Calzoncelli di castagne veg

Qualche settimana fa, sono stata ad una sagra delle castagne, tutta fomentata perchè pensavo di fare una scorpacciata di castagne e dolci con le castagne. Purtroppo i miei sogni di gloria sono svaniti, perchè tutti i dolci erano fatti con derivati animali, ma non ho perso le speranze, ed ho deciso di comprare le castagne e di farmi i famosi “buccunotti” ossia i calzoncelli di castagne che si fanno in Campania, anche se credo che anche nelle altre regioni ci siano ricette simili, da sola e soprattutto vegan! In realtà credevo di trovare qualche ricetta in giro di questi calzoncelli, ma dopo aver cercato invano, mi sono adoperata di ingegno e ho voluto provare a fare l’ennesimo esperimento!  Il risultato è stato ottimo!
calzoncelli castagne
Ingredienti per la sfoglia:
250 g di farina manitoba
2 cucchiai di maizena pieni
20 g di zucchero di canna
1 pizzico di sale
50 g circa di olio
120 ml circa di spumante dolce

Ingredienti per il ripieno:
300 g di castagne di piccole dimensioni
100 g di zucchero
100 g di latte di riso
1/2 tazzina di limoncello fatto in casa
150 g di cioccolato fondente
1 spolverata generosa di cannella

Ingredienti per la decorazione:
zucchero a velo qb (oppure sciroppo di agave e noccioline tritate)

Procedimento:
Impastare la sfoglia con tutti gli ingredienti aggiungendo mano a mano sia l’olio che lo spumante e quando risulterà compatto, lasciarlo riposare almeno per 1/2 oretta. Per il ripieno armatevi di tanta pazienza: incidere le castagne e metterle al forno preriscaldato a 200° per 15 minuti, trascorsi questi prendere uno strofinaccio bagnato poggiarlo sulla teglia assieme alle castagne e tenerlo altri 10 minuti (facendo attenzione a non incendiare nulla perché io lo stavo facendo! 😀 ; se le castagne trascorso questo tempo ancora non saranno cotte, tenerle per altri 10 minuti a cuocere. In sostanza dovete preparare le caldarroste al forno senza però bruciare le castagne!!! Una volta cotte, lasciarle raffreddare e poi sbucciarle nel miglior modo possibile. Una volta pulite metterle in un pentolino con il latte, coprire il pentolino e lasciarle cuocere a fuoco basso per ammorbidirle. Asciugato il latte se risulteranno ancora dure, aggiungere un altro po’ di latte e lasciare cuocere un altro po’. Prendere la cioccolata e scioglierla a bagnomaria ed una volta sciolta, aggiungerla alle castagne assieme al limoncello, la cannella e lo zucchero e passare tutto con un frullatore ad immersione. Quando il composto risulterà amalgamato (non deve essere per forza liscio) lasciarlo riposare per 10 minuti.

Procedimento per l’assemblamento:
Stendere l’impasto dei calzoncelli: dovrebbe risultare bello liscio ed elastico. Per stenderlo o fate come ho fatto io, col mattarello, ma essendo elastico dovrete avere una buona forza nelle braccia, oppure usate quelle macchinette per “lasagne” così non sprecate tempo e fatica! La sfoglia dovrà essere molto sottile. Una volta stesa, tagliarla con un bicchiere. Riempire il centro con 1 cucchiaino da caffè di impasto, inumidire i bordi del dischetto con dell’acqua e richiuderlo con un altro dischetto posto sopra. Potete poi decorare i bordi con una forchetta, tagliuzzarli con delle forbici alzando ed abbassando i “merli” o lasciarlo liscio. Oppure potrete riempire solo un dischetto e chiuderlo a luna. In sostanza questa poi è la cosa che potete decidere voi! Quando tutti i calzoncelli saranno pronti potete cuocerli in 2 maniere differenti. Personalmente ho preferito la cottura al forno perché risultano più leggeri, per cui in una teglia con un foglio antiaderente li ho infornati per 20 minuti e avranno un effetto biscottato. Nulla però vi vieta di friggerli in padella con olio di arachidi per 4-5 minuti, il tempo che l’impasto si dori. Una volta che saranno cotti al forno o fritti, spolverateli con zucchero a velo oppure ricopriteli con sciroppo di agave e noccioline tritate.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Mamma mia che ricetta meravigliosa *-* non la conoscevamo, quindi ti ringraziamo per avercela fatta scoprire!! 😀 dev’essere di una bontà unica!! 😛 complimentissimi!! 😀 ti invidiamo un sacco per il fatto che sei stata alla sagra delle castagne 😆 anche se è proprio triste che un vegano non trovi nulla da sgranocchiare nemmeno lì 🙁

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  2. Oddio deve essere una roba incredibile! Brava Mela 10 e lode 😉

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  3. concordo con Silvia sul voto, lo spumante nella pasta merita altro che la laude!!

    bless and love!

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  4. Mela questi giorni mi fai piangere!!!! Sarei capace di fare follie per le castagne!!! 😉 😀 Grandiosa!!!!

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  5. Grazie ragazze! *___*
    A casa mia sono andati a ruba! Sono davvero triste, a stento ne ho mangiati un paio! :°°°°
    Mi toccherà rifarli! ç___ç

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  6. ciao Mela, per prima cosa complimenti per la fantasia e la disponibilità a condividere, detto questo consentimi di ricordare che: attualmente si definiscono come manitoba tutte le farine con W > 350 qualsiasi sia la zona di produzione e la varietà di grano con la quale viene prodotta, La caratteristica principale di questa farina è di contenere una grossa quantità di proteine insolubili (glutenina e gliadina) che, a contatto con un liquido nella fase d’impasto, producono glutine. È quindi una farina ricca di glutine e molto raffinata. Insomma una di quelle farine responsabile del malfunzionamento dei villi intestinali e delle crescenti intolleranze al glutine. per questo, visto la tua predisposizione a sperimentare, ti consiglio di provare a utilizzare farine non raffinate di grani antichi poveri di glutine ma meno pericolosi. Saluti – Nicola

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  7. Grazie per l’info @nicola!
    Diciamo che io mangio solo pane, pasta, pizza integrale fatta in casa da me. Solo ogni tanto quando preparo un dolce utilizzo la farina raffinata. Sicuramente sperimenterò nuovi tipi di farina, ma sono alle prime armi, anzi se magari mi consigli qualche tipo di farina, te ne sarei grata. 🙂

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