Riso al “non” nero di seppia

Il risotto al nero di seppia è un piatto decisamente elegante e di forte impatto visivo Senza far male a nessun essere vivente ho provato a riprodurre sia il colore che il sapore di questa pietanza marinara e non solo. Quando prepari un piatto “classico” in versione vegana, ti accorgi quando sono importanti gli ingredienti di qualità. In questo caso ho usato un riso di altissima qualità proveniente dal nostro paese dell’azienda del Principato di Lucedio. Vedi la differenza già quando il riso è in cottura, emana un profumo e assorbe in modo uniforme il condimento.  3Ingredienti:
riso Carnaroli del Principato di Lucedio
100 g di alghe miste (nori, dulse, wakami, spirulina)
carbone vegetale
1 porro
brodo vegetale
prezzemolo
sale qb
olio
zenzero
1

Procedimento:
In una casseruola fare imbiondire il porro con qualche cucchiaio di olio evo. Aggiungere lo zenzero fresco grattugiato, le alghe, aspettare qualche minuto e aggiungere il riso. Lasciare tostare il riso e successivamente coprirlo con il brodo vegetale. Proseguire la cottura; prima che il riso sia cotto del tutto aggiungere 1/2 cucchiaino di carbone vegetale e mantecare il tutto con un filo di olio evo. Tempo di cottura 18-20 minuti circa. Una volta pronto servire con del prezzemolo fresco.2
Un po’ di informazioni:
Il riso Carnaroli viene considerato uno dei migliori risi italiani. L’amido dei chicchi del Carnaroli è particolarmente ricco di amilosio (oltre il 24% ss), che li rende particolarmente consistenti, di grande tenuta alla cottura e eccellente capacità di assorbimento. E’ quindi ideale per i risotti che debbono apparire ben sgranati, ma anche per le insalate di riso e tutte le preparazioni dell’alta gastronomia, anche per il bell’aspetto dei chicchi.4

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ottima idea il carbone, ma attenzione alle Signore e Signorine che usano la pillola o determinati rimedi omeopatici perché ne annulla l’effetto 🙂

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  2. Infatti va usato ma con parsimonia, perchè visto il suo potere assorbente il carbone potrebbe eludere qualsiasi cura medica.

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  3. come sempre,bel piatto e ottima combinaz di riso e alga. Ma si tratta di riso venere?nel qual caso appunto il carbone si potrebbe forse omettere?
    🙂

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  4. Il riso usato è il carnaroli di base è bianco e quindi “colorato” con il carbone vegetale. Se usassi il riso venere non avresti lo stesso effetto simile al nero di seppia.
    Questo non vuol dire che tu non possa usare il riso venere con le alghe 😉

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  5. O____O ! Deliziosa questa mattonella, mitico Basco 😯 !!! La proverò al più prestoooooo 😉 😉 😉

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  6. Trino è vicino ai lidi miei e di Niki, B ma tu sei di queste zone?

    bless and love!

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  7. No luca sono originario di Napoli ma vivo e lavoro a Roma…

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  8. Piatto molto elegante e gustoso! Adoro le alghe! 🙂

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  9. Ottima idea e un piatto molto scenografico. Carbone vegetale lo trovo nei negozi bio?

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  10. francesco basco 27 Settembre 2017, 13:09

    Ciao Veruska io l’ho trovato in un negozio che vende prodotti per la pasticceria, ma ultimamente l’avevo notato anche in un negozio bio…

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