Conchiglioni cavolo nero e pomodori

Oggi vi propongo la ricetta per preparare dei conchiglioni ripieni di un pesto con cavolonero, anacardi e pomodori secchi tipo Ciliegino di Agriblea, perfetto per questo condimento, ho scelto i conchiglioni calabresi. L’aggiunta dei pomodorini secchi Ciliegino di Agriblea rendono il pesto, saporito morbido e gustoso.
Ingredienti:
500 g di conchiglioni
350 g di cavolo nero
100 g di pomodorini secchi tipo Ciliegino di Agriblea
30 g di anacardi
1 spicchio d’aglio
5 cucchiai di olio di oliva extravergine
sale q.b.
Procedimento:
Separare le foglie del cavolo nero dai gambi ed eliminare anche la costa centrale, più dura, delle foglie più grandi. Scottare, per 6-10 minuti circa, in abbondante acqua salata, trascorso il tempo scolarle con una schiumarola conservando al caldo l’acqua di cottura. Lasciarle raffreddare sotto il getto di acqua fredda (per fissare la clorofilla) in modo che restano di un bel verde intenso e poi strizzarle delicatamente. Unire in un recipiente il cavolo nero cotto, lo spicchio d’aglio, l’olio, gli anacardi e metà pomodorini secchi e frullare il tutto con un frullatore a immersione. Se il composto risultasse difficile da frullare, diluirlo con un po’ d’acqua di cottura degli ortaggi. Lessare i conchiglioni nell’acqua riportata a bollore e scolarli al dente. Condirli col pesto di cavolo nero. Distribuire la pasta in un vassoio  e lasciarli al caldo nel forno preriscaldato. Servire con un filo di olio evo e cospargendo gli altri pomodorini Ciliegino di Agriblea per decorazione.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog

Pubblicato da BascoFrancesco

Vegano dal 2012, chef e food photographer. Ha collaborato con diversi ristoranti e con tantissime aziende fornendo la propria consulenza. Condivide la sua cucina con gli altri tramite il suo sito promuovendo il cibo sano, etico e consapevole. L La sua cucina è semplice e segue queste linee guida: A volte basta veramente poco per preparare qualcosa che sia delizioso per gli occhi, per lo spirito e per il palato. Cucinare vegano non vuol dire impazzire alla ricerca di alimenti dai nomi impronunciabili. E' bello conoscere ingredienti nuovi, ma la cucina è, e deve rimanere, accessibile a tutti. Un vegano non mangia solo carote crude o intrugli difficilissimi da preparare. Farina, zucchero e olio ci sono in ogni dispensa, indipendentemente dalla scelta alimentare di chi ha fatto la spesa. Questo sono io, Francesco. Non parlo tanto, ma quando inizio non mi fermo più. Ho sempre tanta voglia di fare e provare cose nuove, questo vale per tutte le cose della vita. Amo i particolari, fotografare, il design, il nuoto, le passeggiate, mangiare, il colore blu, la sincerità, la musica, l’amicizia vera, un abbraccio, il sorriso, i colori, la cucina… e la vita!