PanFiocco Integrale “Roberto”

Roberto Industria Alimentare è una azienda veneta attiva dagli anni sessanta nella produzione di panificati in genere, attraversando una vastissima gamma di prodotti tutti certificati VEGANOK.
Ho testato questo PanFiocco Integrale  con la preziosa collaborazione familiare , recensione e test realizzati quindi con l’assaggio e il parere plurimo di tester onnivori ma senza nessun pregiudizio di sorta.
La confezione lascia trasparire il contenuto avendo una finestra trasparente affiancata da logo VEGANOK , ben visibili in ottima mostra sono la segnalazione dell’assenza di olio di palma e della presenza di olio di oliva. In nessun lato della confezione in mio possesso è segnalato il codice aziendale (probabilmente nelle nuove confezioni ci sarà), sul lato sinistro invece ci sono le immagini di diversi suggerimenti su come utilizzare il prodotto.
Attraverso la finestra si può denotare l’assenza della crosta attorno al prodotto, che trovo positiva e utile (esperienza diretta come barman) poiché molte persone rifiutano la crosta generando spreco di materia prima.
Nel retro confezione si possono leggere gli ingredienti e le notifiche generali del prodotto in diverse lingue e una utile informazione sul porzionamento del contenuto.
I valori nutrizionali mettono in evidenza una particolare ripartizione dei macro, spicca un buon quantitativo proteico e un non eccessivo quantitativo di carboidrati, cosa particolare per un “pane” buona quantità di fibre e di sale. A titolo del tutto personale preferirei una quantità minore di sale e maggiore di fibre, ma è solo un piccola nota del tutto personale e soggettiva.
Pur presentando come ingrediente olio di oliva i grassi sono molto contenuti e comunque buoni.
Come si può vedere gli ingredienti sono “pochi ma buoni” , gradisco molto la presenza di farina 0 e la chiarissima e utilissima specifica sul riciclo del packaging.
Ecco come si presente il pane appena aperto.
Test olfattivo: una positiva nota è che quando lo si apre a differenza di molti suoi simili non dà il classico odore piuttosto pungente dato dal passaggio nel alcol etilico. Le fette segnalate come “più spesse” sulla confezione, sono morbide ed elastiche, l’alveolatura è ben sviluppata ma, personalmente non lo ho trovate eccessivamente più spesse, per lo meno non come me le ero figurate in mente, per la mia esperienza hanno uno spessore regolare ma non eccessivo.
Test del sapore: il test come accennato all’inizio della recensione, è stato realizzato dai miei famigliari, onnivori ma affidabili e sinceri tester, presa da estro creativo la mia genitrice ha disposto tutte le fette in una teglia ravvicinate e le ha ricoperte di una base di pomodori passati, olive e altri ingredienti, realizzando una sorta di pizza, ma con la base realizzata con le fette di pane.
Tolta poi dal forno il risultato visivo era praticamente identico a quello di una pizza, le fette si sono cotte e tostate perfettamente cito la descrizione che mi è stata fatta: “la passata non ha inzuppato il pane che è rimasto soffice e croccante, ottima sapidità per niente dolciastro come molti simili, ottimo sapore  invoglia a mangiarne sempre e non stufa per niente”.
Specifica personale: non ho volutamente fotografato  e pubblicato la preparazione e il risultato finale perché conteneva alcuni ingredienti non vegan.
Il prodotto mi è stato recapitato tramite il VeganBox, nella GDO della mia zona non l’ho ancora visto sugli scaffali, pertanto il prezzo di riferimenti è quello online che si muove tra i 2.59 e i 2.79 euro, per 400g di prodotto.
Ottima qualità ad un prezzo che reputo corretto.

Link al Produttore:
https://www.veganok.com/it/company/roberto-industria-alimentare/
Link al prodotto:

Pane integrale Senza Crosta

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Luca che meraviglia sofficiosa!! Grazie per aver messo alla luce il maggior co tenuto proteico a discapito dei carboidrati. Volevo chiederti se prima di mettere il pomodoro hai tostato leggermente le fette. In genere faccio così affinchè non si impregni troppo e si ammolli tutto. Grazie

    Reply
  2. no T niente tostatura, però appena completato l’assemblaggio ho infornato subito appunto per evitare l’eccesso da inzuppo, hanno tenuto perfettamente

    bless and love!

    Reply
  3. Caro Luca, mi dispiace rompere le uova nel paniere come in altre occasioni, però personalmente non mi sembra un buon prodotto. Lo sai che questo è proprio un tipico esempio di pane integrale FINTO? A proposito, tu stesso scrivi che apprezzi la presenza della farina 0 negli ingredienti, posso chiederti il motivo?

    Reply
  4. ciao A, grazie per le osservazioni! a
    Apprezzo l’uso della 0 perché seppur raffinata ha una seppur minima presenza di proprietà nutritive rispetto a una 00 e considerando la tipologia di prodotto e il mercato in cui si inserisce la cosa me la fa preferire ad altre, considerando che la quasi totalità di questo tipo di prodotto è fatta con una farina 00.
    Sul fatto che sia finto, non ne capisco il senso sinceramente, mi spiego: finto rispetto a cosa? “finto” mi fa pensare a il suo opposto quindi al “vero” quindi a un “pane integrale vero”, ma poi “vero” e “finto” rispetto a cosa? davvero, ti chiedo scusa ma non afferro il senso della tua domanda.
    Se intendi che si tratta di una farina di tipo 0 a cui viene addizionata crusca si ti do ragione, ma è chiaro dagli ingredienti e da come sono specificati, penso che sia realizzato in questo modo ma non avendo contatti con l’azienda produttrice è solo una mia personalissima ipotesi

    bless and love!

    Reply
  5. Grazie a te Luca per la tua risposta e per la possibilità che mi dai di spiegarmi meglio.

    Allora, facciamo un passo indietro e spostiamo il discorso sulla farina, visto che è la materia prima: quello che intendevo è che la farina integrale per essere davvero tale dovrebbe essere ottenuta dal cereale integrale macinato.
    Sul mercato invece troviamo delle farine che vengono spacciate per integrali (in questo senso finte) ma si tratta di farine raffinate a cui viene aggiunta la crusca. Ora, magari detto così ti sembrerà che in fondo sia la stessa cosa ma non è così, anche perché la crusca è solo una delle parti che vengono eliminate con la raffinazione e nemmeno la più importante.

    Di conseguenza, quando parlo di finto pane integrale mi riferisco a un pane ottenuto con questa farina qua, come si può anche leggere dagli ingredienti.

    Per il resto capisco dalla tua risposta che la 0 ti sembra il male minore rispetto alla 00, e su questo sono in parte d’accordo nel senso che tra le due è sicuramente la meno peggio, ma a questo punto ti consiglierei di puntare piuttosto sulla farina di tipo 1 o 2; quest’ultima in particolare mi sembra un buon compromesso perché è semi-integrale.
    Che ne dici? 🙂

    Comunque, io credo che tralasciando le considerazioni nutrizionali, questo pane si presti benissimo per farci dei tramezzini, quindi se lo mangi magari una o due volte alla settimana non dovrebbero esserci problemi! 😉

    Bene, spero di averti risposto in modo esaustivo e se volessi saperne di più posso mettere dei link sull’argomento, io lo trovo molto interessante.

    Ciao!

    Andrea

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  6. la farina è giusto uno dei prossimi “conosciamo gli alimenti” che sto preparando.
    La quasi totalità dei prodotti venduti per integrale sono farine raffinate a cui viene aggiunta crusca e digitati poi come “integrale” è un processo che riduce e abbatte i prezzi di produzioni e per le aziende conviene.
    Quando parlo di farine e farinacei so benissimo di cosa parlo avendoci lavorato e, essendo ben conscio di ciò prima di affermare certe cose le soppeso bene, il prodotto in questione mi è stato donato dalla VeganBox, qui dalle mie parti non l’ho ancora avvistato nella GDO, personalmente non utilizzo mai questi prodotti per questioni personali (alimentazione legata allo sport) e per questioni di gusti ma, ripeto (a titolo del tutto personale e opinabile) messo in paragone a alimenti suoi simili si tratta di un buon prodotto realizzato con materie migliori rispetto a altri più blasonati e mediamente consumati e, salvo determinati “alimenti” io non demonizzo quasi nessun tipo di prodotto dopo averlo attentamente studiato e questo a mio avviso non è un prodotto demonizzabile

    bless and love!

    Reply
  7. Ti confesso che questa risposta mi lascia un po’ perplesso perché ora stai dicendo anche tu le stesse cose che ho scritto io quindi mi sembra di capire che l’argomento ti sia familiare, se poi mi dici che hai lavorato nel settore allora in teoria dovresti saperne pure più di me.
    Tuttavia mi sembra strano allora che tu non abbia capito subito cosa intendevo per “pane integrale finto”,

    Poi certo, se questo non l’hai comprato tu ma ti è stato regalato è un altro discorso e se capitasse anche a me di ricevere qualcosa di simile di certo non lo butterei via ma mi limiterei a consumarlo saltuariamente proprio perché, ripeto, essendo un integrale “tarocco” non mi pare proprio il massimo.

    D’accordo che non contiene olio di palma e ingredienti di origine animale, ma non vorrei che cadessi anche tu nell’errore di pensare che tutto ciò che è vegano in quanto tale va bene per forza.

    Detto questo, ognuno fa le sue scelte purché con cognizione di causa.

    Buona domenica!

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  8. Pan fiocco mi piace moltissimo. Da più di un mese che manca nei supermercati. Come mai?

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