L’orto dei miei suocere trabocca di delizie e non si riesce a star al passo con la produzione di ortaggi pur mangiandone a vagonate ed essendo in ben tre famiglie ad usufruirne. Sicché la preparazione di conserve è d’obbligo, anche perché il congelatore ormai è pieno da un pezzo! Si prospetta un simpatico inverno al profumo d’estate!
Ingredienti:
fagiolini
olio evo
aceto di vino
acqua
sale
aglio
basilico
Procedimento:
Portare ad ebollizione una soluzione di 2 parti d’acqua e 1 parte d’aceto (io 3 l in totale per 1,5 kg di fagiolini), salate a piacere (io 1 cucchiaio di sale grosso) e immergetevi i fagiolini. Fateli cuocere per 5 minuti o poco più dalla ripresa del bollore, scolateli al dente e asciugateli su un telo pulito che non profumi di detersivo o ammorbidente. Intanto sterilizzate vasetti e coperchi facendoli bollire in acqua, fateli scolare capovolti. Riempite i vasetti coi fagiolini aggiungendo aglio e basilico o altri odori che amate. Coprite d’olio evo e assicuratevi che non ci siamo bolle d’aria prima di riavvitare i coperchi. Vi consiglio di premere sulla superficie con un cucchiaio, in modo che i fagiolini restino ben sommersi e che le eventuali bolle d’aria risalgano. Riponete in luogo buio e fresco e armatevi di speranza e pazienza. Shanti, amici!
Già che c’ero ho fatto anche le melanzane: con aglio, menta e peperoncino! 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Meraviglia.
che delizia! li farò presto! grazie cara vale!
per l incontro, come ho gia scritto non ce l’ho fatta a contattarti non ho avuto un giorno libero…sigh!
ma ci rifaremo!!!! baciiii
@Nica: 🙁 Baci, ragazze!
Buona idea quella di fare i fagiolini sott’olio! Cosí ne avrai provvista per l’inverno 😉 ! Io di solito faccio cosí con i funghi, quando ne trovo tanti…
Lali, anche i funghi vanno sbollentati in acqua e aceto?
bbbbuoni!!
Vale io seguo una procedura un p o’ diversa dalla tua, insegnatami da un mio amico cuoco: tutto quello che si intende inserire nel barattolo, sott’olio, va cotto in 2 parti d’aceto e 1 di acqua (quindi anche gli eventuali odori aglio, cipolla, rosmarino, basilico etc…)per scongiurare lo sviluppo della tossina botulinica. Per i funghi porcini (Boletus Edulis) e gli champignons coltivati bastano 20 minuti, i chiodini (Armillariella Mellea) invece necessitano di eliminazione dei gambi e di prebollitura dei soli cappelli (gettando la prima acqua di bollitura)sennò fanno male, con bollitura in acqua e aceto protratta per 40 minuti; stessa cosa per i Boletus Luridus (si mangia solo il cappello) e le Amanita Rubescens, poiché contengono tossine termolabili. Dopo la cottura in acqua e aceto, seguo anch’io una procedura uguale alla tua.
Scusa, dimenticavo… gli odori e le piante aromatiche basta inserirle nela miscela di aceto ed acqua in ebollizione gli ultimi 5, 7 minuti, sennò si cuociono! Ciao!
Veramente il dubbio che dovessi bollire gli odori m’era venuto…ma poi qualcuno mi ha tranquillizzata…Speriamo di non dover buttare tutto! 🙁 Lo scopriremo prossimamente…
Se li finisci in fretta non dovrebbero esserci problemi 🙄 Il problema é tutto legato alla presenza dell’olio… infatti spesso io faccio delle conserve in salamoia per evitare di dover usare sempre l’aceto…
Cioè? Perché è l’olio il problema? In che senso? Scusami, sono reduce da una 2 giorni di mercatino e non ci arrivo da sola… 🙂
@ValeVico : credo si riferiscano al botulino, possibile con conserve in olio. Un coppia di amici purtroppo ne è stata colpita e dopo un ricovero prolungato in ospedale, lui è guarito, lei ha vivacchiato per un anno e poi è mancata (aveva il Parkinson), quindi quando sento parlare di botulino mi viene la pelle d’oca.
Ah, ok! Mi stanno venendo le paranoie…conosco molta gente che usa una soluzione di 2 parti d’acqua e 1 d’aceto, ma a questo punto non vorrei aver fatto una cavolata… 🙁
P.S. Comunque ho letto molti articoli sul botulino prima di cimentarmi nella produzione di verdure sott’olio…e ho rispettato tutte le condizioni per evitare che le conserve ne siano intaccate. Mia madre è una vita che fa le marmellate senza zucchero, eppure si dice che lo zucchero sia indispensabile per la conservazione della frutta… Come sempre, ci sono tanti fattori che influiscono e l’importante è usare buonsenso e consapevolezza di ciò che si sta facendo. Shanti.
A volte il buonsenso non basta se ci si mette anche la sfiga. Questa signora di cui parlavo faceva conserve e composte da quasi 50 anni ed è rimasta fregata pure lei, povera Lolli, era una persona splendida.
Comunque le marmellate e confetture non hanno mai problemi e neppure i sottaceti. E’ un batterio anaerobico, quindi si può sviluppare solo nei sottoli male sterilizzati o solo pastorizzati.
Grazie!!
Sí Vale, é proprio come dice Giunela! Negli altri sistemi di conservazione fai prestoad accorgerti che qualcosa non va per la presenza di muffe e cattivo sapore che scoraggiano l’assaggio…
Volevo dire cattivo odore