Cappuccio rosso ed hijiki


Rieccomi dopo millemila secoli (era infatti talmente tanto tempo che non postavo più che ho dovuto rileggermi le istruzioni, e vabbè, tempo tiranno!).
Questo meraviglioso piattino me lo sono preparato in uno dei rari momenti dell’anno in cui riesco non solo a pranzare con calma ma pure a prepararmi qualcosa di decente a casa, nell’arco della dura settimana lavorativa (incredibile: devo cambiare lavoro, non se ne può più!).

Ingredienti:
cappuccio rosso (a piacere)
alghe hijiki (un pugnetto)
aceto di mele (a piacere)
pizzico di wasabi

Procedimento:
Premetto che il cappuccio rosso è una meraviglia della natura ed è una delle verdure che più mi piace in assoluto: un po’ mi è dispiaciuto cuocerlo, però oh, mi sono sacrificata per l’elevata causa della sperimentazione culinaria 🙂
Si mettono in ammollo le alghe in acqua per una qualche decina di minuti (20 dovrebbero essere sufficienti), nel frattempo si affetta sottilmente il cappuccio (dopo averlo lavato, chiaramente).
Si prende un pentolino si cacciano dentro entrambe le verdure, le si irrorano di aceto di mele, si spizzica di wasabi, si incoperchia e nel giro di 10/15 minuti il cappuccio si ammorbidisce, acquista un bel colore fucsia e le alghe sprigionano il loro intenso profumo.
Non resta altro da fare che impiattare e lanciarvisi sopra a capofitto. A me è strapiaciuto, ma visto che ero da sola non posso fornirvi testimonianze neutrali 😉
Approfitto, data la mia scarsissima presenza sul blog (ma un po’ ovunque, mi sa!), per dare un calorosissimo (e ben ci sta, visto il tempo di oggi… ) saluto a tutti quanti gli chef, nuovi e meno nuovi!!! 🙂

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Benritrovata dopo, ehm quanti secoli??? O_O

    Mi piace troppo il colore del cavolo cappuccio rosso 😛 e in quella scodellina fumante mi attira di più 😉

    Clotilde perdona la domanda da forchettaiolo quale sono, ma come fai ad acchiappare il cavolo con quelle bacchette??? io la vedo un’impresa a mangiare con quei due cosi O_O

    Reply
  2. eh caro il mio Nello, il segreto sta nella velocità assoluta in cui effettuerai l’operazione-tragitto piatto/bocca (oltre che una presa ferma e decisa) 😀
    e poi la ritenevo una mancanza di rispetto nei confronti dell’alga magnarla con la forchetta 😉
    ps. un abbraccio 🙂

    Reply
  3. Questo l’ho provato, lo davano in offerta al super e siccome lo avevo adocchiato già da un pò..hehe, è piaciuto da matti anche al mio compagno. Praticamente se l’è mangiato tutto lui!

    Reply
  4. mi sembra buonissima questa ricetta…la proverò….grazie

    Reply
  5. Bella preparazione, piace molto anche a me il cappuccio rosso, un sapore unico 🙂

    Reply
  6. ricamatricedionde 16 Novembre 2010, 16:14

    Ciao Clotilde, questo è uno dei miei piatti preferiti 🙂
    Ottimo, io uso l’acidulato di ume per condire, invece.
    Cmq anche crudo, il cavolo cappuccio è da provare.

    Reply
  7. questo è il classico ingegno che mi piace 🙂 cotto, crudo… gnamme che voglia mi è venuta!

    Reply
  8. ossantammelaaaa!!! buoni buoni buonissimi questi cavoletti tutti colorati con le alghe!!! bravissima, ottima combinazione di sapori!

    Reply
  9. adoro sia le alghe che il cavolo rosso ma insieme non li ho ancora provati, grazie per l’idea!
    😉

    Reply
  10. Preparazione molto intrigante!!! 🙂

    Reply
  11. Bellissimo! Il cavolo cappuccio rosso lo adoro sia crudo che cotto! Mai provato però con le alghe… la cosa m’intriga!

    Reply
  12. ciao,
    sto provando questo meraviglioso piatto andando un po’ a senso per le dosi… ma l’olio non ci vuole?
    grazie
    susi

    Reply
  13. ciao Susi!
    mmmm, sì l’olio lo puoi mettere tranquillamente alla fine, a crudo (io mi sa che quella volta dalla foga me ne sono dimenticata ;))
    tanto il cappuccio cuocendo rilascia acqua e pure l’aceto ammorbidisce il tutto 🙂

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti