Finocchio


Padrone delle tavole invernali il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta della famiglia delle Ombrellifere ricco di minerali e vitamine, noto per le sue qualità depurative e amico di tutto l’apparato gastrointestinale.
Le sue  proprietà depurative sono in particolare a carico del fegato e del sangue.
Del finocchio si conoscono diverse varietà dal  dulce o romano, coltivato per i frutti da cui si ricava l’essenza e coltivato come verdura per le grosse guaine fogliari carnose al capillaceum (finocchio selvatico) al  sativum, fino alla varietà piperitum.
I finocchi, sono ricchi di princìpi attivi che li rendono particolarmente utili per gotta, astenia, inappetenza, reumatismi, flatulenza, vomito evista debole.
Ricco di flavonoidi (o fitoestrogeni) sostanze estrogeniche naturali, ha un effetto equilibrante sui livelli ormonali femminili, può favorire la regolarizzazione del ciclo mestruale, la secrezione lattea e prevenire il tumore al seno.
Agisce sul fegato  regolarizzando e migliorando la funzione epatica ed inoltre sul sistema nervoso prevenendo e/o alleviando gli spasmi muscolari, in erboristeria e fitofarmacia il finocchio è indicato contro dispepsie, pesantezza di stomaco, flatulenza, meteorismo, colite, tosse ed infiammazione delle vie aree.
Guardando alla composizione la prima caratteristica che balza all’occhio  è l’elevata percentuale di acqua, circa il 93%, interessante è il contenuto di fibra di circa2,2 grammi per 100 di prodotto. L’apporto di sali minerali e vitamine è notevole spicca il  calcio (circa 45 mg) ma anche fosforo, ferro, potassio, zinco e selenio.
Ben presenti anche le vitamine A e C, importanti antiossidanti che aiutano l’organismo a contrastare i radicali liberi e a rallentare l’invecchiamento cellulare.
A impreziosire questo alimento in chiave dietetica spicca l’apporto calorico che è veramente minimo di circa 9 kcal per 100 grammi ma, coadiuvato da una buona presenza di fibra (specialmente se consumato crudo o poco cotto) ha un buon potere saziante.
Caratteristica di questa pianta è che sia alimentarmente che in via farmaceutico/terapistica si consuma tutto , dal gambo ai fiori alla cosiddetta “barba” al frutto vero e proprio (grumolo).
Una piccola nota in merito al grumolo, credenza popolare è che i finocchi si dividano in maschi  e femmine (più cicciotti o più affusolati) , in realtà questa distinzione non esiste, la forma dipende dalle sementi e dal tipo di terreno in cui si sviluppano.
Piccolo cenno storico-mitologico: senza di lui non avremmo la civiltà….fu infatti  grazie a una pianta di finocchio che Prometeo riuscì a rubare il fuoco a suo  cugino Zeus mettendo a segno il primo “grande furto” di tutti i tempi. Il re degli dèi fu beffato dall’astuto Prometeo che, arrampicatosi sull’Olimpo, nascose una scintilla della  fiamma nella cavità di un gambo di finocchio selvatico e ne fece dono agli uomini.
Una mossa che mandò Zeus su tutte le furie, ma in compenso fece di Prometeo il padre fondatore della gastronomia….

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Buonissimi i finocchi e fanno davvero tanto bene! bella recensione

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  2. Molto interessante questo articolo! 😉
    E’ vero che i finocchi non sono ortaggi “maschi” e “femmine”, ma ho osservato che nei supermercati quelli meno carnosi, dalla forma più appiattita e più “coriacei” all’esterno sono venduti col nome di “finocchina” e costano meno.

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  3. Adoro il finocchio !
    Le ricette sono tante per poterlo preparare : crema , al forno gratinato, in umido , in casseruola con alte verdure… ma lo consumo prevalentemente crudo ad insalata, con arance ed olive e negli estratti!
    Grazie Luca per La esaustiva, com’è sempre,descrizione!

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  4. Ciao Luca, bellissimo articolo.
    Il finocchio è il mio piatto di insalata preferito. Tagliato a cubetti olio e limone!
    🙂

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  5. Ottimo articolo come sempre ormai sei un must 😀

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  6. Io i finocchi li mangio anche a merenda. Come spezzafame! Li adoro! Ottimi anche per chi come me allatta perché stimolano la produzione di latte 😉

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  7. Articolo molto interessante, bellissimo anche l’accenno alla mitologia, che mi affascina sempre!

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