Spaghetti alle veg-vongole

Da quando collaboro con questo blog sono sempre di più le ricette dai miei “colleghi” chef a cui mi ispiro. Questi sembravano veramente degli spaghetti alle vongole, ho dovuto leggere gli ingredienti e la spiegazione per capire. Avevo anche detto che avrei provato a farli anch’io ed ecco qui il risultato del mio esperimento.spaghettivongole01
Ingredienti (per 2 persone):

160 g di spaghetti
100 g di pistacchi (tostati, non salati)
2 pomodori
1 striscia di alga kombu
1 spicchio di aglio
peperoncino
olio evo
sale
1 cucchiaio di farina (facoltativo)

Procedimento:
Pulite lo spicchio d’aglio, tagliatelo a metà e mettetelo sul fuoco in un tegame capiente con un po’ di olio evo. Unite i pomodori (lavati, sbucciati e tagliati a dadini) , l’alga kombu (risciacquata in acqua corrente e tagliata a striscioline) e i pistacchi (brevemente sciacquati in acqua corrente). Aggiustate di sale e aggiungete il peperoncino (io ne ho messo 1 piccolo secco). Quando gli spaghetti saranno quasi cotti scolateli e uniteli al sugo per ultimare la cottura.

Nota:
Ho utilizzato i pistacchi tostati e non salati perché erano quelli che avevo, potete utilizzare anche quelli salati, ma in questo caso state più attenti con il sale (forse si può evitare). Io ho lasciato tutti i pistacchi col guscio, secondo me è più divertente, se gli spaghetti si raffreddano si possono sempre mangiare per primi e concludere sgusciando i pistacchi. Devo dire che sono rimasto molto soddisfatto da questo esperimento, anche se non cerco piatti “sostitutivi” di quelli onnivori, questi spaghetti sono comunque molto appetitosi.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ciao Francesco, anche i tuoi spaghetti sono moltooooooooooooo invitanti, devo provare a farli anch’io con la kombu visto che poverina la uso solo per la cottura dei legumi………come sempre la foto è una meraviglia 🙂 Buon weekand

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  2. belli!! questa ricetta di mariagrazia è davvero simpaticissima, anch’io l’ho provata con grande soddisfazione. chicca ha ragione, le tue foto sono sempre stupende (darci qualche lezione no?)

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  3. quoto i commenti di Chicca e Silvia, spaghetti meravigliosi, foto meravigliosa! bravissimo Francesco:)

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  4. Che meraviglia!! Da tanto non lavoravo al computer e ho perso delle ricette stupende!

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  5. Caro Francesco, anche io ti faccio i complimenti per la foto, ti devo però dire che mi ha colpito la presenza della conchiglia…una presenza inquietante! Mi sembra strano in un sito vegano vedere la casa di un mollusco usata come decorazione!
    Scrivo due righe, senza nessun intento polemico, giusto per riflettere su un argomento che mi sta a cuore, e che potrebbe informare qualcuno ancora all’oscuro!
    Spesso si pensa alla conchiglia come un oggetto privo di vita, va riccordato che sono moltissime quelle che vengono pescate vive, e poi uccise senza essere mangiate, per tenere il guscio, rivenderlo ai turisti che si vogliono portare a casa il bel suovenir del paese tropicale. La conseguenza è che si va quindi ad alimentare un mercato a dir poco etico, spesso illegale, devastatore e saccheggiatore, che arrichisce al momento ma impoverisce il paese stesso e gli abitanti, va detto inoltre che prendere qualsiasi cosa a al mare, significa privarlo di una piccolissima parte del suo equilibrio, di una parte della sua bellezza.
    Vivo in Sardegna e ogni volta che vado in spiaggia, devo combattere con l’ignoranza di qualcuno che si porta via un pezzo di natura, la bustona di sabbia per l’acquario, i sacchi con i sassolini o con i massi per il giardino, le conchiglie per attaccarle nella copertina del diario, la stella marina come portafortuna, il povero pesce lasciato a morire sotto il sole dentro un secchiello, la pesca dei ricci, il corallo dalla riva, la vegetazione dalla campagna circostante, ogni pezzetto fa il suo bel danno, si priva così le altre persone di godere delle stesse meraviglie, si stravolge l’ecosistema.
    Le risposte poi sono sempre le stesse, da ignoranti, ma cosa vuoi che siano due pietre, ma hai visto quanta sabbia c’è, o è solo un pesce, il bambino si diverte, tanto il corallo ricresce, qualcuno mi manda a quel paese, e altre risposte varie che brillano di intelligenza, e parlo sia di turisti che dei miei cari compagni isolani!
    Come dice Licia Colò, nelle sue trasmissioni, quando si visita un paese o anche a casa proprio, faciamolo in punta di piedi, rispettosi, compriamo si i souvenir, ma niente prodotti animali e loro derivati, di nessun genere, niente che arrecchi danno agli ecosistemi di flora e fauna!!
    Grazie di questo spazio, conchiglie a parte, adoro le tue ricette!! 🙂

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  6. Che commento lungo che ho scritto!! Scusa!!!!!!!

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  7. Barbara, ma guarda che quelli sono i gusci dei pistacchi, mica conchiglie vere…

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  8. Ti è sfuggita la conchiglia sopra il tovagliolo rosso, nella parte sinistra della foto?? Se quello è un guscio di pistacchio mi chiedo che razza di cose ho mangiato finora!! Va be’, è vero che sono sbadata e potrei scambiare fischi per fiaschi, ma a questo punto…spero proprio di non arrivarci mai!! 🙂

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  9. Sai Barbara hai proprio ragione e queste tue parole mi fanno sentire tanto in colpa per un mio gesto fatto ormai quasi 21 anni fa 🙁 Già, esattamente 21 anni fa durante il nostro viaggio di nozze alle Maldive avevo raccolto un po’ di conchiglie varie e una manciata di sabbia, tutto ciò conservato ancora in n vaso……gesto che non rifarei più, ora quando le guardo c’è si il ricordo di quel viaggio bellissimo…………chissà se potremo mai ripeterlo………ma anche un po’ di tristezza per quelle povere conchiglie che io nella mia ignoranza ho rubato alla natura di quel posto paradisiaco che vive nella mia mente!
    Condivido le tue parole e capisco la tristezza che provi quando vedi persone che non rispettano la natura…………e son sicura che Francesco condividerà le tue parole e il tuo sfogo!

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  10. Cara Chicca sono sicura che in occasione del tuo ritorno alle Maldive, magari per festeggiare 25 anni di matrimionio, renderai al mare i suoi “figlioli”, sei così sensibile!!
    Anche io avevo delle conchiglie impolverate, prese dalla spiaggia di Chia, almeno 20 anni fa, è stato bello riportarle e “liberarle” di nuovo in mare!!!

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  11. Bella questa cosa, se mai riusciremo a tornarci cercherò di ricordarmi queste tue parole! Grazie

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  12. Barbara, sull’acquisto di conchiglie ti dò stra-ragione, sulla raccolta di coralli e ricci ovviamente pure; sul portarsi via quintalate di sabbia anche.
    Ma proprio non riesco a vedere cosa ci sia di male nel raccogliere una conchiglietta sulla spiaggia (conchiglia già vuota intendo) o portarsi via qualche sassolino, magari i pezzi di vetro (che sarebbero stati pattumi) arrotondati dall’incessante lavoro del mare.
    Il mio bimbo era estasiato a raccogliere e guardare i colori dei sassolini! Certo non ci si porta a casa la spiaggia, però…

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  13. ah, vero, Barbara, ero così distratta dalla bellezza del piatto che non ho nemmeno fatto caso alla conchiglia decorativa 🙂 sono cmq d’accordo con mammafelice

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  14. Cara Mammafelice, ho vagato un poco sul tuo sito, mi piace il tuo stile, e anche il tuo gattone, anche io ne ho uno nero, e immagino che il bimbo sul divano sia tuo figlio, che felice raccoglie le conchiglie e i sassolini sulla spiaggia, hai ragione nel singolo gesto non c’è niente di male.
    Immagina se tutte le persone dalla spiaggia raccogliessero una sola conchiglia e un sassolino (2000 persone che raccolgono 2000 conchiglie ogni giorno per 3 mesi l’anno, totale 180.000), prova a immaginare cosa potrebbe ammirare tuo figlio su questa spiaggia. Non potrà avere la possibilità di vedere come è fatta una conchiglia perchè tutti le hanno raccolte è portate a casa!!
    La cosa bella è che tuo figlio rimanga estasiato dal vedere la massima espressione di bellezza che la spiaggia o qualsiasi ecosistema possa offrire, perchè qualcuno gli permette ciò!
    Sai che in alcune spiagge è proibito anche uscire con i piedi insabbiati???
    La spiaggia di Budelli, la famosa spiaggia rosa, ora di rosa non ha più niente, granello dopo granello hanno portato via tutto il corallo che la formava…..Ora è una spiaggia chiusa, l’accesso è prenotabile, è visitabile per poche ore, è strettamente sorvegliata e finalmente dopo anni sta tornando a colorarsi!
    Il gesto di un singolo può arrecare un danno trascurabile, ma se lo moltiplichi per le migliaia di bagnanti che tutti i giorni affollano la spiaggia, diresti ancora così???
    Il mio è lontano dall’essere un rimprovero o una predica sul comportamento corretto da tenere in spiaggia, vuole essere solo uno spunto per una riflessione, spero di aver avuto il tatto necessario per raccontarti i miei pensieri.

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  15. Ciao Barbara hai proprio ragione,mio padre è originario di Arzachena dove abbiamo una casa
    mi ricordo ancora ,con profonda tristezza, quando da ragazzina andavamo in vacanza i turisti che rientravano dalla gita a Budelli portando bottiglie piene di sabbia.L’esempio di un singolo
    può fare molto in positivo ma anche in certi casi grossi danni.Per fortuna adesso c’è più sensibilità e attenzione anche se la strada da fare è tanta

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  16. Francesco, questa volta hai superato te stesso….a parte le “vongole” ho pure visto “cozze” in questa veg spaghettata….sei strepitoso

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  17. carissimo Francesco,
    hai pure trovato i pistacchi più grandi! rendono meglio direi, bravissimo!

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  18. Scusatemi se riesco a rispondere solo ora, questo fine settimana ero fuori casa (in campagna a fare l’olio essenziale di lavanda).
    Sono rientrato da poco.
    Mi dispiace di aver urtato la sensibilità di qualcuno con la foto della conchiglia.
    A mia discolpa posso dire che mi è stata regalata e che era stata raccolta, già vuota, sulla spiaggia.
    Sono anch’io contrario a certi tipi di souvenir perché so bene che spesso le conchiglie vengono raccolte ancora vive.
    Sinceramente, però, non ho mai pensato a riportarla dove è stata presa.
    Col mio lavoro mi occupo anche delle banquettes di poseidonia oceanica spiaggiata e di ripascimenti delle spiagge.
    Con questi criteri anche i ripascimenti sarebbero sbagliati: se il mare decide di erodere quel tratto di litorale arrivando fino alla duna e al retroduna… perché non lasciarlo fare?
    Possiamo ben andare al mare da un’altra parte o non andarci proprio.
    Quel guscio di conchiglia, se fosse rimasto al suo posto, nella migliore delle ipotesi, sarebbe stato portato via dalla prima mareggiata e sarebbe ritornato, inutilizzato su qualche fondale altrimenti sarebbe finito in qualche discarica per mano di qualcuno che, non vedendovi alcun interesse economico, non sapeva che farne.
    Quando ero bimbo, raccoglievo anch’io in spiaggia i pezzetti di vetro colorato levigati dal moto ondoso e le piccole conchiglie (vuote e non belle come quella della foto, da noi non ci sono) portate sulla battigia dalla marea.
    L’altro giorno (e ti assicuro che sono passati molti anni!), in quella stessa spiaggia dei miei giochi di bimbo, una bimba è venuta a farmi vedere le piccole conchiglie (vuote) che aveva raccolto, non aveva raccolto, invece, i pezzetti di vetro colorato.
    Cosa vorrà dire questo? Che quelli come me hanno preso tutti i pezzetti di vetro colorato o che, nonostante tutto, forse, è aumentata la sensibilità della gente che non butta più le bottiglie in mare?
    Forse la seconda ipotesi è la più corretta e lo è anche grazie alle campagne di sensibilizzazione che io e i miei colleghi che si occupano del litorale abbiamo la fortuna di fare.
    Invece, le piccole conchiglie vuote, quelle si, ci sono ancora e nonostante una pesca scellerata con reti a strascico e “amenità varie”.
    Scusate ancora tutte/i se sono stato così prolisso e soprattutto se ho urtato la vostra sensibilità.
    Soprattutto, spero che vorrà scusarmi Barbara a cui è principalmente rivolto questo mio lunghissimo commento (se avrà tempo e voglia di leggerlo).
    Concludo (ebbene si!) dicendo che ho apprezzato moltissimo i commenti di Barbara e anche gli altri e anch’io non volevo avere alcuno sunto polemico; ho cercato solo di esprimere la mia opinione; è per me un piacere e motivo di crescita poterla confrontare con la vostra.
    Uno dei tantissimi pregi di questo blog è che ci sono molti spunti di riflessione, grazie Barbara per avercene dato uno così interessante.

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  19. Caro Francesco mi piace il lavoro che fai!! Sono una naturalista e mi occupo spesso dei problemi legati all’ambiente, sia flora che fauna, e sai benissimo che gli ecosistemi marini e quelli della spiaggia sono molto delicati!
    Per cui se madre natura ha deciso che è arrivato il momento di erodere una spiaggia, quello è il suo destino, al Poetto, la spiaggia di Cagliari, lunga più di 10 km, hanno fatto un ripascimento, prelevando la sabbia dal largo con le idrovore….il danno ambientale causato è stato immenso.
    C’è tutt’ora un’indagine incorso per danno ambientale, hanno fatto una strage!
    Lo stesso Poetto, in cui da bambina trovavo di tutto, conchiglie, stelle marine, e ora niente più.
    Quel guscio di conchiglia che tu dici, sarebbe rimasto inutilizzato da qualche parte, trova il suo posto nell’ecosistema marino, perchè la natura non fa mai niente a caso! Va a costiture il fondale, tanto utile per altri esseri viventi, che lo decomporranno, o che lo utilizzeranno come casa provvisoria!
    Spero che i pezzetti di vetro non si raccolgano più perchè si sono esauriti, sia per via della civiltà delle persone, sia per via di persone come te che si sono divertiti a recuperarli dalle spiagge e toglierli dal mare!
    Insomma quando la natura segue il suo corso non fa mai danni, se non hai nostri occhi, e solo l’uomo che interviene senza rispettare il suo corso…per me vedere una conchiglia (che in realtà è lo scheletro di un animale che si chiama mollusco), non è diverso dal vedere un qualsiasi osso di vertebrato…metteresti mai la foto di uno scheletro di un qualsiasi altro animale per abbellire una foto??? Sono sicura di no!!
    Come dice Chicca, hai una grande sensibilità!
    Mi piacerebbe avere qualche notizia in più sul lavoro che svolgete, come posso informarmi??
    Grazie ancora dello spazio concesso, e per aver risposto al mio commento, ho scoperto una cosa molto interessante di te….be vista l’ora…buonanotte!!!!! 🙂

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  20. Cara Barbara, grazie per l’attenzione che mi hai riservato e per le interessantissime osservazioni che mi hai fatto.
    Concordo con te: tutte le volte che l’uomo interagisce con l’ambiente lo modifica; del resto lo fanno tutti gli animali. Il brutto è che noi, il più delle volte, lo facciamo in maniera massiccia e senza preoccuparci delle conseguenze.
    Gli esempi possono essere moltissimi, alcuni li hai portati tu. Eccone un altro. Qui alla Spezia abbiamo una centrale elettrica a carbone (si, proprio a carbone!) e cosa pensano di fare? Bruciarci i rifiuti! Pensando di risolvere in questo modo il problema dei rifiuti. XD
    Penso che ogni commento sia superfluo…
    Anche noi, nel nostro piccolo, siamo molto impattanti sull’ambiente (pensiamo solo ai trasporti); c’è una nuova sensibilità ma c’è ancora molta strada da fare.
    In fondo è solo da pochi anni che si parla di ambiente e di tutela dell’ambiente, prima erano materie sconosciute e non c’erano neanche leggi adeguate.
    Ieri vedevo i miei amici che levavano le erbacce dall’orto coltivato con i criteri dell’agricoltura biologica: anche loro, in fondo, modificavano il corso della natura che aveva previsto, in quel luogo, un campo incolto e pieno di erbacce. Tocca a noi fare le giuste distinzioni e lavorare “con” la natura e “per” la natura anziché “contro” la natura; in questo modo potremo distinguere gli scempi di cui abbiamo parlato dalla necessaria interazione con il mondo.
    Avevo anche pensato a cambiare la fotografia ma… non ne ho altre!
    Ne avevo fate molte (come ogni volta) ma poi ne scelgo sempre una e tengo solo quella (ho già comprato un tot di hard disk esterni!).
    Comunque, a me personalmente, le ossa non mi fanno alcun effetto (tranquilla, non sono un necrofilo!) se ne vedono così tante anche nei musei di scienze (e in molti altri luoghi).
    Anche a me piacerebbe conoscere meglio te e gli altri nostri “colleghi”; ripeto quello che dico a tutti gli chef di veganblog: se volete contattarmi fatevi dare la mia mail da Sauro, sarò felice di rispondervi.
    Un’ultima considerazione: è proprio vero che non ho il dono della sintesi!
    😉

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  21. Riccordo l’esame di anatomia comparata all’università, tutto preparato nel “bel museo”, con tanti animali sacrificati in nome della scienza, andavano tutti maneggiati e studiati, ucelli dal variopinto piumaggio, pesci, vertebrati di tutti i tipi, e poi gli anfibi, rettili e piccoli roditori, messi sotto formalina, ormai privati della loro dignita di essere viventi. Gli maneggiavo come se fossero oggetti!! Mannaggia a me, ora non ci riuscirei!!!
    Ho acquisito una coscienza ecologica che mi impedisce di trovare bello qualsiasi ornamento di origine animale. A casa di mia suocera c’è quella che chiamo vetrina degli orrori. Ora devo uscire ti dico più tardi! 🙂

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  22. Sono tornata!! Il lavoro e la cena mi hanno impegnata più a lungo del previsto, ti dicevo della vetrina degli orrori (a parte la pelliccia di visone che come uno spettro mi turba dall’armadio!!!), piena di souvenir di origine animale, le conchiglie meravigliose portate dai tropici, oggettini fatti in avorio, in osso, pelli e in bella vista e persino un cinghiale imbalsamato!!!!
    Mi ritrovo con te in quello che hai detto, penso alle popolazioni indigene che pur cibandosi di tutto ciò che il territorio offre, animali e piante, vivono in equilibrio con la natura, rispettandola e dall’alto della loro conoscenza e coscienza storica capiscono che nulla gli è dovuto e ringraziano anche l’animale che si è sacrificato per sfamarli!! Nel capire la natura ci sia accorge che non esistono erbacee e animali inutili, ma tutto ha un suo senso nel quadro meraviglioso che la questa ha dipinto, non resta che sperare di poterci integrare e far parte di questa meraviglia turbandola il meno possibile.
    Ti ringrazio moltissimo dello spazio concesso, alla fine si trova il buono in tutto, e questa splendida conchiglia ha comunque trovato il modo di farci un dono, ci ha permesso di interagire e di conoscerci meglio, grazie ancora.

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  23. @ Barbara: grazie a te (e a tutti i temerari che hanno avuto il coraggio e la costanza di leggere i miei “poemi”!).
    Il cinghiale imbalsamato? Nel 2005 ero in giro per la California e sono finito in un albergo; le camere erano molto belle e il prezzo adeguato. Al mattino vado a fare colazione e mi ritrovo in una sala piena zeppa di “trofei”, ho dovuto fare colazione con tutte queste teste di animale imbalsamato intorno (cinghiali, orsi, alci, c’era di tutto!); un’esperienza “indimenticabile”.
    C’è una focacceria qui dalle mie parti (che peraltro fa la focaccia molto buona) che ha come “vanto” una parete della sala dove si mangia completamente coperta di prosciutti! Nel suo sito è la prima foto della galleria fotografica e nel dépliant viene descritta con molta enfasi.
    Sono li, come arredamento, mah…

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  24. Carissimi come vi comprendo!!! Noi dividiamo il negozio con un assicuratore-cacciatore che ospita in ufficio amici-cacciatori che vengono a lodare le proprie virtù con tanto di spiegazioni e ricchezza di particolari e c’è uno in particolare che viene con un cappotto di montone con al collo una pelliccia di volpe che si vanta di aver ammazzato…

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  25. @ Francesco
    sono molto felice, come una vongola, della tua copia così curata e raffinata…
    La questione delle conchiglie non me l’ero posta finora… e vi ringrazio di avermi dato l’occasione di riflettere anche su questo. Ormai quelle che ho in casa le tengo, ma prossimamente le lascerò nel loro ambiente e soprattutto non comprerò più niente che sia fatto con conchiglie.

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  26. e vero che ogni giorno si impara qualcosa di utite e bello
    come la tua ricetta,amo i pistacchi però così non li ho mai mangiati e una bella idea
    sto cercando di diventare vegetariana la carne rossa l’ho già eliminata da molto
    il pesce era il mio cibo preferito e+dura,il pollo non mi piace il coniglio proprio non riesco neanche a ingoiarlo da quando sono nata,la selvaggina ecc…mi disgusta hanno tentano di farmi mangiare del fagiano o patè d’oca non ci sono riusciti!!!amo di più gli animali del cibo la scelta non mi pesa,l’unica e trovare cibi adatti per non indebolirmi,ho la pressione bassa e mi gira spesso la testa,i legumi non li amo ma me li farò piacere…il tuo piatto di spaghetti sarà la mia consolazione appetitosa,ciao grazie!

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  27. Grazie Barbara per la spiegazione.Io non sapevo delle conchiglie. Quando, anche io con mio figlio passeggiavamo sulla riva e vedevamo questi gusci, ci divertivamo a prenderli (come Mammafelice),ma da ignorante, non avrei mai pensato a quello che tu così carinamente mi hai spiegato. Ti ringrazio ancora, e ciao

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  28. Buonasera a tutti,
    questo è il primo intervento che lascio in vita mia su un blog, quindi mi scuso in anticipo per la mia prolissità (mi conosco un minimo). Ho letto i vostri commenti, in particolar modo quelli di Barbara e di Cucina-Vegetariana, ed essendo interessato al discorso vorrei prendervi parte. Ringrazio Barbara per aver sollevato questo argomento importante, ma devo dire fin da ora che non mi trovo troppo d’accordo con lei; concordo con tutti voi sulla pesca di ricci, stelle e conchiglie vive. Invece penso che il discorso su quelle arenate già vuote si stacchi della mia “etica (che parolona!) vegetariana”: se evito di cibarmi di animali e perché cerco di rispettare la sensibilità e la coscienza di questi. Affermare però che “tutto vada lasciato com’è” mi sembra annientare la capacità umana, la fantasia. In altre parole, l’uomo ha cambiato la natura estraendo la pietra e il marmo, ma con questi ha fabbricato meraviglie che arricchiscono la natura stessa talvolta. Barbara, quel che intendo è che uno prova meraviglia anche vedendo una conchiglia fuori dal proprio ambiente, se a muoverla è una mente che tende al Bello. In fondo l’uomo e la sua volontà sono creature naturali, una pietra preziosa usata a scopo decorativo è comunque naturale, perché proprio la ricerca del Bello è naturale. Nel momento in cui questo viene a causar dolore, allora gli elementi in gioco cambiano, ma vietare all’uomo di servirsi della natura, mi sembra vietare la natura. Non vuol esser polemica, questa, solo un confronto.
    Grazie per la pazienza, fatemi sapere

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