La banana

In questo articolo conosciamo più a fondo la banana alimento che soprattutto negli ultimi anni si è conquistata un ruolo di punta nelle case della popolazione globale non a caso sembra essere il frutto più consumato al mondo, grazie alle sue proprietà nutrizionali e al suo sapore caratteristico.
Per banana si indica la bacca della pianta del banano, famiglia delle Musaceae, il frutto si sviluppa  in  grappoli. Le banane pesano tipicamente 90-200 g (il 20% del peso è dato dalla buccia),  peso che varia fra le differenti cultivar. Frutto consumato principalmente crudo anche se in alcuni tradizioni viene consumato cotto.
Premetto che in questo articolo non verranno trattati volutamente temi legati all’impatto ambientale, alla monopolizzazione del mercato da parte di alcuni famosi marchi, da tutte le conseguenze legate alla loro produzione ecc… poiché, lo scopo di questi articoli (come per tutti gli altri) è quella di conoscere un alimento apprendendone nozioni su tipologia, valori nutrizionali e aspetti chimico strutturali e possibili usi alimentari. Quasi tutte le moderne banane usate a scopo alimentare provengono dalle specie Musa acuminata e Musa balbisiana. Il nome scientifico delle banane è Musa acuminata.La pianta di banana è la più grande pianta erbacea dotata di fiore e si tratta di  una palma tropicale, piante alte e robuste , ognuna può produrre un singolo casco di banane. Dopo la fruttificazione la pianta muore ma i suoi polloni laterali possono svilupparsi.I frutti di banana si sviluppano dal cuore di banana, in una massa pendula fatta da  file di frutti (fino a 20 frutti per fila) questa massa di frutti è nota a tutti come casco, e può pesare dai 30 ai 50 kg. I singoli frutti maturano con il fiore rivolto verso l’alto, non verso il basso come generalmente si crede.
Le banane maturano nella stagione primaverile-estiva del luogo in cui si trovano ma questo frutto ha la capacità di maturare anche dopo essere stato colto dalla pianta, questo importante processo è dovuto all’emissione di etilene da parte della banana stessa. Il fenomeno è accelerato dalle temperature elevate, che fanno sviluppare una maggiore produzione di etilene (alcuni processi industriali mettono le banane in condizioni  non ventilate e a contatto con etilene prodotto artificialmente, per velocizzare la maturazione e avere frutti più dolci).
Le banane sono per natura lievemente radioattive più di quanto lo siano generalmente gli altri frutti a causa del loro alto  contenuto di potassio-40, che si trova naturalmente mischiato col potassio.
Nutrizionalmente il frutto è costituito da acqua 75% carboidrati 23% fibra 2,5% proteine 1% e grassi 0,5%  questi valori differiscono leggermente in base alle diverse varietà, al differente stadio di maturazione, alle tecniche ed ai luoghi di coltivazione.
Le vitamine sono abbondanti e consistenti infatti sono presenti  la pro-vitamina A, le vitamine del gruppo B (B1, B2 e PP) e la vitamina C  e tracce di vitamina E. La vitamina B6 (in minima quantità) facilita il metabolismo delle proteine del frutto.
Tra i micronutrienti  il potassio è sicuramente il minerale più presente e conosciuto, seguito da calcio, fosforo, rame e ferro, contiene molti zuccheri semplici (saccarosio, fruttosio e glucosio).
Grazie a questa sua particolarissima composizione la banana ha moltissime proprietà per la nostra salute: studi condotti in Irlanda, i cui risultati sono pubblicati sull’ International Journal of Cancer, dimostrano che il regolare consumo di banane sia positivamente relazionato con una riduzione dell’incidenza del tumore renale.
Gli alti quantitativi di sostanze con proprietà antiossidanti  aiutano ad abbassare la pressione sanguigna, a regolare le funzioni cardiache e come aiuto per contrastare l’attività dei radicali liberi.
Contrariamente a quanto si crede la banana non fa ingrassare anzi, grazie all’abbondanza di potassio, aiuta l’organismo a bilanciare il rapporto sodio-potassio e quindi anche di grande aiuto per la diuresi.
Studi condotti in India hanno dimostrato che questo frutto ha proprietà utili nella prevenzione dell’ulcera gastrica e nella protezione della mucosa intestinale.
La banana è anche un frutto ricco di zinco, minerale utile per rafforzare i capelli e prevenirne la caduta.
Il buon contenuto di pectina che insieme alla fibra aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo.
Il suo apporto energetico una volta consumata è immediato. Non a caso è considerata una dei carburanti maggiormente efficienti per il nostro organismo, grazie agli zuccheri agli amidi e alle fibre, utilissima quindi sia pre che post allenamento.
Le fibre alimentari contenute nella banana sono di aiuto al processo digestivo contribuendo alla regolarizzazione del tratto intestinale.
Un caratteristico aspetto delle banane su cui da tempo si dibatte è il consumo in base al grado di maturazione in base al colore della buccia (da verde a maculato a completamente marrone) , nello specifico si può suddividere così: più una banana matura e più diventa dolce, questo succede perché gli enzimi nei tessuti della banana trasformano gli amidi in zuccheri semplici pronti all’uso.
Le banane verdi  hanno meno ‘botta di zuccheri’ per il motivo sopra spiegato e quindi per chi soffre del diabete di tipo 2 è consigliabile, inoltre le banane verdi sono ricche di batteri pro-biotici che aiutano la salute del colon, di contro però hanno meno proprietà antiossidanti e un sapore meno dolce.
Le banane mature o maculate sono di  più facili digestione, hanno più proprietà antiossidanti e anticancerogene hanno un sapore più dolce, di contro ci sono alcuni micronutrienti che vanno persi quando la banana matura  (per evitare questo effetto sulle vitamine e sui minerali è consigliabile conservarle  nel frigorifero).
Ci sono pro e contro in entrambi i casi, come si può vedere, non si può dire che ci sia un meglio o un peggio, è più corretto affermare che la scelta è personale in base ai bisogni e ai gusti.
Ora un pò di curiosità e di informazioni su questo frutto che spesso vengono messe in secondo piano e quindi poco note: le banane che mangiamo sono quasi tutte “cloni” una dell’altra, perché da tempo la riproduzione sessuata (cioè del polline con il fiore) è venuta meno per volere umano, e per piantare i nuovi banani si trapiantano parti delle radici questo è anche il motivo per cui le banane che mangiamo non hanno semi. Conseguenza di quanto sopra citato fa sì che un batterio, un virus o un fungo che riuscisse ad individuare una loro potenziale debolezza non avrebbe problemi a proliferare per attaccarle, portando danni gravissimi alla loro popolazione (situazione già successa per altre monocultivar nella storia dell’uomo), situazione che accadde negli anni ’40-’50, quando un fungo portò via la varietà di banana più diffusa ai tempi, che oggi non esiste più perché estinta.
Non esiste una sola varietà di banana, perché nel mondo, in particolare nei paesi del centroamerica, esistono anche banane rosse e banane verdi, che sono di varietà diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati. Sebbene siano lo stesso frutto hanno caratteristiche diverse sia nutrizionali che di consumo.
Una caratteristica  delle piantagioni di banane è che queste si spostano. A  fianco di ogni banano, in una direzione ben precisa, viene fatto crescere un figlio, riprodotto dalle radici, in una certa direzione, per velocizzare la crescita delle successive banane, quindi il banano vecchio viene tagliato, e tutta la piantagione si trova spostata di un paio di metri. Se  guardiamo dal satellite vedremo la piantagione “spostarsi” nel tempo. Come molte altre piante, non solo il frutto delle banane è commestibile, ma anche il loro fiore.  Non è un cibo così diffuso nei paesi non produttori ma il loro consumo soprattutto nei paesi produttori è molto sviluppato. Con il clima che cambia, nel nostro paese  in Sicilia in particolare iniziano a proliferare alcune piantagioni di banane: una situazione interessante ma  che ci fa capire come il clima sia in evoluzione costante e in continuo mutamento.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Grazie ancora una volta Luca!
    Questo post è molto interessante, adoro la banana e d’inverno (in mancanza di cachi o kiwi) è la mia colazione (schiacciata col tahin…libidine!). Le mie figlie ne vanno matte ed essendo un frutto comodo da mangiare e soprattutto da portare in giro, finisce che ne consumiamo davvero molte. Il discorso etico sull’impatto ambientale e la monopolizzazione del mercato secondo me meriterebbe di essere citato. Ti andrebbe di provare ad approfondirlo con un post sulla sezione etica? Ammetto di saperne poco e vorrei essere più delucidata. Grazie in anticipo!Sei forte!

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  2. Ps: che vuol dire che sei BB praticante? Scusa la mia ignoranza!

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  3. ciao D, BB sta per BodyBuilding
    ottimo spunto quello per la sezione etica, non per mancanza di voglia sia chiaro ma penso che Sauro o Renata siano molto più preparati di me per affrontare questo tema, quindi mi unisco a te e spero che se non loro ma chiunque si senta preparato per farlo ci possano fornire un bell’articolo!

    bless and love!

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  4. Interessantissima lettura, i tuoi articoli mi piacciono molto. Non mangio tantissima frutta ma le banane sono buonissime 🙂

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  5. Bellissimo articolo L! Adoro le banane e soprattutto abbinate con cannella e uvetta! 😃

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  6. Bravo Luca bellissimo articolo.

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  7. bell’articolo, la mangio quasi tutti i giorni e sempre maculata!

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  8. grazie a tutti

    bless and love!

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  9. Silvia Premoli 25 Marzo 2017, 22:21

    Una standing ovation per la banana: piace a bambini per la sua dolcezza e morbidezza e così fanno pace con la frutta. Oltre a essere il sano spuntino che tutti sappiamo, io faccio in modo di averne sempre in frigorifero perché completano addensandoli i frullati e si aggiungono provvidenzialmente all’impasto di molte torte rendendole morbide e più leggere. Go vegan!

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