Il lupo e l’agnello

Ecco a voi la mia versione vegan crudista del pranzo pasquale, questo sì, totalmente senza crudeltà e con gran gusto.

Ingredienti:
2 carciofi mammole
2 zucchine
2 mele
2 limoni bio
1 mazzetto di prezzemolo
1 cipolla
30 g di semi di sesamo
curry qb
aceto balsamico qb
1 tazza di aceto di mele

Procedimento:
Innanzi tutto prepariamo i carciofi. Puliamoli per bene, tagliamoli a fettine e lasciamoli in ammollo quanto più a lungo possibile in acqua, sale, il succo di 2 limoni bio e il prezzemolo tritato. Quando i carciofi saranno pronti, prepariamo tutto il resto. Per il vegan “agnello alla scottadita” prendiamo 2 grosse zucchine, peliamole bene col pelapatate fino a eliminare tutta la parte verde, poi pratichiamo col levatorsoli 5 fori per ogni zucchina e le cospargiamo di curry. Poi pratichiamo in ciascuna mela 5 “trafori” col il levatorsoli, passiamo i 5 “torsoli” così ottenuti in un trito di semi di sesamo e sale e infiliamo i torsoli nei fori delle zucchine. Noi abbiamo usato per un piatto 5 torsoli di mela e per l’altro piatto 5 torsoli di zucchina. E l’agnello è servito.
Ora dedichiamoci al “lupo”, alias il pesto di lupini. Per chi non vuole osare mangiarli crudi, frullate pure quelli cotti e sgocciolati. Io invece li ho messi in ammollo per 2 giorni e poi li ho fatti germogliare per altri 2 giorni. Quando sono comparse le prime radichette li ho conditi con curry, aceto balsamico e aceto di mele e li ho lasciati in frigorifero 1 notte. A questo punto sono pronti per essere frullati con l’aggiunta di tutti gli “scarti” rimasti dall’agnello, ossia parti di mela, parti di zucchina a cui abbiamo unito anche una cipolla, ancora un po’ di curry e sale. Impiattiamo il nostro agnello felice con la crema di lupo lupino lupetto e il carpaccio di carciofi. Guarniamo ancora con semi di sesamo e aceto balsamico e buona Pasqua a tutti!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog

Pubblicato da Stellina Picarò

Ciao a tutti. Sono Stellina, ho 33 anni e sono vegana dal 2001. Nel 2012 ho scoperto e abbracciato con entusiasmo il magico mondo del crudismo, e ho trovato un ambito nel quale convogliare la mia passione per la “cucina”, la sete/fame di novità e la mia sfrenata fantasia. Colgo spunti qua e là e li rielaboro, adoro giocare con sapori, colori e profumi. Non sono un asso negli impiattamenti, ma ci sto lavorando. Ritengo fondamentali due concetti in campo limentare: la nutrizione pranica e il fatto che l’alimentazione sia una questione di coscienza. Non si può forzare nessuno a seguire il nostro stile di vita. Non ha senso “imporre” diete vegetariane, vegane, crudiste, glutenfree o bassoproteiche a nessuno. Ciascuno mangia in base al proprio livello evolutivo. E questo non implica neppure che i vegani siano più evoluti degli onnivori. Ognuno ha il proprio percorso. E occorre rispettare tutti. Quanto alla nutrizione pranica, confido che nei prossimi secoli ci arriveremo. Nel frattempo godiamoci le meraviglie che Madre Natura ci offre.