Cecina toscana

Non c’è pizzeria al taglio della mia città che non sforni continuamente questa cecina (da noi viene chiamata Calda-Calda) è uno dei piatti tipici locali, è buonissima e siccome piace molto anche a mio figlio, ho cercato la farina di ceci biologica ed ho provato a farla per la prima volta in vita mia. Che soddisfazione!!!!  Già quando era in forno si sentiva un odorino per tutta la casa che prometteva bene. E in effetti anche il sapore non ha di certo deluso. E’ buona appena fatta, tuttavia se ne rimanesse anche scaldata è passabile:

Ingredienti (per 4 persone):

200 g di farina di ceci
3 cucchiai più quello per ungere la teglia di olio evo
750 ml di acqua
8-10 g di sale fino
pepe qb (facoltativo)

Procedimento:
Mettete nella terrina la farina a fontana e versatevi, poco alla volta, nel centro l’acqua, mescolando con cura. Salate, mescolare e lasciate riposare nella terrina, la farinata per tutta la notte. Al mattino togliete con il mestolo forato la schiuma se si sarà formata in superficie, aggiungete l’olio e mescolate in modo che assorba il condimento. Accendere il forno a 250° e scaldare la teglia, toglierla (occhio a non scottarsi) ungerla con un po’ di olio e versarci sopra il liquido preparato, la cecina non dovrebbe superare i 7-8 millimetri di altezza e comunque non più di 1 centimetro poi chiaramente dipende dai gusti. Sistemare la teglia nella guida più bassa e lasciare cuocere per 45 minuti, controllare che non cuocia troppo sopra (comunque deve rimanere dorata in superficie come si vede nella foto), in questo caso coprire con un foglio di alluminio e continuare a cuocere. La cottura dipende anche un po’ dai forni. Ci vuole un attimo di pazienza ma più che altro attenzione, ma ne vale la pena perché il risultato è meravigliosamente buono!!! Deve rimanere morbida (ma non troppo molliccia) e dai lati croccantina. Togliere dal forno spolverizzarla con del pepe (facoltativo) e servire ancora calda tagliata a pezzi .

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ciao, secondo te potrei farla anche nel fornetto piccolo?

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  2. Certo quella che vedi nella foto è fatta con il fornetto elettrico piccolo, ciao.

    Reply
  3. Fantastico, grazie mille!

    Reply
  4. CIAO A TUTTI MI CHIAMO GIOVANNI ED E’ LA PRIMA VOLTA CHE SCRIVO SU UN BLOG
    PUO’ ESSERE CHE ABBIA SBAGLIATO TIPOLOGIA MA E’ IL PRIMO CHE MI HA DATO LA POSSIBILITA’ DI SCRIVERE.
    VORREI CHIEDERE UN CONSIGLIO,IO DOMENICA PARTIRO’ DA MILANO PER RISPESCIA GROSSETO (PER LAVORO).LA MIA INTENZIONE E’ QUELLA DI FERMARMI DA QUELLE PARTI (CECINA E DINTORNI) PER MANGIARE E VEDERE LA GARA DI MOTO (MOTOGP).
    MI SAPRESTE CONSIGLIARE QUALCHE POSTO. UN RISTORANTE CON TV.
    VI RINGRAZIO
    GIOVANNI

    Reply
  5. La Cecina più buona è quella della pizzeria ” IL MONTINO ” di Pisa……fantastica….anche dentro la focaccia calda……..

    Reply
  6. E no Roberto la cecina più buona è la mia che è anche biologica :mrgreen: sto scherzando, ne riparliamo però quando metto il forno a legna in giardino 😉 Non ho provato quella di Pisa ma ho provato quella della pizzeria margherita di Carrara è favolosa pensa che mio fratello che abita a Firenze ogni tanto viene apposta per farsene una scorpacciata…e la mette dentro la focaccia appena sfornata….uhmmmmmmm libidineeeeeeee

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  7. a me la cecina brucia sempre…ora provo questa ricetta!

    Reply
  8. Ciao fromtheworld,
    la cottura della cecina va regolata ad una temperatura molto più bassa della pizza o focaccia e mi raccomando a ungere bene la teglia.
    🙂

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  9. Ciao..spero che la mia cecina sara’ buona come quella di Carrara..ma ne dubito!!!Poi ve lo faccio sapere..al momento il profumo non e’ male!!Ciao a tutti dalla sperduta Papua!(Papua New Guinea)..Una Camaiorese nella Papua..non lo trovate buffo!!!

    Reply
  10. L’HO BRUCIATA!!!!!!!!!Lo sapevo che andava a finire cosi’…ho il forno elettrico..che schifezza!!!Va’ be’… provero’ a farla di nuovo!

    Reply
  11. Ciao Debora,
    accidenti!,,, anche con il forno elettrico non deve bruciarti uhn bel niente… Ma a quanti gradi hai impostato la cottura???

    Reply
  12. Ciao Sauro..ho messo la “cecina” a 250…un po’ troppino vero???Se tu sai darmi un consiglio per favore..non esitare..lo apprezzerei tantissimo!!!Ti aspetto..e grazie mille!!

    Reply
  13. Ciao Debora, la temperatura a cui cuocere la cecina dipende da diversi fattori. Innanzitutto la bruciatura può essere sia da sotto che da sopra ed ovviamente a seconda del caso il rimedio da seguire è diverso, poi bisogna vedere se il forno è ventilato o no e nel caso che non lo sia, l’altezza della teglia nel forno fa certamente la differenza, per non dimenticare poi il materiale scelto per la teglia che cambia sostanzialmente il risultato. Comunque sia con qualunque forno e qualunque teglia è assolutamente possibile ottenere una buonissima cecina, basta effettuare un pò di prove fino a capire il giusto equilibrio. come prima cosa, visto che l’hai bruciata, ti consiglio (ovviamente) di abbassare la temperatura e riprovare in modo che tu possa meglio monitorare la cottura…
    Facci sapere.
    🙂

    Reply
  14. Nella pizzeria in cui mi servo la cecina viene cotta vicinissima ai carboni accesi della legna, suppongo che la temperatura dell’ambiente raggiunta diventa molto alta, il fornaio però la controlla e la gira spesso,…. questo per dire che io l’ho cotta a 250° e come potete vedere dalla foto è venuta ben cotta ma come ha detto giustamente Sauro la cottura dellla cecina può dipendere da molti fattori…se però una persona sta attenta quando vede che dovesse bruciare troppo sopra con il rischio che sotto non sia cotta si gira la manovella e si fa cuocere solo sotto o viceversa, oppure si mette sopra un foglio di carta di alluminio e si continua a fare cuocere…. la temperatura secondo me invece deve essere alta onde evitare che i ceci non cuocciono bene insomma ragazzi non è difficile ma ci vuole attenzione..

    Reply
  15. Ciao Sauro..ti ringrazio della tua immediata risposta.Sicuramente ho bruciato la cecina perche’ non ho fatto molta attenzione, infatti con la seconda prova ho messo il foglio di alluminio sopra e non e’ andata cosi’ male.. la mia famiglia era contenta e deliziata del risultato, la cosa piu’ importante per me!!Comunque sia cerchero’ di migliorare finche’ non otterro’ il giusto risultato.Mille grazie di nuovo!!

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  16. uhmm, qui a Genova la chiamiamo farinata (è un po’ più sottile ma praticamente il procedimento è lo stesso) e la mangiamo, oltre che così proposta, anche con i cariofi o le cipolline tagliate sopra, una delizia, mamma che voglia…

    Reply
  17. Mi fa piacere Debora che hai colto il mio suggerimento quello della carta stagnola sopra …..chiaramente vale non solo per la cecina ma anche per tutti le altre cotture al forno..a volte capita che certe torte dolci cominciano a venire troppo colorate sopra e poco cotte sotto.. un foglio di carta stagnola e si continua la cottura.

    Reply
  18. Ciao Roberta, a dire il vero anche dalle parti di Stella10 è conosciuta con il nome di Farinata. Ma solo conosciuta perchè il nome ufficiale è “Calda” o per le persone più anziane “cinque e cinque” che non tutti sanno, deriva dal fatto che da quelle parti è usuale prendere la focaccia riempita di cecina e un tempo, quando sia la focaccia che la cecina avevano lo stesso prezzo di 5 centesimi, si usava chiamarli, appunto, la “Cinque e cinque”… Fine del reportage storico.
    🙂

    Reply
  19. siii quella del 5 e 5 la sapevo anche io ma non la ricordavo più grazie… come mi piacciono le tradizioni, la propria terra,

    Reply
  20. Ciao a tutti..Stella grazie del suggerimento, ha funzionato!!Sauro, quella di cinque e cinque non la sapevo…si impara sempre qualcosa di nuovo..che bello!

    Reply
  21. Ciao Roberta..che bella bimba/o quanti anni ha?Anche io ho una bimba di un anno e un mese..ed e’ una grande ciucciona..per quello cerco di fare cibi sostanziosi e nutrienti come la cecina…devo nutrirmi al meglio e logicamente con i sapori di casa che mi mancano tanto tanto!Ciao!

    Reply
  22. Sauro??Come mai sai tante cose sulla cecina???Cosa fai nella vita??E tu Stella??A presto.

    Reply
  23. Ah ora capisco Sauro..sei tu che hai inventato con Renata questo blog!Complimenti e’ favoloso!Soprattutto per persone come me che non abitano piu’ nella bella Italia..e’ un sogno ritrovare ricette del proprio posto!Mille grazie di nuovo!

    Reply
  24. @Debora cia la mia bimba ha 11 mesi, compie un anno il 24 febbraio ed è una tetta dipendete!!!
    Dove vivi tu?

    Reply
  25. Ciao Deborah birichina quella della carta stagnola l’avevo scritta anche nella ricetta …ma in che paese abiti ?

    Reply
  26. @Debora: Ciao carissima! sei molto simpatica…
    Raccontaci qualcosa di te…
    Buon cibo vegan !
    🙂

    Reply
  27. Ciao belle ragazze!!!Io sono un italiana persa nella Guinea (Papua Nuova Guinea) precisamente in Port Moresby,praticamente vivo con i cannibali, sto’ scherzando….sono qua da tre anni oramai ma presto ci sposteremo in Brisbane (Australia) e sicuramente sara’ la nostra meta definitiva, non vedo l’ora!!!Ho due belle bimbe una di 7 anni e l’altra di 1 anno e un mese..e’ nata il giorno di Natale a Londra.Mio marito e’ un indiano nato in Kenya e vissuto a Londra..ci siamo conosciuti in Italia e da li la mia vita e’ cambiata ed e’ tuttora un odissea.Il cibo vegan e’ stupendo..soprattutto per le ricette che posso fare alla mia bimba piu’ grande che ha problemi allergici, e’ allergica ai latticini, uova e noci da quando e’ nata..se ingerisce uno di questi alimenti va’ in shock anafilattico, quindi grazie per avere tante belle ricette!!!Vi saluto e buon cibo vegan anche a voi!!

    Reply
  28. Ciao Debora,
    Un abbraccione a tutta la tua famiglia.
    🙂

    Reply
  29. Ciao Debora Shah,
    ci fa immenso piacere intanto essere chiamate “belle ragazze”…
    e ci fa altrettanto immenso piacere conoscerti e sapere che ci segui con interesse da tanta distanza …
    E’ bello sentirti raccontare della tua famiglia… se la cucina vegan è adatta alla dieta della tua bambina continua a seguirci e ad estresse suggerimenti che possono esserti utili..
    Inoltre, se anche tu ne hai da darci saremo felici di averti tra noi..
    Un augurio di buona vita.. dall’Italia.. dall’Italia vegan..
    Un abbraccio a tutta la tua splendida famiglia..
    P.s. Come si chiamano le tue dolci creature?
    🙂

    Reply
  30. @ Debora: Ecco ora sappiamo dove vivi…
    Sauro si occupa di siti internet.. non solo di questo.. ed io sono geoemtra..
    La nostra passione è la cucina vegan.. oltre i nostri canoni cucciolony :Cuccio & Lony..
    🙂
    A presto carissima…
    Raccontaci ancora di te…

    Reply
  31. Giappone, Svizzera e ora anche Guinea…che bello con internet possiamo sentire questi nostri amici italiani più vicini. Un abbracciooooooooooone a te Debora e a tutta la tua famiglia, rimani con noi 😛

    Reply
  32. Ma che bello è veramente esaltante sapere che ci seguono da tutto il mondo, come si fa a non impegnarsi per diffondere la cultura e l’alimentazine vegan 🙂 Un grande abbraccio a tutta la tua famiglia debora….e ai cannibali 🙂

    Reply
  33. Ciaaaaooooo, vi ringrazio siete molto cari!!!la bimba piu’ grande si chiama Ishani e la piccolina Saranya, ovviamente sono nomi indiani, il nome Ishani viene dal sanscrito e significa “desire” e Saranya anche questo dal sanscrito, ha diversi significati, viene dalla divinita’ Durga. Il nome Saranya significa anche proteggere.Le mie bimbe sono i miei diamanti piu’ preziosi!!Volevo chiedervi se avete per caso la ricetta per fare le “chiacchere” o i “cencetti”.Comunque siete tutti stupendi!Grazie per i saluti e a presto!!!Un abbraccio a tutti voi!

    Reply
  34. @ Debora– : ecco :
    http://www.veganblog.it/?s=chiacchere

    Basta che vai in alto, sul motore di ricerca di vegan blog e scrivi ciò che cerchi…
    🙂

    Reply
  35. P.S. inolte c’e’ anche la categoria “Carnevale” .. puoi anhce cercare lì…
    Sul fianco dx della pagina– ” Un’idea per …” il carnevale e’ la prima ricorrenza dell’anno!!

    Reply
  36. Debora ciao, che bei nomi hanno le tue bimbe…
    Brava diffondi la cucina italian-vegan, io sono per le tradizioni e le ricette popolari, veganizzate sono ancora migliori, anche se credo che di sforzi se ne debbano fare davvero pochi perchè la maggior parte delle ricette nascono vegan senza saperlo!!!
    Un abbraccio dall’Italia sotto la pioggia e la neve 😀

    Reply
  37. Ciao, garzie per la ricetta..sono un po’ una franetta con il computer lo devo ammettere..ho cercato nelle ricette di carnevale ma non l’ho trovata…non chiedere come mai!!!Ma devo mettere la grappa o posso mettere anche altri liquori..perche’ la grappa non ce l’ho!Grazie..un bacione!

    Grazie per i complimenti Roberta, cerchero’ di diffondere piu’ che posso la cucina vegan!Un abbraccio dalla Papua che di caldo ne fa’ anche troppo..vorrei gustarmi il tepore di un focolare e vedere dalla finestra la neve che ricopre a poco a poco i tetti!!!Che bello!!!Un bacio a presto!

    Stella..mi piace tanto la tua foto!!

    Reply
  38. Che bella questa ricetta la devo proprio provare!! Io in toscana c’ho passato quasi tutte le mie estati da quando sono nata ma questa cecina non mi è mai capitata sotto il naso !!

    Reply
  39. @ Debora: Puoi mettere il rum bianco…quello che solitamente si adopera per le torte…
    Nota Per TUTTI :
    Ricordate sempre di controllare gli ingredienti dei liquori.. specialmente quelli rossi.. Possono contenere la “Cocciniglia”…
    La cocciniglia è un insetto che schiacciato ed essicato produce questo colorante rosso…. pertanto non e’ affatto vegan adoperare questi liquori ..
    Inoltre questo colorante viene adoperato anche per altri alimenti… Occhi aperti!!!! ^ __^
    🙂

    Reply
  40. Ciao, grazie per il consiglio..non posso credere a quello che leggevo..chissa’ quante cose mangiamo che nemmeno sappiamo di mangiare..e’ orribilante!!!
    GRAZIE!!

    Reply
  41. La CALDA CALDA più buona è quella di Vasco o della lozza (della Norma)..ovviamente sono di Massa!!
    Ciao e buona CALDA CALDA a tutti!!

    Reply
  42. Ciao Andrea,
    si sia da Vasco che dalla “lozza” (che brutto soprannome) davanti alla stazione, la cecina è un’esperienza da provare, ma non dimenticare neanche la Pia (se non ricordo male il nome)di Spezia che da un pò di tempo si trova anche a Sarzana… Tutte versioni da provare e ad altissimo livello…
    🙂

    Reply
  43. ora ci prove anch’io a fare la cecina poi vi faccio sapere ok?ciao a presto!

    Reply
  44. Ciao a tutti!!!
    Sono di Napoli e ho avuto la possibilità di assaggiare sin da piccolo quello spettacolo che si chiama calda-calda poichè mia mamma è di Massa ed ho ancora dei parenti in questa splendida città.
    Ho provato a fare anch’io la calda in casa e diciamoche tutto sommato viene abbastanza buona.
    Vorrei qualche chiarimento …
    Ho letto che qualcuno la lascia riposare addirittura tutta una nottata… va bene che “ADDA PASSA’ ‘A NUTTATA” ma non è un pò troppo ???
    Io di solito la impasto al momento mettendo 4 cucchiai colmi di farina, un bichiere o un bicchere e mezzo di acqua ed un pizzico di sale.
    Fatemi sapere se sbaglio, anche se i risultati ottenuti sono decenti.
    Saluti e grazie
    Ugo da Napoli

    Reply
  45. Ciao Ugo direi che va bene anche come la fai tu, io non sono così brava e vado con la bilancia anche se poi con il tempo si impara la consistenza del liquido e si può fare a occhio…i ceci sono dei legumi un po’ duretti secondo me lasciando in ammollo anche la farina si dovrebbe ottenere un risultato più morbidone , questo è solo una mia opinione il motivo vero non lo so anche se vedo che sono tante le persone che fanno come me. Ti consiglio di provare a farlo una volta magari chissà puoi vedere anzi sentire la differenza….eh, si è proprio buona la “calda-calda”!!! ciao ciao saluti alla città più simpatica del mondo

    Reply
  46. Buongiorno a tutti, sono un Friulano che in Aprile, con due miei amici amanti della montagna, sono stato a fare treking all’Isola d’Elba. Al ristorante, mentre aspettavamo il primo, ci hanno portato delle deliziose focaccine che ci hanno detto chiamarsi “Schiaccine”. Sono la stessa cosa della Cecina?
    Saluti.
    Marino

    Reply
  47. Ciao Marino per le focaccine viene usata la farina del grano per la “cecina ” invece la farina di ceci, sicuramente quindi non possono essere la stessa cosa. Cordiali saluti

    Reply
  48. buonissima quella di Pietrasanta…il locale all’inizio del passeggio quello di fronte al parcheggio…io sono molisana e da quando l’ho provata la faccio sempre…

    Reply
  49. ciao sono marco…io abitandoe lavorando tra toscana e liguria vi dico il nome di alcuni locali.
    Partiamo da LA spezia,la meglio e la Pia ,la centenaria..che è in via Prione e Piazzale kennedy.Insuperabile…ma anche con la foccaccia e la farinata in mezzo.tutti cmq la fanno.Piu spessa rispetto altre parti.
    Poi a sarzana..vicino al comune..una traversa ..vi è un locale dove la fanno benissimo.(strada discoteca alambra).Ottima.
    Poi a Pisa ai bagni di nerone…ottima.(porta a lucca)
    Poi a lucca da felice (via buia centro storico).
    A Pietrasnata..in Piazza dello statuto,e piazza Matteotti.
    Questi sono i migliori sicuramente.

    Reply
  50. Grazie Marco, questo messaggio è veramente utilissimo aggiungo a Carrara la più buona è quella della pizzeria Margherita in via Manzoni, anche se devo dire la fanno bene un po’ tutti, è buonissima infatti anche quella della Pizzeria Tognozzi in Via S.Maria. Cordialmente

    Reply
  51. Ieri sera ho preparato la pastella e stasera la faccio! Non vedo l’ ora di assaggiarla, slurp!

    Reply
  52. FANTASTICA!!!

    Reply
  53. Salve a tutti, vorrei segnalare una trattoria pizzeria a Viareggio dove si mangia un ottima cecina l’indirizzo è via Cesare Battisti “Pizzeria da Dino”. Per favore qualcuno conosce e può segnalare qualche ristorante vegan o vegetariano(per davvero)in versilia? Grazie ciao a tutti

    Reply
  54. comunque la cecina che ho mangiato io era finissima e buonissima u.u

    Reply
  55. Stasera cecina!!! I miei figli ne vanno matti!

    Reply
  56. era da 15 anni che pensavo di farla ora grazie alla tua ricetta ci provero

    Reply
  57. la differenza dagli altri commentatori e’ che io vivo negli stati uniti d’america

    Reply
  58. alessio&alessia 16 Maggio 2010, 18:30

    Noi la abbiamo provata due volte e due volte consecutive c’è venuta BONAAAA!!!!!!

    Reply
  59. B r a v i, anche perchè può sembrare una scemata farla ma la riuscita perfetta richiede un po’ di attenzione in più. Saluti

    Reply
  60. io sono di Carrara e confermo che la cecina della pizzeria Margherita di Carrara è stellare!!!

    Reply
  61. e si Francesca siamo fortunate ad abitare qui ti confesso che spesso passandoci davanti non resisto e mi fermo a mangiucchiare qualche fettina di questa favolosa cecina, salutoni

    Reply
  62. vorrei ringraziarti per questa ricetta della cecina!!la tua presentazione è molto invitante, così ieri sera ho provato, seguendo le tue indicazioni..e sono molto soddisfatta del risultato!!grazie!!
    marta, (lucca)

    Reply
  63. ciao Marta sono felicissima della tua riuscita in effetti non è facile fare la cecina in casa però seguendo passo per passo la ricetta la cosa è possibilissima, è così buona che merita un po’ di pazienza. saluti

    Reply
  64. Ciao a tutti!!! Amo la cecina, ma purtroppo non sono riuscita a prendere la mano con la cottura!!! La lascio riposare ma a volte viene troppo molliccia!!! Ma si fa col forno ventilato? Proverò anche con la stagnola e con le quantità che suggerisce Stella! Sauro: sono argentina, e da noi si chiama FAINA’, l’hanno introdotta da noi i genovesi ed è una prelibatezza! Ancora oggi si prepara molto bene! Penso che il nome sia una deformazione di FARINATA. Baci a tutti e buona “FAINA'”:)

    Reply
  65. Grazie Stella!!!! Sei proprio una stella!!! E’ venuta ottima! Misure giuste! Carta stagnola e forno ventilato hanno fatto il resto! Grazie mille!!!

    Reply
  66. Stavo proprio cercando questa ricetta, visto che ieri sera ho messo a bagno la farina di ceci!

    Grazie!

    Reply
  67. Nat sono felicissima !!!
    Riky spero di essere stata di aiuto anche per te…vi mando un caloroso saluto

    Reply
  68. maremma bucaiola!!! e come avrebbero detto il mì nonno o la mì nonna: “la cecina l’è bell’ebbòna nel panino, oh ttelodisce chi il 5&5 ce l’ha nel sangue” 🙂

    Reply
  69. ps: Sauro ha detto bene.. da LA PIA a spezia si mangia un cinque e cinque da paura!!! quando stavo coi miei nonni a lerici era tappa fissa!!!e pure adesso quando vado a casa, eheh, non posso saltare una tradizione di famiglia! è un posto storico: esiste dal 1887! cioè io ho cominciato a mangiare la farinata li un secolo dopo °___° wow!

    Reply
  70. Non vorrei deludere qualcuno del sito ma credo che ir 5e5 sia propriamente tipico di livorno, un ce n’e’ di massa, pisa, lucca o la spezia…e con questo ho detto tutto!!! 😉 un ve la prendete…ma si fa per fare 2 chiacchiere….

    Reply
  71. Eh no caro Daniele! Sula cecina (le mie radici viareggine mi impongono di chiamarla così)non si scherza.
    Pur non essendo parte della mia infanzia, la cecina che loro chiamano “calda” di LA PIA non si tocca e non teme paragoni. Tra l’altro ha aperto un punto anche a Sarzana ed anche li è buonissima.
    Riguardo la 5e5, fa sempre piacere ricordare che quello strano nome fa riferimento a tempi andati in cui si ordinava la cecina nella focaccia (ovviamente col pepe) ed il nome fa appunto rifarimento al costo sia della cecina, che della facoccia, esempio “volevo cecina e focaccia, me ne dia 5 e 5″… E quindi il nome è rimasto anche solo per la cecina.
    🙂

    Reply
  72. Non conoscevo il perchè del nome 5e5 😛 e leggendo un commento di Sauro alcuni giorni fa in una ricetta, credevo venisse chiamata così perchè mangiata alle 5e5 del mattino o_O

    W la storia e W i tempi di una volta 😛

    (e W la 5 e 5 😆 )

    Reply
  73. la cecina è il suo vero nome…così dice la storia……nata in mare tra l’unione di farina di ceci e olio extravergine versati durante mare mosso……la farina di ceci proveniva da Genova e l’olio da Pisa…

    Reply
  74. cioè in una nave che era inmare e che portava questi due carichi….venne investita da una tempesta….

    Reply
  75. massimiliano mavica 11 Febbraio 2011, 19:36

    Ciao sono massimiliano vivo a santo domingo e mi sto dilettando a far provare tante semplici ricette della nostra fantastica cucina ,mi sono ricordato di una vacanza all’elba dove mi sono strafogato di deliziosa cecina appena sfornata. Qui non dispongo di farina di ceci, ho solo ceci secchi….si può preparare ugualmente ? avete una ricetta ? Grazie mille

    Reply
  76. beatrice santini 21 Aprile 2011, 10:38

    ciao sono bea sto preparando una sorpresa a mio papà x pasqua ti volevo chiedere una cosa :ma è proprio necessario farla bollira 6 ore???
    PS grazie della ricetta
    BUONA PASQUA A TUTTI E A TE STELLA!!!!!!!!!!!

    Reply
  77. Ciao Bea, scusami ma non capisco, ma dove hai letto che va fatta bollire 6 ore? Quello che ho scritto è che preferibilmente è meglio lasciarla riposare una notte (parlo della farina nell’acqua,però puoi anche non farlo) e cuocere poi x 45 minuti. Buona Pasqua anche a te

    Reply
  78. L’HO APPENA FATTA, MI SI è UN PO’ BRUCIATA E ATTACCATA (L’HO COTTA NELLA CERAMICA NON AVEVO TEGLIE) MA è BUONISSSSSSSIMAA!!!

    Reply
  79. Ciao Allegra ricordati di mettere l’olio sia nel composto che nella teglia, comunque fare la cecina perfetta richiede un alchimia di cottura particolare che dipende anche dal tipo di forno che si usa, ma dopo qualche volta e un pizzico di attenzione in più riesci a fare una cecina perfetta, ne vale la pena perchè è giustamente come dici tu buonissima. Ciao

    Reply
  80. è vero Montino a Pisa è il numero 1!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Reply
  81. Ciao! Volevo ringraziarti per la ricetta. L ho fatta ed è venuta esattamente perfetta!Buona giornata ^^

    Reply
  82. ma il forno dev’esse statico o ventilato?

    Reply
  83. Da provare. “Il pizzotto matto” a Pisa.
    ======== F A V O L O S A =============
    Zona Stazione FFSS

    Reply
  84. Grazie, voglio provare da fare presto. Ho provato la meravigliosa cecina in italia tanti anni fa. Non è una cosa conosciuta qui in brasile. Viva la cocina italiana!

    Reply
  85. La cecina più buona del mondo è quella che fanno qui a Viareggio da Rizieri!!! gnam 🙂

    Reply
  86. Ciao! Cercavo la ricetta della cecina ed ho trovato tanti consigli utili. Ho il forno ventilato, qual è la temperatura giusta? E quanto tempo secondo voi?

    Reply
  87. è nel mio forno che sfrigola…mmmmm!!!!

    Reply
  88. Ciao a tutti…senza mancare di rispetto a nessuno ma girando lavoro per l italia e chiaro che come si mangia da noi dove l abbiamo inventata ed e un piatto sacro della nostra cucina (aihme la fanno anche a livorno ma sia chiaro che e stata inventata dai pisani ai tempi delle repubbliche marinare quando per puro caso importnaro merci dall oriente si secco dei ceci diventando farina…vabe la storia e troppo lunga comunque e nella documentazione storica al archivio storico di Pisa)e ci sono dei veri e propi “templi” dove la fanno da dio e ce gente che viene anche da fuori toscana per mangiarla qui…si da qualche parte e buona vedi massa pietrasanta e ho trovato un paio di posti accettabili sul ponente ligure ma qui hanno dei segreti che la fanno diventare superba…inutlle cercare di riprodurla a casa si otterra solo dei buoni risultati ma non come un forno a legna di una pizzeria fatta con esperiemza e piccoli segreti che prima di rivelarveli il pizzaiolo farebbe harakiri….dunque se volete davvero mangiare una “signora” cecina fermatevi a Pisa al Montino vicno Borgo largo oppure Dal chimenti in corso Italia…vi ho fatto solo due esempi…chiaro e che poi ogni posto ha la sua specialita cosa che io adoro e che fa essere questo paese cosi invidiato in tutto il mondo!!!un saluto a tutti

    Reply
  89. Non più tardi di una settimana fa ho mangiata ottima a Viareggio alla pizzeria 2000 in via Cesare battista di fronte al mercato permanente,ma secondo voi nei supermercati di Milano c’è la farina di se si in quale grazie a tutti coloro che mi daranno un aiuto baci

    Reply

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