… Lasciamo a Cesare quel che è di Cesare! “Furto di gioielli”! Il termine “perla” indica nel gerco di tutti i giorni, qualcosa di straordinariamente prezioso, raro, custodito in scrigno sigillato… Proprio facendo riferimento alla Perla… La vera unica perla… Quella perla prodotta dall’ostrica, parte integrante del suo organismo. Ecco infatti come si forma una Perla: l’ostrica per difendersi da irritazioni, allorquando un corpo estraneo penetra nella cavità palleale, produce una secrezione di madreperla con la quale andrà a ricoprire il corpo estraneo stesso… Nella coltivazione delle perle, i molluschi vengono portati e lasciati in aree di coltivazione per circa un paio di anni, dopo di che, nel periodo invernale, avviene il raccolto. Nelle gonadi nell’animale viene eseguita una ferita adatta al Furto della perla… Vi sono specie di molluschi che muoiono al momento della “rimozione” della perla, come per esempio le ostriche Akoya. Vi sono altre specie che invece possono addirittura essere sfruttate e violentate per ancora un paio di volte… se riescono a sopravvivere, frequentemente non accade, ed addirittura l’innesto non dà esito di produzione di una seconda perla… Quanta violenza inutile! Praticata a quale scopo? Creare gioielli per “addobbare come alberi di Natale” i decoltè di rughose vecchie opulente solo di denaro, o di giovani donne alle quali si chiede solo il corpo… o giovani laureate ignoranti o giovani spose che magari sono già state tradite… Quanta falsità, ipocrisia dietro ad un gioiello che è costato la vita a creature stupende ed indifese… senza dimenticare inoltre l’incredibile lavoro che esse compiono come ottime depuratrici delle acque. Stesse cose possiamo dirle anche a proposito del raccolto della madreperla… materiale di pregio, ricavato dallo strato interno di alcuni molluschi, tra cui appunto come sempre, le ostriche… Con la madreperla, oltre alla realizzazione di gioielli inutili già descritti, vengono creati oggetti per la casa… altrettanto inutili… proprio come abbiamo già raccontato per l’avorio… Bottoni… Fiches… Intarsi su scatole vuote di sentimenti… Su penne che scrivono solo con inchiostro color sangue… Su strumenti che potrannno solo stonare le melodie d’amore…
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Già, quanta assurdità in ciò che é elegante e chic per noi esseri umani! Praticamente ci mettiamo addosso le pellicce, prendiamo denti ed ossa per decorare e pure la “saliva” solidificata dei molluschi: trovo che oltre che dannoso verso le specie viventi violate sia anche macabro e decisamente stomachevole. E poi ad ostentare certe “bellezze” sono persone con la puzza sotto al naso! Ma quanta ipocrisia nell’ essere un essere umano!
Ragione da vendere!!!!
Simonetta Ravizza(www.simonettaravizza.it) e la Superga hanno siglato un accordo, dal prossimo autunno arriveranno le scarpe con la pelliccia; l’iniziativa sarà sostenuta dalla famosa “star” televisiva SIMONA VENTURA.
Cortesemente “sputtanate” le “signore ???” sopra riportate (io nel mio piccolo sono già ’ all’opera…).
Ora passo ad una informazione positiva; qualche settimana fa’ ho acquistato su internet (www.verdesativa.com) dei cosmetici (ottima qualità) shampoo – creme varie-saponette-bagno doccia, che sono vegetali 100% (registrati Vegan Society), no test su animali, no coloranti o profumi di sintesi – mi sembra un prodotto etico e di qualità! Ciao a tutti! ECOMAX
P.S.: Complimenti per il Blog! E’ utile e ben curato!
ma chi vuoi che se le compra????”
certo hai scelto proprio male chi attaccare è la rapresentante femminile peggio vestita …che da consigli di moda ??????
che affare x la superga nn vendera’ 1 sola scarpa:-)))
nn è che 6 invidioso che nn puoi usarle tu scarpe cosi’ orrende max???
brava,Lisa.ogni tanto bisogna rinfrescare la memoria della gente, o informarla, su come vengono prodotti i gioielli.anche l’estrazione dell’oro è altamente inquinante per la natura ,l’ambiente,gli esseri viventi.l’arsenico distrugge la vita,inquina l’acqua..