Caprese a modo mio

Con la bella stagione (o meglio col caldo soffocante) e con le piante di pomodori ciliegini sul balcone che straripano palline rosse in lungo e in largo (è la prova, ragazzi, sul balcone se po’ fà!), niente di meglio di una bella insalata “caprese”! Qui su VeganBlog sono già state diverse (e tutte spettacolari) le versioni di questa classica insalata, ma desidero ugualmente proporre la mia “alternativa”.caprese
Ingredienti:
insalata canasta
pomodorini
qualche gheriglio di noci
pickled tofu

Procedimento:
Un letto di insalata, io ho usato la canasta (nella foto si vede poco perchè ho scattato prima di mescolare), tanti bei pomodorini tagliati a metà, qualche gheriglio spezzettato (consiglio spassionato: acquistate le noci intere col guscio, che oltre a costare meno sono quelle che si conservano meglio e dal momento che offrono una buona dose di amati acidi grassi omega 3 che irrancidiscono molto facilmente…) e infine pickled tofu! Dove trovarlo? Non lo so, in Italia non credo si trovi, salvo forse negli asian market. Ma si può fare!!! E chi fa da sè, fa per tre ;). Si può partire da un tofu semplice acquistato o ancora meglio farsi da sè il tofu stesso. Io ho fatto una sottile forma di tofu, usando 100 g di fagioli di soia ammollati a lungo e poi la macchina per fare i letti vegetali. Dopo aver lasciato riposare il latte appena fatto per qualche minuto (durante i quali lavo al volo il filtro della macchina), aggiungo 2 cucchiaini di solfato di calcio, mescolo bene ed attendo la cagliata. Quando il siero è ben trasparente, verso il tutto nella mia pressa, naturalmente con un panno pulito a fare da filtro, e poggio un peso sopra per almeno 1/2 ora. Una volta ottenuto il vostro tofu (più o meno asciutto a seconda dei gusti, è possibile farlo “asciugare” o seccare più a lungo: a me ispira l’idea di farlo seccare qualche giorno nel fieno) è sufficiente tagliarlo a cubetti, metterli un po’ pigiati in un barattolo di vetro e poi coprirli con una salamoia. Personalmente ho fatto una salamoia con un poco di sale (non iodato, mi raccomando!), 1 cucchiaino di miso non pastorizzato (ricco di fermenti vivi) ed 1 cucchiaino di succo di limone (l’acidità inibisce la proliferazione di batteri poco desiderabili). Bisogna coprire bene il tofu, se tende a venire a galla usate un piccolo peso per tenerlo sommerso. A questo punto l’ho lasciato fermentare per 5 giorni. Il tempo di fermentazione dipende dalla temperatura esterna e dai vostri gusti, più a lungo fermenta e più il sapore diventa deciso (come i formaggi, nè). L’odore sembra più forte di quel che in realtà è il sapore finale del tofu. A fermentazione ultimata, per interrompere l’ulteriore lavorìo dei piccoli amici batteri, ho scolato il tofu e l’ho messo sott’olio e in frigorifero. Sto stra scrivendo, lo so, ma il risultato è stata una piacevolissima sorpresa: il mio compagno ha sgranato gli occhi entusiasta perchè ricorda molto la feta (più morbido, quello che ho fatto io, ma questo dipende da quanto è asciutto il tofu di partenza). Per la prossima volta ho intenzione di aumentare i tempi di fermentazione per ottenere un sapore ancora più deciso ;).

Nota:
Veniamo ai valori nutrizionali: perchè fermentare? Fermentare è un’azione vecchia come il mondo (anzi, forse tra le prima avvenute al mondo e sicuramente da sempre usata dalla specie umana), che offre immensi vantaggi: aumenta la conservabilità dell’alimento, ne aumenta la digeribilità (amidi o proteine sono almeno in parte scissi in molecole più piccole), aumenta il contenuto vitaminico (molti batteri sono eccellenti “produttori” di vitamine) ed aumenta anche la biodisponibilità dei minerali (poichè la fermentazione elimina almeno in parte sostanze antinutrive e chelanti che si trovano nei legumi e nei cereali integrali). Naturalmente a meno di inviare un campione del vostro tofu per analisi chimiche non ci è dato sapere quanto abbia fermentato, quanto tutti questi incredibili miglioramenti siano avvenuti, ma migliore rispetto al prodotto di partenza lo è di sicuro.

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ricapitolando, posso mettere a marinare il tofu già confezionato? Con sale, miso e succo di limone e lascio per 5 giorni o più? Scusa per le domande, ma la tua idea mi piace tanto e vista l’abbondanza di cetrioli mi piacerebbe farmi una bella insalata greca!

    Reply
  2. Molto interessante questo tofu fermentato, mi devo decidere a prendere prima di tutto la macchina per il latte e poi il necessario per fare il tofu. Questa caprese è proprio molto invitante Grazie per tutte le informazioni così dettagliate.

    Reply
  3. Bello il tofu, anche io lo autoproduco e viene benissimo!

    Reply
  4. Caspita quante informazioni interessanti. Bravissima! 🙂

    Reply
  5. Fantastico! Anch’io avevo provato nei giorni scorsi a fare una specie di tofufeta simile (dato che la feta è tra i pochi formaggi che non mi disgustano). Però l’avevo lasciato a marinare solo 3 giorni, in frigo, in acqua, sale, poco miso e succo di limone quindi il sapore era un po’ moscietto. Proverò questa versione 😉

    Reply
  6. Barbara, sì puoi usare il tofu confezionato. La salamoia però va fatta con acqua (sale miso e limone sciolti in acqua; in realtà dovrebbe bastare solo sale, some si fa con le olive, ma il miso è una garanzia, se non pastorizzato)!
    Marina: 3 giorni, per di più in frido, sono pochi. Che sapore aveva? Io lo lascerei almeno 3 giorni fuori frigo, adesso, d’inverno anche di più probabilmente…
    🙂

    Reply
  7. ma che dotta ricetta! bravissima!!! non sono una fan del tofu ma ricordo la feta con molta nostalgia quindi la proverò di certo.

    Reply
  8. Mi affascina “il mondo della fermentazione”!!!! Avevo seguito tutta la discussione su promiseland tra te e non mi ricordo chi ma alla fine non c’ho capito molto!! :(..Che bello sarebbe un post sull’argomento..intanto questa la provo subito!!!!

    Reply
  9. cioè…feta vegan…che meraviglia, devo provare a fare il pickled tofu.

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti