico… ma restando crudo nel gelato non saprei, forse funziona meglio, io proverei lo stesso 🙂 Ma poi mi racconti eh! 😉

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