Arancini al ragù


Credo che gli arancini siano uno di quei piatti per i quali impieghi 5 ore a prepararli e 5 secondi a mangiarli… 😀 Oh dio, era forse da un anno che non mangiavo qualcosa di fritto, a parte i falafels da L’As du Falafel (per me il migliore falafellaro di Parigi :lol:) Infatti non vi nascondo che sebbene li abbia preparati a pranzo, li ho ancora lì sullo stomaco… e non vogliono andarsene! Mi ero disabituata alla potenza del fritto 😆
Erano settimane che mia madre voleva preparli e dato che oggi è l’ultima mia domenica di sanità mentale (il che è tutto dire) pre-studio, abbiamo tirato fuori la friggitrice e tanta, tanta, tanta […] pazienza! :mrgreen:
Ho visto che c’erano già le arancinE di Mirko (che da bravo palermitano conferisce loro una forma sferica) ma non c’erano gli arancinI catanesi (tranne quelli sublimi al pistacchio di Concita)… bisognava rimediare! Quindi ecco qui queste buonissime bombe piramidali che piaceranno davvero a tutti!
In più è stata una soddisfazione il fatto che mio padre, assaggiando il ragù, l’abbia apprezzato. In casa mia è sempre stato lui il mago del ragù e sapere che abbia gradito la versione cruelty-free mi rende davvero contenta.
Eccovi la ricetta!

Ingredienti:
(per 4 arancini, 2 a testa)
300g riso arborio o roma
8 tocchetti di veg-mozzarella
Pastella a base di acqua e farina “0”
Pangrattato

Ragù di soia
50g granulare di soia (da reidratare in un brodo vegetale con carota, cipolla, sedano, alloro)
1 carota
1 cipolla
2 gambi di sedano
50g piselli
1 lattina piccola concetrato di pomodoro
1/2 bicchiere vino bianco
1 bicchiere latte di soia
1/2 dado vegetale
Olio evo
pepe


Procedimento:

Lessate il riso in acqua salata, scolatelo e fatelo raffreddare in un’insalatiera.
Reidratate la soia in un brodo vegetale con cipolla, carota, sedano, alloro (io in realtà ho utilizzato un po’ di quello che restava dalla preparazione del seitan) e lasciatela raffreddare.
Preparate il soffritto tritando carota, cipolla e sedano e mettete il tutto in una pentola con i piselli, il 1/2 dado e dell’olio evo.
Aggiungete poi la soia e fate insaporire per 10 minuti.
Sfumate con il vino bianco e fate continuare la cottura per 20 minuti.

A questo punto diluite il concetrato di pomodoro e aggiungetelo alla soia.
Coprite con un coperchio, abbassate la fiamma al minimo e continuate la cottura per 40 minuti circa.
Unite il bicchiere di latte di soia, pepate e proseguite per altri 30 minuti finché il ragù non si rapprenda per bene. Non dev’essere liquido, ma corposo e compatto.

Nel mentre che si raffredda, preparate una pastella a base di acqua e farina “0”.
Iniziate a comporre gli arancini: con le mani ben inumidite, prendete del riso appiattendolo sul  palmo per formare appunto una concavità dove metterete un cucchiaio di ragù e due tocchetti di mozzarella veg.
Chiudete l’arancino con dell’altro riso dandogli una forma sferica.
Passatelo nella pastella e poi nel pangrattato, ripetete l’operazione per renderli più solidi.
Dategli adesso una forma piramidale appiattendo la parte di sopra con i polpastrelli e inspessendo quindi la base.

Friggeteli in abbondante e caldissimo olio di arachidi per 5 minuti, fin quando saranno ben dorati.

Scolateli ed asciugateli per bene con della carta assorbente.
Aspettate qualche secondo prima di mangiare per evitare di ustionarvi… se ci riuscite 😀

(Nel secondo mezzo-arancino potrete notare il pezzetto di veg-mozzarella quasi fusa… mmmh!)

A presto! 😉

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Maaaaaaaaaa… che goduria ! 😉

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  2. Favolosi!!!! anche per me il fritto è ormai un tabù, sono anni che non ne mangio, ma per un’arancino….

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  3. A questa ora vedere questa ricetta, di sicuro non dormo.
    Abbi pietà! Brava. 😉

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  4. Oddio..pur non amando nemmeno io i fritti..uno di questi me lo papperei subito!! sono bellissimi, e sicuramente buonissimi!
    che bel ragù!! 🙂

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  5. Allora non sono l’unica “asceta” che ha abolito il fritto 😀
    Grazie!

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  6. Ohhhhh! Finalmente potrò togliermi lo sfizio di provare a cucinare gli arancini catanesi in versione vegana! Intanto questi tuoi sono uno spettacolo! Complimenti e grazie!!!

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  7. delle piramidi di gusto!sono incantata!

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  8. Mi unisco pure io, non amo il fritto ed è una vita che non lo mangio però questi non potrei rifiutarli 😉

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  9. Stupendi. potrei mangiarne chili!!!!

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  10. Anch’io ho abolito il fritto al 100%, nonché in passato lo mangiassi spesso. Però i tuoi arancini conici sono troppo carini 🙂

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  11. ma che meraviglia incredibile!!Valerie, sei grandiosa e che pazienza, la mozzarella,il ragù, il fritto..bravissima!!Io ogni tanto il fritto lo mangio volentieri anche se piuttosto di rado..ma se è buono ogni tanto ci sta 😉 ..e questo eccome se ci sta 😀

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  12. Fantastici sono fatti alla perfezione 🙂

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  13. altrochè se ci sta!!!! mmmmh ne mangerei un paio molto volentieri anche se ho già cenato!

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  14. Grazie a tutti! Ci vuole tanta pazienza, è vero… ma alla fine ne sarete ripagati 😉

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  15. Questo è uno dei miei più cari ricordi d’infanzia (che ho passato ovviamente a Catania): l’arancino con la punta! era il mio sogno quando mamma ci portava a spasso alla villa Bellini o via Etnea!
    questa è la mia madeleine! prima o poi mi toccherà rifarmeli in versione veg, grazie dello spunto!
    😉

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  16. .. passare l’arancino bollente da una mano all’altra è la foto, stigmatizzata, di un periodo romano.. e la cosa piu’ bella, almeno per me, era vedere la mozzarella che filava….una libidine… un sorriso per te!

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  17. Bhè.. ottimi! Adoro gli arancini… e non sono mai riuscita a farli!

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