Marmellata banguriosa

Come utilizzare le bucce di anguria, solitamente destinate a pattumiera o compostiera. Sono tante le possibilità per utilizzare le bucce di anguria. Questa è una marmellata senza zucchero, dolce ma non troppo, come piace a me.
Marmellata di Bucce di Anguria
Ingredienti:
850 g di buccia di anguria (kcal 136, kcal 16/100 g)
465 g di succo di mela (kcal 223.2, kcal 48/100 g)
5 g di agar agar (kcal 0.8, kcal 16/100 g)

Procedimento:
Togliere la parte verde della buccia e tagliare a tocchetti la parte bianca. Mettere in un tegame di acciaio inossidabile e aggiungere il succo di mela fino a coprire la frutta. Cuocere a fuoco lento, meglio se con piastra radiante, fino a che i pezzetti di buccia non siano diventati traslucidi e morbidi, tali da poter essere tagliati con la sola pressione di una spatola di legno. Quindi prelevare il succo di cottura e sciogliervi l’agar agar. Se necessario aggiungere acqua. Rimettere il liquido in tegame e riportare ad ebollizione. Fare sobollire per 5-10 minuti in modo da idratare l’agar agar. Si potrà vedere il formarsi della gelatina. Mettere in un barattolo ermetico sterilizzato e richiudere quando la marmellata è ancora molto calda. Lasciare raffreddare a testa in giù in modo che si formi il vuoto.

Considerazioni:
Tot 825 g kcal 360 (kcal 43.63/100 g). Con la cottura le bucce di anguria tendono a diventare rosate. Qui le mie bucce avevano ancora qualche traccia di rosso e dunque il colore finale è più intenso. Con la cottura l’acqua dell’anguria evapora e il sapore è dunque più dolce del prodotto fresco, che in realtà dolce non è. Anche il succo di mela (non da concentrato e senza zuccheri aggiunti) con la cottura diventa molto più dolce. Morale della favola: non aggiungere dolcificanti, a meno che non si voglia una marmellata da “carnisti” e stucchevole. 😀 Erano le bucce di mezza anguria. In frigo ho l’altra metà. Appena finisce, le bucce le farò sottaceto/salamoia/fermentate. Stay tuned 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Buccia d’anguria… non pensavo fosse edibile…
    Interessante… e stupendo il colore della marmellata… 🙂

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  2. Molto interessante però attenzione ad utilizzare la buccia dell’anguria se non è biologica, la riempiono di pesticidi!

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  3. i pesticidi penetrano anche nella parte sottostante la buccia verde

    Reply
  4. Raffaella, i pesticidi possono entrare ovunque, anche nel rosso. A mio avviso l’anguria ha una scorza verde molto compatta, monto più di altri frutti. HO dimenticato di dire che la mia anguria di elezione è quella di Arborea, quella con la buccia verde scuro senza alcina striatura.

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  5. ricordiamo che il massimo delle proprietà nutrizionali dell’anguria risiedono nei semi e nella buccia (sia il bianco che il verde) di fatto le popolazioni asiatiche sono le parti che utilizzano maggiormente da centinaia di anni e noi occidentali provvidenzialmente evitiamo , gettiamo e disprezziamo

    bless and love!

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  6. vado un attimo fuori topic ma vorrei condividere il mio ragionamento: i “pesticidi”

    secondo me bisognerebbe sempre ricordarei quanta aria buona e sana respiriamo ogni giorno tra fumi di sigaretta, automobili , aeroplani, centrali, aziende, elettrosmog , emissioni, riscaldamenti domestici, impianti termici (mi fermo qui) e la stessa aria poi “piove” sopra alla Natura, sopra di Noi sopra a ciò che ci offre, quindi detto questo a mio personalissimo e opinabilissimo punto di vista, un pesticida non mi sembra il male maggiore che ci sia

    bless and love!

    Reply
  7. Concordo 100% con te Luca. Inutile farsi le paranoie per i pesticidi su frutta e verdura. Io ho la fortuna di vivere in un isola con aria pochissimo inquinata e il terreno inquinato quasi solamente in aree industriali. I prodotti di Arborea non sono bio, ma qui sono considerati il massimo della salubrità e bontà (fragole, angurie, etc.).
    In ogni caso, da quanto apprendo per letture varie, l’organismo umano ha la capacità di neutralizzare molti dei veleni che gli arrivano a patto che si segua un’alimentazione sana, non infiammatoria, con cereali integrali, legumi, frutta e verdura dosati e bilanciati, non eccessivamente proteici, a basso indice glicemico, zero colesterolo e pochissimi grassi. Sembra complicato, ma in realtà è facilissimo (ed economico) organizzare la propria dieta in questo modo.

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  8. Circa le proprietà nutrizionali delle bucce, la cucina shojin ryori (quella zen per intenderci) ne fa grande utilizzo, in linea con il suo principio base del “ringraziamento”. La ricetta della marmellata di bucce di anguria in effetti è giapponese, ma l’ho anche vista ripresa su siti “occidentali”. Io ho modificato le ricette originali eliminando lo zucchero e i dolcificanti industriali. Il succo di mela sostituisce egregiamente ed è molto più economico. Sto cercando piano piano di ridurre o eliminare del tutto l’utilizzo della stevia. Vorrei utilizzare solo frutta (mele cotte, pere, datteri, etc.)

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  9. ricordo bene la ricetta sulle bucce di ananas.io stessa uso/riuso le bucce di fichi d’india. riguardo alla polpa sottobuccia delle angurie,se ne era parlato in una conversazione che non rintraccio. io avevo desistito dal ripetere l’esperimento a caua del poco sapore,ma vedo che unendo un succo di frutta,fatto naturale, la cosa migliora.penso di riprovarci con polpa anguria/melone+ un succo o estratto . non tanto per farne conserva ma per un uso…..istantaneo,ispirandomi un pochetto anche alla smoothie bowl di sopra.
    good
    🙂

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  10. Rita!! Che ricetta con i fiocchi!! 😀 Mi piace davvero!!! Grazie mille per averla pubblicata!!

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  11. Oggi ho aprto il secondo barattolo che stazionava in frigo: la marmellata era soliza, di sarebbe portuta tagliare a cubetti, il che non guasta 🙂 Però ne concludo che l’agar agar non è indispensabile, il succo di mela con le sue pectine addensa.

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  12. Rita, preziosissimo consiglio…in effetti l’agar agar a volte lo trovo un po’ troppo solidificante!! 😆 grazie 😀 😀

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  13. Eppure di agar agar ne avevo messo una quantità irrisoria !!!

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  14. No, guarda mi riferivo ad altre mie ricette ed esperimenti in cui avevo messo troppo agar…nella tua ricetta penso sia perfetto…ma se si riesce anche omettendolo…ancora meglio!! 😀 😀

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  15. si si Terri, il mio era un commento di sorpresa per la marmellata messa in frigo. L’agar agar si può benissimoomettere. Altra cosa che ho notato però è che mentre appena ftta e a temperatura ambiente era più dolce. Fredda di frigo

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  16. è meno dolce. Quindi regolatevi

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  17. Grazie Rita anche per l’ultima dritta??

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