Dieta dell’omeopatia generale

Questa dieta ormai dimenticata oppure non ancora conosciuta sta alla base della medicina omeopatica generale, parente della medicina omeopatica specifica di Hahnemann, con la differenza che se si seguono alla lettere tutte le indicazioni, la guarigione è assicurata.
Procedimento:
La dieta dell’omeopatia generale è molto simile a quella dell’omeopatia specifica (quella di Hahnemann), con la differenza che, si deve fare la dieta già una settimana prima (almeno 3 giorni prima) dell’inizio di qualsiasi trattamento omeopatico. L’acqua e il vino sono favorevoli alla guarigione se questi vengono prima preparati in modo adeguato. Il vino deve essere genuino, senza solfiti, non conservato in contenitori di legno di quercia, ma in otri, bottiglie di vetro oppure anche fusti di legno dolce. Questo vino, come l’acqua, devono essere trattati come segue. I raggi solari devono penetrare direttamente nel liquido che si trova in un recipiente di vetro viola oppure in una ciotola smaltata di colore viola scuro. Dopo l’uso di medicamenti omeopatici si è tenuti ad osservare questa dieta per le successive tre fasi lunari. L’attività sessuale deve essere interrotta per tutto il trattamento, poichè il seme di entrambe i sessi è uno specifico vitale principale e non può venire tolto all’anima durante la guarigione del suo corpo. Andare spesso all’aria aperta quando splende il sole favorisce la guarigione.  Non assumere vivande nè bevande acide e condite (ed in particolare niente birra e niente caffè). Assumere cibi farinacei freschi in quantità moderate: sono i migliori durante tutto il trattamento. Anche altri cibi posso essere consumati, ad eccezione dei fagioli, della lenticchia e dei cibi “verdi” (comprese anche le foglie verdi delle tisane o tè). La giusta fede e fiducia sono elementi indispensabili al successo di ogni cura omeopatica generale abbinata a questa dieta.

Considerazioni:
Questa dieta è abbinata alla somministrazione di medicamenti omeopatici che non mancherò di scrivere, e dato che vorrei farvi conoscere come poter fare a casa vostra questi rimedi 100% naturali, ho dovuto seguire il giusto ordine delle cose inserendola come prima “ricetta”. Questa dieta non è a scopo dimagrante, ma a scopo curativo e purificatorio sia per il corpo che per l’anima. Per i tenaci che vogliono intraprendere questa strada la mia avvertenza è: seguite alla lettera tutti i punti e andate a ricercare i scritti del 1851 che la descrivono.

N.B.:
I suggerimenti contenuti su Veganblog.it sono da considerarsi puramente come divulgativi ed educativi e non costituiscono un invito all’autodiagnosi o di automedicazione. In nessun caso i contenuti pubblicati su Veganblog.it possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita specialistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Gli autori ed il direttore non si assumono responsabilità per danni a terzi derivanti da uso improprio o illegale delle informazioni riportate o da errori relativi al loro contenuto.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. interessante, il vino nelle bottiglie viola… tu la usi questa dieta?

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  2. caro Enri, devo ammettere che questa è una dieta veramente ferrea, e fino ad ora non sono ancora riuscito a farcela. Eppure sono fermamente convinto nella sicura guarigione da ogni male collegata a questa dieta. Per questo voglio riprovarla a fare, questa volta con più motivazione e una buona forza di volontà.

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  3. tre fasi lunari senza attività sessuale !?! : – ) non sepofa !

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  4. Hai ragione Alberto, questo non toglie che una legge di vita è proprio dare per ricevere. la parola sacrificio non fa parte più del nostro vocabolario, strano no? Sarebbe meglio analiazzare questo punto, poi si potrà comprendere meglio questa dieta.

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  5. Alberto mi hai fatto troppo ridere 🙂

    der Himmel, mi mancano ancora i pezzi per capire bene com’è questa dieta e quindi attendo il resto dei tuoi post a riguardo per farmene un’idea definitiva.

    L’unica cosa che mi lascia un po’ perplessa per ora è questa tua affermazione:
    “Per i tenaci che vogliono intraprendere questa strada la mia avvertenza è: seguite alla lettera tutti i punti e andate a ricercare i scritti del 1851 che la descrivono.”

    Dal 1851 ad oggi si sono fatte molte scoperte e quindi ciò che poteva sembrare perfetto allora, potrebbe non essere più tanto attuale.

    Comunque sia, rimandiamo il confronto a dopo le altre “ricette” che scriverai, anche perchè non ho capito quali cure omeopatiche vanno abbinate al rito.

    Sara

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  6. Hai perfettamente ragione Sara, non fai che confermarmi la tua saggezza dicendo di voler attendere prima di giudicare. Aspetta e vedrai, ogni cosa a suo tempo.

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  7. @ der Himmel: certo la mia voleva essere solo una battuta, con il massimo rispetto ed ammirazione verso l’omeopatia : – ) ricordo con immenso fascino ed interesse il primo libro di rimedi omeopatici che comprai nel 1986 dove l’ultimo capitolo elencava le rarissime farmacie che “spacciavano” : – )
    grazie per i tuoi approfondimenti !

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  8. Mi interesserebbe sapere da dove deriva tutta questa sicurezza, mi riferisco all’affermazione: “la guarigione è assicurata”. Sono stati fatti dei trial clinici, secondo i protocolli di sperimentazione accettati dall’EMEA o dall’FDA, che lo dimostrano? Hai della documentazione riguardante questa terapia che non risalga al’1851 e non sia di parte? Magari qualche articolo pubblicato, sottoposto a peer review ovviamente, su una rivista specializzata.

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  9. Non ci sono più post riguardo a questa dieta?

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  10. Grandioso der Himmel! 🙂 Mi curo con l’omeopatia da anni ormai e devo dire che è un vero e proprio miracolo della natura. Non ho problemi a parlarne con le persone perchè credo che tutti debbano conoscerla anche se quando parlo di cicli lunari ecc… un pò mi prendono per pazzo e la cosa ormai mi diverte jejejeje devo anche dire però che purtroppo ci sono omeopati e omeopati (come con i medici tradizionali comunque) e qualcuno che è un pò scettico se capita nelle mani sbagliate fa fatica ad avere fiducia. L’ho provato in prima persona. Il mio omeopata è di Pavia (Hahnemanniano unicista), quando due anni fa mi sono trasferito alle Canarie ne ho trovato uno anche lì per una persona a me cara ma niente a che vedere. Grazie mille per aver condiviso questa preziosa dritta.

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