Farina di riso Il Molino Chiavazza

Tra i tanti prodotti contenuti nella VeganOkBox oggi recensisco la farina di riso Il molino Chiavazza. L’azienda già la conoscevo poichè spesso compro i loro prodotti. Hanno una vasta scelta di farine, semole, lieviti e prodotti per la panificazione sia per uso domestico che per uso industriale.

La confezione cartacea mi piace molto, ha un carattere rustico e verace sia al tatto che alla vista. Il logo aziendale è rappresentato da delle spighe di grano con due fiori (credo papaveri) rossi, e l’immagine stampata sulla parte frontale è una bellissima paletta di legno piena di bianca farina di riso con dei chicchi sparsi qua e là. Essendo il packaging totalmente cartaceo  non se ne vede il contenuto, ma insomma la farina è farina…si presume che grosse sorprese una volta aperta la confezione non ce ne siano. Il logo Veganok è ben visibile poichè (anche se laterale) è stampato in bella vista sul mucchietto di bianca farina, subito sopra troviamo il marchio gluten free. Per chi non conoscesse gli svariati utilizzi in cucina di questa farina, l’azienda ha stampato in bella vista sul fronte confezione i vari tipi di preparazione ovvero per preparare dolci o per addensare creme salse o minestre.

I suoi molteplici usi in cucina vengono poi specificati in maniera più dettagliata su un lato della confezione. Ricordano inoltre l’assenza di glutine scritto per esteso (importante a mio avviso per chi non conoscesse il significato del marchio gluten free che si trova stampato sulla parte frontale). Il tutto è scritto in tre lingue. Ci mettono al corrente inoltre che il gusto neutro di questa farina non copre altri sapori (e lo confermo dopo averla assaggiata previa cottura).

Sull’altro lato della confezione vengono, come di consueto, riportati i valori nutrizionali. Un buon apporto di carboidrati essendo il riso un cereale, in minor quantità fibre e proteine seguite da una quasi assenza di grassi. La confezione pesa 500 g e come ha fatto notare LucaCeltics nella sua recensione riferita alla farina di ceci (sempre Molino Chiavazza), ribadisco anche io che è inusuale trovare sulla confezione di un prodotto la specifica che  il peso è riferito all’origine tenuto conto della percentuale di umidità (in questo caso con una variabile del 15,50%). Il marchio VEGANOK con il suo codice (0350) è situato nella parte centrale e si nota molto bene. Felice di trovare l’ennesima azienda di qualità che ha la produzione in provincia di Torino (la mia città), non significa molto lo so, ma a me fa comunque piacere leggere sulle confezioni: prodotto in (TO).

Sulla parte alta della confezione è riportata la data di scadenza (quasi un anno), perfetta direi.

Aperta la confezione ho testato subito la prova olfattiva che è pressoché neutra, ho impiegato questa farina per fare dei biscotti (qui la ricetta http://www.veganblog.it/2017/04/24/biscotti-di-riso-e-bacche-di-maqui/)  ma ho comunque anche voluto assaggiarne la punta di un cucchiaino a crudo (se no che test sarebbe?). Al tatto risulta molto gradevole, ha una texture quasi setosa, sotto le dita ha una consistenza impalpabile e molto fine, credo che impiegata per delle impanature delicate sia perfetta, come anche in aggiunta a budini o minestre come addensante, poichè essendo davvero molto fine presumo il problema grumi non sussisterebbe. Il suo sapore è davvero neutro come riportato in confezione, quindi davvero adatta ad ogni ricetta (assaggio a crudo).

Per quanto riguarda l’assaggio dopo cottura, mi sento di dire che la preferisco alla farina tradizionale. E’ leggera e i biscotti (semplice pasta frolla con l’aggiunta di curcuma) sono risultati più friabili e con una grana più delicata. Diciamo che è una farina che mi ha ispirato un certo numero di  ricette, inutile quindi sottolineare che mi è piaciuta.

Link dell’azienda dove potete consultare tutti i loro prodotti con marchio VeganOk

https://www.veganok.com/it/company/il-molino-chiavazza/