Arrostone con funghi selvatici

Eccomi con una ricetta fresca di Norvegia!

In giro per il boschetto dietro casa è pieno di funghi. Ma tantissimi proprio, delle più variegate specie, colori e bellezze. E io rimango sempre molto affascinata da tutto ciò, i funghi mi sono esteticamente sempre piaciuti tantissimo…sarà per colpa della mia smodata passione per la psichedelia, chissà.

Infatti avrei voluto cimentarmi in delle belle foto artistiche da utilizzare anche per qualche progetto grafico…non fosse che come ormai avrete intuito dalle mie foto non ho ancora riparato l’unico obiettivo della mia povera macchina fotografica rimasto handicappato durante uno dei miei concerti ‘movimentati’… e purtoppo io poverissima e soprattutto pigra non ho ancora provveduto alla riparazione o all’acquisto di un altro obiettivo…sigh. In ogni caso ho preso in prestito la macchina del babbo e scattato qualche cosina in giro qua e là per mostrarvi.

E insomma, mi sono permessa di fare un arrostino di seitan in concomitanza con il babbo ed ecco cosa ne è venuto fuori… (p.s.: mio padre è un gran cuoco!)

(sigh odio i piatti decorati li odio li odio li odio…o meglio odio quelli con decorazioni ‘non come dico io’ – che ci devo fare? sono una designer minimalista psichedelicfriendly innamorata delle campiture tozze…ma purtoppo qua non sono in mi casa e non posso obiettare sulle decorazioni delle ceramiche…aha)

E dunque, giusto per proseguire la saga del ‘piatti fatti con ingredienti colti dietro casa 5 minuti prima’ ecco vi sfodero altre due meraviglie…le erbe aromatiche della serra del babbo ma, soprattutto, i finferli straight from the wood ahead…che peraltro mi son dimenticata di fotografare se non nella loro casa naturale….

Per questa ricetta, ho preso ispirazione dalla marinatura del favoloso seitan autoprodotto di PolliceVerde che mi aveva già attratta nel momento della pubblicazione, ma per me che non son solita insaccare il seitan quando lo cuocio si sono presentate un paio di difficoltà…ve le dirò al momento del passaggio, sperando che PolliceVerde o chiunque altro di voi sappia darmi una risposta.

Ingredienti:

Per il seitan:

1 kg di farina

trito d’erbe aromatiche composto, in proporzione variabile da:

timo fresco

salvia fresca

origano fresco

erba cipollina fresca

rosmarino essiccato perchè nella serra non l’ho trovato 🙁

1 spicchione d’aglio

sale

pepe

olio

salsa di soia in quantità

Per il contorno e la salsina di condimento:

5 patate medie

la secchiata di finferli appena colti

un pò di farina

Procedimento:

Innanzitutto. fate con la farina il seitan, esattamente come leggete nel mio celebre (?) breviario del seitan sino alla fine del passo 3 qui riportato.

Nel frattempo che aspettate, andate nella serra del babbo a rubare mazzi&mazzi di erbe aromatiche

e tritatele…

…aggiungendo pepe, l’aglio e sale a vostro piacimento.

Appena avrete la palladiglutine pronta, cospargetela con un pò del trito ottenuto…

…e mettetela dunque ammollo in un misto di salsa di soia, acqua e un pò d’olio (io ho fatto ad occhio, in verità).

Dopo 4/5 ore in frigo, tiratela fuori e NON buttate il liquido della marinatura.

Ripescate anche il vostro trito avanzato da prima

e cospargetelo sul seitan che avrete steso un pò con le mani, arrotolandolo poi su sè stesso…

…e cospargendo poi d’erbe anche l’esterno.

A questo punto, rubate della garza sterile ai babbi che lavorano all’ospedale e insaccateci dentro il salsiccione chiudendo con lo spago.

ECCOMI AL DUBBIO DEL GIORNO: Come avete visto dal mio tutorial io amo fare il seitan senza insaccatura perchè mi piace di piu la consistenza spugnosa (quello ‘sodo’ mi sa un pò di plastica…), e perchè tagliando le fette a metà cottura cuoce in maniera del tutto differente… il problema di marinare/bollire il seitan cosi, tutto intero, è che sia a questo giro che volte passate la parte interna tende a rimanere un bel pò insipida. I bordi prendono un sacco di sapore mentre il centro rimane sciapo anche se l’accqua di cottura è molto salata e aromatizzata…infatti qui ho poi ‘corretto’ con la salsa made in babbo e aggiungendo un pò di sale dopo… ma come posso secondo voi ovviare a questo annoso problema?

*ringraziainanticiposperandodiricevereottimiconsigli*

Vabbè, detto questo munitevi di pentolone e mettetevi a bollire il salsiccione con assieme al liquido della marinatura, un bel cipollone, carota, ancora salsa di soia e un paio di spicchi d’aglio, per circa un’ora.

A questo punto estraete il tutto e tagliate a fette, e fate intervenire vostro padre che taglierà le patate con buccia e tutto e le deporrà a tocchetti sulla teglia con un pò di sale, olio, un pelo del liquido di cottura del seitan con le erbette e alcuni dei fantastici finferli, deponendovi sopra le fettine di seitan con un pochino di sale grosso per tentare di ovviare al problema sopra riportato.

Inoltre, col restante liquido di cottura e i restanti finferli, produrrà un buonissimo sugo per condire il tutto fatto nel seguente modo:

Bollire i finferli in 1cup circa di liquido di cottura avanzato. frullare tutto col minipimer e rimettere sul fuoco addensando con una cucchiaiata di farina, per poi servire sopra le porzioni a cottura ultimata.

Commento di mio padre al tutto:

‘troppo tempo per troppo poco cibo’

😀

Bene, e detto questo, rimando ancora a dopo il report dei biscotti al mais ancora italiani e vi lascio con un par di foto che non ne avevo ancora messe abbastanza…

*paparazzata sul terrazzo mentre lavoro sorseggiando il frullato (poi uno si chiede perchè sono venuta qui in norvegia a finire la tesi…ahhahah)*

(ps chiedo umilmente scusa per il calzino a righe)

*paparazzata mentre intraprendo relazioni con UN FUNGO GIGANTESCO*

…e scusate se vi posto solo foto della mia faccia da sberle e non dei paesaggi ma sono pigra e ancora non ne ho fatte, mentre il babbo si è divertito a paparazzare me…prometto che rimedierò ._.

e, puffpant, anche stavolta, il post è finito…andate in pace.

God Natt!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Bello il post, e che bello cogliere i funghi dietro casa…non li conosco e forse mi cag…ei un po’ sotto a coglierli e mangiarli, anche se si tratta di inconfondibili finferli, però brava te che te li sei pappati!
    Gute nacht!

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  2. io di funghi ne capisco poco, ma mio padre è esperto, infatti ne abbiamo prese anche altre varietà. e un paio di specie ho imparato a riconoscerle 😀 yipee

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  3. ma che post interessante Gnubby, e che posto meraviglioso! come ti invidio! fondamentalmente sono una nordica, amo i boschi e il freddo (anche se ti vedo vestita come me, nel caldo torrido della pianura padana)… spero un giorno di trasferirmi in montagna…
    Per quel che riguarda l’arrosto, personalmente non mi sono mai cimentata, ma ho visto due amiche mentre lo facevano e invece di mettere tutto il salsiccione, lo dividevano in pezzoni che buttavano direttamente nel brodo, senza insaccarlo…

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  4. Non ti posso essere d’aiuto col seitan perché non l’ho mai fatto…aspettiamo i consigli degli esperti del blog! Belle le tue foto, grazie x questi post 🙂

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  5. Fantastico Gnubby, tutto fantastico. Per i consigli sul seitan ti lascio nelle ottime mani delle più esperte in materia, ti aiuteranno di certo.

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  6. io muoio. ogni volta che ti leggo mi scompiscio dal ridere! 🙂

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  7. spettacolo di ricetta e spettacolo di post!! (ps:a me i tuoi calzini a righe piacciono :mrgreen: )

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  8. non ho parole! ha tutto un aspetto delizioso. e il sughetto? dio che fame…
    poi la foto con te e il fungo mi fa morire =)

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  9. Sei di una simpatia estrema XD
    Mi piace troppo il tuo modo di spiegare le cose, di descriverle e di interpretarle 😀
    Sei divertente e leggerti mi fa sempre sorridere e divertire 😛
    Riguardo il seitan non so consigliarti ringuardo le cotture, avendolo fatto una sola volta 😥 , le esperte e gli esperti nel campo sapranno dirti, comunque è una vera meraviglia , anch’io proverò il metodo di pollice verde che è divino…
    Mi piace un sacco la teglia con tutto quel ben di Dio, come ha detto tuo padre sarà pure tr poco.. Ma pure tr buono…. 😛
    Semplicemente meraviglioso, anche la decorazione del piatto in porcellana che a te non piace 😉 e tu sei semplicemente FANTASTICA 😛
    VOGLIO I FUNGHI DIETRO CASAAAAAAA ANCH’IOOOOOOOOOOOOO

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  10. Dimenticavo. I tuoi calzini mi piacciono un sacco.. anch’io uso quelli a righe XD

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  11. ahahah, ma infatti il problema non è il calzino in sè, è l’abbinamento con il vestitino militare…

    XD

    graziegrazie dei complimenti comunque ^^ siete tutti carinissimi

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  12. Mamma mia pure io voglio i funghi dietro casa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi piace il tuo seitan tutto avvolto con le spezie!!!! Tra poco lo faccio pure io… 😉 Che dire ricetta bellissima BUONISSIMA 😛

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  13. Non ho parole per questo meraviglioso piattozzo, devo provare a fare il seitan con le erbette come hai fatto tu qui 😛
    Adoro i finferli sono un fungo gustosissimo! SEi carinissima anche col calzino a righe 😀
    Bellissimo quel fungo anche se non è un boletus di quelli commestibile se non sbaglio non ricordo il nome esatto è sempre un boletus ma è uno di quelli che diventa blu, ed è leggermente tossico…ci voleva il mio babbo ad illuminarmi 🙂

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  14. Eeheheh, grazie chicca.
    Si il fungone chiaramente non era commestibile, altrimenti ero già alle maldive.
    Di micologia non ne so niente, di quella norvegese poi men che meno, però so che lo stesso giorno abbiamo trovato un porcino quasi di eguali dimensioni però ormai marcio…
    …mani nei capelli.

    di ‘QUELLI CHE DIVENTANO BLU’ ne ho assaggiato uno mangiabile, che però pare vada cotto almeno 1/4 d’ora prima altrimenti è tosccio. era buono! ma non saprei il nome. anche perchè qua l’esperto li sa in norvegese :S

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  15. ma sei supersimpatica!!!!!!!!!!!!!! grazie per queste foto bellissime e complimenti per il seitan!

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  16. WoW che meraviglia. innanzitutto complimentissimi per la ricetta made in norvegia. Per quanto riguarda il seitan posso dirti che io lego l’impsato in maniera diversa a seconda dell’utilizzo: come hai fatto tu per l’arrosto o comunque per avere il seitan a fette, in salsicce piu’ strette e lunghe quando ho bisogno di cubetti o spezzatini (c’e’ una foto nella mia ricetta degli spiedini). In entrambi i casi comunque non lo consumo dopo la bollitura ma ricucendolo dopo il taglio.
    La prossima volta che lo preparo provero’ a impastare un po’ di glutine con salsa di soya dopo averlo lavato e prima di marinarlo e vedro ‘cosa succede.
    Per il momento non so’ dirti altro anche perche’ la maggior critica che ricevo quando faccio il seitan e’ che e’ troppo saporito, visto che io abbondo di spezie e la marinatura la faccio per una notte e piu’.
    CiaoCiao

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