Sformato ai danni

Evidentemente esiste una sorta di connessione che va oltre internet qui su veganblog… sabato mia madre mi ha portato un mazzo di verdure che io non ricordo di aver mai visto ne mangiato e mi dice: <<da queste parti li chiamano “danni” hanno un sapore di aglio, tua nonna (sua madre che ahimè non c’è più da oltre 10 anni e mi manca davvero tantissimo…ciao nonna…) ci faceva la frittata ed era buonissima>>. Incuriosita, innanzitutto fotografo i mazzetti (sono 3) e poi decido di cucinarli per il giorno seguente (la domenica) perché quel giorno sarebbero arrivati a pranzo 3 ospiti, quindi dovevo far da mangiare per 5 ed io mi ero alzata taaaardi (le 11) non avevo molto tempo quindi.

Torniamo ai “danni”, ieri apro il VB e vedo la ricetta di Silvia D con gli aglietti –>questa<–  sorrido da sola di fronte al monitor e capisco che VB anzi i suoi vegchef  sono connessi indipendentemente dalla adsl…grazie Silvia per la bella ricetta e soprattutto per avermi detto come si chiamano queste simpatiche verdurine 😉

Ingredienti:

3 carote medie

fagiolini già lessati  (un piattino)

½ melanzana

1 mazzetto di aglietti (danni)

tofu, circa 70gr

semi di girasole, 1 cucchiaino (facoltativo)

olio evo

sale fino integrale (facoltativo)

latte vegetale di soia (avena o riso vanno benissimo)

farina di mais fioretto (o pangrattato)

misto erbette di Provenza

mentuccia secca

Procedimento:

Accendere il forno.

Spennellare la teglia con il latte vegetale e spolverarla con la farina di mais, mettere da parte.

Affettare le carote a rondelle, la mezza melanzana a fette abbastanza spesse, tagliare a bastoncino i danni (aglietti).

Frullare il tofu a pezzi insieme ai bastoncini di aglietto ed il cucchiaino di semi di girasole. Aggiungere un cucchiaio di olio evo e frullare un altro pochino per amalgamare.

Prendere la teglia, disporre le rondelle di carote e versare un’adeguata quantità di latte vegetale (se sono cotte in precedenza non occorre versare liquido)

disporre sopra le carote uno strato di fagiolini precedentemente lessati, insaporire con un misto di erbette ed un pizzico di sale se occorre

disporre le fette di melanzana e spolverare nuovamente con erbette, mentuccia ed un pizzico di sale

coprire lo sformato con la crema di tofu e aglietti, aiutandosi con un cucchiaio bagnato o con le mani umide

spolverare la farina di mais (o il pangrattato) a copertura

infornare a 190° x 40 minuti o anche meno se le vostre verdure sono precedentemente lessate.

Considerazioni sul sapore: prevaleva un po’ troppo il sapore pungente di questi aglietti, ma io li ho frullati crudi ed inseriti così nello sformato, la prossima volta proverò a sbollentarli, sicuramente la cottura in acqua li renderà più soavi ^__^

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
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  1. E’ una ricetta semplicemente stupenda. Io non li ho mai mangiati e non so se hanno un sapore forte come l’aglio però è senz’altro da provare. E le foto sono tutte bellissime.

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  2. Wow!! questa ricetta è super!! bella la connessione “wireless”….

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  3. Mamma mia che splendore questo sformatino “dannoso”.. Stupendo.. Ecco una nuova versione degli aglietti..
    Comunque la telepatia dei veg-chegf di VB, va oltre l’immaginabile.. 😛

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  4. Bellissimo questo sformato!! Io gli aglietti li trovo ma sono fatti diversi da questi e da quelli usati da Silvia D, forse sono un pò più avanti nella maturazione? In alcuni già si vedevano i piccoli spicchi in formazione, erano più simili a cipollotti!!

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  5. grazie ragazze, sto andando a ritroso per guardare e commentare le fantastiche ricette che avete postato questo w.e. ^^
    @Lia il gambo di questi che ho io sembra come quello di un asparago piccolo, non ha assolutamente nessun cipolloto sotto… la testa é invece a punta e si vede ben fotografata sopra
    @Tati, rumorfree e Mimi: grazie! é bello sperimentare in cucina con una verdura mai vista prima, mi son sentita maghetta nel dedidere come impiegarli ehehe

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  6. Viva la vegan-telepatia e viva il tuo sformato!

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  7. Ciao Sim, è divertente constatare che pochi conoscono questi “aglietti” o “danni”. Io sono veneta di origine e noi li chiamiamo “bigoli da l’aio” bigoli dell’aglio. Sono i getti dell’aglio rosso. Si toglie la parte superiore con il calice dei futuri semi, si fanno pezzetti di ca 5-6 cm e si scottano velocemente (2-3″)in acqua salata: un filo di olio di oliva e.v. e basta. Vanno mangiati caldi. Poi potrai partecipare ad un sabba, che nessuna strega si avvicinerà.

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  8. Si chiama Armonia Cosmica ^^

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  9. grazie per i complimenti sulle foto ma ho una mediocre digitale presa in un supermercato (si, si, supermercato) circa 5 anni fa… il problema é che abito in una mansarda con le finestre a terra, cioè nella parte più bassa delle stanze e non é facile avere la luce sui piatti… ecco perché spesso faccio delle macro col flash ridotto, é l’unico modo per avere qualcosa di decente ^^ e quella in esterno é stata fatta sul balcone al piano di sotto;)

    @Lavinia: grazie della spiegazione accurata!
    é capitato anche a me di leggere commenti su verdure che io consumo da una vita (es. gli agretti o le taccole) e scoprire che molti non ne conoscevano l’esistenza o ne ne avevano mai viste…
    il VB in questo caso funge da verde enciclopedia 😉

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  10. Caspita che delizia!!!!!!!!!! Non sapevo nemmeno dell’esistenza di questi aglietti…. Dev’essere squisito!!!!!! 😉

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  11. Complimenti Sim per le foto. Certo, la macchina aiuta ma è la mano del fotografo che conta. Cartier Bresson fotografava solo con un’ottica da 50mm (vabbè, aveva una Leica)
    Grazie pe la dedica musicale di Cristopher Cross alla mia ricetta del Capitano (che non è la pasta….) 😉
    Mi fa molto piacere che tu conosca la DMB!!!
    Dimenticavo: superlativa la ricetta ma, visto che non amo i danni o aglietti, dovessi farla metterei asparagi!! 🙂 🙂

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  12. Che bella ricetta! Non ho mai mangiato quell’erbetta che mi incuriosisce molto… visto che mi piace molto anche l’aglio&Co! Non hai uno sgabellino basso (o una scatola, o un bauletto) da mettere vicino alla finestra per prendere la luce naturale? Io uso una lampada da comodino per aumentare un poco la luminosità… e calcolavamo proprio qualche giorno fa che anche la mia macchinetta ha 5 anni oramai, ma mi ci sono abituata. Avevo iniziato a fare le foto con una Leica di mio marito… per riprendere il commento di Titti… ma che palle (si può dire? Troppo tardi: già detto :mrgreen: )
    con ‘sto cavalletto, gira volta e remena uff! E cmq la prima foto dei mazzetti é bellissima con quel bel cielo azzurro! 🙂

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  13. Allettante…. la Foto è SUPER….

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  14. Secondo me il réportage fotografico è di grande effetto…. fatto con cuore ed entusiasmo…. questi aglietti non li conosco quindi non so come possa essere il tuo sformato, però lo assaggerei volentieri!

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  15. Molto interessante la tua ricetta. Però visto che è
    difficile di trovare questi “danni” come posso sostituirli?
    Grazie.

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  16. Rieccomi, a volte sto per ore davanti al pc, altre giornate non riesco ad accenderlo che per pochi minuti, dipende dal lavoro e dai momenti di svago ^^
    Grazie per gli apprezzamenti, di solito si pensa agli sformati come piatti pesanti ma in questo modo una teglia di medie dimensioni come la mia viene tranquillamente mangiata da noi 2 (beh io sono una ragazzotta di 174cm mica posso nutrirmi con una carota cruda ;))

    @xuxa: io ci vedrei bene gli asparagi appena lessati(come ha suggerito anche Titti) magari lasci le punte come strato
    intermedio ed i gambi frullati con un po’ d’olio ed un paio di spicchi di aglio

    @Titti: conosco la DMB certo anche se di quel genere preferisco il chitarrista John Mayer, i miei gusti musicali comunque anche se rimangono abbastanza variegati negli ultimi anni virano sempre più ad altre robe ^^

    @Pizza: ho un tavolino basso vicino ad una finestra che ogni tanto uso per fare le foto ma devo sgombrare le piantine che ci sono sopra e comunque la luce arriva solo in certe ore, poi tra il preparare, fotografare, spostare le piante, tornare in cucina, le gatte, etc… insomma non é sempre fattibile 😀

    @tutte/i: grazie dell’apprezzamento ma il merito é vostro che mi ispirate a pastrocchiare vegan!!

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  17. Wow, che foto e… che sformatino !!! 😉

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  18. Favoloso vorrei solo trovare questa verdurina per poterla assaggiare 🙂

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  19. wow, che brava sei stata. Mi piacerebbe tanto sentirne il sapore…
    Bella la tua nuova foto, bel sorriso.

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  20. Spero di sperimentarlo quanto prima questo danno, è proprio da assaggiare!
    ma sarà questo a cui ci si riferisce nel detto romano: consolarsi con l’ajetto? non mi pare mica male come consolazione!
    😉

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  21. squisita questa ricetta!!! bravissima!!!

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  22. Sim, aiuto! ho dato a Stefano il link sbagliato per andare nel tuo myspace! ero convinta di averlo tra i preferiti invece ho dimenticato di farlo e l’ho confuso con un altro!
    ce lo puoi ridare?
    😉

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  23. servirebbe la sezione “chat” su veganblog eheheh!
    moonvs dopo il myspace punto com
    sono giusto a studio per la sala prove, quindi sto in poltrona col portatile a gustarmi le foto del VB con in sottofondo i ragazzi che suonano ^^

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