Brèzadela bolognese veg

Non sarà una ricetta all’altezza di tante creazioni che mi fotocopio da VeganBlog, ma essendo la mia primissima ricetta ho voluto partire con qualcosa di semplice e di sicuro… Questa è la ricetta must per le colazioni e le merende mie e della mia pestifera. Sotto le feste natalizie diventa anche una bella confezione regalo con fiocco rosa e a Pasqua con della pasta di mandorle pastello diventa un perfetto uovo pasquale! Questa è una delle poche ricette in cui uso farina e zucchero bianchi perchè così riesco ad ingannare amici e parenti altrimenti schizzinosi, ma nulla vieta di usare integrale e panela.
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Ingredienti:

600 g di farina
300 g di zucchero
160 g di olio di semi (io girasole)
220 g di acqua calda (non bollente)
1 puntina di curcuma (per il colore)
1 e 1/2 c di lievito per dolci
aroma alla vaniglia (o limone: io essenza vaniglia primavera)

Procedimento:
In un’insalatiera capiente mescolare tutti gli ingredienti secchi e mescolare per amalgamare omogeneamente lievito e curcuma, e in un pentolino tutti i liquidi. Scaldiamo i liquidi come il latte dei bambini (per intenderci se ci mettiamo un dito dentro non ci scottiamo!) e poi versiamo tutto in una volta nella ciotola e iniziamo a mescolare. Io uso inizialmente un cucchiaio di legno perché è tutto molto appiccicoso e dopo aver mescolato per 1-2 minuti inizio ad impastare a mano, ma senza togliere dalla ciotola. Quando tutto è perfettamente appiccicoso e omogeneo, mi lavo le mani, me le asciugo e me le ungo bene di olio così non mi impiastriccio tutta e divido l’impasto in 2 pezzi, mettendolo sulla teglia da forno coperta di carta oleata. Creo con le mani 2 ovali, non troppo vicini, e cerco di non schiacciarli perché lievitando si attaccano uno con l’altro e si “spalamano” un po'(forse volendo si possono usare 2 piccole tortiere, ma a me piace la forma tipica che hanno). Cospargere la superficie di zucchero semolato, di canna o di granella e infornare a 160-170° per 1/2 oretta nella parte centrale del forno, possibilmente ventilato. Quando è passato il tempo, faccio sempre la prova stecchino perché comunque deve rimanere morbido e umido, ma non crudo. Dopodiché faccio scivolare le ciambelle dalla teglia alla grata da forno tirando la carta che sporge e le lascio ad asciugare nel forno spento con lo sportello socchiuso. Dopo qualche ora mangiare.

Considerazioni:
Non consiglio di mangiarla calda perché, finchè non si raffredda, si sbriciola tutta. In Romagna si chiama semplicemente ciambella e viene usata anche da inzuppare nella cagnina e nell’albana, ma a Bologna si chiama brèzadela, un po’ come la crescenta e la spianata! Provate per credere, a noi piace tanto.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ciao Soei99, benvenutissima tra noi! 😉

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  2. Benvenuta con questa bontà… 🙂 !

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  3. come dite voi altri “soccìà” ma benarrivata!

    bless and big love!

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  4. Wow!Quante parole nuove in solo post!!”Panela”,”cagnina” e “albana”, “crescenta” e “spianata”…sono davvero ignorante, ma non so proprio cosa siano! Scusa, in ogni caso: Benapprodata in quest’isola felice!

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  5. Benvenuta e bravissima! Io invece quelle paroline le conosco bene bene…perchè sto in Romagna!!!! 😉

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  6. Benvenutissima!! Che bella questa ciambella…torta…beh delizioso dolce 😀 Sembra sofficissimo. Non posso mangiare glutine, che dici…posso tentare con miglio, mais…saraceno…? Grazie e auguri di buone feste 😀

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  7. Scusate ma nn sono molto brava con le tecnologie…anzi chi mi sa dire qual’è il tasto shift? Terri secondo me puoi sostituire con una farina
    free glut ma che lieviti bene. Ho un amica con due figlie celiache e cucino tutte le ricette come le nostre e a volte son più buone.

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  8. cagnina e albana sono due vini tipici emiliani giusto!?

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  9. Garzie!! 😀 mi sa che proverò!! 😀 Ah, secondo me lo “shift” è il tasto con la freccia che punta in alto, e si trova sia a destra che a sinistra della tastiera (sotto il tasto “invio” e, a sinistra sotto il tasto “caps lock”) 😀

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  10. la cagnina e l’albana sono tipici della romanga che io sappia. quando vivevo a bologna usava di più il lambrusco.Ps ora farò le prove per il tasto shift.

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  11. Benvenuta!!!!! Che bella ricetta d’esordio!

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